Distopie

  • 28 settembre 2024
  • 15.00
  • Salârs di Ravascletto – Cjasa da Duga
  • Ravascletto – Chiesa di San Giovanni

mostra fotografica di Paolo Bazzocchi
incontro con PAOLO BAZZOCCHIBEATRICE BONATO, STEFANO MORANDINI
saluti ULDERICA DA POZZO

in collaborazione con Cjasa da Duga Borc da memoria
visitabile sabato 28 e domenica 29 dalle 11.00 alle 17.00

Immagini di un futuro imperfetto (Garlini), addirittura “distopico”, le fotografie di Bazzocchi alludono a uno strano rapporto uomo-natura. Il soggetto ricorrente è un piccolo pupazzo (alter ego dell’autore?), protagonista e vittima di situazioni stranianti e claustrofobiche: incastrato, legato, intrappolato dentro un paesaggio apparentemente indifferente e comunque in sofferenza. Sono immagini in bianco e nero eleganti e raffinate che interrogano chi guarda, provocandolo con dettagli sorprendenti e misteriosi. La messa in scena è dichiarata ed esplicita e apre spazi di riflessione sul futuro del nostro habitat.

PAOLO BAZZOCCHI Architetto e artista. La sua passione per la fotografia si è trasformata in una professione di cui domina l’intero processo. Costruisce i suoi scatti come un set da immortalare in immagini pseudo-naturalistiche che rimandano a valori simbolici, spesso misteriosi e stranianti. Espone dagli anni ’80 in Italia e all’estero. Ha partecipato alla 54ᵃ Biennale d’Arte di Venezia.

BEATRICE BONATO Èpresidente della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG APS, fa parte del comitato scientifico di Vicino/lontano e della redazione di “aut aut” e collabora con la Scuola di filosofia di Trieste. Ha curato il fascicolo monografico di “aut aut” La scuola impossibile (2013) e, con Federico Leoni e Marco Pacini, Bruno Latour e la modernità impossibile (2024) e diversi Quaderni di “Edizione”, tra cui La filosofia e la crisi ecologica, con Raoul Kirchmayr (2022). Ha pubblicato il saggio Sospendere la competizione. Un esercizio etico (Mimesis 2015). 

STEFANO MORANDINI Antropologo visuale, video maker specializzato nell’osservazione e nello studio delle aree linguistiche di contatto della regione Fvg. È autore di saggi e documentari di ricerca sulle tracce di testimonianze e di memorie a rischio di cancellazione (www.docufriul.com).

ULDERICA DA POZZO Affermata fotografa con una fitta rete di collaborazioni, autrice di numerose pubblicazioni e memorabili progetti sulla vita in Carnia, ha costruito un archivio fotografico di grande valore antropologico, cui ha destinato la sua Cjasa da Duga. È la protagonista del documentario “Fruta di mont” di Stefano Giacomuzzi (Agherose, 2023).