Bolivia, Friuli: i guerrieri dell’acqua

Saluti istituzionali

Interventi di 
Oscar Olivera
Nelly Perez Costana
Franceschino Barazzutti

in collaborazione con il Comitato Gianfrancesco da Tolmezzo di Socchieve e del circolo Legambiente della Carnia

Con il patrocinio del comune di Socchieve

FRANCESCHINO BARAZZUTTI Nato a Mena (Lago di Cavazzo), è un attivista e politico impegnato nella difesa della montagna e dell’ambiente. Sindaco di Cavazzo Carnico dal 1975 al 1995 e Consigliere Regionale, ha promosso battaglie per la tutela delle acque e la giustizia sociale. Fondatore del Comitato per la Tutela delle Acque del Bacino del Tagliamento, continua a essere un punto di riferimento per la lotta ambientale, anche a 88 anni.

vicino/lontano 2025

LA VENTUNESIMA EDIZIONE: “SCARTO”

Viviamo un tempo distopico. Uno “scarto” improvviso della storia rimette in gioco il paradigma, la grammatica e perfino il vocabolario cui avevano fatto riferimento le generazioni europee del secondo dopoguerra. In un solo giorno si chiude il ciclo storico della globalizzazione e del libero mercato. La lunga pace occidentale si sta esaurendo: la guerra è di nuovo una possibilità e la parola “riarmo” non è più un tabù. Lo spazio del compromesso politico, della diplomazia e del buon senso è disabitato da un potere che non conosce vincoli di responsabilità. Conta solo la legge del più forte. È il tempo del bullismo esibito in diretta. I nuovi despoti – in una inedita formidabile saldatura tra potere politico, potere economico e potere tecnologico –rovesciano nel giro di un’ora il sistema di alleanze che teneva in equilibrio il mondo. Le democrazie sono deboli e in crisi ovunque: i diritti, il diritto, la scienza, la cultura, i saperi, l’informazione sono sotto attacco. E il principio stesso di realtà è sovvertito e contraddetto.

In questa tempesta di clamorose giravolte è difficile orientarsi. Navighiamo a vista in un oceano di instabilità.

Siamo spaventati, destabilizzati dall’incertezza, in ansia per il futuro. E intanto, ciò che più direttamente condiziona le nostre vite – il welfare in declino, la sanità al collasso, l’istruzione pubblica in sofferenza, il rischio di scivolare nella povertà – subisce un silenzioso processo di rimozione dal discorso pubblico. 

Vicino/lontano ancora una volta si interroga sulle conseguenze che questi squilibri producono su chi non ha le risorse per difendersi: le vittime, gli ultimi, gli “scarti”. 

Nella convinzione che questo sia il compito di chi non ha rinunciato a coltivare l’etica della ragione. E soprattutto l’inquietudine e l’insoddisfazione di un pensiero che vuole “capire”, o almeno provarci.

I diari di mio padre

PROIEZIONE E INCONTRO
docufilm di Ado Hasanović
I-F, 2024, 97’
interviene ADO HASANOVIĆ
introducono LAURA MONTANARI, CLAUDIA CANDELMO, SERENA PRENASSI

Iniziativa promossa dalla Scuola Superiore Universitaria “di Toppo Wassermann” dell’Università di Udine, in collaborazione con il Progetto “L’allargamento dell’Unione europea: valori comuni condizionalità e cooperazione regionale” – Piano Strategico del Dipartimento di Scienze Giuridiche 2022-2025

Srebrenica, 1992-1995. Le drammatiche vicende che sconvolgono la città e tutta la Bosnia ed Erzegovina si intrecciano con la quotidianità intima e personale di una famiglia. Il lungometraggio raccoglie le tracce lasciate dal padre del regista attraverso le riprese di una videocamera e le pagine del diario personale, in cui annotava con regolarità avvenimenti, esperienze e sensazioni di quei giorni terribili. Il film rappresenta una testimonianza forte e penetrante della guerra, del legame con la famiglia, ma anche di una profonda solitudine, della fragilità della vita quotidiana, che comunque continua. Tra le riprese si insinua quel bisogno dell’uomo di raccontare, documentare e far sapere: ma non è una volontà disciplinata e costante. Arriva un momento in cui non è più possibile riferire, a parole, il dolore della guerra. 

ADO HASANOVIĆ Regista bosniaco-italiano con base a Roma, diplomatosi in Regia presso l’Accademia del Film di Sarajevo e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. I suoi cortometraggi sono stati premiati in diversi festival internazionali. Il suo primo lungometraggio documentario, I diari di mio padre (2024), ha vinto il Premio Cinema Warrior al Trieste Film Festival 2025.

CLAUDIA CANDELMO Ricercatrice in Diritto internazionale all’Università di Udine.

LAURA MONTANARI Insegna Diritto pubblico comparato e Diritto dei Paesi dell’Est europeo all’Università di Udine. Ha curato il volume L’allargamento dell’Unione europea e le transizioni costituzionali nei Balcani occidentali (ES, 2022).

SERENA PRENASSI Studia Traduzione e Mediazione al primo anno della magistrale all’Università di Udine.

Serena Prenassi

Studia Traduzione e Mediazione al primo anno della magistrale all’Università di Udine.

Claudia Candelmo

Ricercatrice in Diritto internazionale all’Università di Udine.

Camera di Commercio, Piazza Venerio

La prima “Camera di Commercio del Dipartimento di Passariano” nasce in Friuli all’epoca di Napoleone con decreto 14 settembre 1806. Dipendente dalla Camera di Commercio di Venezia è composta da 15 membri, 9 di Venezia e 6 dei dipartimenti veneti, tra i quali uno del dipartimento di Passariano che comprendeva il Friuli.
Durante la dominazione austriaca la Camera di Commercio assieme alle consorelle del Regno Lombardo-Veneto assume il nome di Camera di Commercio della Provincia del Friuli, con sede in Udine e viene presieduta da un Delegato regio.
La nuova Camera appoggia i principali progetti di rinnovamento del Friuli, tra i quali la valorizzazione dell’industria della seta; con la riforma del 1850 assume la denominazione di Camera di Commercio e Industria del Friuli.
Nel 1866 con l’annessione al Regno d’Italia diventa Camera di Commercio ed arti per la provincia di Udine.
Nel 1923 la provincia del Friuli si divide nelle province di Udine e Gorizia con le relative Camere distinte.
Nel 1968 una parte del territorio passa alla nuova provincia di Pordenone e nasce una nuova Camera di Commercio.
Nel 1963 le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia in materia di agricoltura, foreste, industria e commercio, turismo ed industria alberghiera, ecc. prevedono che le Camere svolgano compiti a loro demandati dal Ministero dell’Industria e Commercio; con successiva legge regionale del 1970, ora legge regionale 10/1/1996 n. 5, il controllo sugli atti e la vigilanza sugli organi delle Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia viene esercitato direttamente dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

(Testo tratto dal sito web della Camera di Commercio di Udine)

Marino Visintini

Esponente storico dell’ambientalismo friulano, si è distinto in molte azioni e battaglie a difesa del territorio. 

Con l’Africa. Storie e persone che costruiscono il futuro

PRESENTAZIONE
con GIUSEPPE RAGOGNA
introduce ANGELA ACQUASANTA
in collaborazione con CUAMM Medici con l’Africa

Un reportage che racconta il lavoro instancabile di Medici con l’Africa Cuamm negli ospedali senza risorse dell’Africa subsahariana. Tra storie di medici, giovani specializzandi e comunità locali, emerge la sfida di portare la sanità fino all’ultimo miglio e di formare personale sul posto, affinché nessuno sia costretto a lasciare la propria terra per curarsi. Un racconto di coraggio, impegno e speranza.

GIUSEPPE RAGOGNA Giornalista, già vicedirettore del Messaggero Veneto. È ora impegnato nel volontariato per raccontare le attività umanitarie in Italia e all’estero. Cura la rubrica “Il viandante” per il settimanale Il Friuli, con racconti di rigenerazione di borghi abbandonati delle montagne. Ne è nato il volume Friuli, storie di rinascita della montagna (Edizioni L’Omino Rosso 2023). È autore di Con l’Africa. Storie e persone che costruiscono il futuro (Nuova Dimensione 2024).

ANGELA ACQUASANTA Vive a Udine e si è da poco specializzata in Malattie infettive e tropicali. Nel 2024 ha trascorso un periodo di 6 mesi in Etiopia, presso l’Ospedale di Wolisso, con Medici con l’Africa Cuamm, inserita nel progetto Jpo (Junior Project Officer), che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani

Angela Acquasanta

Vive a Udine e si è da poco specializzata in Malattie infettive e tropicali. Nel 2024 ha trascorso un periodo di 6 mesi in Etiopia, presso l’Ospedale di Wolisso, con Medici con l’Africa Cuamm, inserita nel progetto Jpo (Junior Project Officer), che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

Giuseppe Ragogna

Giornalista, già vicedirettore del Messaggero Veneto. È ora impegnato nel volontariato per raccontare le attività umanitarie in Italia e all’estero. Cura la rubrica “Il viandante” per il settimanale Il Friuli, con racconti di rigenerazione di borghi abbandonati delle montagne. Ne è nato il volume Friuli, storie di rinascita della montagna (Edizioni L’Omino Rosso 2023). È autore di Con l’Africa. Storie e persone che costruiscono il futuro (Nuova Dimensione 2024).

Il giorno prima. Racconti

PRESENTAZIONE
con GIOVANNI FIERRO
introduce MARINA GIOVANNELLI
in collaborazione con Qudulibri

Ne Il giorno prima ci sono storie autentiche che portano l’attenzione ai margini del vivere quotidiano. Un’opera prima di narrativa, scritta da un poeta, in cui la vita è capace di scoprire le tensioni dell’intimità, e di mettere in rilievo l’attrito del semplice stare al mondo. Un linguaggio che scardina le regole della scrittura di prosa e che non lascia spazio a dubbi o ambiguità. Un ricorso ai verbi all’infinito che rende ogni vicenda narrata come sospesa, pronta a essere colta e trasportata nelle vite di ognuno di noi.

GIOVANNI FIERRO Poeta e scrittore goriziano. È tradotto in portoghese, sloveno, tedesco, croato, ceco e friulano. Collabora con il quotidiano Il Piccolo e la rivista Isonzo Soca. È responsabile della collana di poesia Fare voci per l’editore Qudulibri di Bologna con cui ha pubblicato il romanzo Il giorno prima (2024).

MARINA GIOVANNELLI Ha pubblicato raccolte di poesia: Il libro della memoria e dell’oblio (Samuele 2013); Una sorta di felicità (Raffaelli 2019), premio Pascoli-PPOO Città di Barga; Distopica (Samuele 2022). Tra le opere di narrativa e saggistica: Variazioni sulle sorelle (Iacobelli 2017); Nell’ora della stella (V.A.N. 2022); Autobiologografia, (qudulibri 2023). Nel 2007 ha fondato il Gruppo di scrittura “Anna Achmatova” e nel 2010 l’Associazione ADASTRACULTURA “Tito Maniacco”.

Giovanni Fierro

Poeta e scrittore goriziano. È tradotto in portoghese, sloveno, tedesco, croato, ceco e friulano. Collabora con il quotidiano Il Piccolo e la rivista Isonzo Soca. È responsabile della collana di poesia Fare voci per l’editore Qudulibri di Bologna con cui ha pubblicato il romanzo Il giorno prima (2024).

Marina Giovannelli

Ha pubblicato raccolte di poesia: Il libro della memoria e dell’oblio (Samuele 2013); Una sorta di felicità (Raffaelli 2019), premio Pascoli-PPOO Città di Barga; Distopica (Samuele 2022). Tra le opere di narrativa e saggistica: Variazioni sulle sorelle (Iacobelli 2017); Nell’ora della stella (V.A.N. 2022); Autobiologografia, (qudulibri 2023). Nel 2007 ha fondato il Gruppo di scrittura “Anna Achmatova” e nel 2010 l’Associazione ADASTRACULTURA “Tito Maniacco”.

Fragile

PRESENTAZIONE del n. 48 della rivista OFFICINA
con ALBERTO CERVESATO, LUCA MARZI, GIUSEPPINA SCAVUZZO
modera CHRISTINA CONTI
in collaborazione con Università degli Studi di Udine

Il numero 48 della rivista OFFICINA, Rivista trimestrale di Architettura, Tecnologia e Ambiente attraverso la lente della fragilità, indaga temi significativi, ne mette a fuoco gli aspetti critici ma anche le opportunità, avviando un dibattito interdisciplinare. In un’epoca in cui gli scarti superano le risorse, l’architettura viene utilizzata come “misura” sia per valutare che per affrontare le molte crisi che caratterizzano il tempo presente.

ALBERTO CERVESATO Architetto, PhD, assegnista di ricerca e docente a contratto presso l’Università di Udine. Si occupa di temi legati alla valorizzazione del patrimonio architettonico e urbano. Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.

LUCA MARZI Professore associato in Progettazione tecnologica e ambientale dell’architettura presso l’Università di Firenze. La sua ricerca riguarda la gestione dei patrimoni edilizi di strutture ospedaliere, socio sanitarie e dei temi della accessibilità e della sicurezza nella fruizione del costruito.

GIUSEPPINA SCAVUZZO Professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso l’Università di Trieste. Al centro della sua attività di ricerca è la dimensione simbolica e narrativa dell’architettura.

CHRISTINA CONTI Professoressa associata in Progettazione tecnologica e ambientale dell’architettura presso l’Università di Udine. Svolge attività di ricerca e didattica nell’ambito dell’accessibilità ambientale e della progettazione inclusiva.

Christina Conti

Professoressa associata in Progettazione tecnologica e ambientale dell’architettura presso l’Università di Udine. Svolge attività di ricerca e didattica nell’ambito dell’accessibilità ambientale e della progettazione inclusiva.

Luca Marzi

Professore associato in Progettazione tecnologica e ambientale dell’architettura presso l’Università di Firenze. La sua ricerca riguarda la gestione dei patrimoni edilizi di strutture ospedaliere, socio sanitarie e dei temi della accessibilità e della sicurezza nella fruizione del costruito.

Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina

DAL 7 MAGGIO
PROIEZIONE IN LOOP
disegni di GIANLUCA COSTANTINI

Durante la guerra di Gaza, collaborando attivamente con il CPJ – Committee to Protect Journalist di New York, l’artista e attivista Gianluca Costantini, noto a livello internazionale per il suo impegno senza sosta nel dare un volto alle vittime di soprusi, ha costruito giorno per giorno un memoriale visivo dedicato ai giornalisti uccisi a Gaza. Il suo progetto è un’offerta votiva, un gesto di cura per ricordare chi aveva scelto come proprio compito quello di fare memoria. I ritratti sono già stati utilizzati in azioni di protesta ad Atlanta, New York, Berlino, Seattle, Napoli, come accaduto con molti altri progetti dell’artista. I suoi disegni diventano materiale per comunicare, passano nelle mani dei cittadini e delle cittadine che si muovono con i propri corpi in luoghi molto lontani tra loro per chiedere verità e giustizia, per chiedere risposte, per chiedere, in questo caso, il cessate il fuoco. L’atto di disegnare i volti di chi sta dietro l’obiettivo, cercando con cura una foto da cui realizzare un ritratto, è una forma di estremo ringraziamento, di rituale collettivo d’espiazione, di tenace desiderio indirizzato a non lasciare andare il volto di chi ci è caro, anche se mai l’abbiamo conosciuto, anche se mai ormai lo conosceremo. Si tratta di un work in progress che segue da vicino la cartografia dell’eccidio registrata da CPJ – Committee to Protect Journalist, cita le fonti e costituisce un monito politico esplicito che non può essere ignorato.

Il video è stato realizzato dal FIFDH Geneva International Film Festival and Forum on Human Rights.

