Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, conduttore. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, sotto la guida di Mauro Avogadro, lavora con registi quali Beppe Navello, Claudio Longhi, Valter Malosti, Massimo Castri, Marco Plini, Federico Tiezzi e Teresa Ludovico. Oggi collabora stabilmente con il Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History Boys, Angels in America, Moby Dick alla prova e Amadeus. Nell’estate ‘25 sarà al teatro greco di Siracusa in Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia.
Anno edizione: 2025
Franco Farinelli
Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).
Gianluca Costantini
Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).
Riccardo Noury
Portavoce di Amnesty International Italia. È responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Tra i suoi volumi recenti: Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa (Infinito Edizioni 2022); Qatar 2022. I Mondiali dello sfruttamento (Infinito Edizioni 2022); Giustizia senza confini. Crimini internazionali e lotta all’impunità (con A. Marchesi, People 2023). Scrive blog per Corriere della Sera, il Fatto Quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza. Collabora col quotidiano Domani.
Giada Messetti
Sinologa e autrice di programmi televisivi e radiofonici per Rai, Mediaset e La7, è divulgatrice e opinionista su temi relativi alla Cina. Ha ideato, scritto e co-condotto il programma televisivo CinAmerica, andato in onda su Rai3 e ora disponibile su Raiplay; ogni giovedì cura una rubrica di notizie cinesi per il programma Uno, nessuno, 100Milan di Radio24. Per Mondadori ha pubblicato: Nella testa del Dragone (2020) e La Cina è già qui (2022). La Cina è un’aragosta (2025) chiude un’ideale trilogia.
Tommaso Piffer
Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine ed è presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. Tra le sue pubblicazioni, per Il Mulino: Gli Alleati e la Resistenza Italiana (2010) e la raccolta di saggi Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale (2012); per Mondadori: Il fronte segreto. Gli Alleati, la Resistenza europea e le origini della guerra fredda 1939-1945 (2024).
Nicoletta Taricani
Cantante e compositrice, ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024), quest’ultimo entrato nel 2025 nella classifica dei 100 migliori del 2024 secondo Jazzit. Ha vinto il Premio Grimaz 2023 come miglior interprete. Ha suonato in festival e rassegne culturali: Jazz Area Metropolitana, Udin&Jazz, Vicino/Lontano, Borghi Swing, More Than Jazz, Veneto Jazz, Tra Piave e Livenza, Crusco Jazz Brienza.
foto di Christian Zoratto
Andrea Staid
Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Antropologia culturale allo IED di Torino. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Edoardo Greblo
Redattore di ‘aut aut’ dal 1987, ha insegnato presso le Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione e Giurisprudenza dell’Università di Trieste. Tra le sue ultime pubblicazioni: Filosofia di Beppe Grillo (Mimesis 2012); Politiche dell’identità (Mimesis 2012); e per Edizioni Società Aperta, con L. Taddio: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024). Scrive per la pagina culturale de Il Piccolo.
Sandro Fabbro
Già professore di Urbanistica e pianificazione territoriale all’Università di Udine e direttore scientifico dei Piani di Governo del Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (2002, 2011 e 2022), è presidente della sezione Fvg dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e membro del direttivo nazionale. È autore di Postmetropoli e sistemi ecopolitani (Carocci 2024).
Anton Špacapan Vončina
Nato nel 1975 a Šempeter pri Gorici (Jugoslavia), è illustratore, scultore, performer del riciclo e scenografo. Sue opere sono comparse su riviste, copertine, dischi, libri. Ha lavorato alla scenografia per innumerevoli cortometraggi e film, tra i quali Zoran, il mio nipote scemo, Drevo, Babylon Sisters, Menocchio, L’uomo selvatico, L’uomo senza colpa, Fiume o morte!. Insieme a Francesco Tomada, è tra i fondatori del festival internazionale Če povem 83. Per Bottega Errante ha pubblicato Il figlio della lupa (con F. Tomada 2025).
Helena Janeczek
Nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Autrice di racconti e romanzi, ha vinto il Premio Strega 2018 per La ragazza con la Leica (Guanda 2017). Il suo ultimo libro è Il tempo degli imprevisti (Guanda 2024). Cofondatrice del blog letterario “Nazione indiana”, ha collaborato con “Nuovi Argomenti”, “Alfabeta2”, “Lo Straniero” e scritto per Repubblica, L’Unità, il Sole 24Ore e Pagina 99.
Laura Montanari
Insegna Diritto pubblico comparato e Diritto dei Paesi dell’Est europeo all’Università di Udine. Ha curato il volume L’allargamento dell’Unione europea e le transizioni costituzionali nei Balcani occidentali (ES, 2022).
Oscar D’Agostino
Giornalista del Messaggero Veneto, cura le pagine Cultura e Spettacoli e si occupa anche dell’inserto Messaggero Veneto Scuola. Copre l’incarico di fiduciario provinciale (Udine) per Assostampa. È tra gli organizzatori del Festival LignanoNoir intitolato allo scrittore Giorgio Scerbanenco.
Davide Conti
Storico, consulente della Procura di Bologna per l’inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980. Per Einaudi ha pubblicato: Gli uomini di Mussolini (2017 e 2018), L’Italia di piazza Fontana. Alle origini della crisi repubblicana (2020) e Fascisti contro la democrazia (2023). Per Forum, nel 2021: Sull’uso pubblico della storia. Per Carocci, nel 2024: Roma in armi. La Resistenza nella capitale (1943-1944).
