Àlen Loreti
Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.
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CONFRONTO
con GIORGIO BRIZIO, FRANCO FARINELLI, ANNALISA METTA
modera ÀLEN LORETI
in collaborazione con Leggimontagna-Cortomontagna

Il Paesaggio è la nostra quotidianità: è l’innesco di ogni nostro rapporto col mondo. Eppure la sua rimozione dal discorso pubblico è totale. Da sempre la Terra è un territorio instabile e inquieto, devastato da campi di battaglia con tensioni e conflitti irrisolti. E oggi sempre più inquinato per avidità. Come ritrovare un equilibrio tra uomo e paesaggio che ne preveda un uso collettivo e democratico? Secondo Gianni Celati: “Occorre riuscire a guardare il mondo esterno come se si fosse già perso tutto, come chi è straniero dovunque, come chi ha rinunciato all’idea consolante di appartenere a un luogo”. Dinanzi a crisi geopolitiche che ridisegnano poteri e confini e a crisi climatiche e sociali che dimostrano quanto quei confini siano illusori, l’umanità ha forse l’occasione di ripensare i bisogni dell’abitare, del produrre, del viaggiare, del convivere in spazi in continua mutazione. E il paesaggio può ancora suggerire una prospettiva alternativa, delle linee di fuga impreviste, una visione inattesa.
GIORGIO BRIZIO Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su Domani, La Stampa, TPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barca. Le sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).
FRANCO FARINELLI Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).
ANNALISA METTA Professoressa di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. La sua ricerca è rivolta ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate alla progettazione degli spazi aperti a diverse scale. Tra i libri: Verso sud (Libria 2018); Il paesaggio è un mostro(DeriveApprodi 2022); Alberi! (Marsilio Arte 2022).
ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.
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mostra fotografica
30 foto dall’Archivio Terzani per i 30 anni di Un indovino mi disse
a cura di Nicole Pecoitz
intervengono NICOLE PECOITZ, ÀLEN LORETI
in collaborazione con Archivio Tiziano Terzani, Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Compararte-Fondazione Giorgio Cini, Venezia courtesy Afi e Festival Fotografico Europeo
si ringraziano la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Centro Digitale ARCHIVe per la digitalizzazione dell’intero archivio

orari
dal 6 al 9 maggio: ore 17.00-19.30
10 e 11 maggio: ore 10.00-19.30
Che tipo di fotografo era Tiziano Terzani? Che cosa cercava? Che cosa desiderava mostrare? Al cuore della sua indagine c’era una contraddizione insanabile: da un lato l’elogio della bellezza di un continente antico, l’Asia, dall’altro il lamento per la sua progressiva dissoluzione nella folle corsa verso il materialismo e il conformismo di matrice occidentale. Dinanzi a questo processo, ormai irreversibile, nel viaggio dell’Indovino intrapreso nel 1992/1993 e pubblicato nel 1995, Terzani cercò le radici di un’umanità capace di resistere alla massificazione dei consumi, all’omologazione delle culture ovvero alla scomparsa della diversità. Nicole Pecoitz, che da anni studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica, ha scelto 30 immagini dall’Archivio Terzani che restituiscono il talento fotografico del viaggiatore fiorentino e la sua ostinata ricerca di un’armonia possibile, anzi necessaria, tra umanità e pianeta. La mostra è stata esposta al Festival Fotografico Europeo.
NICOLE PECOITZ Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l'Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.
ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.
Mercoledì 7 maggio, alle 18.30, la mostra ospita Dance Machine, un dispositivo d'improvvisazione interattivo, una roulette artistica di temi e danzatori di Arearea che verranno casualmente chiamati a danzare, davanti a un pubblico attivamente coinvolto nella messa in scena.
musica dal vivo: Leo Virgili e Watta Sguazzin - sintetizzatore e chitarra
danza: Compagnia Arearea / Alta Formazione#6
conduce il gioco: Alessandro Maione
ingresso a pagamento, massimo 35 persone
biglietto unico: 5 euro
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con GIORGIO BRIZIO, FRANCO FARINELLI, ANNALISA METTA
modera ÀLEN LORETI
in collaborazione con Leggimontagna-Cortomontagna

Il Paesaggio è la nostra quotidianità: è l’innesco di ogni nostro rapporto col mondo. Eppure la sua rimozione dal discorso pubblico è totale. Da sempre la Terra è un territorio instabile e inquieto, devastato da campi di battaglia con tensioni e conflitti irrisolti. E oggi sempre più inquinato per avidità. Come ritrovare un equilibrio tra uomo e paesaggio che ne preveda un uso collettivo e democratico? Secondo Gianni Celati: “Occorre riuscire a guardare il mondo esterno come se si fosse già perso tutto, come chi è straniero dovunque, come chi ha rinunciato all’idea consolante di appartenere a un luogo”. Dinanzi a crisi geopolitiche che ridisegnano poteri e confini e a crisi climatiche e sociali che dimostrano quanto quei confini siano illusori, l’umanità ha forse l’occasione di ripensare i bisogni dell’abitare, del produrre, del viaggiare, del convivere in spazi in continua mutazione. E il paesaggio può ancora suggerire una prospettiva alternativa, delle linee di fuga impreviste, una visione inattesa.
GIORGIO BRIZIO Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su Domani, La Stampa, TPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barca. Le sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).
FRANCO FARINELLI Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).
ANNALISA METTA Professoressa di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. La sua ricerca è rivolta ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate alla progettazione degli spazi aperti a diverse scale. Tra i libri: Verso sud (Libria 2018); Il paesaggio è un mostro(DeriveApprodi 2022); Alberi! (Marsilio Arte 2022).
ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.
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Galleria Tina Modotti
Su quale sponda la felicità? Modernità e nostalgia nell’Asia di Tiziano Terzani
- con
- Àlen Loreti
- e Nicole Pecoitz