Un progetto didattico di multiculturalità

INCONTRO 
con RODOLFO BASALDELLA
e gli allievi della 5ᵃ RIM, ISIS “Cecilia Deganutti”

Il progetto, realizzato all’interno dell’attuale classe 5A RIM dell’ISIS “Cecilia Deganutti” durante l’anno scolastico 2023-24, è nato con la finalità di far riscoprire ai singoli studenti le proprie radici, attraverso il dialogo con i propri familiari e la ricognizione di oggetti e documenti della propria cultura d’origine. Gli allievi, nati quasi tutti in Italia, provengono da famiglie che hanno origini rispettivamente: in Friuli, in altre regioni italiane, in altri Stati europei e in altri continenti. Ogni studente ha presentato, attraverso documenti originali – foto, video, lettere, oggetti, ecc. -, la tipicità e la cultura d’origine della propria famiglia: Italia meridionale, Balcani, Maghreb, Camerun, Brasile, Repubblica Dominicana. Questo quadro variegato ha destato in ognuno la curiosità di conoscere meglio la propria cultura oltre che quella dei propri compagni di classe

RODOLFO BASALDELLA È docente di materie letterarie presso l’ISIS “Deganutti” dal 2021, dove segue il gruppo teatrale che partecipa al Palio studentesco. Ha ideato e realizzato il progetto didattico di multiculturalità con la 4A RIM ISIS (a.s. 2023-24) con il supporto ideativo e la collaborazione  del fotografo Andrea Bernardis, all’epoca tecnico informatico presso l’ISIS “Deganutti”.

Rodolfo Basaldella

È docente di materie letterarie presso l’ISIS “Deganutti” dal 2021, dove segue il gruppo teatrale che partecipa al Palio studentesco. Ha ideato e realizzato il progetto didattico di multiculturalità con la 4A RIM ISIS (a.s. 2023-24) con il supporto ideativo e la collaborazione del fotografo Andrea Bernardis, all’epoca tecnico informatico presso l’ISIS “Deganutti”.

Nuove Vie della Seta. L’architettura e la Belt and Road Initiative

INCONTRO
con MICHELE BONINO
introduce PAOLO BON

Dal 2013, la Belt and Road Initiative cinese ha trasformato vasti territori in tutto il mondo, costruendo infrastrutture, ospedali e biblioteche, e perfino intere nuove aree urbane: interventi dagli effetti spesso controversi su comunità locali e ambiente. Una ricerca del Politecnico di Torino propone di osservare la Belt and Road Initiative come realtà fisica effettiva, non solo come fenomeno geopolitico. Si tratta infatti di un’enorme operazione architettonica e urbana nel Sud globale, spesso fuori dai riflettori, che ci offre nuove prospettive per sfidare le categorie abituali del progetto urbano e ripensare il nostro modo di guardare all’architettura del presente, e del futuro.

MICHELE BONINO Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di UdineÈ presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Tutto (o quasi) quello che vorremmo sapere sull’IA

con FABIO CHIUSI, FURIO HONSELL
modera NICOLA GASBARRO

Chat GPT, AI, OpenAI…  Cosa capisce di queste sigle un semianalfabeta digitale, che non riesce a inseguire i velocissimi aggiornamenti dell’offerta tecnologica di cui fa comunque un uso quotidiano? Come funzionano gli algoritmi? Chi fornisce le informazioni all’intelligenza artificiale perché possa restituirmele on demand, una volta riaggregate secondo le mie esigenze? Con quali criteri? Quanto influenza le mie scelte personali l’IA? Mi ruberà il lavoro? Quali i vantaggi per la scienza, la medicina, l’educazione? Come cambia il giornalismo? Quali gli impieghi nell’industria bellica? Quali le ricadute sull’ambiente? In che modo questi mezzi innovativi permettono alle Big Tech che li possiedono di esercitare una nuova potentissima forma di dominio – cognitivo, culturale, economico, politico, geopolitico? Chi stabilisce le regole e i confini di questo potere invisibile ma pervasivo e totalitario? Chi ha la forza di controllarlo/contrastarlo? O invece siamo noi a essere controllati, manipolati, sorvegliati? Ci sarà ancora uno spazio per l’immaginazione e il pensiero… umani?

FABIO CHIUSI Giornalista, poeta, ricercatore e docente universitario, è autore di diversi saggi su culture, politiche e conseguenze sociali del digitale e dell’intelligenza artificiale. Nel 2023 ha pubblicato il suo ultimo libro (profetico): L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk (Bollati Boringhieri). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

FURIO HONSELL Laureatosi in Matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è titolare della Cattedra di Teoria degli Automi all’Università di Udine, della quale è stato Rettore (2001-2008). È stato Visiting Professor presso l’École Normale Supérieure di Parigi, Stanford e Parigi VII. Dal 1988 ha partecipato e diretto a progetti europei di ricerca in informatica, salute pubblica, ambiente e sviluppo urbano. Ha tenuto conferenze in 22 dei 27 paesi dell’UE. È stato Sindaco di Udine per due mandati, dal 2008 al 2018. Dal 2018 è consigliere regionale del FVG per la lista civica Open-Sinistra FVG.

NICOLA GASBARRO Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).

Ado Hasanović

Regista bosniaco-italiano con base a Roma. Direttore Artistico del Mediterranean Film Festival Passaggi d’Autore di Sant’Antioco, nel 2024 ha fondato il Silver Frame Film Festival a Srebrenica. I suoi cortometraggi hanno ricevuto riconoscimenti internazionali. My Father’s Diaries (2024) è il suo primo documentario.

Isole nell’arcipelago della città

INCONTRI ALL’APERTO DEGLI STUDENTI COINVOLTI NEL PROGETTO

Progetto realizzato con il coinvolgimento di 130 studenti e studentesse degli istituti superiori di secondo grado di Udine. L’iniziativa offre agli studenti un nuovo spazio di partecipazione e confronto su temi legati alla cittadinanza attiva, promuovendo un dialogo aperto tra scuola, comunità e territorio. 

In diverse “isole fisiche” – spazi pubblici, luoghi aperti, piazze, porticati e sale di città -, e in due tempi nel corso della mattinata, ragazzi e ragazze incontrano alcuni ospiti del festival per porre loro le domande emerse dal percorso propedeutico svolto all’interno delle scuole coinvolte. 

Gli incontri sono moderati da peer educator, per favorire un confronto tra pari e una partecipazione più consapevole e coinvolgente. 

Apre e conclude la mattinata una azione a(r)tivista a cura dei ragazzi e delle ragazze partecipanti al laboratorio realizzato in collaborazione con la Scuola di cittadinanza AltaVoce Academy di Save the Children in partnership con Cittadinanza Attiva e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con progetto E for Europe, che gode del finanziamento della Regione FVG – GO!25 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025.

a cura di Get Up APS

con il sostegno di

LOGO BANCA DI UDINE

programma
ore 8.30 – incontro di apertura Loggia del Lionello
ore 9.00 – primo incontro nelle isole
ore 10.30 – secondo incontro nelle isole
ore 12.15 incontro di conclusione Piazza Libertà  

LOGGIA DI SAN GIOVANNI
con FABRIZIO ARENA

PIAZZETTA MARCONI
con ADRIANA CALABRESE

PORTICATO DI PALAZZO D’ARONCO
con MARIO SOLDAINI

CORTILE DI PALAZZO MORPURGO 
con GIORGIO BRIZIO

PIAZZETTA BELLONI
con VALERIA PERDONÒ

FABRIZIO ARENA Presidente dell’Associazione Laboratorio Zen Insieme, attivo nel quartiere Zen, Zona Espansione Nord di Palermo. Il Laboratorio Zen Insieme ha come priorità la presa di coscienza, la crescita e l’autonomia degli abitanti del quartiere, in particolare dei bambini e delle loro famiglie. Promuove attività per la rimozione delle cause del disagio e il superamento delle varie forme di marginalità.

GIORGIO BRIZIO Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

ADRIANA CALABRESE Messinese, dopo la laurea in Gestione sostenibile delle risorse idriche, salute e sviluppo alla Norwegian University on Life Sciences, si è trasferita a Trieste nel 2021. Già dal liceo ha frequentato corsi di Permacultura e ha iniziato a praticare l’agricoltura urbana e il compostaggio di rifiuti organici su scala domestica. Collabora con UGorà! di cui è tra i soci fondatori e ne ha curato diversi progetti sia pratici che di divulgazione.

VALERIA PERDONÒ Diplomatasi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, ha studiato con maestri come Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Anna Marchesini. Il suo repertorio di attrice spazia dal teatro classico a quello contemporaneo. È cofondatrice dell’associazione culturale Il Menu della Poesia che diffonde cultura e poesia in contesti non convenzionali. Attivista per i diritti delle donne, è cofondatrice di AMLETA, associazione di promozione sociale nata da un collettivo di attrici professioniste per evidenziare e combattere stereotipi e violenze di genere nel mondo dello spettacolo. Collabora stabilmente con il centro antiviolenza “Non da Sola Onlus” di Reggio Emilia in progetti di formazione e prevenzione nelle scuole superiori. Presta la sua voce come speaker per audiolibri e podcast.

MARIO SOLDAINI Nato a Roma nel 2000, si è laureato in Filosofia del linguaggio e in Antropologia Culturale. Ha fondato il festival culturale ilmondonuovo e organizzato il Festival Treccani della Lingua Italiana. Scrive per le pagine culturali de il manifesto. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025). Dal 2024 è membro della giuria del Premio Terzani.

Adriana Calabrese

Messinese, dopo la laurea in Gestione sostenibile delle risorse idriche, salute e sviluppo alla Norwegian University on Life Sciences, si è trasferita a Trieste nel 2021. Già dal liceo ha frequentato corsi di Permacultura e ha iniziato a praticare l’agricoltura urbana e il compostaggio di rifiuti organici su scala domestica. Collabora con UGorà! di cui è tra i soci fondatori e ne ha curato diversi progetti sia pratici che di divulgazione.

Cammino urbano

PASSEGGIATA GUIDATA
Con 
Elena Bulfone presidente Fondazione Progetto Autismo
Claudio Calligaris presidente Associazione Tetra-paraplegici FVG
Claudia Carraro progettista PEBA di Udine
Margherita Caporusso Comunità Piergiorgio
Christina ContiAlberto Cervesato Università degli Studi di Udine
Rino Chinese presidente UICI Udine (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti)
Alessia Del Bianco Rizzardo PromoTurismoFVG
Michele Franz CRIBA FVG
Aldo Galante presidente Comitato Provinciale di Coordinamento delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie 
Gregorio Grasso progettista PEBA di Udine
Maria Cristina Schiratti presidente ANFFAS Udine (Associazione famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo)

in collaborazione con CRIBA FVG, Comitato Provinciale di Coordinamento delle Associazioni Persone con Disabilità, Università degli Studi di Udine

ritrovo sul plateatico della piazza, di fronte alla chiesa

Una passeggiata inclusiva nella città di Udine: un’esplorazione urbana per imparare a riconoscere il valore delle persone e dei luoghi. Si passerà attraverso alcuni luoghi significativi per comprendere il problema dell’accessibilità ambientale e si rileveranno punti di forza e criticità dello spazio urbano. Le diverse tappe sono occasione per affrontare – attraverso il racconto dei diversi attori – il tema dell’orientamento e della mobilità delle persone con disabilità visiva, il tema dell’autodeterminazione e dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità,  quello del verde e delle oasi di pace come spazi di defaticamento sensoriale anche per persone con disturbi dello spettro autistico, e quello della partecipazione alla vita pubblica con possibilità di accesso ai luoghi pubblici del confronto; si affronterà infine il tema relativo all’identificazione degli elementi in grado di valorizzare i luoghi da tutelare.

Piazza del Duomo

Piazza Duomo è il centro storico di Udine, dove si trova il Duomo della città, una delle chiese più importanti e imponenti del Friuli. La sua costruzione risale al 1236 e, dopo varie modifiche, tra cui ampliamenti e restauri che ne hanno modificato lo stile, è oggi un mix affascinante di romanico-gotico e barocco. La facciata, in particolare, è un esempio di arte trecentesca con il celebre Portale della Redenzione, che rappresenta scene significative della vita di Cristo.

Accanto al Duomo, il campanile, realizzato nel 1441 da Cristoforo da Milano, svetta maestoso con un progetto originale che mirava a farlo comunicare in altezza con il campanile del Castello di Udine, creando simbolicamente l’Annunciazione.

Il Duomo è arricchito anche da portali unici, come quello dell’Incoronazione della Vergine (1395-1396), con una ricca iconografia che racconta episodi della vita di Gesù e della Vergine Maria. L’ingresso principale è affiancato da dettagli gotici e simboli religiosi che aggiungono bellezza e spiritualità a questa piazza storica.

Kobanê

PROIEZIONE
film di Rojava Film Commune
con Dijle Arjîn, Awar Elî, Rêger Azad, Xeyrî Garzan, Nejbîr Xanim
diretto da Özlem Yaşar
prodotto da Diyar Hesso
2022, durata 138’

interviene FEDERICO VENTURINI

ingresso a pagamento. Biglietti disponibili presso la biglietteria del Cinema Visionario e online su visionario.movie.

Una storia di fede e paura, guerra e resistenza, cameratismo e tradimento; una storia di amore, perdita, eroismo e sacrificio. 2014. Al culmine della sua espansione, con il controllo su metà della Siria e dell’Iraq, l’ISIS si spinge verso la città curda siriana di Kobanê. Zehra, una donna curda di 32 anni, è tra i combattenti che si battono con tutte le loro forze per difendere la città. Ma nonostante gli sforzi estremi e instancabili, l’ISIS continua ad avanzare con violenza brutale. Avendo perso molti dei suoi amati compagni in guerra, Zehra è costretta a guidare lei stessa la resistenza. I curdi sono in inferiorità numerica e senza armi, e l’ISIS riesce ad assediare la città. Molti combattenti curdi cadono martiri. Nonostante tutto, Zehra e i suoi compagni non si arrendono, e mentre i membri dell’ISIS iniziano a disperdersi, guida la rottura dell’assedio, segnando l’alba della liberazione della città. 

FEDERICO VENTURINI Geografo, assegnista di ricerca all’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace İmrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia.  Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).

Siria: verso un nuovo califfato o progetto democratico?

INCONTRO
con KARIM FRANCESCHI, FEDERICO VENTURINI

Nel novembre 2024, l’attacco dell’opposizione siriana, guidata dall’ ex leader di Al-qaida e ISIS Abu Muhammad al-Jawlani, ha portato a una sorprendentemente rapida caduta del regime di Damasco e alla conseguente fuga in Russia del presidente Bashar al-Assad. Gli ex combattenti estremisti hanno formato un Governo di transizione siriano, accolti a braccia aperte da diversi esponenti politici del mondo occidentale. Al contempo, l’esperienza democratica dell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est, comunemente chiamata Rojava, sta subendo il duplice attacco da parte di miliziani islamisti e da parte della Turchia. La situazione geopolitica è assai volatile. Quale ruolo hanno i vari attori internazionali? Quali sono le possibilità di sviluppo del progetto curdo del confederalismo democratico?

In questo incontro si analizzerà la volatile situazione geopolitica, analizzando il ruolo dei vari attori internazionali e le possibilità di sviluppo del progetto curdo del confederalismo democratico.

KARIM FRANCESCHI Nato nel 1989 a Casablanca da padre italiano ex partigiano e madre marocchina, è cresciuto a Senigallia. Partito nel 2014 per Kobane con un progetto umanitario, ha poi deciso di restare in Siria e unirsi alla lotta armata, contribuendo alla prima grande sconfitta dell’Isis, raccontata nel libro Il combattente (BUR 2016). Nel 2016 è tornato in Siria e ha partecipato, come comandante di una brigata internazionale da lui fondata, alla caduta di Raqqa, capitale dello Stato Islamico.

FEDERICO VENTURINI Geografo, assegnista di ricerca all’Università di Udine, si occupa di contratti di fiume, zero waste, ecologia sociale e processi partecipativi. Ha fatto parte delle delegazioni internazionali di pace İmrali organizzate dalla Commissione civica dell’EU-Turchia.  Ha curato i volumi: La vostra libertà e la mia. Abdullah Öcalan e la questione curda nella Turchia di Erdoğan (con J. Miley, Edizioni Punto Rosso 2020); Ecologia sociale e diritto alla città (con E. Degirmenci, I. Morales, Zero in Condotta 2024).

Karim Franceschi

Nato nel 1989 a Casablanca da padre italiano ex partigiano e madre marocchina, è cresciuto a Senigallia. Partito nel 2014 per Kobane con un progetto umanitario, ha poi deciso di restare in Siria e unirsi alla lotta armata, contribuendo alla prima grande sconfitta dell’Isis, raccontata nel libro Il combattente (BUR 2016). Nel 2016 è tornato in Siria e ha partecipato, come comandante di una brigata internazionale da lui fondata, alla caduta di Raqqa, capitale dello Stato Islamico.