Doris Cutrino
È docente di Discipline letterarie nella scuola superiore, a Udine, dopo essere stata insegnante di sostegno in diversi istituti della provincia. Nel 2017 ha aderito al progetto nazionale promosso dall’Accademia della Crusca, realizzando il percorso didattico “Viaggio nelle Parole della Cucina Friulana”, poi pubblicato sul sito “Cruscascuole”. Dal 2019 è responsabile per vicino/lontano del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”.
Sagrato della Chiesa di San Francesco
La chiesa di San Francesco è uno degli edifici religiosi più antichi di Udine. Con l’annesso convento, ora occupato dal Tribunale, la chiesa fu la sede principale dei frati minori in città e per tutto il Friuli. Il sagrato della chiesa è oggi utilizzato per eventi e spettacoli. Sulla sinistra ospita un monumento al poeta Emilio Girardini (1858-1946), opera di Max Piccini (1955).
Michele Bonino
Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Anna Maria Giordano
Giornalista a Rai Radio3, è tra gli ideatori di Radio3Mondo, programma di cui è responsabile e che va in onda da 25 anni. Conduce la rassegna Stampa estera ogni giorno alle 6.50 e la trasmissione di approfondimento di temi internazionali delle 11. Ha ideato e condotto Radio3Europa ed è autrice e conduttrice di Lovely Planet, le guide di Radio3. Ha curato settimanali di informazione politica, economica e culturale per Euronews, primo canale televisivo europeo multilingue. È cofondatrice di Audiodoc, prima associazione italiana di audio documentaristi, e cofondatrice di MediaAid onlus.
Stefano Di Bartolomeo
Cavaliere della Repubblica, è medico all’ospedale di San Daniele, specialista in Anestesia, Rianimazione, Igiene e Medicina Preventiva; si è diplomato alla scuola di Medicina Tropicale di Londra e conta diversi titoli e riconoscimenti. Ha preso parte a diverse missioni con organizzazioni italiane (COVS in Africa e “Un Ponte” in Medio Oriente) e internazionali (con il Comitato Internazionale della Croce Rossa in Africa e Medio Oriente e con Medici Senza Frontiere, per la quale ha operato anche come referente per Svizzera e Germania, in Yemen, Iraq, Ucraina, Siria, Sud Sudan, Nigeria, Italia). L’ultima missione è stata a Rafah, Gaza.
Caffetteria Da Romi Al Vecchio Tram
Deliziosa caffetteria dove concedersi una piccola pausa per gustare un’ottima colazione, un buon tè, uno stuzzicante caffè da meditazione. Durante la giornata è possibile fermarsi per un pranzo veloce e gustoso o per un aperitivo con prodotti tipici friulani.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Gioia Meloni
Giornalista. Ha diretto la Struttura Programmi in lingua italiana e friulana della sede Rai FVG. Come redattrice e conduttrice della TGR ha collaborato alle rubriche Il Settimanale e Est-Ovest. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. Per molti anni curatrice dell’edizione italiana di Alpen Donau Adria, primo magazine televisivo transfrontaliero delle emittenti pubbliche dell’Europa centro orientale. Il suo lavoro “Porrajmos. L’olocausto dimenticato” è stato insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica.
Federico Venturini
Geografo, assegnista di ricerca all’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace İmrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia. Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).
Sandro Mele
Classe 1970. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive a Roma. Il suo lavoro si ispira alle dinamiche politiche e sociali dell’attualità. Video, fotografie, installazioni, ambientazioni sonore con storie di vita quotidiana danno forma a una struttura espositiva che dialoga con l’interlocutore. Attivo con mostre personali e partecipazioni collettive di respiro internazionale dal 2006. Tra le pubblicazioni monografiche, per Marietti Editore: Far (West) Away (2015), GASNERO (2018).
Luca Meneghesso
Educatore e insegnante di sostegno. Redattore della rivista Konrad. Ha curato il libro-provocazione Ronchi dei Partigiani(Kappa Vu 2020).
Piero Petrucco
Ingegnere civile dal 1988, è Amministratore delegato di I.CO.P. SpA, impresa di costruzioni di famiglia fondata nel 1920. Dal 2013 è Presidente del Consorzio Housing Sociale FVG. È uno dei soci fondatori, e Vicepresidente dal ’96, di Vicini di Casa ONLUS, l’associazione che favorisce l’accesso alla casa a persone in condizioni di disagio.
Remo Andrea Politeo
Libraio, è presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine e membro della Giuria del Premio Terzani.
DJ Tubet
Rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo. Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di una tecnica rap e della Pedagogia Hip Hop che applica nelle scuole.
Carraro Chabarik
Inizialmente pensato come galleria per esporre le opere in mosaico di Laura Carraro e Mohamed Chabarik è divenuto, per volontà dei due artisti, uno spazio aperto a diverse arti e creatività.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Guido Barbujani
Insegna Genetica all’Università di Ferrara. Brillante divulgatore, tra i suoi volumi di successo: Questione di razza (Mondadori 2003 e Solferino 2023); per Bompiani: L’invenzione delle razze (2018), Sillabario di genetica per principianti (2019), Europei senza se e senza ma(2021); per Laterza: Gli africani siamo noi (2016), Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con P. Cheli, 2022), Come eravamo (2022), L’alba della storia (2024).
