Giapponismo – Un’estetica dell’Ukiyo-e

  • 08 maggio 2025
  • 18.00
  • Libreria Feltrinelli

con SIMONE FURLANI, MAURIZIO LORBER

L’arte è il luogo che più di altri favorisce l’incontro tra culture diverse. L’esperienza estetica è infatti per definizione disinteressata, svincolata da qualsiasi valore che non sia il sentimento universale del bello. Il fenomeno del Giapponismo ha rappresentato un momento esemplare dell’aprirsi dell’arte e dell’estetica occidentali a forme artistiche e a poetiche anche profondamente diverse. Alcuni elementi della storia e dell’estetica degli ukiyo-e, spesso trascurati, sono decisivi per comprenderne il valore artistico e il significato estetico, dove l’aporia tra divenire e immagine è centrale. Utamaro e Hokusai, Hiroshige e Kuniyoshi sono i grandi maestri dell’ukiyo-e, le cui stampe, nel contesto di un’inedita intensità dei rapporti tra Occidente e Oriente, hanno giocato un ruolo rilevante per la nascita dell’arte contemporanea, ma anche per lo sviluppo dei paradigmi utili a interpretarla. 

SIMONE FURLANI Insegna Filosofia teoretica e Filosofia ed estetica dei media all’Università di Udine e Filosofia dell’arte all’Università di Trieste. Le sue ricerche riguardano le forme di riflessione nella filosofia e nell’arte contemporanee e i problemi epistemologici sollevati dalle odierne teorie dell’immagine. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con M. Lorber, EUT 2024).

MAURIZIO LORBER Insegna Storia della critica d’arte all’Università di Trieste e Didattica interculturale all’Università di Udine. Con Massimo Degrassi ha curato nel 2022 il catalogo della mostra Le sfide della memoria: Marcello Mascherini e Romano Boico alla Risiera di San Sabba. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con S. Furlani, EUT 2024).