Lo “scarto” nel dialogo tra antico e nuovo in architettura

INCONTRO
con proiezione
con PIERLUIGI GRANDINETTI
introduce MASSIMILIANO VALLE

La parola “scarto” è polisemica: tra i suoi significati vi è quello di “distacco, scostamento, differenza”. E la differenza è uno dei caratteri costitutivi dell’architettura italiana, quando essa interviene su un manufatto storico da conservare. È qui che emerge la necessità della differenza tra antico e nuovo, al fine di rendere riconoscibili gli elementi di nuova formazione rispetto a quelli esistenti. Essa misura una “distanza” e nello stesso tempo pone l’esigenza di una sintesi tra queste dualità: tra l’esistente da conservare e il progetto del nuovo. Rispetto ad esse l’architettura italiana ha sempre ricercato un dialogo: tra antico e nuovo, tra tradizione e innovazione. Questa tematica emergerà dalla presentazione di opere significative di architetti italiani, tra cui alcuni friulani.

PIERLUIGI GRANDINETTI Architetto, docente dello Iuav di Venezia, ha pubblicato sue opere, tra cui il recupero della fortezza di Osoppo, e scritto saggi in riviste nazionali e internazionali. Tra le pubblicazioni recenti: I borghi della Calabria: dall’abbandono alla rinascita (con F. Chiriaco e M. Valle, Rubbettino 2023). 

MASSIMILIANO VALLE Architetto, collaboratore alla didattica presso lo Iuav di Venezia, ha svolto attività di ricerca sulla conservazione di architetture, borghi e paesaggi rurali. Svolge attività professionale in Friuli.

Massimiliano Valle

Architetto, collaboratore alla didattica presso lo Iuav di Venezia, ha svolto attività di ricerca sulla conservazione di architetture, borghi e paesaggi rurali. Svolge attività professionale in Friuli.

Pierluigi Grandinetti

Architetto, docente dello Iuav di Venezia, ha pubblicato sue opere, tra cui il recupero della fortezza di Osoppo, e scritto saggi in riviste nazionali e internazionali. Tra le pubblicazioni recenti: I borghi della Calabria: dall’abbandono alla rinascita (con F. Chiriaco e M. Valle, Rubbettino 2023).

Ricerche friulane

PRESENTAZIONE
con ALBERTO CERVESATO, GIOVANNI LA VARRA, MICHELA VOGRIG

Una riflessione a più voci a partire dall’insieme di studi e approfondimenti che compongono il volume Ricerche friulane. Progetti di architettura e paesaggio, di Giovanni La Varra e Alberto Cervesato, edito da Anteferma Edizioni (2024). Nel frammentario paesaggio delle “ricerche friulane”, si è cercato di afferrare, attraverso la lente della progettazione architettonica, il significato di una riflessione che un’intera regione sta attraversando per tracciare scenari futuri. I progetti raccontati in questo lavoro di ricerca sono esperienze di studio ed esplorazioni di progetto che, nel loro insieme, offrono un’immagine eterogenea della regione Friuli-Venezia Giulia.  

ALBERTO CERVESATO Architetto, PhD, assegnista di ricerca e docente a contratto presso l’Università di Udine. Si occupa di temi legati alla valorizzazione del patrimonio architettonico e urbano. Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano. 

GIOVANNI LA VARRA Architetto, professore associato in Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine. Con Gianandrea Barreca e Stefano Boeri ha fondato nel 1999 Boeri Studio e nel 2008 Barreca&LaVarra. 

MICHELA VOGRIG Cooperatrice e Presidente di Legacoop Fvg, da oltre 20 anni si occupa di salute mentale, inserimento lavorativo ed economia sociale ed è impegnata in diversi progetti di cooperazione internazionale.

Storie dal confine

PRESENTAZIONE
con GUIDO BARELLA
introduce FRANCO MAZZOTTA

La mucca che stava con le zampe anteriori di là e con quelle posteriori di qua del confine, il cimitero diviso, con le tombe della stessa famiglia improvvisamente separate, le spedizioni da est per comprare i jeans, da ovest per le sigarette e la benzina, i dolci che parlavano la stessa lingua e le partite a briscola tra i soldati dei due eserciti sul confine, i baratti, le scritte sui muri, sulle montagne, tutti i modi creativi e insoliti per continuare a comunicare. Così era la vita ai tempi della “cortina di ferro”. Perché un territorio non si separa disegnando una linea bianca. Storie dal confine è un viaggio nei luoghi della Guerra fredda lungo il confine orientale d’Italia. Il racconto di aneddoti, microstorie, curiosità che restituiscono il clima che si respirava allora. La storia scritta dalle cancellerie nei trattati internazionali e quella scritta da chi ha vissuto quei territori nella vita di tutti i giorni. Era certo la Cortina di Ferro, ma anche, nonostante tutto, il confine più aperto d’Europa.

GUIDO BARELLA Giornalista, friulano – già consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti – ha lavorato a Il Piccolo, redazione di Gorizia. È autore di Storie dal confine. Aneddoti, curiosità e memorie di qua e di là della Cortina di Ferro a Nordest (con D. Tretjak, Ediciclo 2025).

FRANCO MAZZOTTA Giornalista, dal 1993 è redattore della redazione di Udine prima e Pordenone poi, del quotidiano Il Gazzettino. È responsabile del settore cultura e spettacoli per il Friuli Venezia Giulia.

Franco Mazzotta

Giornalista, dal 1993 è redattore della redazione di Udine prima e Pordenone poi, del quotidiano Il Gazzettino. È responsabile del settore cultura e spettacoli per il Friuli Venezia Giulia.

Guido Barella

Giornalista, friulano – già consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti – ha lavorato a Il Piccolo, redazione di Gorizia. È autore di Storie dal confine. Aneddoti, curiosità e memorie di qua e di là della Cortina di Ferro a Nordest (con D. Tretjak, Ediciclo 2025).

Cid il partigiano

PROIEZIONE IN LOOP
riprese Paolo Comuzzi 
voci Aida Talliente, Massimo Somaglino
fotografie Danilo De Marco
montaggio Andrea Trangoni
durata 19’
Il video racconta il partigiano Cid, che sarà protagonista dello spettacolo Cantata per il Cid Chiesa di San Francesco, domenica 11 maggio, ore 17.30

Dall’8 al 10 maggio
Orario 9.00-19.30

“Il Cid che spiegava il mondo con la sua bella voce modulata, un vero incantatore di serpenti. Il Cid che viene dal Titanic con la bandiera rossa con falce e martello sul pennone e l’iceberg della storia l’ha buttato derelitto come Filottete sulle inospitali scogliere dell’isola di Lemno con la mente ulcerata dallo scontro delle ideologie e della sconfitta e stancamente si trascina per quel deserto chiamando a voce i compagni morti”. Tito Maniacco

Cid il partigiano

PROIEZIONE IN LOOP
riprese Paolo Comuzzi 
voci Aida Talliente, Massimo Somaglino
fotografie Danilo De Marco
montaggio Andrea Trangoni
durata 19’
Il video racconta il partigiano Cid, che sarà protagonista dello spettacolo Cantata per il Cid Chiesa di San Francesco, domenica 11 maggio, ore 17.30

Dall’8 al 10 maggio
Orario 9.00-19.30

“Il Cid che spiegava il mondo con la sua bella voce modulata, un vero incantatore di serpenti. Il Cid che viene dal Titanic con la bandiera rossa con falce e martello sul pennone e l’iceberg della storia l’ha buttato derelitto come Filottete sulle inospitali scogliere dell’isola di Lemno con la mente ulcerata dallo scontro delle ideologie e della sconfitta e stancamente si trascina per quel deserto chiamando a voce i compagni morti”. Tito Maniacco

Il libro della scomparsa

PRESENTAZIONE
con IBITSAM AZEM
introduce PAOLA CARIDI

Il mistero avvolge un fatto senza precedenti: verso la mezzanotte di una notte qualsiasi, tutti i palestinesi improvvisamente scompaiono, volatilizzati. Non si sa che fine abbiano fatto autisti, braccianti, medici e infermieri, giovani e vecchi. Cosa potrebbe accadere agli israeliani se i palestinesi non fossero più, allo stesso tempo, il nemico, il capro espiatorio, l’alibi? Cosa succede quando, nella propria vita, scompare il nemico? La scrittrice palestinese Ibtisam Azem firma uno dei romanzi più innovativi del panorama letterario arabo.

IBTISAM AZEM Giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa(Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

Ibtisam Azem

Giornalista e scrittrice palestinese, ha pubblicato due romanzi in arabo: Sariq al-Nawm (Il ladro del sonno, 2011) e Sifr al-Ikhtifaa(Il libro della scomparsa, 2014), entrambi per Dar al-Jamal (Beirut, Baghdad e Freiberg am Neckar). Il libro della scomparsa è alla sua prima traduzione italiana. Nata e cresciuta a Taybeh, a nord di Giaffa, Ibtisam Azem ha studiato all’Università Ebraica di Gerusalemme e successivamente all’Università di Freiburg in Germania. Lavora come corrispondente a New York per il quotidiano arabo al-Araby al-Jadeed e come co-responsabile della ezine Jadaliyya.

Rifiuti nel Nord-Est: verso l’economia circolare

INCONTRO
con FRANCO BERTI, MARINO VISINTINI, MARCELLO DEL BEN, ENZO GASPARUTTI 
modera ANTONIO MASSARUTTO

Trent’anni fa, la quasi totalità dei rifiuti finiva in discarica. Oggi ne ricicliamo più della metà, e usiamo il resto per recuperare energia, biogas e compost, e in discarica ci va meno del 10%. Traguardi ancora più ambiziosi sono imposti dalle politiche europee, che hanno dichiarato guerra all’economia dell’usa-e-getta. Il raggiungimento di questi traguardi implica la trasformazione della gestione dei rifiuti: da semplice servizio utilizzatore di lavoro poco qualificato a industria complessa e tecnologicamente avanzata. E ha cambiato il ruolo del cittadino, da utente passivo ad attore consapevole, dai cui comportamenti dipende una buona fetta del successo delle politiche. In che modo il Nord-Est ha assunto un ruolo da protagonista di questo settore? 

FRANCO BERTI Direttore Confservizi Veneto e Friuli-Venezia Giulia

MARINO VISINTINI Esponente storico dell’ambientalismo friulano, si è distinto in molte azioni e battaglie a difesa del territorio. 

MARCELLO DEL BEN Direttore generale di AUSIR, Autorità Unica per i servizi idrici e i rifiuti

ENZO GASPARUTTI Presidente Bioman srl

ANTONIO MASSARUTTO Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Marcello Del Ben

Direttore generale di AUSIR, Autorità Unica per i servizi idrici e i rifiuti

Franco Berti

Direttore Confservizi Veneto e Friuli-Venezia Giulia

L’evoluzione umana fra linearità e scarti. Homo sapiens e i suoi fratelli

con GUIDO BARBUJANISILVANA CONDEMI
modera MICHELE MORGANTE
in collaborazione con Scienza&Virgola, Istituto di Genomica Applicata
con il sostegno di Farmacia Antonio Colutta

La nostra specie, Homo sapiens, è l’unica ad aver acquisito la capacità di modificare intenzionalmente gli ecosistemi in cui vive. Lo ha fatto per meglio adattarli alla propria esistenza, andando ad alterare drasticamente, con effetti talora devastanti, il mondo animato e inanimato che ci circonda. La sua evoluzione non è stata così lineare come in passato si credeva. Gli sviluppi della paleoantropologia e della paleogenetica ci hanno rivelato che anche quelli che sembravano essere stati vicoli ciechi dell’evoluzione in realtà hanno lasciato qualcosa dentro di noi. Migrazioni, ibridazioni, sostituzioni, lungi dall’essere termini che spaventano, sono processi che hanno plasmato ciò che oggi siamo come specie umana. E anche nei cambiamenti più recenti – come la capacità di digerire il lattosio o la colorazione della pelle – la paleogenetica ci sta mostrando una non linearità nello spazio e nel tempo dei processi evolutivi che hanno portato alla situazione attuale. Quali sono i complessi processi che ci hanno trasformato fino a farci essere quel che oggi siamo? 

GUIDO BARBUJANI Insegna Genetica all’Università di Ferrara. Brillante divulgatore, tra i suoi volumi di successo: Questione di razza (Mondadori 2003 e Solferino 2023); per Bompiani: L’invenzione delle razze (2018), Sillabario di genetica per principianti (2019), Europei senza se e senza ma(2021); per Laterza: Gli africani siamo noi (2016), Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con P. Cheli, 2022), Come eravamo (2022), L’alba della storia (2024).

SILVANA CONDEMI Paleoantropologa, è direttrice di ricerca al CNRS presso l’Università di Aix-Marseille. Per le sue ricerche sui neandertaliani e sui primi Sapiens ha effettuato numerosi scavi archeologici e ha lavorato nei principali centri di ricerca, università e musei dell’Europa e del Vicino Oriente. Tra i suoi libri: con Bollati Boringhieri: Noi siamo Sapiens (2019), L’enigma Denisova. Dopo Neandertal e Sapiens, la scoperta di una nuova umanità (con F. Savatier, 2025).

MICHELE MORGANTE Professore di Genetica all’Università di Udine, accademico dei Lincei, presidente della Associazione Genetica Italiana ed editore associato di prestigiose riviste scientifiche. È direttore scientifico dell’Istituto di Genomica applicata. Ha pubblicato: I semi del futuro. Dieci lezioni di genetica delle piante (Il Mulino 2020). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Silvana Condemi

Paleoantropologa, è direttrice di ricerca al CNRS presso l’Università di Aix-Marseille. Per le sue ricerche sui neandertaliani e sui primi Sapiens ha effettuato numerosi scavi archeologici e ha lavorato nei principali centri di ricerca, università e musei dell’Europa e del Vicino Oriente. Tra i suoi libri: con Bollati Boringhieri: Noi siamo Sapiens (2019), L’enigma Denisova. Dopo Neandertal e Sapiens, la scoperta di una nuova umanità (con F. Savatier, 2025).

Borderless

PROIEZIONE
Ciclo a cura di Gioia Meloni

Heritage of Mankind
di Davide Ludovisi
2021, durata 8’20” 

Patrimonio dell’umanità. Così Abdus Salam, fisico e Premio Nobel pakistano, ha definito la scienza. Raheem Ullah ha in comune con Salam non solo il fatto di essere uno scienziato pakistano, ma anche di lavorare a Trieste, la città che proprio Salam ha contribuito a far diventare un importante polo scientifico europeo. Trieste però è anche uno dei punti di accesso in Europa dei migranti che percorrono la cosiddetta “rotta balcanica”, in molti provenienti proprio dal Pakistan. Qui Raheem scopre la dura realtà dei suoi connazionali che hanno abbandonato il proprio paese non per scelta ma per necessità. Dividendosi tra il lavoro di ricercatore e l’impegno volontario di aiutare chi ha vissuto le violenze della rotta balcanica, Raheem ha anche un altro obiettivo: ricongiungersi con la moglie e i suoi due bambini, rimasti in Pakistan.

Davide Ludovisi In qualità di filmmaker ha realizzato diversi documentari riguardanti le migrazioni, la paleontologia e la letteratura. Si è occupato a lungo di comunicazione della scienza e come giornalista ha collaborato per anni con l’Unità e Wired Italia.

Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza

PRESENTAZIONE con letture
con ANTONIO BOCCHINFUSO, MARIO SOLDAINI, LEONARDO TOSTI
interviene SASKIA TERZANI
introduce FABIANA DALLAVALLE

La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza. È questo il senso più profondo delle trentadue poesie di autori palestinesi raccolte in questo prezioso volumetto, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia della guerra in Palestina in condizioni di totale precarietà. Poco prima di essere uccisi dai bombardamenti sotto le macerie della propria casa, o in fuga da una tenda di fortuna, come ultima preghiera o testamento poetico.

Scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata. Siamo grati ai coraggiosi giovani palestinesi che ci hanno fornito una documentazione visiva di ciò che è accaduto a Gaza, un luogo dal quale i giornalisti sono stati esclusi…”. Dalla Prefazione di Ilan Pappé, storico israeliano.

ANTONIO BOCCHINFUSO Nato a Roma nel 2002, si è laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla solidarietà autorganizzata e informale. Attualmente studia Religioni, Culture e Storia all’Università RomaTre. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025).

LEONARDO TOSTI Nato a Roma nel 2002, si è laureato in Filosofia con una tesi sulla poesia di Francesco d’Assisi presso L’ Università La Sapienza di Roma. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025).

MARIO SOLDAINI Nato a Roma nel 2000, si è laureato in Filosofia del linguaggio e in Antropologia Culturale. Ha fondato il festival culturale ilmondonuovo e organizzato il Festival Treccani della Lingua Italiana. Scrive per le pagine culturali de il manifesto. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025). Dal 2024 è membro della giuria del Premio Terzani.

