Premio Terzani – Edizione 2017
Motivazione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2017 a Sorj Chalandon per “La quarta parete” (Keller 2016)
Da anni il Libano ha perso i suoi boschi di cedro. Ma dentro le pagine de “La quarta parete” di Sorj Chalandon sopravvive una di queste piante, trasformata in albero genealogico, ai cui rami sono appesi i nomi di palestinesi, drusi, maroniti, sciiti, caldei, armeni. Nemici per etnia e fede religiosa. Basterebbe questa compagine scombinata e insieme volonterosa per spiegare l’eterna frantumazione libanese. Chalandon – cronista irrispettoso di giornali irrispettosi – la trascina dentro un cinema diroccato di Beirut per allestire l’Antigone di Anouilh. E uno dei suoi personaggi ammonisce: non servono le facce impomatate degli artisti per conquistare la pace mentre cadono le bombe. Ma nei conflitti reali anche i militari parlano di teatro di guerra, per indicare lo scenario dentro il quale si muovono uomini e armi. Stendono coperte e pezzi di stoffa cuciti insieme per nascondere i loro movimenti, dipingono i loro veicoli e le facce dei soldati.
Questo è un romanzo che distrugge la distinzione dei generi letterari, che mette in ombra analisti e storici, che li riassume e li scavalca. Perché è scritto “con una farfalla nella testa, e con un cuore di troppo” come dice uno dei protagonisti. Proprio questa narrazione emotiva, che trascura comandanti e sigle di armi, va oltre il perimetro libanese. Chalandon ha sperimentato la violenza a Beirut, in Afghanistan, in Irlanda, nel tempo il suo dna è cambiato. Ci sono voluti oltre trenta anni per elaborare i massacri di cui è stato testimone mentre sparivano i cedri e aumentavano le macerie. In filigrana emergono le tribolazioni dell’intero Medio oriente dopo la stagione coloniale dei protettorati, dei confini disegnati dagli stranieri con la riga, fino alle cronache di questi giorni da Aleppo e da Mosul. Anche le macerie di Palmira hanno ospitato l’orchestra di San Pietroburgo. Il teatro della guerra non chiude mai. “La quarta parete” è come un grande affresco senza tempo e senza cornice.
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Il vincitore: Sorj Chalandon (Tunisi, 1952) Ha lavorato dal 1974 al 2007 come corrispondente e reporter del quotidiano francese Libération, documentando alcuni dei conflitti più sanguinosi degli ultimi decenni: è stato in Iraq, Iran, Somalia e Afghanistan, e a Beirut nel 1982, dove fu tra i testimoni dell'eccidio nel campo profughi palestinese di Sabra e Chatila: “è lì – ha confessato – che ho serbato in me ciò che un uomo abbandona mentre cammina nel sangue di altri esseri umani. Un giornalista deve essere in grado di raccontare la guerra senza cedere al pianto, e io non ho pianto. (…) Così ho deciso di affidare a Georges le mie lacrime, la mia collera, i miei dubbi, lasciando soprattutto che si spingesse là dove io non mi ero spinto, oltre ciò che la guerra strappa agli uomini”. Georges è il protagonista del romanzo Le Quatrième mur (Gasset 2013, Prix Goncourt des lycéens, ora in adozione nella scuole francesi), scritto molti anni dopo quel massacro e tradotto in italiano con il titolo La quarta parete (Keller 2016), PREMIO TERZANI 2017. Tra gli altri suoi romanzi, tradotti in numerosi paesi: Il mio traditore (Mondadori 2009) e Chiederò perdono ai sogni (Keller 2014).
Premio Terzani 2017 Award Ceremony
This year’s Terzani Literary Prize will go to SORJ CHALANDON for her novel La Quarta Parete (The Fourth Wall)
Award presenters: ANGELA TERZANI and FURIO HONSELL, Mayor of Udine City Council
Programme:
An in-conversation between SORJ CHALANDON and ALBERTO NEGRI
Readings from La Quarta Parete by AIDA TALLIENTE
Musical accompaniment by PAOLO FORTE on the accordian
Hosted by CLAUDIO DE MAGLIO
Directed by GIANNI CIANCHI
- 05/13/2017
- Ore 20:45
- Teatro Nuovo Giovanni da Udine