Presentato il programma di vicino/lontano 2021
Nel segno delle “distanze” torna il festival vicino/lontano 2021, in programma a Udine da giovedì 1° a domenica 4 luglio, in presenza, nella sua 17^ edizione, dopo i quattro dialoghi magistrali di Vicino/lontano On, trasmessi online tra maggio e giugno per avviare la riflessione sul tema insieme a studiosi di prestigio internazionale. Il programma è stato presentato oggi, lunedì 21 giugno, in conferenza stampa con l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Tiziana Gibelli, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, del presidente del comitato scientifico di Vicino/lontano Nicola Gasbarro e della presidente dell’associazione vicino/lontano Paola Colombo.
Il festival vicino/lontano 2021 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, con il supporto di Coop Alleanza 3.0, Amga Energia & Servizi, CiviBank, Ilcam, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta e Confartigianato, e con il patrocinio di Confcommercio. Occuperà, ancora una volta, il cuore della città di Udine e alcuni dei suoi edifici storici – la chiesa di San Francesco, l’Oratorio del Cristo, la Loggia del Lionello e, bella novità 2021, il colle del Castello –, tutti messi come sempre a disposizione dal Comune di Udine.
Oltre 70 gli appuntamenti in programma – tra confronti, incontri, concerti, mostre e proiezioni – che coinvolgeranno quasi 200 ospiti dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione. Nella quasi totalità dei casi saranno a Udine di persona per rinnovare, insieme al pubblico, quel rito collettivo che è proprio dei festival e che permette di condividere momenti di ascolto e riflessione in uno spazio comune, dove sentirsi comunità.
Fra gli ospiti: Marcello Fois, Claudia Lodesani, Alessio Romenzi, Annalisa Camilli, Elena Esposito, Luciano Floridi, Cosimo Miorelli, Lucio Caracciolo, Carlo Ginzburg, Maurizio Ferraris, Cecilia Robustelli, Valerio Cataldi, Marina Lalović, Fabrizio Barca, Matteo Zuppi, Donatella Di Cesare, Innocenzo Cipolletta, Alberto Mingardi, Barbara Schiavulli, Ernesto Caffo, Alessio Lasta, Marino Niola, Maurizio Scarpari, Zehra Doğan, Barbara Spinelli, Zerocalcare, Marino Sinibaldi, Francesca Mannocchi e Moni Ovadia.
Sarà anche quest’anno il Premio Terzani – con un evento di grande impatto spettacolare – a chiudere il festival. Domenica 4, alle 21.00, attesissimo protagonista della serata per la consegna del Premio, nella scenografica cornice del piazzale del Castello di Udine, sarà lo scrittore, poeta e attivista ambientale islandese Andri Snær Magnason, autore de Il tempo e l’acqua (Iperborea, traduzione di Silvia Cosimini), libro giudicato dalla giuria del Premio, presieduta da Angela Staude Terzani, come “necessario”, per il grido d’allarme che lancia con urgenza a tutti noi. È senza precedenti la prova che dobbiamo affrontare: si tratta di salvare la terra. Il vincitore sarà intervistato da Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il libro e la lettura. Come ogni anno, sarà Angela Terzani, cittadina onoraria di Udine, a consegnare il Premio al vincitore. Seguirà l’esecuzione dello Stabat Mater del compositore Valter Sivilotti, una riscrittura della preghiera medievale attribuita a Jacopone da Todi. Uno spettacolo articolato ed emotivamente coinvolgente, diretto dallo stesso maestro Sivilotti. E una voce recitante di eccezione, quella di Moni Ovadia, intreccerà le parole con la musica.
Il programma ha la supervisione scientifica dell’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano, ed è a cura di Paola Colombo e Franca Rigoni, con il supporto e il contributo dei membri dell’autorevole comitato scientifico del festival, che interverranno in gran parte anche di persona: Stefano Allievi, Lucio Caracciolo, Sergia Adamo, Massimiliano Panarari, Fabio Chiusi, Beatrice Bonato, Michele Morgante, Antonio Massarutto, Guido Crainz, Pier Aldo Rovatti, Giovanni Leghissa, Norma Zamparo, Giancarlo Bosetti e Guglielmo Cevolin.