Gino Colla
Presidente dell’associazione culturale On Art Udine, collabora con istituzioni, aziende, enti di ricerca e fondazioni attraverso progetti e iniziative volte a promuovere il dialogo tra arte e saperi umanistici.
Francesco De Filippo
Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg. Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).
Pier Paolo Portinaro
Allievo di Norberto Bobbio, ha insegnato presso le Università di Freiburg e Mainz ed è ordinario di Filosofia politica e Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. Fra le sue pubblicazioni: Il labirinto delle istituzioni nella storia europea (il Mulino 2007); I conti con il passato (Feltrinelli 2011); L’imperativo di uccidere (Laterza 2017); Il lessico del potere (Carocci 2021); La metamorfosi degli imperi (Solferino 2025), in uscita a giugno.
Alberto Rochira
Giornalista free lance e docente. Collabora con diverse testate, tra cui l’agenzia Ansa e il portale Ansa Nuova Europa, occupandosi di news e approfondimenti sulla regione Friuli Venezia Giulia e l’Europa centrale e orientale. Segue con particolare attenzione i settori cultura, costume, società, relazioni internazionali, scuola, formazione professionale, università.
Paolo Bon
Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di Udine. È presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.
Marta Serafini
Giornalista inviata del Corriere della Sera, lavora per lo più nelle zone di conflitto e crisi umanitarie. Ha vinto il Premiolino nel 2022 per la copertura della guerra in Ucraina. È autrice di L’ombra del nemico (Solferino 2020).
Andrea Muni
Ricercatore indipendente, ex operaio stagionale, dottore di ricerca all’Università di Trieste, attualmente docente di sostegno nelle scuole superiori. Si occupa di filosofia contemporanea, storia dei sistemi di pensiero, marxismo e psicoanalisi. Coordina il sito chartasporca.it, è redattore di “aut aut” e docente della Scuola di Filosofia di Trieste. Collabora con le riviste Argo, Le parole e le cose 2, Blue Labyrinths.
Anna Dazzan
Giornalista, responsabile della sezione Dossier per UdineToday e Trieste Prima. Dopo la laurea in Culture e diritti umani, ha conseguito un Master su fenomeni migratori e trasformazioni sociali.
Vito Di Piazza
Medico, è stato primario di Medicina interna all’Ospedale di Tolmezzo. È autore di Vivere e morire con dignità (con P. Di Piazza, B. Englaro, G. Facchini Martini, nuova dimensione 2016); Per un dolore umano. La sofferenza considerata da un punto di vista etico, medico e spirituale (con P. Di Piazza, L. Orsi, nuovadimensione 2020).
Simonetta Di Zanutto
Giornalista professionista, da vent’anni lavora nel settore della comunicazione. Appassionata di viaggi, ama in particolare i Balcani e l’Europa centro-orientale. Per Odòs è autrice delle guide turistiche Sofia e dintorni (2016), Bratislava e dintorni (2018) e Tirana e dintorni (2024). Per Olmis ha scritto Around Sebrenica (2016) e per goWare Bosnia Erzegovina. Viaggio on the road nel cuore dei Balcani(2018). Il suo blog è ritaglidiviaggio.it.
Paolo Forte
Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm “E tu slegalo“, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo.
Cristina Noacco
Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa, dal 2018 viaggia a piedi e in bicicletta lungo e dentro i fiumi e i torrenti del Friuli Venezia Giulia. Dalle sue esplorazioni fluviali sono tratti i racconti di viaggio I Segreti del Tagliamento (Ediciclo 2020); La Via del Torre (Ribis 2021); Timavo Natisone Isonzo. Fiumi, uomini e confini (Ribis 2024); Acque vive. La Via dei fiumi in Friuli Venezia Giulia (Ribis 2025).
Foto di Bruno Beltramini
Andrea Zannini
Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022); Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazionevicino/lontano.
Morena Maresia
Funzionaria restauratrice conservatrice, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e laguna e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Impegnata sui temi della fruizione, accessibilità e inclusione culturale.
Libreria Martincigh
Libri d’arte e d’artista, letterature, poesia, rari, curiosi, fuori catalogo, qualche novità
a cura di Cristina Burelli Martincigh
aperto dal martedì al sabato
10.30 – 12.30 e 16.00 19.00
oppure con appuntamento
telefono 0432 297112
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Luana De Francisco
Giornalista del Messaggero Veneto, è caposervizio responsabile della cronaca di Udine. Collabora con Repubblica. È coautrice di Mafia a Nord-Est (Bur 2015); Crimini a Nord-Est (Laterza 2020); Robot. Lavoratori e contribuenti di domani (Santelli editore 2023). Direttrice artistica del festival dell’informazione Il mondo fuori di Cormons. Ha vinto i premi giornalistici Silvia Trabalzini e Simona Cigana.
Massimo Somaglino
Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.
Paolo Mosanghini
Giornalista, per il Gruppo NEM è vicedirettore del Messaggero Veneto. Si è laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e mass media all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Gaspari Editore ha pubblicato: (S)badanti (2017) e Tre vedove quasi inconsolabili (2020).
