Le anteprime di mercoledì 15 maggio
Tre gli eventi in cartellone nella giornata di mercoledì 15 maggio, che precede l’avvio del festival: si parte alle 18, alla Libreria Friuli, con la presentazione del nuovo romanzo di Giacomo Cardaci, edito da Fandango: “Zucchero e catrame”. L’autore, della segreteria scientifica di Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI e finalista al Premio Chiara, lo presenterà in dialogo con Irene Marcuzzi, presidente del Fogolar Furlan del Michigan-Midwest, e Alessandro Baldo, del direttivo di Arcigay Friuli. L’appuntamento si realizza in occasione della Giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia del 17 maggio.
Alle 18.30, nella Tipografia Marioni (al civico 6 di via Percoto), apre la mostra fotografica organizzata da Constraint Magazine Udine “Manifesto popolare Roma/New York” di Veronica Andrea Sauchelli e Michele Biasutti. Visitabile gratuitamente fino al 19 maggio (orari: giovedì 18-19 e da venerdì a domenica 10-19), sostenuta da Peccol Vini, Tommy Bar e Tipografia Marioni, la mostra propone due reportage che si intrecciano e si rispecchiano l’uno nell’altro, raccontando la stessa realtà: le periferie abbandonate, prive di servizi, dove vivono persone senza più diritti e senza rispetto. Michele Biasutti ha catturato i visi e i luoghi del Bronx di New York. Parallelamente, Veronica Andrea Sauchelli è entrata nelle case popolari delle periferie romane. Due poli del civile Occidente, un unico modo di essere emarginati.
Gran finale di giornata con la musica e il racconto di culture millenarie, che hanno creato una diversità, una varietà, una pluralità di lingue e di identità: alle 20.45, nella Chiesa di San Francesco “Gracias a la vida”, un concerto della stagione musica delle Fondazione Luigi Bon. In scena l’Ensemble La Chimera e il Coro del Friuli Venezia Giulia guidato dal Maestro Anna Molaro. L’America del Sud è una terra vasta, eterogenea e fertile. È stato, e continua ad essere, un luogo di incontro. Tuttavia, tra tanta diversità, una particolarità la definisce e la unifica, distinguendola dagli altri continenti: la sua musica. La Chimera si concentra su una regione emblematica, originariamente composta da territori occupati da Incas e Guaraní, in seguito dominati dai gesuiti, noti oggi con i nomi di Paraguay, Bolivia, Perù, Cile e Argentina. “Gracias a la vida”, che prende il nome dalla canzone della compositrice cilena Violeta Parra, è un tributo alla musica di questi popoli, attraverso un “folclore immaginario” che viaggia e visita le distinte ere musicali della regione.