Anti-europei
- 24 Dicembre 2024
- Ore 17.00
- Fondazione Friuli
Mostra multimediale
Inaugurazione
una iniziativa del Comune di Udine e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
con il patrocinio della Provincia di Udine e dell’Università degli Studi di Udine
organizzazione di vicino/lontano
curatela di Silvia Bianco, Luigi Montalbano, Alessandro Verona
progetto espositivo di Luigi Montalbano, Alessandro Verona
grafica di Susi Grion, Carlo Rossolini
fino al 3 luglio
ingresso 2 euro
venerdì dalle 18 alle 22
sabato e domenica dalle 10 alle 12 d dalle 18 alle 22
Silenzio in sala, e buio. Sono le 21.06 di quarant’anni fa. Per un interminabile minuto la terra del Friuli trema e trema e non smette di tremare. È la fine del mondo, la fine di “un” mondo. Perché “quel minuto” ha cambiato definitivamente il volto di un territorio e di un popolo. 965 le vittime, 65 mila i senzatetto e ovunque macerie e distruzione di case, borghi, chiese, caserme.
La tragedia ha segnato profonde ferite nei cuori, negli affetti, nelle tradizioni.
Come raccontarla tenendosi alla larga dalla retorica? Come evocare emotivamente quell’apocalisse degli uomini e di una cultura?
A partire dall’audio originale della scossa del 6 maggio, video, fotografie, immagini notturne, rumori, voci di radioamatori, insieme a interviste e copertine di giornali, si intrecciano con i primi commenti a caldo degli organi di informazione – che allora per la prima volta portarono in diretta televisiva in tutte le case italiane le immagini del dolore e della distruzione di una catastrofe naturale.
Ne risulta un impasto dinamico/simultaneo, che, con il supporto delle tecnologie digitali, forma e dà vita a un’installazione video-sonora di potente impatto evocativo.
Ancora una volta vicino/lontano accetta la sfida di animare in chiave innovativa lo spazio abbandonato del Cinema Teatro Odeon, realizzando una modalità comunicativa coerente con la sua vocazione di luogo di spettacolo.
Un’occasione per restituire all’edificio il suo ruolo di aggregazione e socializzazione, collocato come è in un’area urbanisticamente strategica: di raccordo tra il centro storico, di cui si lamenta la desertificazione, e i quartieri sempre più affollati di nuovi abitanti della città, venuti da Paesi lontani.
L’evento si realizza per iniziativa del Comune di Udine e della Regione Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio della Provincia di Udine e dell’Università degli Studi di Udine.