Premio Terzani – Edizione 2016
Motivazione del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2016 a Martín Caparrós per “La fame” (Einaudi 2015)
Quasi un miliardo di persone nel mondo soffre la fame e ogni anno nove milioni di esseri umani muoiono per denutrizione. Caparrós non si ferma davanti a questi numeri, insufficienti, nella loro aridità, a scalfire la nostra indifferenza. Si mette in viaggio, attraversa i territori della povertà estrema, scende nell’inferno delle tante, troppe periferie del pianeta, entra nelle vite delle singole persone, le interroga, le ascolta. Lo fa con la pietas di chi si sente personalmente chiamato in causa, ma anche con la lucidità di un pensiero laico che non fa sconti a nessuno, e soprattutto con il coraggio e la passione di chi vuole individuare, smascherare e denunciare i meccanismi e gli interessi che stanno dietro uno scandalo che si vorrebbe far passare come un fenomeno inevitabile. Scopre che la fame è tragedia vissuta soprattutto al femminile e che il nostro benessere di privilegiati del Primo Mondo, la nostra attitudine allo spreco, è una violenza quotidiana verso chi non ha nemmeno il latte del proprio seno per nutrire i figli. E si convince che “non esiste la ricchezza di un paese senza la miseria e la fame di un altro”. La fame diventa così una lente necessaria attraverso la quale Caparrós ci costringe a guardare il mondo in cui viviamo.
Sotto quella lente passano in rassegna i temi cruciali di un tempo che viene chiamato post-moderno: le vertiginose, crescenti diseguaglianze del mondo globalizzato, la rapina dei territori e le nuove forme di colonialismo e di sfruttamento schiavistico, la colpevole, complice inadeguatezza dei governi e l’impotenza della solidarietà internazionale. Alla fine di una serrata lettura che non lascia tregua, grazie a una straordinaria agilità di scrittura capace di rendere avvincente un tema così duro, così scomodo, nessuno di noi può far finta di niente, nessuno di noi può voltarsi dall’altra parte. E ci rimane la voglia di saperne di più.
Per questa denuncia, per questa lucidità, per questo richiamo alla nostra responsabilità, individuale e collettiva, per l’utopia che l’autore ci consegna di una rivoluzione antropologica che scardini il paradigma delle “necessarie” diseguaglianze, la giuria assegna il Premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2016 a Martin Caparrós per La fame.
Il vincitore: Martín Caparrós Giornalista e scrittore argentino nato a Buenos Aires nel 1957. Attivo nella stampa clandestina durante la dittatura militare (1976-1983), ha vissuto in esilio prima a Parigi, dove si è laureato in storia alla Sorbona, poi a Madrid, dove ha collaborato a El País, e a New York. Tornato in patria dopo il ripristino della democrazia, ha lavorato per testate giornalistiche, radiofoniche e televisive, continuando tuttavia a viaggiare in mezzo mondo per condurre le sue inchieste. Ha diretto riviste di libri e di cucina, ha tradotto Voltaire, Shakespeare e Quevedo, vincendo numerosi premi internazionali. È autore di una trentina di libri tra romanzi e saggi. In Italia sono stati pubblicati: Il ladro del sorriso (Ponte alle Grazie 2006); Non è un cambio di stagione. Un iperviaggio nell'apocalisse climatica (Edizioni Ambiente 2011); La fame (Einaudi 2015), un libro scomodo, eppure necessario, vincitore del Premio Terzani 2016.
Premio Terzani 2016
Serata per la premiazione di Martín Caparrós
Premiano il vincitore Angela Terzani
e il Sindaco di Udine Furio Honsell
Martín Caparrós dialoga con Loredana Lipperini
Aida Talliente legge passi da La fame
Claudio De Maglio conduce la serata
Saba Anglana & Atma Mundi Ensemble
Suoni, ritmi e lingue differenti si mischiano, si contaminano, si completano, dando forma ad un vero e proprio progetto di World Music.
Ad dar voce al progetto è la grande Saba Anglana, cantante Italo-somala, accompagnata da una band internazionale: Zoran Majstorovic alle chitarre e oud, Simone Serafini al contrabbasso e basso elettrico, Borko Rupena alla batteria e percussioni.
Saba Anglana voce
Zoran Majstorovic chitarre, oud
Simone Serafini basso elettrico, contrabbasso
Borko Rupena batteria e percussioni
Regia Gianni Cianchi
Informazioni sui biglietti
- 05/07/2016
- Ore 20:45
- Teatro Nuovo Giovanni da Udine