Tanti cari saluti
- 14 maggio 2017
- ore 10.00 - 12:30
Il sistema di valori e l’ordine del mondo che siamo soliti associare all’idea di “Occidente” hanno guidato la storia moderna e contemporanea: un progetto di civiltà fondato sulla democrazia di cittadini uguali e liberi. Abbiamo creduto che questo modello fosse una conquista duratura e universale. Una sorta di euforia collettiva ci ha impedito di riconoscere i cambiamenti profondi e incontrollati del mondo globalizzato, divenuto incomprensibile ai più e quindi insicuro e ostile. Improvvisamente ci accorgiamo che la globalizzazione, che entra nelle nostre vite con effetti che non avevamo previsto, ha messo in crisi anche il sistema generale. E ora l’eguaglianza di fatto e le libertà concrete ci appaiono ovunque ridimensionate, messe alla prova da forze disgregatrici interne e da minacce esterne.
Da dove ricominciare?
Pur mantenendo salda la sua caratteristica di fondo e la sua vocazione iniziale, l’ancoraggio forte ai problemi e ai temi del nostro tempo, vicino/lontano ha scelto l’utopia come filo conduttore dell’edizione 2017 e vuole quest’anno provocare l’immaginazione di tutti con una domanda decisiva. Siamo capaci di pensare il futuro come diverso dal presente?
Se il realismo non necessariamente coincide con la rassegnazione – o con il pessimismo – forse è ancora possibile un futuro che riapra la storia, liberandoci dalla paralisi delle nostre paure per trasformarci in protagonisti responsabili intenti a costruire una società globale delle differenze e dell’inclusione.
Anche Sorj Chalandon, vincitore del Premio Terzani 2017 con La quarta parete, in pagine di potente impatto letterario ed emotivo, ci consegna un messaggio forte e disperato, che nella sua sconvolgente attualità suona come un monito contro la passività e l’indifferenza di fronte agli orrori delle guerre e del fanatismo fratricida cui quotidianamente assistiamo, protetti dalla nostra “quarta parete” televisiva.