SASKIA TERZANI Figlia di Tiziano Terzani. Nata in Italia e cresciuta in Asia, si è laureata in Storia all’Università di Cambridge. Dopo la specializzazione in Storia dell’Arte, ha lavorato per 25 anni nel campo della moda per prestigiosi marchi internazionali, vivendo a Hong Kong, Milano, Parigi, Londra. È da poco rientrata in Italia. È sposata e ha tre figli. Dal 2025 fa parte della Giuria del Premio Terzani.

FABIANA DALLAVALLE Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).

Leonardo Tosti

Nato a Roma nel 2002, si è laureato in Filosofia con una tesi sulla poesia di Francesco d’Assisi presso L’ Università La Sapienza di Roma. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025).

Antonio Bocchinfuso

Nato a Roma nel 2002, si è laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla solidarietà autorganizzata e informale. Attualmente studia Religioni, Culture e Storia all’Università RomaTre. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025).

Saskia Terzani

Figlia di Tiziano Terzani. Nata in Italia e cresciuta in Asia, si è laureata in Storia all’Università di Cambridge. Dopo la specializzazione in Storia dell’Arte, ha lavorato per 25 anni nel campo della moda per prestigiosi marchi internazionali, vivendo a Hong Kong, Milano, Parigi, Londra. È da poco rientrata in Italia. È sposata e ha tre figli. Dal 2025 fa parte della Giuria del Premio Terzani.

Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2025 – Serata in onore dei giornalisti e delle giornaliste di Gaza

Intervengono WAEL AL-DAHDOUH, SAFWAT AL-KAHLOUT, PAOLA CARIDI, FRANCESCA MANNOCCHI, STEFANO DI BARTOLOMEO
interviste di MARCO DAMILANO
consegnano il Premio ANGELA TERZANI STAUDE, SASKIA TERZANI
letture ALESSANDRO LUSSIANA, VALERIA PERDONÒ
tratte da Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (Fazi 2025)

interventi musicali VICINO/LONTANO ENSEMBLE
Nicoletta Taricani voce
Carla Scandura violoncelli
Giulio Scaramella pianoforte 
Alessio Zoratto contrabbasso
Emanuel Donadelli batteria

disegni di GIANLUCA COSTANTINI
Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina video realizzato da FIFDH Geneva International Film Festival and Forum on Human Rights
regia MASSIMO SOMAGLINO

È previsto il servizio di interpretariato italiano – LIS

LA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Questo è un tempo eccezionale. Ed è con una decisione eccezionale che la giuria del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani rinuncia a premiare quest’anno un’opera letteraria, per affermare invece con forza la necessità di dedicare il Premio alla memoria dei giornalisti uccisi a Gaza a partire dal 7 ottobre 2023.

Oltre 200 sono i giornalisti, i fotoreporter e gli operatori della comunicazione che hanno scontato con la loro vita – e spesso anche con quella dei loro cari – l’impegno di testimoniare i fatti dall’interno e impedire una narrazione unilaterale e controllata. Divenuti bersaglio dell’esercito di Israele, nemmeno il giubbotto antiproiettile, nemmeno il casco con la scritta PRESS ha potuto proteggerli, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa. Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante. 

Erano tutti giornalisti palestinesi. Da subito la stampa internazionale è stata deliberatamente tenuta fuori dalla Striscia. E così, ciò che sappiamo, ciò che da Gaza esce, lo si deve al loro coraggio: senza la loro testimonianza, e la loro denuncia, oggi non avremmo chiare le proporzioni della tragedia di una popolazione ridotta allo stremo da 20 mesi di bombardamenti indiscriminati e dal blocco degli aiuti umanitari. 

Tiziano Terzani, cui questo premio è intitolato, era un giornalista: un corrispondente di guerra sempre in prima linea nella copertura dei conflitti. Ed era profondamente convinto che si dovessero ascoltare – sempre – “le ragioni degli altri”: contro il rischio di scivolare nella barbarie dell’intolleranza e del fanatismo. E attribuiva al giornalismo questa precisa responsabilità. 

Oggi, a Gaza il giornalismo muore. 

La giuria del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani sente l’urgenza di lanciare un allarme e, con decisione unanime, rende onore al sacrificio di chi è stato messo a tacere e non può più raccontare “l’altra parte della storia”, conferendo il Premio Terzani 2025 – ad memoriam – ai giornalisti di Gaza.  

GIURIA 2025
ANGELA TERZANI presidente
ENZA CAMPINO
TONI CAPUOZZO
MARCO DEL CORONA
ANDREA FILIPPI
MILENA GABANELLI
NICOLA GASBARRO
CARLA NICOLINI
MARCO PACINI
PAOLO PECILE
REMO ANDREA POLITEO
MARINO SINIBALDI
MARIO SOLDAINI
SASKIA TERZANI

WAEL AL-DAHDOUH Giornalista. Nato a Gaza City, ha lavorato come corrispondente da Gaza per il quotidiano Al-Quds, per la radio Voice of Palestine, per Al Arabiya e, dal 2004, per Al Jazeera, come responsabile dell’ufficio di corrispondenza dell’emittente nella Striscia. Nel corso dell’ultima guerra, lo scorso gennaio, un drone ha ucciso a Khan Younis il suo figlio maggiore, il 29enne Hamza Al-Dahdouh, anche lui giornalista per Al Jazeera. Sotto i bombardamenti dell’esercito israeliano dello scorso ottobre sul campo profughi di Nuseirat, sono morti la moglie Amna, due figli, Mahmoud e Sham, e suo nipote Adam, oltre ad altri familiari. Non ha mai smesso di svolgere il suo lavoro. Ferito lui stesso, ha potuto lasciare la Striscia per essere curato. Il National Press Club gli ha assegnato il Press Freedom Award 2024. 

SAFWAT AL-KAHLOUT Giornalista. Nato a Jabalia, nel nord della Striscia, si è laureato in lingua e letteratura inglese a Gaza, e in Italia ha continuato a studiare. Ha lavorato come producer dalla Palestina e da Gaza con e per i principali media internazionali: l’australiana ABC, la canadese CBC, l’inglese BBC, la RAI, i quotidiani The New York Times e The Guardian. Ha collaborato e scritto per il Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa. Nel 2010 ha iniziato a lavorare per Al Jazeera prima come producer, poi come giornalista a Gaza. Sempre per Al Jazeera ha seguito le cinque guerre Israele-Gaza, compresa l’ultima, iniziata il 7 ottobre. È “Colomba d’oro per la pace” 2024.

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

FRANCESCA MANNOCCHI Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto Isis, Tomorrow  (con A. Romenzi 2018) e Lirica Ucraina (2025). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e, per De Agostini, Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (2022); Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi  (2024). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista “Sotto il Vulcano” (2023).

MARCO DAMILANO Giornalista e saggista, è stato direttore de L’Espresso dal 2017 al 2022 e opinionista per La7. Collabora con Domani e, da settembre 2022, conduce “Il Cavallo e la Torre”, striscia quotidiana di informazione in onda su Rai3. Dal 2017 tiene un corso di Storia dell’Italia contemporanea all’Università Iulm di Milano. È da poco stato nominato presidente della Giuria del Premio Luchetta.

STEFANO DI BARTOLOMEO Cavaliere della Repubblica, è medico all’ospedale di San Daniele, specialista in Anestesia, Rianimazione, Igiene e Medicina Preventiva; si è diplomato alla scuola di Medicina Tropicale di Londra e conta diversi titoli e riconoscimenti. Ha preso parte a diverse missioni con organizzazioni italiane (COVS in Africa e “Un Ponte” in Medio Oriente) e internazionali (con il Comitato Internazionale della Croce Rossa in Africa e Medio Oriente e con Medici Senza Frontiere, per la quale ha operato anche come referente per Svizzera e Germania, in Yemen, Iraq, Ucraina, Siria, Sud Sudan, Nigeria, Italia). L’ultima missione è stata a Rafah, Gaza.

ANGELA TERZANI STAUDE Nata a Firenze da genitori tedeschi, ha conosciuto Tiziano Terzani a 18 anni e lo ha seguito da allora nelle sue peregrinazioni. Ha scritto per Longanesi Giorni cinesi (1987) e Giorni giapponesi (1994), ha curato con Àlen Loreti i diari del marito Un’idea di destino (2014) e l’antologia di reportage In America (2018). Autrice del memoir L’età dell’entusiasmo (2022), è presidente della giuria del Premio Terzani e cittadina onoraria di Udine.

GIANLUCA COSTANTINI Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).

VALERIA PERDONÒ Diplomatasi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, ha studiato con maestri come Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Anna Marchesini. Il suo repertorio di attrice spazia dal teatro classico a quello contemporaneo. È cofondatrice dell’associazione culturale Il Menu della Poesia che diffonde cultura e poesia in contesti non convenzionali. Attivista per i diritti delle donne, è cofondatrice di AMLETA, associazione di promozione sociale nata da un collettivo di attrici professioniste per evidenziare e combattere stereotipi e violenze di genere nel mondo dello spettacolo. Collabora stabilmente con il centro antiviolenza “Non da Sola Onlus” di Reggio Emilia in progetti di formazione e prevenzione nelle scuole superiori. Presta la sua voce come speaker per audiolibri e podcast.

ALESSANDRO LUSSIANA Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, conduttore. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, sotto la guida di Mauro Avogadro, lavora con registi quali Beppe Navello, Claudio Longhi, Valter Malosti, Massimo Castri, Marco Plini, Federico Tiezzi e Teresa Ludovico. Oggi collabora stabilmente con il Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History Boys, Angels in America, Moby Dick alla prova e Amadeus. Nell’estate ‘25 sarà al teatro greco di Siracusa in Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia. 

Valeria Perdonò

Diplomatasi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, ha studiato con maestri come Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Anna Marchesini. Il suo repertorio di attrice spazia dal teatro classico a quello contemporaneo. È cofondatrice dell’associazione culturale Il Menu della Poesia che diffonde cultura e poesia in contesti non convenzionali. Attivista per i diritti delle donne, è cofondatrice di AMLETA, associazione di promozione sociale nata da un collettivo di attrici professioniste per evidenziare e combattere stereotipi e violenze di genere nel mondo dello spettacolo. Collabora stabilmente con il centro antiviolenza “Non da Sola Onlus” di Reggio Emilia in progetti di formazione e prevenzione nelle scuole superiori. Presta la sua voce come speaker per audiolibri e podcast.

Marco Damilano

Giornalista e saggista, è stato direttore de L’Espresso dal 2017 al 2022 e opinionista per La7. Collabora con Domani e, da settembre 2022, conduce “Il Cavallo e la Torre”, striscia quotidiana di informazione in onda su Rai3. Dal 2017 tiene un corso di Storia dell’Italia contemporanea all’Università Iulm di Milano. È da poco stato nominato presidente della Giuria del Premio Luchetta.

Safwat Al-Kahlout

Giornalista. Nato a Jabalia, nel nord della Striscia, si è laureato in lingua e letteratura inglese a Gaza, e in Italia ha continuato a studiare. Ha lavorato come producer dalla Palestina e da Gaza con e per i principali media internazionali: l’australiana ABC, la canadese CBC, l’inglese BBC, la RAI, i quotidiani The New York Times e The Guardian. Ha collaborato e scritto per il Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa. Nel 2010 ha iniziato a lavorare per Al Jazeera prima come producer, poi come giornalista a Gaza. Sempre per Al Jazeera ha seguito le cinque guerre Israele-Gaza, compresa l’ultima, iniziata il 7 ottobre. È “Colomba d’oro per la pace” 2024.

Wael Al-Dahdouh

Giornalista. Nato a Gaza City, ha lavorato come corrispondente da Gaza per il quotidiano Al-Quds, per la radio Voice of Palestine, per Al Arabiya e, dal 2004, per Al Jazeera, come responsabile dell’ufficio di corrispondenza dell’emittente nella Striscia. Nel corso dell’ultima guerra, lo scorso gennaio, un drone ha ucciso a Khan Younis il suo figlio maggiore, il 29enne Hamza Al-Dahdouh, anche lui giornalista per Al Jazeera. Sotto i bombardamenti dell’esercito israeliano dello scorso ottobre sul campo profughi di Nuseirat, sono morti la moglie Amna, due figli, Mahmoud e Sham, e suo nipote Adam, oltre ad altri familiari. Non ha mai smesso di svolgere il suo lavoro. Ferito lui stesso, ha potuto lasciare la Striscia per essere curato. Il National Press Club gli ha assegnato il Press Freedom Award 2024.

I confini: noi-loro

spettacolo teatrale con gli allievi del primo anno di corso della
CIVICA ACCADEMIA D’ARTE DRAMMATICA NICO PEPE
regia Claudio de Maglio

“Il termine “confini” si apre a varie suggestioni e interpretazioni. Abbiamo esplorato questo tema da vari punti di vista: geografico, politico, sociale, umano, personale, emotivo… E ne è venuto fuori un materiale ricco di gesti e poesia, di paradossi e contrasti che aiutano a riflettere sul concetto stesso di identità e sul bisogno di definire, di delimitare, per capire e per capirsi. Ma tutto ciò non basta, poiché facciamo tutti esperienza di quell’anelito dell’andare aldilà, di varcare i propri confini e andare verso l’altro forse, cercare di darsi spazio, creare uno scambio. Sarà mai possibile questo scambio? Cosa perdiamo e cosa acquistiamo? Forse è utopia ma vale la pena di percorrerla o almeno tenerla come faro per il nostro cammino e per andare appunto oltre i confini”. 
Claudio De Maglio

interpreti: Giovanni Aresi, Beatrice Barale, Giulia Chiarotti, Jacopo Rocco de Luca, Francesca Garofalo, Umberto Ghirardo, Andrea Macchi, Marcello Maggiori, Federico Mazzotti, Chiara Paccalini, Eleonora Pedrelli, Arianna Ridolfi, Enrico Simone, Andrea Stetur Cogliati, Domenico Vavalà

Migrazioni, diversità e paure

INCONTRO
con STEFANO ALLIEVI, MARTA SERAFINI
modera EDOARDO VIGNA

Come si originano le paure che oggi producono la nostra percezione negativa dell’altro? L’incontro/scontro tra diversità non costituisce una patologia dell’oggi, ma una fisiologia delle società di tutti i tempi. Da sempre l’immigrazione è percepita come condanna, invasione, pericolo: in ogni caso come un problema. Certo non possiamo permetterci di sottovalutare le conseguenze della pluralità culturale e religiosa che caratterizza aree sempre più vaste del mondo, grazie e a causa di una accresciuta mobilità delle popolazioni, in entrata e in uscita. Ma il conflitto non va temuto: va riconosciuto, accettato, governato. Le migrazioni sono un fatto, che piaccia o no. E la presenza di un numero significativo di immigrati comporta un cambiamento radicale delle società che li accolgono. Quali sono le soluzioni a disposizione? La pluralità – culturale, identitaria, religiosa – va conosciuta, indagata e affrontata. 

STEFANO ALLIEVI Professore di Sociologia e direttore del Master in Religions, Politics and Global Society all’Università di Padova. Si occupa di migrazioni in Europa, analisi del cambiamento culturale e pluralismo religioso. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Governare le migrazioni (Laterza 2023); Dizionario del Nordest (Ronzani 2023); Il sesto continente (con G. Bernardi e P. Vineis, Aboca 2023); Diversità e convivenza. Le conseguenze culturali delle migrazioni (Laterza 2025). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano. 

MARTA SERAFINI Giornalista inviata del Corriere della Sera, lavora per lo più nelle zone di conflitto e crisi umanitarie. Ha vinto il Premiolino nel 2022 per la copertura della guerra in Ucraina. È autrice di L’ombra del nemico (Solferino 2020). 

EDOARDO VIGNA Caporedattore del Corriere della Sera dove è responsabile di “Pianeta 2030”, l’area del giornale dedicata a clima, ambiente e sostenibilità. Sul magazine settimanale è titolare della rubrica di politica internazionale “Leadership”. È autore di diversi saggi tra cui: Europa. La meglio gioventù (Neri Pozza 2019) e, per Laterza, con M. Bortolato, Vendetta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia(2025).

