Invisible Blues. Concerto per theremin

  • 25 settembre 2020
  • 18.30
  • Chiesa San Francesco

A 100 anni dalla sua invenzione il theremin è ad oggi l’unico strumento che viene suonato senza nessun contatto fisico con l’esecutore. Il polistrumentista Leo Virgili, accompagnato da un bizzarro set di percussioni, loop station, strumenti giocattolo, chincaglieria elettronica, è protagonista di una performance “in solo” creata attorno alle visionarie melodie suonate dallo “strumento invisibile”. Una suite piena di suggestioni cinematografiche fra Morricone, Pascal Comelade, Maria Callas e Philip Glass. Da oltre un ventennio Leo Virgili scrive e collabora alla realizzazione di colonne sonore per il cinema, il teatro e la danza. Questa performance nasce dalla necessità di liberare tutte le melodie composte nel corso della sua ventennale carriera.

Il theremin, lo “strumento invisibile”, è stato inventato dal fisico russo Léon Theremin (1896-1993) nel 1919: due antenne in un campo elettromagnetico fanno “vibrare l’aria” trasformandola in suono. La voce angelica del theremin fu la fortuna e la condanna del suo inventore, protagonista di una vita rocambolesca, fra i grandi successi nella New York degli anni Venti che lo resero miliardario e la drammatica reclusione nei gulag di Stalin…. C’è chi dice che sia uno strumento impossibile da suonare per la grande difficoltà tecnica che l’esecutore deve affrontare. Altri lo considerano un generatore di fischi e rumori, adatto solo ai film di fantascienza. Di certo il theremin è uno degli strumenti dagli effetti sonori più magici che siano mai stati inventati.

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