Palazzo Antonini Stringher
Via Gemona, 1, Udine, UD, ItaliaLe origini del palazzo risalgono al tardo XVI secolo, l’edificio costituiva un ampliamento della vicina residenza nobiliare, progettata dal celebre architetto Palladio per la famiglia Antonini, originaria di Amaro, Carnia. Nel corso dei secoli il palazzo fu oggetto di diversi ampliamenti, ristrutturazioni e adattamenti sia delle parti strutturali, sia dei suoi spazi interni. La Banca d’Italia ne divenne proprietario nel 1899 e dal 1923 attuò una serie di importanti trasformazioni interne. Nel febbraio del 2007 l’intero complesso edilizio venne dichiarato di interesse culturale, ma appena due anni dopo, nel 2009, e dopo 110 anni di utilizzo, a seguito del piano di ridimensionamento della sua presenza sul territorio, l’istituto chiuse i propri uffici e mise in vendita l’immobile. I portoni rimasero chiusi fino al 2020 quando l’Università di Udine, già proprietaria del vicino palazzo palladiano, grazie alla donazione dell’eminente chirurgo di fama mondiale Attilio Maseri, lo acquisì, cedendolo prima in comodato e poi in proprietà alla Fondazione Friuli.
Accanto agli uffici di rappresentanza e a quelli operativi della Fondazione Friuli, nel palazzo sono stati ricavati spazi espositivi per ospitare la pinacoteca e l’archivio storico dell’ente Friuli, con oltre 600 opere d’arte e numerosi antichi documenti, e per accogliere mostre temporanee di artisti locali. Inoltre, un’ampia sala conferenze è in grado di ospitare incontri, dibatti e presentazioni. Il progetto di ristrutturazione ha previsto anche l’apertura di un percorso pedonale pubblico tra via Gemona e piazza Primo Maggio, attraverso un sottoportico e il Parco monumentale di palazzo Antonini-Maseri, in virtù di un accordo della Fondazione Friuli con l’Università e il Comune di Udine. Il rinato palazzo, ora sede della Fondazione Friuli, unitamente al nome della famiglia storica Antonini che lo fece realizzare, è stato intitolato alla memoria di Bonaldo Stringher, nato a Udine nel 1854, diventato nel corso della sua vita accademico in materie finanziarie, dirigente ministeriale, deputato e ministro del Tesoro, direttore generale e primo governatore della Banca d’Italia.