Pensare il presente

presentazione del Quaderno ‘Edizione’ 2024
LUCA DE CLARA dialoga con i curatori BEATRICE BONATOCLAUDIO TONDO
in collaborazione con Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg

Il volume raccoglie contributi di approfondimento legati agli argomenti della rassegna Filosofia in città 2024, sui quali vale la pena continuare la discussione: la crisi ecologica, letta in particolare alla luce dei documenti a essa dedicati da papa Francesco; gli aspetti antropologici, etici e politici connessi alla questione migratoria; le trasformazioni nel modo di vivere e concepire la nascita e la maternità, sempre più territorio di un crescente controllo tecnologico, come del resto ogni aspetto dell’esistenza umana. Una pluralità di temi tenuta insieme dal filo conduttore di una riflessione critica che non perde di vista la concretezza delle situazioni e il rilievo dell’esperienza, e che, nel passaggio alla scrittura, offre la possibilità di cogliere meglio le molte interconnessioni.

BEATRICE BONATO È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente(con C. Tondo 2025). 

CLAUDIO TONDO Insegna Storia e Filosofia al Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone. È vicepresidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg. Per Mimesis ha curato: i Quaderni di “Edizione” Fabbricare l’uomo. Tecniche e politiche della vita (con B. Bonato, 2013), Le voci del corpo (con C. Furlanetto 2015), Pensare il presente (con B. Bonato 2025).

LUCA DE CLARA Insegna Storia e Filosofia al liceo Marinelli di Udine e Filosofia della religione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose. È editorialista e critico teatrale per la Vita Cattolica. Ha curato l’opera omnia di don Gilberto Pressacco. Tra le pubblicazioni: Breve guida ai mosaici della basilica di Aquileia (con G. Pelizzari e A. Vianello, Forum 2016); Turoldo: i segni di una vita (Forum 2017) e le raccolte di poesia Jonas(KappaVu 2013) e Abbandono (Gaspari 2022).

Luca De Clara

Insegna Storia e Filosofia al liceo Marinelli di Udine e Filosofia della religione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose. È editorialista e critico teatrale per la Vita Cattolica. Ha curato l’opera omnia di don Gilberto Pressacco. Tra le pubblicazioni: Breve guida ai mosaici della basilica di Aquileia (con G. Pelizzari e A. Vianello, Forum 2016); Turoldo: i segni di una vita (Forum 2017) e le raccolte di poesia Jonas(KappaVu 2013) e Abbandono (Gaspari 2022).

Che umanità è questa?

CONFRONTO
con ELDA BAGGIO, MARGUERITE BARANKITSE, ROBERTA DE MONTICELLI, RICCARDO NOURY, MARILENA VIVIANI
modera NICOLA GASBARRO
in collaborazione con Amnesty International Italia, Maison Shalom, MSF
con il patrocinio di Federsanità ANCI FVG 

I conflitti armati e le condizioni di marginalità estrema, che pensavamo appartenere solo a continenti lontani dal nostro sguardo egoista e distratto, si accompagnano ovunque a una massiccia violazione dei diritti umani. E a pagarne il prezzo più alto sono i civili inermi e indifesi. Viviamo un ‘nodo’ della storia che chiama in causa anche la filosofia, perché quando le civiltà paiono precipitare nella cecità che precede lo schianto, è necessario fare ricorso al pensiero, rompere il muro dell’indifferenza, e superare la rimozione che tutti noi abbiamo compiuto: dell’arbitrio, della violenza, dell’ingiustizia. Cosa sono per noi la civiltà, la democrazia, l’umanità? Quali le azioni concrete da compiere per sostenerle e onorarle? Se non sappiamo rispondere, è la crisi della ragione, se non vogliamo, è la fine della responsabilità democratica.

ELDA BAGGIO Chirurga vascolare, docente dell’Università di Verona e vice presidente nazionale di Medici Senza Frontiere Italia. Ha un’ampia esperienza come chirurga di guerra a Gaza e in Siria, Iraq, Yemen, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti.

MARGUERITE “MAGGY” BARANKITSE Attivista umanitaria burundese, da oltre 30 anni si dedica al benessere dei rifugiati, soprattutto bambini, e alla lotta contro la discriminazione etnica. Dopo aver assistito al massacro di 72 persone nel 1993, ha fondato “Maison Shalom”, offrendo rifugio e opportunità a migliaia di orfani di guerra, bambini di strada e minori in carcere, promuovendo istruzione, salute e sviluppo comunitario. Esiliata dal Burundi nel 2015 per essersi opposta al regime, ha continuato la sua missione in Ruanda, dove ha fondato Maison Shalom International e il centro Oasi della Pace per supportare i rifugiati. Il suo impegno ha restituito dignità a oltre 90mila persone. 

ROBERTA DE MONTICELLI Già ordinaria di Filosofia della persona all’Università di Ginevra e all’Università San Raffaele di Milano, dirige la rivista internazionale “Phenomenology and Mind” e il Centro di ricerca PERSONA presso l’Università San Raffaele. Ha al suo attivo numerosi saggi usciti con le case editrici Raffaello Cortina e Einaudi. Tra le sue ultime pubblicazioni: La felicità dello spettatore. Lezioni di Estetica fenomenologica (con F. Forlè, Garzanti 2024) e Umanità violata. La Palestina e l’inferno della ragione (Laterza 2024).

RICCARDO NOURY Portavoce di Amnesty International Italia. È responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Tra i suoi volumi recenti: Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa (Infinito Edizioni 2022); Qatar 2022. I Mondiali dello sfruttamento (Infinito Edizioni 2022); Giustizia senza confini. Crimini internazionali e lotta all’impunità (con A. Marchesi, People 2023). Scrive blog per Corriere della Serail Fatto QuotidianoFocus on AfricaArticolo 21 e Pressenza. Collabora col quotidiano Domani.

MARILENA VIVIANI Operatrice umanitaria con una lunga carriera internazionale con un focus sulla protezione e educazione dei minori nelle aree di conflitto. Ha lavorato per l’UNICEF, l’UNRWA e l’UNESCO in Medio Oriente e Africa   fino al 2022, in vari ruoli, tra cui Rappresentante UNICEF in Tunisia, in Palestina, e Vice direttrice regionale Medio Oriente e Nord Africa.  È stata testimone dell’impatto di guerre, disastri, attacchi terroristici, compreso l’11 settembre a New York, le crisi di Gaza e il genocidio in Burundi/Ruanda. Dal 2024 fa parte del Consiglio di Amministrazione di “Maison Shalom International” in Ruanda.

NICOLA GASBARRO Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).

Marilena Viviani

Operatrice umanitaria con una lunga carriera internazionale con un focus sulla protezione e educazione dei minori nelle aree di conflitto. Ha lavorato per l’UNICEF, l’UNRWA e l’UNESCO in Medio Oriente e Africa   fino al 2022, in vari ruoli, tra cui Rappresentante UNICEF in Tunisia, in Palestina, e Vice direttrice regionale Medio Oriente e Nord Africa.  È stata testimone dell’impatto di guerre, disastri, attacchi terroristici, compreso l’11 settembre a New York, le crisi di Gaza e il genocidio in Burundi/Ruanda. Dal 2024 fa parte del Consiglio di Amministrazione di “Maison Shalom International” in Ruanda.

Roberta De Monticelli

Già ordinaria di Filosofia della persona all’Università di Ginevra e all’Università San Raffaele di Milano, dirige la rivista internazionale “Phenomenology and Mind” e il Centro di ricerca PERSONA presso l’Università San Raffaele. Ha al suo attivo numerosi saggi usciti con le case editrici Raffaello Cortina e Einaudi. Tra le sue ultime pubblicazioni: La felicità dello spettatore. Lezioni di Estetica fenomenologica (con F. Forlè, Garzanti 2024) e Umanità violata. La Palestina e l’inferno della ragione (Laterza 2024).

Marguerite “Maggy” Barankitse

Attivista umanitaria burundese, da oltre 30 anni si dedica al benessere dei rifugiati, soprattutto bambini, e alla lotta contro la discriminazione etnica. Dopo aver assistito al massacro di 72 persone nel 1993, ha fondato “Maison Shalom”, offrendo rifugio e opportunità a migliaia di orfani di guerra, bambini di strada e minori in carcere, promuovendo istruzione, salute e sviluppo comunitario. Esiliata dal Burundi nel 2015 per essersi opposta al regime, ha continuato la sua missione in Ruanda, dove ha fondato Maison Shalom International e il centro Oasi della Pace per supportare i rifugiati. Il suo impegno ha restituito dignità a oltre 90mila persone.

Quale scuola? Quale società?

con ALEX CORLAZZOLI, ESPÉRANCE HAKUZWIMANA, EMILIO PORCARO
modera FLAVIA VIRGILIO

Che cos’è la scuola oggi? E come dovrebbe/potrebbe essere per corrispondere a un progetto di società inclusiva, democratica, giusta?  Una volta la si percepiva come un ascensore, una garanzia di promozione soprattutto economico-sociale: costituiva una frontiera e produceva uno scarto tra un prima e un dopo. Ma poteva essere anche una barriera insormontabile capace di creare esclusione. Sicuramente la scuola in senso tradizionale è un setaccio, che seleziona e a volte discrimina, distinguendo e vagliando i futuri “buoni cittadini” dagli “inadatti” o dai “quasi adatti”. Ma la scuola è e dovrebbe essere soprattutto un luogo dove si incontrano, si confrontano, si formano e crescono insieme persone diverse. Nella metafora dell’ascensore, combinata con quella del setaccio, si intrecciano idee diverse di scuola e di società, di cittadini e cittadine. E di futuri possibili, personali e collettivi.

ALEX CORLAZZOLI Giornalista, maestro, scrittore, viaggiatore. Scrive per Il Fatto QuotidianoFocus JuniorFocus ScuolaScarp de Tenis e Conflitti. Conduce la rubrica Tutti in classe, in onda ogni martedì su Radio Popolare. Con il cantautore Luca Bassanese ha dato vita allo spettacolo teatrale La scuola siamo noi. É direttore artistico del festival culturale “Funamboli” a Mondovì. Tra le sue pubblicazioni più recenti Sussidario per genitori (Mondadori 2019); Paolo sono (Giunti 2022); Le ali per volare (Giunti 2023); Lettera a una professoressa del nuovo millennio (Rizzoli 2023); Diario da un monastero (Edb 2024). 

ESPÉRANCE HAKUZWIMANA Nata in Ruanda nel 1991, è cresciuta in Italia e oggi vive a Torino. Attivista culturale, collabora con scuole, biblioteche e associazioni per contrastare gli stereotipi e le discriminazioni. Ha raccontato la sua storia in E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana (People 2019) e ha esordito nella narrativa con Tutta intera (Einaudi 2022). Nel 2023 ha pubblicato il romanzo per ragazzi La banda del pianerottolo (Mondadori) e nel 2024 Tra i bianchi di scuola. Voci per un’educazione accogliente (Einaudi).

EMILIO PORCARO Dirigente del CPIA 2 Bologna “Eduard C. Lindeman” e presidente della Rete Italiana per l’Istruzione degli Adulti. Da oltre vent’anni si occupa di formazione, con particolare attenzione alla didattica dell’italiano come lingua seconda, ai processi di apprendimento in età adulta e al riconoscimento delle competenze maturate in contesti formali, informali e non formali. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Minori Stranieri non Accompagnati (Franco Angeli 2023. 

FLAVIA VIRGILIO Dirigente scolastica del CPIA di Udine e docente a contratto dell’Università di Udine. Si occupa di antropologia dell’educazione e di educazione degli adulti con particolare attenzione ai contesti informali e all’internazionalizzazione.

Emilio Porcaro

Dirigente del CPIA 2 Bologna “Eduard C. Lindeman” e presidente della Rete Italiana per l’Istruzione degli Adulti. Da oltre vent’anni si occupa di formazione, con particolare attenzione alla didattica dell’italiano come lingua seconda, ai processi di apprendimento in età adulta e al riconoscimento delle competenze maturate in contesti formali, informali e non formali. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Minori Stranieri non Accompagnati (Franco Angeli 2023).

Alex Corlazzoli

Giornalista, maestro, scrittore, viaggiatore. Scrive per Il Fatto QuotidianoFocus JuniorFocus ScuolaScarp de Tenis e Conflitti. Conduce la rubrica Tutti in classe, in onda ogni martedì su Radio Popolare. Con il cantautore Luca Bassanese ha dato vita allo spettacolo teatrale La scuola siamo noi. É direttore artistico del festival culturale “Funamboli” a Mondovì. Tra le sue pubblicazioni più recenti Sussidario per genitori (Mondadori 2019); Paolo sono (Giunti 2022); Le ali per volare (Giunti 2023); Lettera a una professoressa del nuovo millennio (Rizzoli 2023); Diario da un monastero (Edb 2024).

Stiamo rinunciando al diritto?

INCONTRO
con ALESSANDRA ALGOSTINO, DAVIDE CONTI
modera SIMONE FURLANI
a cura di multiverso

Raji Sourani, fondatore e direttore del Centro per i diritti umani a Gaza, ha affermato: “Mi sarei aspettato che l’Europa ci chiedesse di rinunciare alle armi. Macché. Ci chiede di rinunciare al diritto”. Ci stiamo davvero tutti rinunciando? Sempre di più si violano principi che pensavamo definitivamente acquisiti, eludendoli o applicando doppi standard. Il diritto è anche forma ed espressione dello spirito etico di una comunità. Che fine ha fatto la responsabilità morale degli “intellettuali”? Perché questo silenzio su temi cruciali come la crisi climatica, quella migratoria o l’orrore della guerra? Cosa sta succedendo alla nostra democrazia e al nostro stato di diritto quando i pochi che dissentono vengono stigmatizzati come violenti o sovversivi – gli studenti per esempio – oppure come ‘cattivi maestri’?

ALESSANDRA ALGOSTINO Professoressa di Diritto costituzionale all’Università di Torino. Ha scritto saggi sui suoi temi di ricerca: democrazia, diritti, migranti, lavoro, partecipazione e movimenti, fonti del diritto, Europa, diritto e economia. Fra i più recenti: (s)bilanciamento dei diritti, 2021; Pacifismo e movimenti fra militarizzazione della democrazia e Costituzione, 2022; Relocation of Torture and ‘State Torture’. Readmission Agreements, Externalisation of Borders and Closure of Ports, 2023. Collabora con Il Manifesto e Volere la luna.

DAVIDE CONTI Storico, consulente della Procura di Bologna per l’inchiesta sulla strage del 2 agosto 1980. Per Einaudi ha pubblicato: Gli uomini di Mussolini (2017 e 2018), L’Italia di piazza Fontana. Alle origini della crisi repubblicana (2020) e Fascisti contro la democrazia (2023). Per Forum, nel 2021: Sull’uso pubblico della storia. Per Carocci, nel 2024: Roma in armi. La Resistenza nella capitale (1943-1944).

SIMONE FURLANI Insegna Filosofia teoretica e Filosofia ed estetica dei media all’Università di Udine e Filosofia dell’arte all’Università di Trieste. Le sue ricerche riguardano le forme di riflessione nella filosofia e nell’arte contemporanee e i problemi epistemologici sollevati dalle odierne teorie dell’immagine. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con M. Lorber, EUT 2024

Alessandra Algostino

Professoressa di Diritto costituzionale all’Università di Torino. Ha scritto saggi sui suoi temi di ricerca: democrazia, diritti, migranti, lavoro, partecipazione e movimenti, fonti del diritto, Europa, diritto e economia. Fra i più recenti: (s)bilanciamento dei diritti, 2021; Pacifismo e movimenti fra militarizzazione della democrazia e Costituzione, 2022; Relocation of Torture and ‘State Torture’. Readmission Agreements, Externalisation of Borders and Closure of Ports, 2023. Collabora con Il Manifesto e Volere la luna.

Codice rosso. Salvare la sanità pubblica

CONFRONTO
con SIMONA RAVIZZA, RICCARDO RICCARDI, MASSIMO ROBIONY
modera MICHELA NICOLUSSI MORO

È stato un modello per il mondo intero il Servizio Sanitario Nazionale Italiano, ispirato a principi di universalità, uguaglianza ed equità. Oggi l’intero sistema pubblico è in crisi: accedere a visite ed esami richiede attese insopportabili, le aree di emergenza sono al collasso, trovare un medico o un pediatra di famiglia è difficilissimo. Chi se lo può permettere si rivolge al privato, chi è povero rinuncia a curarsi. Come salvare questo pezzo decisivo del nostro welfare? In FVG si sta puntando sulla specializzazione dei Presidi di salute per garantire universalità e gratuità di accesso alle cure a tutti i cittadini e proprio da Udine è partito il progetto nazionale per l’umanizzazione delle cure e il benessere organizzativo, che pone al centro la persona, considerandola nella sua interezza fisica, sociale e psicologica.

