Luca Pignatelli
Milano 1962. Attento ai cambiamenti del panorama artistico, pittorico e architettonico, Pignatelli li condensa in una riflessione storica trasversale. Così la città e la storia dell’arte rappresentano per l’artista una sorta di scena fissa delle vicende dell’uomo, oltre che un modo di intrattenere un rapporto di ricerca che lo porta a operare sia in termini di analogia che di trasformazione. Pignatelli è affascinato dalle architetture anonime e dalle città portuali che ha conosciuto, siano esse Milano, dove è nato e ha scelto di lavorare, o New York, dove soggiorna per lunghi periodi a partire dal 1986.
Pittore in grado di affrontare la sfida delle grandi dimensioni, lavora su supporti recuperati e già di per sé pittorici: teloni di canapa, legni, ferri, carte assemblate e tessuti, sui quali interviene sovrapponendovi la propria selezione di immagini, icone della memoria collettiva tratte da una sorta di repertorio universalmente noto. I suoi lavori scandagliano così immagini-archivio, spesso reperti di aulica classicità, talvolta treni, aerei e macchine costruite dall’uomo, ma anche paesaggi urbani o montani. Le sue immagini emergono da una classicità sempre viva e presente che tuttavia non parla il linguaggio muto e inanimato della copia.
Tra le personali più recenti: “Senza Data”, Museo Stefano Bardini, Firenze (2019); “Luca Pignatelli. Recent Works”, Galleria Senesi Contemporanea, Londra (2018); “Persepoli”, Gran Teatro La Fenice, Venezia (2017); “Luca Pignatelli”, Palazzo Cucchiari. Carrara (2017); “Migranti”, Galleria degli Uffizi, Firenze (2015); “Blue Note. Opere su carta”, Galleria d’Arte Moderna, Torino – GAM (2015); “Luca Pignatelli”, Museo di Capodimonte, Napoli (2014); Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (2011); Musée d’Art Moderne et Contemporain de Nice – MAMAC, (2009); MANN, Napoli (2008); Santa Maria delle Grazie, Milano (2008); Teatro India, Roma (2007); Annex Plus – White Box & Ethan Cohen Fine Arts, New York (2006); Galerie Daniel Templon, Parigi (2005); Generous Miracles Gallery, New York (2004, 2003, 2000); Galleria Thomas Levy, Madrid (2002); Fondazione Mudima, Milano (1999); Friedlander Limn Gallery, San Francisco, CA (1999); Leighton House Museum, Londra (1991).