Vittorio Lingiardi
Psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica all’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue pubblicazioni: L’alleanza terapeutica. Teoria, clinica, ricerca (Cortina 2002); Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale (Il Saggiatore 2007, 2012); La confusione è precisa in amore (Nottetempo 2012); Alterazioni del ritmo (Nottetempo 2015).
Tiziano Possamai
Insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. I suoi ambiti di ricerca principali riguardano i processi di costruzione e trasformazione dell’umano, le pratiche rivolte al sé, il rapporto tra pensiero ecologico, psicoanalisi e teorie dell’inconscio. Tra le sue pubblicazioni: Dove il pensiero esita (Ombre Corte 2009; Mimesis International 2022); Consulenza filosofica e postmodernità (Carocci 2011); Inconscio e ripetizione (Meltemi 2017); La pazienza della libertà (Mimesis 2023).
Paola Caridi
Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.
Federica Sansevero
Attrice-autrice freelance e direttrice artistica del Teatro del Silenzio APS; dal 2000 promuove il pensiero a-duale, basato sulla compresenza e sulla connessione degli opposti. Il suo percorso integra invenzione del Femminile, interculturalità, lavoro sociale, anche con adolescenti, oltre a realizzare produzioni che uniscono lo stile del teatro popolare con quello filosofico. Ultimo lavoro: IL MOSTRO sul tema del disagio giovanile.
Palazzo Mantica
Sede udinese della Società Filologica Friulana, è una prestigiosa dimora udinese del XVI secolo. Si trova al civico 18 di via Manin, in borgo San Bartolomio, nei pressi dell’omonima porta che faceva parte della terza cerchia muraria della città. A seguito del terremoto del 1976 venne sottoposto ad un primo intervento di restauro, che terminò nel 1986 e che portò alla luce reminiscenze di un passato assai ricco. In effetti, la sede della Società Filologica ha mantenuto la stessa struttura voluta dai Mantica nella seconda metà del Cinquecento. Il suo maggior pregio architettonico è la facciata cinquecentesca che appare al tempo stesso austera ed elegante. Il piano superiore è dominato da una pentafora con due poggioli aggettanti alle estremità e una balaustra, a filo di muratura, al centro. Proprio al di sotto di tale balaustra è posto il bassorilievo Madonna con bambino circondata da cherubini, opera di Carlo da Carona, datata 1520 circa. All’interno si conservano frammenti di affreschi tardo-cinquecenteschi. Sempre del XVI secolo è un soffitto in legno con travi a vista e cantinelle, mentre sono tardo settecentesche alcune decorazioni di gusto chinoiserie e ottocenteschi gli affreschi che adornano i soffitti di alcuni locali al primo piano.
Nel 2009 hanno avuto inizio nuovi lavori di restauro e manutenzione straordinaria dell’immobile, per migliorarne la struttura architettonica, renderlo più funzionale e per recuperare nuovi spazi da dedicare ai depositi della biblioteca sociale. Nel corso di questi interventi sono venuti alla luce rinvenimenti archeologici di età protostorica, in particolare alcuni resti dell’aggere del castelliere di Udine (il terrapieno difensivo del villaggio abitato), databili all’età del Bronzo recente (1400 a.C.), ma sono emersi anche altri elementi che attestano la frequentazione dell’area già all’età del Bronzo medio (cioè al 1700 a.C.).
Nel corso dei lavori sono venuti alla luce anche un vano con copertura a volta, realizzata in laterizi e murature perimetrali in ciottoli, e una porzione delle fondamenta dell’edificio bassomedievale preesistente alla struttura attuale.
Teatro Palamostre, Sala Pasolini
Di gestione comunale, è stato sede dagli anni ‘70 di tutte, o quasi, le più significative esperienze culturali della città e oggi, dopo una recente ristrutturazione, è stato riqualificato a fulcro per programmazioni organiche, attente soprattutto alle espressioni della sensibilità contemporanea. L’edificio è stato progettato dall’architetto Gianni Avon e costruito fra il 1964 e il 1971. Fino al 2012 è stato la sede della Galleria d’Arte Moderna di Udine, che ora ha seda a Casa Cavazzini.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Loggia del Lionello
Magnifico esempio di gotico veneziano, è la storica sede del palazzo del Comune, luogo emblematico delle autonomie cittadine. Eretta fra il 1448 e il 1456 su disegno dell’orafo Nicolò Lionello, fu realizzata dal capomastro capodistriano Bartolomeo delle Cisterne. La contraddistinguono le fasce alterne di pietra bianca e rosa, l’elegante leggerezza del portico a grandi arcate e le finestre ad archetti trilobati. In una nicchia a pinnacoli e guglie all’angolo destro, opera di Bartolomeo Bon (1450), è la statua della Madonna con Bambino, che tiene in mano un modello di quel che era il castello prima che il terremoto del 1516 lo abbattesse. La stessa loggia del Lionello fu gravemente danneggiata da un incendio nel 1876 e immediatamente restaurata: sul lato verso via Mercatovecchio un affresco ottocentesco di Giuseppe Ghedina è liberamente ispirato a un’opera del Pordenone quasi interamente perduta in quell’incendio.