SIMONA RAVIZZA Giornalista d’inchiesta del Corriere della Sera, è caposervizio della redazione di Dataroom, la rubrica di data journalism di Milena Gabanelli, per la quale si occupa di sanità, immigrazione e politica. Nel 2020 ha vinto il premio giornalistico Premiolino. È co-autrice dell’inchiesta Codice rosso. Come la sanità pubblica sta diventando un affare privato (con M. Gabanelli, Fuoriscena 2024).

RICCARDO RICCARDI Dal 2018 è Assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, delegato alla Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

MASSIMO ROBIONY Professore ordinario all’Università di Udine, è direttore della Clinica di Chirurgia maxillo-facciale e della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale. Dal 2023 è direttore del Dipartimento (DAI) Testa Collo e NeuroScienze – ASUFC, dove ha avviato un progetto basato sull’Umanizzazione delle Cure per la gestione e organizzazione del SSN, esperienza trasformata in Master Universitario di secondo Livello. È componente del Tavolo tecnico presso il Ministero della Salute per l’Umanizzazione delle cure e il benessere organizzativo e componente del Comitato Etico della LILT Nazionale.

MICHELA NICOLUSSI MORO Giornalista della redazione veneta del Corriere della Sera, si occupa di sanità, scienza, cronaca. Ha collaborato con la Rai e il Ministero della Salute e contribuito a pubblicazioni scientifiche sui diversi modelli di sanità.

Michela Nicolussi Moro

Giornalista della redazione veneta del Corriere della Sera, si occupa di sanità, scienza, cronaca. Ha collaborato con la Rai e il Ministero della Salute e contribuito a pubblicazioni scientifiche sui diversi modelli di sanità.

Massimo Robiony

Professore ordinario all’Università di Udine, è direttore della Clinica di Chirurgia maxillo-facciale e della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale. Dal 2023 è direttore del Dipartimento (DAI) Testa Collo e NeuroScienze – ASUFC, dove ha avviato un progetto basato sull’Umanizzazione delle Cure per la gestione e organizzazione del SSN, esperienza trasformata in Master Universitario di secondo Livello. È componente del Tavolo tecnico presso il Ministero della Salute per l’Umanizzazione delle cure e il benessere organizzativo e componente del Comitato Etico della LILT Nazionale.

Riccardo Riccardi

Dal 2018 è Assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, delegato alla Protezione civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Simona Ravizza

Giornalista d’inchiesta del Corriere della Sera, è caposervizio della redazione di Dataroom, la rubrica di data journalism di Milena Gabanelli, per la quale si occupa di sanità, immigrazione e politica. Nel 2020 ha vinto il premio giornalistico Premiolino. È co-autrice dell’inchiesta Codice rosso. Come la sanità pubblica sta diventando un affare privato (con M. Gabanelli, Fuoriscena 2024).

Land art e costruzioni biosostenibili

con MARGHERITA BERTOLI, ANDREA STAID 
modera PAOLO BON
in collaborazione con Associazione &CO Energie Condivise
con il sostegno di Ordine degli architetti della provincia di Udine

Un esempio affascinante di valorizzazione della canna mediterranea e del bambù, considerate piante invasive, che tuttavia possono diventare un materiale dalle infinite possibilità creative, piegandosi alla realizzazione di strutture organiche e innovative: l’utilizzo di materiali naturali nella produzione artistica e in architettura rappresenta un tentativo di riconnettersi con la natura e di assecondare la nostra essenza come parte integrante dell’ecosistema. Land art e architettura bioecologica o biovegetale, fondate sui principi della “permacultura”, aspirano al conseguimento del massimo benessere psicofisico in un rapporto armonioso tra uomo e natura, che garantisca la salvaguardia del territorio e dell’ambiente, riducendo le fonti di inquinamento, la produzione di rifiuti e gli sprechi di energia e materia. 

MARGHERITA BERTOLI Si occupa di biocostruzione artistica partecipata, progettando e realizzando opere d’arte ecologicamente sostenibili e coordinando corsi di autocostruzione in canna mediterranea e bambú. Si è formata a Granada presso la Facultad de Bellas Artes, Escuela de Artes y Oficios, Escuela de Artes Escénicas. Fa parte del primo nucleo della rete Canyaviva risalente al 2009 ed è fondatrice di Arundo | Costruzioni Organiche, progetto di land art basato sui principi della permacultura. 

ANDREA STAID Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Antropologia culturale allo IED di Torino. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di UdineÈ presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Margherita Bertoli

Si occupa di biocostruzione artistica partecipata, progettando e realizzando opere d’arte ecologicamente sostenibili e coordinando corsi di autocostruzione in canna mediterranea e bambú. Si è formata a Granada presso la Facultad de Bellas Artes, Escuela de Artes y Oficios, Escuela de Artes Escénicas. Fa parte del primo nucleo della rete Canyaviva risalente al 2009 ed è fondatrice di Arundo | Costruzioni Organiche, progetto di land art basato sui principi della permacultura.

Peso morto

PROIEZIONE E INCONTRO
documentario di Francesco Del Grosso 
durata 87’
intervengono RAFFAELE CONTE, FRANCESCO FLORIT, BENEDETTO LATTANZI, VALENTINO MAIMONE
saluti di SILVIA BOLOGNINI, RAFFAELLA SARTORI

con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Udine e del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine, nell’ambito delle iniziative del Progetto “La giustizia nel diritto” – Piano strategico dipartimentale 2022-2025
l’evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Udine ai fini della formazione continua con il riconoscimento agli avvocati e praticanti abilitati di n. 2 crediti formativi in materia non obbligatoria

Una vita distrutta per colpa di una consonante. Ventun anni in carcere da innocente perché un’intercettazione telefonica viene capita male e interpretata peggio. Una parola in dialetto pronunciata durante una normalissima telefonata mattutina alla moglie diventa la prova regina dell’accusa di omicidio pur in assenza del cadavere, dell’arma e del movente. Solo un processo di revisione riuscirà a mettere fine a una clamorosa ingiustizia che ha lasciato cicatrici indelebili nella mente e nel cuore del protagonista di Peso morto, un documentario che ripercorre i momenti chiave di questa sconvolgente odissea umana. In Peso morto lo spettatore rivive l’incubo attraversato da Angelo Massaro attraverso un viaggio fisico ed emozionale nei luoghi che hanno fatto da cornice alla sua ingiusta detenzione.

RAFFAELE CONTE Avvocato penalista del Foro di Udine, dal 2014 è presidente della Camera Penale Friulana ed è attualmente al terzo mandato. 

FRANCESCO FLORIT Magistrato. Ha operato come Giudice penale per molti anni a Udine e Cividale del Friuli, attualmente è Consigliere di Cassazione presso la II Sezione penale. Già membro dei Tribunali Internazionali per i crimini a Timor Est e nel Kosovo.

BENEDETTO LATTANZIVALENTINO MAIMONE Giornalisti professionisti che da 25 anni si occupano del tema delle vittime di ingiusta detenzione in Italia. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, hanno fondato l’Associazione Errorigiudiziari.com. 

SILVIA BOLOGNINI Direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine.

RAFFAELLA SARTORI Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine

Valentino Maimone

Giornalista professionista che da 25 anni si occupa del tema delle vittime di ingiusta detenzione in Italia. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, hanno fondato l’Associazione Errorigiudiziari.com.

Benedetto Lattanzi

Giornalista professionista che da 25 anni si occupa del tema delle vittime di ingiusta detenzione in Italia. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, hanno fondato l’Associazione Errorigiudiziari.com.

Francesco Florit

Magistrato. Ha operato come Giudice penale per molti anni a Udine e Cividale del Friuli, attualmente è Consigliere di Cassazione presso la II Sezione penale. Già membro dei Tribunali Internazionali per i crimini a Timor Est e nel Kosovo.

I prodotti a fine vita: un’opportunità per l’industria

INCONTRO
con MARA CHILOSI, CARLO MONTALBETTI, ANTONIO PERGOLIZZI, NICOLA SEMERARO
modera ANTONIO MASSARUTTO

Quarant’anni fa, l’introduzione del principio di responsabilità estesa del produttore ha rivoluzionato il mondo della gestione dei beni di consumo giunti a fine vita. Da problema per la collettività, che doveva liberarsene con enormi costi economici e ambientali, gli scarti diventano un problema per le imprese. Ma dai problemi possono nascere nuove opportunità. E fu così che l’Italia divenne uno dei protagonisti di un nuovo modello economico fatto di riciclo, logistica, materiali innovativi. Dagli oli usati agli imballaggi, il sistema si estende sempre di più verso nuovi ambiti: dal tessile all’edilizia, dal mobile ai materassi. Una storia affascinante e poco conosciuta di una vera eccellenza del nostro Paese.

MARA CHILOSI Avvocato cassazionista del Foro di Milano, si occupa di diritto dell’ambiente e dei servizi pubblici locali di rilevanza ambientale, di sicurezza sul lavoro, di anticorruzione e di responsabilità da reato delle imprese.

CARLO MONTALBETTI Direttore generale COMIECO, Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. 

ANTONIO PERGOLIZZI Analista ambientale, saggista e giornalista, docente e consulente per enti privati e pubblici (da ultimo per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti – cd Ecomafia). È analista e Senior Advisor del think tank REF Ricerche e dal 2006 è curatore del Rapporto Ecomafia di Legambiente. Il suo ultimo libro: Le contraddizioni dell’economia circolare: sfide e opportunità per una rivoluzione sostenibile (Il Sole 24 Ore 2024).

NICOLA SEMERARO Presidente di Rilegno – Consorzio nazionale che si occupa dell’avvio al recupero e al riciclo del legno e del sughero – e membro del CdA di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi.

ANTONIO MASSARUTTO Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Nicola Semeraro

Presidente di Rilegno – Consorzio nazionale che si occupa dell’avvio al recupero e al riciclo del legno e del sughero – e membro del CdA di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi.

Antonio Pergolizzi

Analista ambientale, saggista e giornalista, docente e consulente per enti privati e pubblici (da ultimo per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti – cd Ecomafia). È analista e Senior Advisor del think tank REF Ricerche e dal 2006 è curatore del Rapporto Ecomafia di Legambiente. Il suo ultimo libro: Le contraddizioni dell’economia circolare: sfide e opportunità per una rivoluzione sostenibile (Il Sole 24 Ore 2024).

Carlo Montalbetti

Direttore generale COMIECO, Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica.

Mara Chilosi

Avvocato cassazionista del Foro di Milano, si occupa di diritto dell’ambiente e dei servizi pubblici locali di rilevanza ambientale, di sicurezza sul lavoro, di anticorruzione e di responsabilità da reato delle imprese.

Venti di guerra, il tempo dell’inaudito

Con ALBERTO BRADANINI, HELENA JANECZEK, PIER PAOLO PORTINARO
Modera ANNA MARIA GIORDANO

Mentre i conflitti in corso stanno distruggendo i principi fondativi del diritto internazionale umanitario, viviamo un salto d’epoca che mette a dura prova la nostra possibilità di comprendere il nuovo disordine del mondo. E mentre si è prodotta una inedita formidabile saldatura tra potere politico, potere economico e potere tecnologico, nuovi teatri di guerra sono possibili se i nuovi imperialismi hanno già annullato il ruolo della diplomazia, esautorata dai rapporti personali del Capi, che concepiscono esplicitamente il potere come dominio su diritti, territori, materiali. Si configurano per il futuro scenari inattesi e sorprendenti. In che modo la scienza politica “occidentale” può ancora aiutarci a comprendere in quale direzione sta procedendo la storia? Quel che è certo è che in tutti i paesi d’Europa si parla apertamente di riarmo “a scopo di deterrenza”. Chi ci minaccia? La Russia? La Cina? I nostri stessi alleati statunitensi? Forse solo l’immaginario può suggerirci che i tempi degli imprevisti, sono anche tempi di possibilità. 

ALBERTO BRADANINI Ex-diplomatico. È stato, tra gli altri incarichi, Ambasciatore d’Italia a Teheran (agosto 2008-gennaio 2013) e a Pechino (gennaio 2013-maggio 2015). È attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina contemporanea. Autore di articoli e saggi, ha scritto Cina, oltre la Grande Muraglia (Bocconi 2018); Cina, l’irresistibile ascesa (Sandro Teti 2022); Dall’umanesimo di Nenni alle sfide di un mondo multipolare(Anteo 2023).

HELENA JANECZEK Nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da trentacinque anni. Autrice di racconti e romanzi, ha vinto il Premio Strega 2018 per La ragazza con la Leica (Guanda 2017). Il suo ultimo libro è Il tempo degli imprevisti (Guanda 2024). Cofondatrice del blog letterario “Nazione indiana”, ha collaborato con “Nuovi Argomenti”, “Alfabeta2”, “Lo Straniero” e scritto per RepubblicaL’Unitàil Sole 24Ore e Pagina 99.

FRANCESCA MANNOCCHI Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto Isis, Tomorrow (con A. Romenzi 2018) e Lirica Ucraina (2025). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e, per De Agostini, Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (2022); Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi (2024). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista Sotto il Vulcano  (06/10, Feltrinelli 2023).

PIER PAOLO PORTINARO Allievo di Norberto Bobbio, ha insegnato presso le Università di Freiburg e Mainz ed è ordinario di Filosofia politica e Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino. Fra le sue pubblicazioni: Il labirinto delle istituzioni nella storia europea (il Mulino 2007); I conti con il passato (Feltrinelli 2011); L’imperativo di uccidere (Laterza 2017); Il lessico del potere (Carocci 2021); Le guerre asimmetriche (Solferino 2025), da pochi giorni in libreria.

ANNA MARIA GIORDANO Giornalista a Rai Radio3, è tra gli ideatori di Radio3Mondo, programma di cui è responsabile e che va in onda da 25 anni. Conduce la rassegna Stampa estera ogni giorno alle 6.50 e la trasmissione di approfondimento di temi internazionali delle 11. Ha ideato e condotto Radio3Europa ed è autrice e conduttrice di Lovely Planet, le guide di Radio3. Ha curato settimanali di informazione politica, economica e culturale per Euronews, primo canale televisivo europeo multilingue. È cofondatrice di Audiodoc, prima associazione italiana di audio documentaristi, e cofondatrice di MediaAid onlus.

Alberto Bradanini

Ex-diplomatico. È stato, tra gli altri incarichi, Ambasciatore d’Italia a Teheran (agosto 2008-gennaio 2013) e a Pechino (gennaio 2013-maggio 2015). È attualmente Presidente del Centro Studi sulla Cina contemporanea. Autore di articoli e saggi, ha scritto Cina, oltre la Grande Muraglia (Bocconi 2018); Cina, l’irresistibile ascesa (Sandro Teti 2022); Dall’umanesimo di Nenni alle sfide di un mondo multipolare(Anteo 2023).

Acqua e giustizia: la ‘guerra dell’acqua’ di Cochabamba

INCONTRO
con DANILO DE MARCO, MARCO IOB, OSCAR OLIVERA FORONDA, NELLY PEREZ COSTANA  
modera ANNA BRUSAROSCO
in collaborazione con CeVI, Fondazione Riformismo FVG

La guerra dell’acqua dell’anno 2000 in Bolivia è un fatto storico internazionalmente riconosciuto. Il popolo si mobilitò allora con una rivolta contro le politiche di spoliazione imposte dalle grandi corporazioni finanziate dalla Banca Mondiale. I governi e i partiti politici furono apertamente e cinicamente complici. Fu un episodio che segnò una nuova rotta nella storia della Bolivia: la ribellione popolare provocò una rottura del consolidato modello economico di sistematico saccheggio delle risorse nazionali. Tuttavia, dopo 25 anni, la situazione in Bolivia non è migliorata molto e l’attività mineraria avvelena ora l’acqua e le persone. In ogni caso, il “movimento per l’acqua” brasiliano e la “guerra dell’acqua” del 2000 hanno fatto scuola in tutto il mondo. E anche in Italia, e in Friuli Venezia Giulia, le nuove sfide contro l’accaparramento e le privatizzazioni di questo bene indispensabile guardano a quel modello.

DANILO DE MARCO Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

MARCO IOB Attivista impegnato nella difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano fondamentale. Coordina per il CeVI campagne di sensibilizzazione e progetti di cooperazione internazionale. Ne è stato portavoce e rappresentante in conferenze e seminari internazionali. Partecipa alle COP sul clima e ai Forum Alternativi Mondiali dell’Acqua.

