Da mercoledì 30 il festival torna nelle librerie della città
Dopo la pausa forzata dello scorso anno, tornano le presentazioni in libreria, da sempre intenso corollario del programma del festival. Si inizia mercoledì 30, alla Libreria Moderna (ore 18.00), dove Francesca Mannocchi, reporter, regista e scrittrice, finalista lo scorso anno del Premio Terzani con “Io Kahled vendo uomini e sono innocente”, presenta il suo nuovo libro autobiografico “Bianco è il colore del danno”, in dialogo con Remo Andrea Politeo, titolare della libreria, presidente dell’associazione “Librerie in Comune” e membro della giuria del Premio Terzani.
Quattro anni fa Francesca Mannocchi scopre di avere una patologia cronica per la quale non esiste cura. È una giornalista che lavora anche in zone di guerra, viaggia in luoghi dove morte e sofferenza sono all’ordine del giorno, ma questa nuova, personale convivenza con l’imponderabile cambia il suo modo di essere madre, figlia, compagna, cittadina. La spinge a indagare se stessa e gli altri, a scavare nelle pieghe delle relazioni più intime, dei non detti più dolorosi, e a confrontarsi con un corpo diventato d’un tratto nemico. La spinge a domandarsi come crescere suo figlio correndo il rischio di diventare disabile all’improvviso e non potersi quindi occupare di lui come prima. Essere malata l’ha costretta a conoscere il Paese attraverso le maglie della sanità pubblica, e ad abitare una vergogna privata e collettiva che solo attraverso l’onestà senza sconti della letteratura ha trovato il coraggio di raccontare.
Venerdì 2 vengono presentati: (Libreria Tarantola, alle 18 e in replica alla 19.15) “Le vie del Torre” della docente di Letteratura francese medioevale all’Università di Tolosa e poetessa Cristina Noacco, che dialogherà con Marino Del Piccolo, ingegnere civile impegnato nel recupero di monumenti storici; (alle 18.30, a cura della Libreria Friuli) “Felici contro il mondo” dello scrittore e insegnate di una scuola di periferia Enrico Galiano, in dialogo con la libraia e attivista Sara Rosso e la docente di Lettere nelle superiori e di scrittura creativa presso l’Accademia ABA Ivana Vaccaroni; (alle 18.30, Circolo Arci Nuovi Orizzoni) Il cerchio, romanzo dello scrittore Meša Selimović, di cui parleranno nell’incontro “La Jugoslavia (in)interrotta” la traduttrice Elisa Copetti e il curatore Božidar Stanišić, con la moderazione dell’attivista e scrittore Michele Guerra; (alle 19.30, Libreria Feltrinelli) “L’Iran al tempo di Biden” della giornalista Luciana Borsatti, che è stata a lungo di stanza a Teheran per l’Agenzia ANSA, in dialogo con il giornalista del Gazzettino Lorenzo Marchiori; (alle 20.30, Libreria Friuli, evento di anticipazione di Vicino/lontano Mont) “Femines. Le donne del latte” ricerca dedicata all’universo femminile contadino della fotografa Ulderica Da Pozzo, in dialogo con la docente di Diritto del lavoro all’Università di Trieste Roberta Nunin.
Sabato 3 sarà la volta di: (Libreria Odòs, ore 18, in collaborazione con Bottega Errante) “Capire i Balcani occidentali”, saggio collettaneo dedicato a uno spazio europeo per molti versi sconosciuto, con l’intervento di due autrici, la dottoressa di ricerca in Slavistica Martina Napolitano e l’assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Giustina Selvelli; (Libreria Moderna, ore 18) “La più bella. La costituzione tradita. Gli italiani che resistono” libro del giornalista e inviato di “Piazzapulita” Alessio Lasta, dedicato ai tanti articoli della Carta che restano lettera morta, che ne discuterà con il giornalista e referente provinciale di Articolo21 Gianpaolo Carbonetto; (Caffetteria Al Vecchio Tram, ore 17) “Latitare: geometrie della scomparsa”, una discussione a partire dall’ultimo numero di “Digressioni” con il direttore della rivista Davide De Lucca e due degli autori Gian Pietro Barbieri e Francesco Zanolla; (libreria Tarantola, ore 18.30) “Torneremo a percorrere le strade del mondo”, ultimo libro del sociologo all’Università di Padova Stefano Allievi dedicato ai processi di mobilità, che sarà sollecitato dalla giornalista con un master a Ca’ Foscari in Immigrazione, fenomeni migratori e trasformazioni sociali Anna Dazzan; (Libreria Feltrinelli, ore 19.30) “Del gesto fenomenologico”, titolo del fascicolo 390/2021 di “aut aut”, la più prestigiosa rivista filosofica italiana, che sarà presentato dal suo direttore, il filosofo Pier Aldo Rovatti.