Folco Terzani
Scrittore e documentarista, è nato a New York e cresciuto in Asia, seguendo gli spostamenti del padre al quale ha dedicato La fine è il mio inizio (Longanesi 2006) e l’album fotografico Un mondo che non esiste più (Longanesi 2010). È autore del memoir sportivo Ultra (con M. Graglia, Sperling & Kupfer 2017) e della favola Il cane, il lupo e dio (Longanesi 2017) illustrata da Nicola Magrin. Nel 2024 è stata pubblicata la nuova edizione di A piedi nudi sulla terra (TEA 2024).
Elena Commessatti
Autrice, giornalista letteraria e sceneggiatrice radiofonica. Sua la serie della black comedy I libri di Agata Est (Gaspari Editore 2019, 2020). Ha ideato la collana di guide turistiche Incentro per Odòs Editore, della quale è direttrice editoriale e autrice: Udine una guida e Aquileia una guida sono uscite entrambe nel 2023.
Simone Furlani
Insegna Filosofia teoretica e Filosofia ed estetica dei media all’Università di Udine e Filosofia dell’arte all’Università di Trieste. Le sue ricerche riguardano le forme di riflessione nella filosofia e nell’arte contemporanee e i problemi epistemologici sollevati dalle odierne teorie dell’immagine. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con M. Lorber, EUT 2024).
Gianpaolo Carbonetto
Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).
Giovanni La Varra
Architetto, professore associato in Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine. Con Gianandrea Barreca e Stefano Boeri ha fondato nel 1999 Boeri Studio e nel 2008 Barreca&LaVarra.
Claudio Tondo
Insegna Storia e Filosofia al Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone. È vicepresidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg. Per Mimesis ha curato: i Quaderni di “Edizione” Fabbricare l’uomo. Tecniche e politiche della vita (con B. Bonato, 2013), Le voci del corpo (con C. Furlanetto 2015), Pensare il presente (con B. Bonato 2025).
Francesco Stoppa
È analista membro del Forum Lacaniano in Italia e docente dell’Istituto ICLeS per la formazione degli psicoterapeuti. Insegna presso la Scuola di Filosofia di Trieste e l’Università Lateranense di Roma. È redattore di «aut aut» e «L’Ippogrifo». Tra i suoi testi per Vita e Pensiero: Istituire la vita (2014), La costola perduta (2017), Salviamo la cosa pubblica (con P. Gomarasca, 2025); per Libreria al Segno editrice: La rivoluzione dentro (a cura di, 2018), Dimmi come parli (2022).
Michele Morgante
Professore di Genetica all’Università di Udine, accademico dei Lincei, presidente della Associazione Genetica Italiana ed editore associato di prestigiose riviste scientifiche. È direttore scientifico dell’Istituto di Genomica applicata. Ha pubblicato: I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante (Il Mulino 2020). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Enrico Petris
Insegna Storia e Filosofia al liceo Marinelli di Udine. Fra le sue pubblicazioni: La lezione di Sergio Sarti. Metafisica classica e democrazia del fairplay (La Nuova Base 2020); Variazioni nel campo della metafisica. Scienza, filosofia e fede in Angelo Crescini (La Nuova Base 2020); Elio Bartolini (KappaVu 2022); Cominciai ad aspettare con ansia e desiderio il momento di andare al liceo (La Nuova Base, 2024). Sua la voce del Dizionario biografico dei friulani dedicata a Giovanni Tuni.
Giovanni Leghissa
Filosofo, è professore associato all’Università di Torino. È redattore di “aut aut” e direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Neoliberismo. Un’introduzione critica (Mimesis 2012); Postumani per scelta. Verso un’ecosofia dei collettivi (Mimesis 2015); The Origins of Neoliberalism (con G. Becchio, Routledge 2016); L’inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi (Orthotes 2023). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.
Coro Popolare della Resistenza
Nato nel 2012 da un’idea di alcune socie e di alcuni soci dell’Anpi e dell’Arci di Udine per festeggiare il 25 aprile cantando le canzoni della lotta partigiana che giovani donne e uomini avevano intonato per fortificare i loro ideali di libertà, da allora il Coro Popolare della Resistenza, oltre a esibirsi in occasioni concertistiche, ha accompagnato tutte le manifestazioni della Festa della Liberazione e altre commemorazioni e cerimonie dell’anno. Hanno guidato il coro Claudia Grimaz e Nicoletta Oscuro, profonde conoscitrici del repertorio della canzone popolare. Il repertorio si è poi ampliato per comprendere anche canti di lotta, libertà e Resistenza di altre parti del mondo, canti di protesta e di rivendicazione sociale. Dal 2021 il Coro Popolare della Resistenza eÌ diretto da Roberto Frisano con la collaborazione di Aida Talliente.
Gabriele Giacomini
Ricercatore, insegna Teoria politica e media digitali ed è coordinatore scientifico del master in Filosofia del digitale e Intelligenza Artificiale all’Università di Udine. Tra le sue monografie: Potere digitale (Meltemi 2018); The Arduous Road to Revolution (Mimesis International 2022); Il governo delle piattaforme (con A. Buriani, Meltemi 2022). Ha vinto diversi premi: il Frascati “Elio Matassi” (miglior esordiente), l’“Achille Ardigò”, il “Libro ComPol dell’anno” (ex aequo) e il “Gigliozzi”.
Laura Martini
Psicologa, psicoterapeuta lacaniana, partecipante SLPcf, esercita a Udine. È coordinatrice dei seminari presso la SLPcf-Udine.