OSCAR OLIVERA FORONDA Attivista ed ex sindacalista, noto a livello internazionale per aver guidato la storica “guerra dell’acqua” di Cochabamba nel 2000, che impedì la privatizzazione dell’acqua e sancì il diritto umano fondamentale di libero accesso a questa risorsa. Fondatore e coordinatore di Fundaciòn Abril, nata nel 2007, come punto di riferimento per la difesa dell’“oro blu”. Ha una lunga esperienza di lotta sociale e politica in Bolivia. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per il suo attivismo (non violento).

NELLY PEREZ COSTANA Laureata in Comunicazione sociale e Giornalismo, realizza reportage multimediali con un focus sociale e ambientale. Attivista impegnata nella valorizzazione dei saperi del popolo indigeno quechua in Bolivia, ha esperienza nella produzione e conduzione di podcast, oltre a scrivere racconti e creare contenuti in quechua. Attualmente dirige la Fundación Abril, contribuendo al rafforzamento delle reti comunitarie nelle organizzazioni contadine e indigene.

ANNA BRUSAROSCO Laureata in Scienze Ambientali a Ca’ Foscari, ha conseguito il dottorato di ricerca in Geografia all’Università di Padova, dove ha insegnato Geografia umana e sociale. Dal 2011 si occupa di progettazione e gestione di progetti di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza globale su temi ambientali e sociali, collaborando con diverse associazioni e Ong.

Nelly Perez Costana

Laureata in Comunicazione sociale e Giornalismo, realizza reportage multimediali con un focus sociale e ambientale. Attivista impegnata nella valorizzazione dei saperi del popolo indigeno quechua in Bolivia, ha esperienza nella produzione e conduzione di podcast, oltre a scrivere racconti e creare contenuti in quechua. Attualmente dirige la Fundación Abril, contribuendo al rafforzamento delle reti comunitarie nelle organizzazioni contadine e indigene.

Oscar Olivera Foronda

Attivista ed ex sindacalista, noto a livello internazionale per aver guidato la storica “guerra dell’acqua” di Cochabamba nel 2000, che impedì la privatizzazione dell’acqua e sancì il diritto umano fondamentale di libero accesso a questa risorsa. Fondatore e coordinatore di Fundaciòn Abril, nata nel 2007, come punto di riferimento per la difesa dell’“oro blu”. Ha una lunga esperienza di lotta sociale e politica in Bolivia. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per il suo attivismo (non violento).

Oceano Cosmo

presentazione del volume 4/25 di LiMes
modera GUGLIELMO CEVOLIN
in collaborazione con Historia e LiMes Club PN UD VE

prenotazione obbligatoria scrivendo a prenotazioni@vicinolontano.it

Mentre è già in atto una guerra commerciale di proporzioni planetarie, e si progetta di riarmare gli arsenali in tutta fretta per le guerre “di terra, di mare, di cielo” come le abbiamo conosciute e paventate fino a oggi, è lo spazio extraterrestre il territorio dove si combatteranno, e forse in qualche modo si stanno già combattendo, le nuove guerre tecnologiche. Pentagono, NASA e costruttori degli aerei USA sono stati tutti surclassati da un personaggio privato, Elon Musk, che possiede una propria costellazione di satelliti: strumenti fondamentali per il funzionamento dell’intelligence, delle telecomunicazioni e dell’acquisizione di dati. America e Cina si stanno già concretamente attrezzando in vista di un eventuale scontro prossimo venturo, che sicuramente contemplerà sistemi di bombardamento cinetico da oltre atmosfera. Per ora la flotta satellitare a stelle e strisce resta in vantaggio. Ma intanto la Cina fa rapidi progressi nella missilistica antisatellite. Tutti gli altri appaiono parecchio distanti.

ALESSANDRO ARESU È stato consulente e consigliere di diverse Istituzioni e ministeri governativi. Consigliere scientifico di LiMes, scrive per Atlante TreccaniAspeniaCiviltà delle MacchineLe Grand ContinentGnosisUnione Sarda. Numerosi i suoi studi sulla geopolitica della tecnologia. Tra gli ultimi, con Feltrinelli: Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (2022) e Geopolitica dell’intelligenza artificiale (2024).

LUCIO CARACCIOLO Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per ‘la Repubblica’ e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023). 

GUGLIELMO CEVOLIN Insegna Istituzioni di Diritto pubblico all’Università di Udine, dove è vicedirettore del Master in Intelligence e Ict e referente nella Rete delle Università per la pace (RUniPace). È presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, coordinatore del LiMes club Pordenone-Udine-Venezia e membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Un ingranaggio nella città

INAUGURAZIONE
mostra dei progetti degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università di Udine
a cura di Alberto Cervesato

con ALBERTO CERVESATO

in collaborazione con Università degli Studi di Udine

orari:
dal 7 al 9 maggio: ore 17.00-19.00
10 e 11 maggio: ore 11.00-19.00

Tra le numerose aree “silenti” della città di Udine, quella dell’ex Enel è forse la più centrale e tra le più rilevanti per un’operazione di ricucitura tra il centro e i tessuti urbani novecenteschi sviluppatisi a nord della città. Caratterizzata da edifici e depositi industriali “senza qualità”, l’area, delimitata da via Uccellis e via Diaz, è stata il campo di esercitazione progettuale del Laboratorio Integrato di Progettazione Architettonica 1 dell’Università degli Studi di Udine (docenti: Giovanni La Varra, Christina Conti, Alberto Cervesato; A.A. 2024-2025). Il futuro che emerge da questo esercizio è rappresentato dai progetti in mostra. Ognuno di loro, in maniera differente, assume un’idea di città e un’idea di architettura: ognuno di loro pone al centro lo spazio aperto come elemento di coesione tra diverse parti di città, ognuno di loro, infine, mette in scena funzioni terziarie, residenziali o di servizio che possono “ingranare” con la città esistente e con le sue diverse geometrie e configurazioni. Al cuore di questo esercizio progettuale c’è la consapevolezza che la città del domani non nascerà più nelle forme irruente dell’espansione in aree disponibili, ma dalle attente modificazioni di ciò che già esiste: dagli scarti. Di ciò che è lì, sotto i nostri occhi, se vogliamo vederlo.

ALBERTO CERVESATO Architetto, PhD, assegnista di ricerca e docente a contratto presso l’Università di Udine. Si occupa di temi legati alla valorizzazione del patrimonio architettonico e urbano. Fa parte del consiglio direttivo di vicino/lontano.

Pina Rifiorati

Componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine.

Inno. Opere musive dedicate alla bellezza dell’universo.

DAL 3 AL 18 MAGGIO

MOSTRA
a cura di Carraro Chabarik Mosaico Contemporaneo
un evento di D’erbe di Natura e Benessere

orari di apertura:
ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00

Un mestiere anacronistico che diventa arte nelle mani di chi crede ancora che la bellezza possa salvare il mondo. Gli artisti e le artiste Eleonora Zannier, Linda Vincentelli, Ilaria Nonino, Serena Leonarduzzi, Mohamed Chabarik, Laura Carraro hanno rivolto i loro pensieri alla natura e da essa hanno tratto ispirazione. Ed è da lì che sono nate le loro opere.

Palazzo Tadea, Spilimbergo

Palazzo Tadea, costruito nel 1566, è uno degli edifici storici più significativi di Spilimbergo. Originariamente sede municipale, fu eretto da Bernardo Spilimbergo e completato dalla moglie Tadea di Spilimbergo. All’interno, il primo piano ospita un elegante salone con stucchi cinquecenteschi che testimoniano il raffinato stile dell’epoca. La sua posizione, nel cuore del complesso del castello, ne fa un punto di riferimento architettonico di grande valore storico e culturale. Oggi, Palazzo Tadea rappresenta una delle principali attrazioni per chi visita Spilimbergo, affacciandosi sulla suggestiva corte del castello.

Salviamo la cosa pubblica. L’anima smarrita delle nostre istituzioni

con PAOLO GOMARASCA, FRANCESCO STOPPA
modera GIANPAOLO CARBONETTO

Logiche privatistiche infiltrano in modo sempre più pervasivo il funzionamento della “cosa pubblica”, mentre le istituzioni sono incapaci di entrare in risonanza con la domanda del cittadino. Come rimettere al centro del dibattito la loro natura di Cosa pubblica, mantenendole in costante dialogo con i territori e le comunità? In un 

inedito dialogo tra le loro diverse competenze – filosofico-sociologiche da un lato e psicanalitico-terapeutiche dall’altro – gli autori affrontano una serie di questioni cruciali: da un profondo e critico ripensamento della funzione della leadership alla necessità di delineare un’etica delle pratiche d’équipe realmente istituente, fino alla scommessa di una formazione non meramente professionale, ma capace di far percepire a chi opera nelle istituzioni l’importanza e la nobiltà del proprio lavoro. Perché la cosa pubblica è sempre espressione della Cosa per eccellenza, quello specifico umano intessuto di riconoscimento reciproco che chiamiamo comunità civile.

PAOLO GOMARASCA Professore di Filosofia morale all’Università Cattolica di Milano. Collabora in un network di ricerca internazionale sulla sostenibilità, che fa capo alla Strategic Alliance of Catholic Research Universities. Membro del Forum Lacaniano in Italia e docente dell’Istituto ICLeS per la formazione degli psicoterapeuti. Ha pubblicato Etica del cibo (Morcelliana 2021); Una cosa a forma di O (Poiesis 2021); Salviamo la cosa pubblica (con F. Stoppa, Vita e Pensiero 2025).

FRANCESCO STOPPA. È analista membro del Forum Lacaniano in Italia e docente dell’Istituto ICLeS per la formazione degli psicoterapeuti. Insegna presso la Scuola di Filosofia di Trieste e l’Università Lateranense di Roma. È redattore di «aut aut» e «L’Ippogrifo». Tra i suoi testi per Vita e Pensiero: Istituire la vita (2014), La costola perduta (2017), Salviamo la cosa pubblica (con P. Gomarasca, 2025); per Libreria al Segno editrice: La rivoluzione dentro (a cura di, 2018), Dimmi come parli (2022). 

GIANPAOLO CARBONETTO Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Paolo Gomarasca

Professore di Filosofia morale all’Università Cattolica di Milano. Collabora in un network di ricerca internazionale sulla sostenibilità, che fa capo alla Strategic Alliance of Catholic Research Universities. Membro del Forum Lacaniano in Italia e docente dell’Istituto ICLeS per la formazione degli psicoterapeuti. Ha pubblicato Etica del cibo (Morcelliana 2021); Una cosa a forma di O (Poiesis 2021); Salviamo la cosa pubblica (con F. Stoppa, Vita e Pensiero 2025).

Silenzio assoluto. Il crimine comincia dall’innocenza

con GORAN MILAŠINOVIĆ
introduce MARIJA MITROVIĆ

È il settembre del 2002. Tito Fonda attende con ansia una telefonata che gli confermi che un grosso carico proveniente dalla Serbia è arrivato a destinazione in Italia. Il socio in affari di Tito, Mario Bernardis, offre a una clientela selezionata, in un ristorante vicino alle Alpi, un menù stravagante nello spirito delle antiche feste romane. Lontano dal luogo da cui proviene l’ingrediente principale del suo piatto (afrodisiaco), Mario non ha idea che qualcosa potrebbe andare storto. Pochi giorni prima che la spedizione venisse caricata sul camion frigorifero infatti, nei terreni di caccia di Bac si è verificato un evento che legherà indissolubilmente le vite di diversi attori, i cui destini altrimenti non si sarebbero mai incrociati. Una testimonianza del massacro di diecimila uccellini rari a Bačko Podunavlje, per soddisfare la golosità di ricchi eccentrici e le loro bizzarre passioni edonistiche.

GORAN MILAŠINOVIĆ Scrittore e medico. Professore di cardiologia, dirige il Centro pacemaker presso il Centro clinico universitario di Serbia ed è presidente della Commissione nazionale serba per l’UNESCO. Due tra i suoi romanzi sono stati inseriti nelle liste dei migliori romanzi dell’anno in lingua serba; da Slučaj Vinča (Il caso Vinča, Paperback 2023) è stato tratto il film Čuvari formule (I custodi della formula).

MARIJA MITROVIĆ Ha insegnato Letteratura slovena all’Università di Belgrado. È stata ‘visiting professor’ presso la Columbia University a New York e professoressa di Slavistica all’Università di Trieste. Tra i suoi libri: Cultura serba a Trieste, (Argo 2009).

Marija Mitrović

Ha insegnato Letteratura slovena all’Università di Belgrado. È stata ‘visiting professor’ presso la Columbia University a New York e professoressa di Slavistica all’Università di Trieste. Tra i suoi libri: Cultura serba a Trieste, (Argo 2009).

Goran Milašinović

Scrittore e medico. Professore di cardiologia, dirige il Centro pacemaker presso il Centro clinico universitario di Serbia ed è presidente della Commissione nazionale serba per l’UNESCO. Due tra i suoi romanzi sono stati inseriti nelle liste dei migliori romanzi dell’anno in lingua serba; da Slučaj Vinča (Il caso Vinča, Paperback 2023) è stato tratto il film Čuvari formule (I custodi della formula).

Al di qua – Sguardi trasversali sulla morte

PRESENTAZIONE
con LUCA FONTANINI, EMANUELA SOZIO
modera ELENA COMMESSATTI
in collaborazione con Forum

Le riflessioni sulla morte aprono spazi di vita. La finitudine, esperienza inesorabile ma universale, trova un senso nella condivisione, nella narrazione e nella connessione con l’altro. Scoprire i significati del morire attraverso molteplici sguardi genera punti di contatto indispensabili per arricchire le relazioni, in particolare nei contesti della cura. Questo secondo volume dell’associazione Ritorno all’Essere Umani, che si adopera per rovesciare alcuni tabù, incrociando la medicina con la filosofia, raccoglie diverse prospettive sul delicato tema della morte, con lo scopo di donare al tempo dell’esistenza la qualità che merita. Vita e morte sono infatti concetti intrecciati che danno luogo a uno scarto esistenziale in cui si svolge l’esserci.

LUCA FONTANINI Fisioterapista, chinesiologo, filosofo, facilitatore di medicina narrativa e presidente di Ritorno all’Essere Umani. Ha curato, insieme a Emanuela Sozio, Orizzonti di cura. Un viaggio tra salute, medicina e filosofia (Forum 2024) e Al di qua. Sguardi trasversali sulla morte (Forum 2025).

EMANUELA SOZIO Medico, facilitatrice di laboratori di medicina narrativa e vice presidente di Ritorno all’Essere Umani. Ha curato, insieme a Luca Fontanini, Orizzonti di cura. Un viaggio tra salute, medicina e filosofia (Forum 2024) e Al di qua. Sguardi trasversali sulla morte (Forum 2025).
ELENA COMMESSATTI Autrice, giornalista letteraria e sceneggiatrice radiofonica. Sua la serie della black comedy I libri di Agata Est (Gaspari Editore 2019, 2020). Ha ideato la collana di guide turistiche Incentro per Odòs Editore, della quale è direttrice editoriale e autrice: Udine una guida e Aquileia una guida sono uscite entrambe nel 2023.

Emanuela Sozio

Medico, facilitatrice di laboratori di medicina narrativa e vice presidente di Ritorno all’Essere Umani. Ha curato, insieme a Luca Fontanini, Orizzonti di cura. Un viaggio tra salute, medicina e filosofia (Forum 2024) e Al di qua. Sguardi trasversali sulla morte (Forum 2025).

Luca Fontanini

Fisioterapista, chinesiologo, filosofo, facilitatore di medicina narrativa e presidente di Ritorno all’Essere Umani. Ha curato, insieme a Emanuela Sozio, Orizzonti di cura. Un viaggio tra salute, medicina e filosofia (Forum 2024) e Al di qua. Sguardi trasversali sulla morte (Forum 2025).

Scarti di libertà – Costruzione e decostruzione dell’umano

lezione di TIZIANO POSSAMAI
introduce GINO COLLA
in collaborazione con OnArt

Gran parte della nostra vita è predeterminata. Nasciamo in un paese, in uno spazio sociale, in una famiglia, in un tempo e in un corpo che nessuno di noi ha scelto. Quanto e in che maniera i condizionamenti che derivano da queste forme di predeterminazione contribuiscono a plasmare il nostro modo di pensare e di agire nel mondo? Quali margini di libertà abbiamo rispetto a tali predeterminazioni e condizionamenti? È possibile parlare di autodeterminazione e cosa significa autodeterminarsi? Più in generale, in che misura è possibile scartare, smarcarsi dalla presa di potere delle nostre condizioni di produzione? E come poter pensare e agire questi scarti dal momento che tali condizioni sono ciò che ci consente di diventare e di essere quello che siamo?