Francesco Tomada
Vive a Gorizia. Ha pubblicato raccolte poetiche con diverse case editrici. Una sua antologia ragionata è stata edita da Dot.com Press per la collana “Autoriale” nel 2016. È stato tradotto in una quindicina di lingue. Una selezione dal titolo Questo è il mio tempo è stata edita dalla casa editrice Scalino di Sofia. Insieme ad Anton Špacapan Vončina, è tra i fondatori del festival internazionale Če povem 83. Per Bottega Errante ha pubblicato Il figlio della lupa (con A. Špacapan Vončina, 2025).
Libreria Tarantola
Fondata a Udine nel 1904, la Libreria Tarantola rappresenta oggi la più antica libreria ancora attiva in città. Deve il suo nome alla storica famiglia di librai itineranti originaria di Pontremoli, che ha segnato la storia della diffusione libraria in Italia. Nel corso del tempo, la libreria ha attraversato epoche e cambiamenti, vendendo libri in tre diverse valute: lire, marchi di occupazione ed euro.
Gestita per tre generazioni prima dalla famiglia Tarantola e successivamente dalla famiglia Tavoschi, nel 2014 la libreria è stata rilevata dalla Cooperativa Libraria Udinese, composta da giovani professionisti del settore e alcune delle libraie già attive nello staff. L’obiettivo condiviso è stato sin da subito quello di preservare l’identità storica del luogo, con un’attenzione costante alla qualità della selezione libraria e alla cura del catalogo.
Nel 2016, parte degli spazi di magazzino sono stati riconvertiti in sala multimediale, permettendo così l’organizzazione regolare di presentazioni editoriali ed eventi culturali. Nel 2019, la libreria entra a far parte del circuito Ubik, ampliando la propria rete e offrendo ai lettori un’esperienza più ricca e interattiva nella scoperta di libri e autori.
La Libreria Tarantola continua a distinguersi come punto di riferimento culturale in città, luogo di incontro e scambio, fedele alla propria vocazione originaria: la passione per i libri e per chi li legge.
Claudio Siciliotti
Dottore commercialista e pubblicista economico, ha ricoperto cariche istituzionali in organismi rappresentativi della categoria a livello nazionale. Dal 2024 è presidente di Net, società municipalizzata che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti a Udine e in altri 56 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Sui temi dell’economia e del fisco è editorialista per il Messaggero Veneto e per quotidiani e riviste nazionali.
Roberta Altin
Professoressa di antropologia culturale all’Università di Trieste, studia le migrazioni transnazionali e l’antropologia pubblica e museale. Dirige il Centro interdipartimentale su Migrazioni e Cooperazione allo sviluppo sostenibile dell’ateneo triestino. Ha pubblicato: Destini incrociati. Migrazioni tra località e mobilità: spazi e rappresentazioni (con A. Guaran e F. Virgilio, Forum 2014); Border Heritage: Migration and Displaced Memories in Trieste (Lexington Books 2024).
Angela Terzani Staude
Nata a Firenze da genitori tedeschi, ha conosciuto Tiziano Terzani a 18 anni e lo ha seguito da allora nelle sue peregrinazioni. Ha scritto per Longanesi Giorni cinesi (1987) e Giorni giapponesi (1994), ha curato con Àlen Loreti i diari del marito Un’idea di destino (2014) e l’antologia di reportage In America (2018). Autrice del memoir L’età dell’entusiasmo (2022), è presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.
Beatrice Bonato
È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente (con C. Tondo 2025).
Angelo Floramo
Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023), Breve storia sentimentale dei Balcani (2024); Cantata per il Cid (con D. De Marco, Forum 2025). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.
Foto di Danilo De Marco
Antonio Massarutto
Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Stefano Allievi
Professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society all’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Governare le migrazioni (Laterza 2023); Dizionario del Nordest (Ronzani 2023); Il sesto continente (con G. Bernardi e P. Vineis, Aboca 2023); Diversità e convivenza. Le conseguenze culturali delle migrazioni (Laterza 2025). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Furio Honsell
Laureatosi in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è titolare della Cattedra di Teoria degli Automi all’Università di Udine, della quale è stato Rettore (2001-2008). È stato Visiting Professor presso l’École Normale Supérieure di Parigi, Stanford e Parigi VII. Dal 1988 ha partecipato e diretto a progetti europei di ricerca in informatica, salute pubblica, ambiente e sviluppo urbano. Ha tenuto conferenze in 22 dei 27 paesi dell’UE. È stato Sindaco di Udine per due mandati, dal 2008 al 2018. Dal 2018 è consigliere regionale del FVG per la lista civica Open-Sinistra FVG.
Luca Taddio
Insegna Estetica all’Università di Udine. È direttore del Master in Filosofia del digitale e coordinatore del corso di laurea triennale in Filosofia e Trasformazione digitale. Cofondatore di Mimesis Edizioni, ne è stato direttore editoriale. Tra i suoi ultimi libri: per Edizioni Società Aperta, con E. Greblo: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024) e Maurice Merleau Ponty. L’apparire del senso (Feltrinelli 2024). È responsabile scientifico del Festival Mimesis e del Premio Udine Filosofia.
Libreria Cluf
Gelindo Castellarin
Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista lacaniano SlPcf, esercita a Udine. È membro AME-AMP, docente dell’Istituto freudiano di Milano e dell’ISDSF di Catania.
Guglielmo Cevolin
Insegna Istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Udine, dove è vicedirettore del Master in Intelligence e Ict e referente nella Rete delle Università per la pace (RUniPace). È presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, coordinatore del LiMes club Pordenone-Udine-Venezia e membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Riccardo Staglianò
Giornalista de la Repubblica, ha lavorato per Reset, Corriere della Sera e ora scrive per il Venerdì. Autore di libri sull’impatto di internet e sull’economia, tra cui Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli 2000). Per Einaudi ha pubblicato Lavoretti (2018), Gigacapitalisti (2022) e Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe (2024).
Galleria Tina Modotti
La galleria, conosciuta come ex Mercato del Pesce, si trova in via Paolo Sarpi.
L’edificio, attualmente sede di mostre fotografiche, era di proprietà della Confraternita del SS. Sacramento e fu acquistato da Antonio Someda nel 1691.
Nel 1796 la casa venne venduta alla famiglia Tomadini e nel 1809 Giovanni Tomadini, negoziante, l’affitta a Anna Marcona.
Nel 1925 vengono abbattute alcune case di via Valvason, per consentire lavori di costruzione di nuovi edifici e di trasformazione di edifici preesistenti. In quell’occasione vengono eseguiti anche i lavori a opera dell’ingegnere comunale Davide Badini (1897-1947), che – secondo Della Porta nelle “Memorie su le antiche case di Udine” a cura di Vittoria Masutti – modificano l’edificio antico conservando i due piani; al piano terreno è sita la pescheria. Lo stile ricalcherebbe temi del rinascimento toscano.
Davide Badini aveva collaborato anche con D’Aronco ai disegni del Municipio di Udine.
Lo storico edificio liberty , sede del mercato del pesce fino agli anni ’90, dal 2009 è intitolato alla celebre fotografa Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942), ed é divenuto uno spazio permanente per l’esposizione di opere fotografiche, provenienti sia dall’ingente patrimonio conservato nei musei cittadini, sia da fuori città.
(Testo tratto da Udine Cultura)
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia
Palazzo Morpurgo
Sorto dall’unione di più abitazioni nobiliari (famiglie Erasmi, Strassoldo, Colloredo, Candida, Susanna e Burali), il palazzo fu acquistato nel 1705 dai Sarmede, ricchi mercanti che lo trasformarono in una dimora signorile con interventi strutturali e decorativi importanti.
Nel tardo Settecento passò ai conti Valvason, che affidarono a Giambattista Canal e Giuseppe Borsato la decorazione degli interni in stile neoclassico, con affreschi allegorici di grande pregio nel salone e nello scalone.
Nel 1871 divenne proprietà di Abramo Morpurgo, banchiere e figura di rilievo nella vita pubblica udinese. Sotto i Morpurgo il palazzo fu adattato alle esigenze moderne (impianti, giardino romantico) mantenendo l’impronta settecentesca.
Tra gli elementi architettonici di spicco: il “passalizio” (ponte ligneo unico in città), la loggia con le statue delle Stagioni e i ricchi soffitti affrescati con temi mitologici, storici e allegorici. Le decorazioni pittoriche, ispirate all’arte di Canova, rendono Palazzo Morpurgo una delle residenze storiche più affascinanti di Udine.
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Oratorio del Cristo
In Memorie su le antiche case della città di Udine, Giovanni Battista Della Porta scrive che nel 1548 i frati di San Francesco vendettero alla Confraternita del SS. Crocifisso un terreno affinché si potesse costruire “un luogo idoneo con servizi ad uso della confraternita stessa” (G.B. Della Porta, Memorie su le antiche case della città di Udine).
Sempre Della Porta annota che nel 1592 i fratelli Savorgnan concessero alla stessa confraternita alcune case adiacenti al fine di trasformarle in un oratorio.
Si procedette quindi, secondo una serie di documenti notarili e di pagamento risalenti alla fine del XVI secolo, alla costruzione di quello che è oggi conosciuto come Oratorio del Cristo. Nel XVI secolo, a lavori ultimati, l’oratorio fu usato anche come sede del Tribunale dell’Inquisizione di Aquileia e Concordia.
Nell’ampia sala rettangolare, le pareti sono scandite da doppie lesene con capitelli pseudo-ionici. La decorazione murale è dipinta a imitazione di marmi policromi. Il soffitto ligneo è a cassettoni regolari con dentellature sulle cornici.
Attualmente l’oratorio è affidato all’uso della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.
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Visionario
Al suo interno: tre sale cinematografiche (Astra, Minerva e Eden per un totale di 400 posti), un ampio spazio espositivo (con una parete di oltre 20 metri e un’area plasmabile di 200 metri quadri per meglio accogliere le mostre), un Internet bar (110 metri quadri coperti), una mediateca, una sala incontri/conferenze e un bookshop con novità librarie alle quali si aggiunge una vasta selezione di DVD che spaziano dai classici della storia del cinema ai più noti film popolari italiani fino alle cinematografie asiatiche).
L’edificio, caratterizzato da una architettura razionalista anni Trenta, porta la firma dell’architetto Ermes Midena è dotato dei più recenti ritrovati della tecnologia: sistema WI FI in ognuno dei locali, dolby surround EX per le tre sale, estrema potenza luminosa per le lampade di proiezione.
Visionario, allacciandosi nel nome allo specifico dell’arte cinematografica, alla magia, all’artificio, all’immaginazione e all’idea dell’invenzione fantastica, vuole essere nella sostanza espressione di un sentimento idealista, utopico, sognatore. Un luogo fuori dal comune, originalissimo, non costretto nelle rigidità e nei ritmi dei grandi complessi a multisale – fabbriche di fatturato, supermercati del cinema – bensì un posto da vivere e assorbire come totalità e in assoluta autodeterminazione. Un nuovo luogo fisico unico, dove fare e ospitare cultura: arti visive e proiezioni cinematografiche, video e mostre, intrattenimento e formazione; luogo espressione di un patrimonio di conoscenze capace di nuove acquisizioni.
Una parete visionaria di dieci metri firmata da Gianluigi Toccafondo ne rende unico e prezioso l’ingresso. Quasi fosse una storia illustrata del cinema queste “figure pennellate” si presentano come un richiamo archetipo alle immagini mitiche del cinema di qualità e del cinema di ricerca. Forme colorate, segni svolazzanti, linee allungate di colore si stemperano su di una superficie di 10 metri di altezza e invadono, incorniciandoli, i volti di Clint Eastwood ne Gli spietati, di Nicole Kidman in Ritratto di Signora, di Al Pacino in Scarface. I colori intensi di Film Blu e Film Rosso di Kieslowski si incendiano in un’esplosione di tinte e di forme sul poster di Trainspotting fino a diventare evanescenti nei pastelli dei paesaggi ripresi dal poster di Dov’è la casa del mio amico di Kiarostami o nel rosso tenue reinventato di Paris, Texas di Wim Wenders. Uniti insieme i 74 manifesti fanno di questa parete un’opera d’arte unica, fortemente simbolica. L’immagine totale è ammaliante. Un’opera d’arte permanente coloratissima, originale ed esclusiva.
Testo tratto da Udine Cultura
Silvia Bolognini
Direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine.
Pier Aldo Rovatti
Filosofo, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Ha fondato nel 1983, insieme a Gianni Vattimo, la corrente filosofica pensiero debole. Fra le pubblicazioni più recenti: L’intellettuale riluttante (elèuthera 2018); Le nostre oscillazioni (alpha beta 2019); Gli egosauri (elèuthera 2019); La filosofia è un esercizio (con N. Gaiarin, La nave di Teseo 2020); Michel Foucault (Feltrinelli 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Nicola Gasbarro
Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).
William Cisilino
Direttore dell’ARLeF, l’Agenzia regionale per la lingua friulana. È stato vice-presidente dell’NPLD, il network europeo delle lingue minoritarie. Ha pubblicato vari saggi sulla tutela delle minoranze linguistiche e sulla lingua e la cultura friulane.
Fabio Chiusi
Giornalista, poeta, ricercatore e docente universitario, è autore di diversi saggi su culture, politiche e conseguenze sociali del digitale e dell’intelligenza artificiale. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo libro (profetico): L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk (Bollati Boringhieri). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Lucio Caracciolo
Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes e Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).
Chiesa San Francesco
In Largo Ospedale Vecchio sorge, slanciata e solenne, la Chiesa di San Francesco, una delle più belle di Udine. Principale edificio di culto dell’ordine francescano a Udine, fu costruito tra il 1260 e il 1266, anno in cui fu consacrato dal Patriarca di Aquileia Gregorio da Montelongo.
Esempio dell’architettura francescana in Friuli – le linee architettoniche infatti riecheggiano modelli dell’architettura umbra del tardo Duecento -, ha una pianta a croce latina con un’unica navata e transetto. L’esterno ricalca le linee dell’architettura romanica, cedendo tuttavia ai primi influssi del gotico, riconoscibili negli archi a sesto acuto delle finestre e del portale. La facciata a capanna ospita un grande rosone, la cui decorazione originaria non si è conservata.
L’interno presenta un tetto a capriate lignee e tre cappelle absidali, delle quali la centrale, più grande, ospita l’altare maggiore.
Alcuni cicli di affreschi si sono conservati, anche se in condizioni non buone. I più antichi, di poco posteriori alla costruzione della chiesa, furono eseguiti da maestri nel cui stile è presente il ricordo del lavoro di Giotto alla Cappella degli Scrovegni di Padova. I cicli più tardi, invece, risalgono al XIV e XV secolo e sembrano di scuola umbro-toscana.
L’edificio fu pesantemente rimaneggiato alla fine del 1700, quando l’interno fu completamente riprogettato e trasformato: nel 1771 i francescani si trasferirono definitivamente presso la Chiesa della Beata Vergine del Carmine e San Francesco divenne di pertinenza del vicino ospedale.
Dal 1934 si cercò di riportare la chiesa alle forme originarie attraverso un progetto di restauro filologico, eliminando tutte le sovrastrutture neoclassiche. Il pesante bombardamento di Udine nel 1945 interruppe quest’opera, terminata solo negli anni Cinquanta. Ulteriori, pesanti danni furono causati dal terremoto del 1976: la ricostruzione di San Francesco divenne uno dei simboli della lotta per salvare il patrimonio culturale del Friuli.
Per maggiori informazioni e dettagli sul tema dell’accessibilità, visita FVG per tutti, il Portale sull’accessibilità turistica del Friuli Venezia Giulia