TIZIANO POSSAMAI Insegna Antropologia culturale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. I suoi ambiti di ricerca principali riguardano i processi di costruzione e trasformazione dell’umano, le pratiche rivolte al sé, il rapporto tra pensiero ecologico, psicoanalisi e teorie dell’inconscio. Tra le sue pubblicazioni: Dove il pensiero esita (Ombre Corte 2009; Mimesis International 2022); Consulenza filosofica e postmodernità (Carocci 2011); Inconscio e ripetizione (Meltemi 2017); La pazienza della libertà (Mimesis 2023).

GINO COLLA Presidente dell’associazione culturale On Art Udine, collabora con istituzioni, aziende, enti di ricerca e fondazioni attraverso progetti e iniziative volte a promuovere il dialogo tra arte e saperi umanistici.

Oltrefrontiera

PRESENTAZIONE
con GIUSEPPE COLASANTO
introduce ALBERTO ROCHIRA
a cura della Libreria Einaudi

Dal Centro di accoglienza di Lampedusa a Ventimiglia alla Bosnia-Erzegovina, Libia, Kosovo, Albania, Leopoli, e infine Trieste. Un vissuto che parla di persone, storie e geografie, progetti e della capacità di costruire reti.

Dal controllo passaporti sull’Orient Express al rapimento a Tripoli del primo ministro libico, da un eclatante furto a Sarajevo a Belgrado con Maradona, un ferragosto nell’enclave serba di Velika Hoča, il palmeto di Ghadames, la città costruita sotto la sabbia del deserto – dove transitano le piste dei trafficanti di esseri umani – le montagne maledette in Albania. Infine, tra migrazioni e contrabbandieri, la cosmopolita rotta balcanica. Perché i confini, anche se cerchi di ignorarli, vengono sempre a bussarti alla porta: tra guerre, rotte migratorie, terrorismo e criminalità.

GIUSEPPE COLASANTO Vice questore della Polizia di Stato, poliziotto di frontiera da Lampedusa a Ventimiglia a Trieste. Ha partecipato a svariate missioni all’estero per l’Unione europea, di post-conflict in zone difficili o in operazioni di capacity building di stabilizzazione e ricostruzione ad alto rischio, come in Libia e Medio Oriente. Ora, per l’agenzia UE International Centre for Migration Policy Development, è dislocato ad Amman, quale Border Management Specialist per la Polizia di frontiera e agenzie delle dogane di Giordania e Libano.

ALBERTO ROCHIRA Giornalista free lance e docente. Collabora con diverse testate, tra cui l’agenzia Ansa e il portale Ansa Nuova Europa, occupandosi di news e approfondimenti sulla regione Friuli Venezia Giulia e l’Europa centrale e orientale. Segue con particolare attenzione i settori cultura, costume, società, relazioni internazionali, scuola, formazione professionale, università.

Giuseppe Colasanto

Vice questore della Polizia di Stato, poliziotto di frontiera da Lampedusa a Ventimiglia a Trieste. Ha partecipato a svariate missioni all’estero per l’Unione europea, di post-conflict in zone difficili o in operazioni di capacity building di stabilizzazione e ricostruzione ad alto rischio, come in Libia e Medio Oriente. Ora, per l’agenzia UE International Centre for Migration Policy Development, è dislocato ad Amman, quale Border Management Specialist per la Polizia di frontiera e agenzie delle dogane di Giordania e Libano.

Margherita dei ribelli

PRESENTAZIONE
con FABRIZIO BOZZETTI
introduce ANNA DAZZAN

Anno del Signore 1303. La diciassettenne Margherita Boninsegna fugge dalla sua nobile casata per inseguire un’inquieta vocazione. Insofferente alle ingiustizie di un tempo dominato da cinici condottieri e da una Chiesa avida e corrotta, si unisce all’eretico più temuto dell’epoca, Fra’ Dolcino da Novara: una complicità rivoluzionaria e pericolosa. Mentre sono braccati dall’Inquisizione, creano una comunità fondata su uguaglianza, fraternità e libero amore – un’utopia contro cui il papato scatena la più spietata persecuzione mai combattuta in terra italiana. Un’epopea reale, in parte taciuta dalla Storia, un’avventura in cui Margherita si lancia, sempre più accesa di passione, al suono di un canto di rivolta oggi più attuale che mai: Sono libertà, l’unica cosa che grido, l’unica che grida in me: libertà!

FABRIZIO BOZZETTI Scrittore e sceneggiatore, è autore di numerosi testi teatrali e cinematografici, saggi e opere di narrativa. Tra i suoi romanzi: L’imprevedibile movimento dei sogni (De Agostini 2019); L’Essenza (Montag 2022, vincitore di diversi premi); Margherita dei ribelliSorella, eretica, rivoluzionaria (DeriveApprodi 2025). 

ANNA DAZZAN Giornalista, responsabile della sezione Dossier per UdineToday e Trieste Prima. Dopo la laurea in Culture e diritti umani, ha conseguito un Master su fenomeni migratori e trasformazioni sociali.

Fabrizio Bozzetti

Scrittore e sceneggiatore, è autore di numerosi testi teatrali e cinematografici, saggi e opere di narrativa. Tra i suoi romanzi: L’imprevedibile movimento dei sogni (De Agostini 2019); L’Essenza (Montag 2022, vincitore di diversi premi); Margherita dei ribelliSorella, eretica, rivoluzionaria (DeriveApprodi 2025).

Acque vive. La Via dei fiumi in Friuli Venezia Giulia

PRESENTAZIONE
con proiezione, musica e letture
con CRISTINA NOACCO
introduce ROBERTA BIASIOLI
in collaborazione con Leggimontagna

Acque Vive descrive un viaggio da Sappada a Trieste che si svolge lungo i corsi d’acqua, fili azzurri che si intrecciano alle comunità fluviali in un tessuto naturale, storico e culturale. Il narratore compie una ricerca dell’essenza dei luoghi, raccogliendo storie, testimonianze e poesie dal Piave al Rosandra (gli zattieri del Piave, la diga del Vajont, le Lotte del Cormor…), la cui storia si rivela legata ai fiumi percorsi. Frutto di un’esplorazione personale dell’autrice, il libro è un invito a conoscere, rispettare e amare il patrimonio fluviale del Friuli Venezia Giulia.

CRISTINA NOACCO Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa, dal 2018 viaggia a piedi e in bicicletta lungo e dentro i fiumi e i torrenti del Friuli Venezia Giulia. Dalle sue esplorazioni fluviali sono tratti i racconti di viaggio I Segreti del Tagliamento (Ediciclo 2020); La Via del Torre (Ribis 2021); Timavo Natisone Isonzo. Fiumi, uomini e confini (Ribis 2024); Acque vive. La Via dei fiumi in Friuli Venezia Giulia (Ribis 2025). 

ROBERTA BIASIOLI Di origine veneziana, si è laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è stata insegnante. Ama la montagna, il mare, i viaggi e la letteratura.

Roberta Biasioli

Di origine veneziana, si è laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è stata insegnante. Ama la montagna, il mare, i viaggi e la letteratura.

Un’altra idea dell’India

PRESENTAZIONE
con MATTEO MIAVALDI
introduce REMO ANDREA POLITEO
a cura della Libreria Moderna

Scardinare la narrazione che negli anni si è cristallizzata attorno all’India non è un’impresa semplice. Celebrata come culla di spiritualità e nonviolenza, terra di rinascita e misticismo. Con il ritmo vivace di un’indagine sul campo, punteggiata di incontri e aneddoti, l’autore si addentra nei meccanismi più subdoli della propaganda orchestrata dal primo ministro Narendra Modi. Ci svela così il lato oscuro dell’universo indiano, assieme alle riflessioni sul destino di un’India ancora coloniale, che alla molteplicità di culture, lingue e religioni oppone la supremazia di un gruppo solo, quello hindu. Oggi che la democrazia più popolosa del mondo, e la quinta economia a livello globale, mostra la sua faccia meno rassicurante, questo viaggio reportage getta uno sguardo acuto su come la potenza indiana si prepara per il futuro, in campo politico, economico e tecnologico.

MATTEO MIAVALDI Scrive di India e Asia meridionale per testate come il manifesto e Lucy. Ha lavorato come producer con Chora Media ed è stato coautore del podcast Altri Orienti. Dal 2010 collabora con il collettivo di giornalisti e sinologi China Files. Un’altra idea dell’India. Viaggio nelle pieghe del subcontinente (add 2025) è il suo ultimo libro. 

REMO ANDREA POLITEO Libraio, è presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine e membro della Giuria del Premio Terzani.

Matteo Miavaldi

Scrive di India e Asia meridionale per testate come il manifesto e Lucy. Ha lavorato come producer con Chora Media ed è stato coautore del podcast Altri Orienti. Dal 2010 collabora con il collettivo di giornalisti e sinologi China Files. Un’altra idea dell’India. Viaggio nelle pieghe del subcontinente (add 2025) è il suo ultimo libro.

Geografie d’acqua. Paesaggi ibridi

PRESENTAZIONE
con FRANCESCO VISENTIN
introduce FRANCESCO VALLERANI

I fiumi entrano nel radar della nostra vita soprattutto in occasione delle loro estreme manifestazioni di assenza (siccità) e presenza (inondazioni). Le geografie d’acqua possano essere identificate sia come “fasce di conflittualità” che come “laboratori concettuali e politici” in cui individuare dinamiche più generali. Nell’ampio palinsesto dei cambiamenti climatici, sociali, culturali, politici, l’acqua rappresenta una lente attraverso cui studiare l’instabilità e la policronicità dei territori e dei suoi abitanti (umani e non). Proprio per questo diventa fondamentale apprezzare l’assetto dell’idrografia: un “ibrido paesaggistico” in cui la trasformazione della natura non è un’eccezione, bensì la regola. 

FRANCESCO VISENTIN Professore di Geografia umana all’Università di Udine. Si interessa di evoluzione dei paesaggi, dinamiche dell’abbandono e impatti del turismo sulle comunità e sugli immaginari paesaggistici. Tra le ultime pubblicazioni: Waterways and the Cultural Landscape (con F. Vallerani, Routledge 2018); Costruire Contratti di Fiume (con A. Brusarosco, Forum editrice 2023); Arcipelago delle maree (con F. L. Cavallo e F. Vallerani, Cafoscarina 2023); Geografie d’acqua: paesaggi ibridi (Elementi 2024).

FRANCESCO VALLERANI Già professore di Geografia Culturale all’Università Ca’ Foscari. Considera il nordest italiano come caso di studio privilegiato, sia per i caratteri idrografici che per la recente perdita di qualità ambientale a seguito del consumo di suolo. Collabora con il River Cities Network, è ‘senior researcher’ presso il Centro di Environmental Humanities dell’Università Ca’ Foscari e fa parte del comitato ccientifico del Global Network of Water Museums.

Francesco Vallerani

Già professore di Geografia Culturale all’Università Ca’ Foscari. Considera il nordest italiano come caso di studio privilegiato, sia per i caratteri idrografici che per la recente perdita di qualità ambientale a seguito del consumo di suolo. Collabora con il River Cities Network, è ‘senior researcher’ presso il Centro di Environmental Humanities dell’Università Ca’ Foscari e fa parte del comitato ccientifico del Global Network of Water Museums.

La Russia moralizzatrice

con MARTA ALLEVATO
introduce TOMMASO PIFFER
in collaborazione con Friuli Storia

Al suo terzo mandato, nel 2012, il presidente Putin lancia in Russia l’esperimento di una nuova, eclettica ideologia reazionaria: richiamo ai valori dell’ortodossia, militarizzazione, sfiducia nella classe media urbana e antiamericanismo. Il tutto nel tentativo di far sorgere una nuova identità nazionale, in contrapposizione con un Occidente «peccatore», preda di una corruzione morale dalla quale il Paese si deve difendere. Così, liberalismo, secolarismo, pacifismo, omosessualità e femminismo sono presi di mira con leggi e campagne persecutorie, nel contesto di un sistema che si fa sempre più autoritario. Una crociata contro il mondo esterno, ma più spesso contro quello interno, per zittire qualsiasi tipo di opposizione.

MARTA ALLEVATO Giornalista della redazione Esteri dell’agenzia AGI a Roma, dove si occupa di Russia, spazio postsovietico e Iran. Laureata in Lingua e letteratura russa, ha lavorato da freelance a Mosca dal 2010 al 2018 per diversi media, tra cui Sky Tg24, Il Foglio e la Radiotelevisione svizzera italiana, coprendo i principali eventi della vita politica, economica e culturale del Paese. Ha pubblicato La Russia moralizzatrice (Piemme 2024).

TOMMASO PIFFER Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine ed è presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. Tra le sue pubblicazioni, per Il Mulino: Gli Alleati e la Resistenza Italiana (2010) e la raccolta di saggi Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale (2012); per Mondadori: Il fronte segreto. Gli Alleati, la Resistenza europea e le origini della guerra fredda 1939-1945 (2024).

Considera gli animali

con SIMONE POLLO
introduce REMO ANDREA POLITEO 
a cura della Libreria Moderna

Chi vive con un cane o un gatto lo sa: gli animali gioiscono, soffrono, hanno emozioni, pensieri e intenzioni e noi li consideriamo parte della nostra famiglia. Perché non estendiamo la nostra attenzione anche agli altri animali, garantendo loro di vivere in condizioni dignitose? Darwin l’ha dimostrato: tutti gli esseri viventi discendono da un antenato comune e dunque sono nostri parenti. Eppure, dall’abbigliamento alla sperimentazione, non c’è quasi settore che non faccia uso strumentale di animali. Negli allevamenti intensivi miliardi di animali vivono in condizioni di vera e propria sofferenza prima di finire sulle nostre tavole. L’industria dell’allevamento è cresciuta a dismisura divorando il pianeta e oggi è tra le principali cause della crisi climatica. Per quanto ancora tutto questo sarà sostenibile dal punto di vista etico e dal punto di vista ambientale? 

SIMONE POLLO Professore associato di Filosofia morale alla Sapienza di Roma, dove insegna Bioetica e Etica e scienze del vivente. È membro del National Biodiversity Future Center e del comitato di direzione della rivista “Iride. Filosofia e discussione pubblica”. Autore di saggi su etica ed evoluzionismo, etica animale ed etica ambientale e sulle relazioni fra scienza e società. Con Laterza ha pubblicato: La morale della natura (2008) e Considera gli animali (2025).

REMO ANDREA POLITEO Libraio, è presidente dell’associazione Librerie in Comune di Udine e membro della Giuria del Premio Terzani.

Simone Pollo

Professore associato di Filosofia morale alla Sapienza di Roma, dove insegna Bioetica e Etica e scienze del vivente. È membro del National Biodiversity Future Center e del comitato di direzione della rivista “Iride. Filosofia e discussione pubblica”. Autore di saggi su etica ed evoluzionismo, etica animale ed etica ambientale e sulle relazioni fra scienza e società. Con Laterza ha pubblicato: La morale della natura (2008) e Considera gli animali (2025).

L’anarchia del moderno. Tra geopolitica e filosofia

PRESENTAZIONE del fascicolo 405/2025 di “aut aut”
con GIOVANNI LEGHISSA

In un momento in cui è difficile sottrarsi al compito di parlare di guerra, è importante dotarsi di quegli strumenti che permettono di inquadrare il fenomeno nella sua relazione con la politica, ovvero con la nostra vita associata dentro i confini di uno stato. Questo fascicolo di “aut aut” – L’anarchia del moderno. Tra geopolitica e filosofia –, curato da Mauro Balestrieri e Alberto Giustiniano, aiuta a comprendere il senso e le prestazioni di quella strana disciplina – strana perché necessariamente ibrida e dai confini labili – che è la geopolitica. Grazie a questa possiamo relazionarci in modo non emotivo a quanto accade nel nostro presente, e possiamo così comprendere meglio sia la natura dei conflitti globali, sia la natura degli eventi bellici che hanno luogo quando il conflitto, ovvero la negoziazione tra interessi contrapposti, non è più possibile.

GIOVANNI LEGHISSA Professore associato di Filosofia all’Università di Torino. Redattore di ‘aut aut’, direttore della rivista online ‘Philosophy Kitchen’. Si occupa di fenomenologia, psicoanalisi, epistemologia delle scienze umane, filosofia del post-umano, filosofia della tecnica. Il suo ultimo libro: L’inconscio e il trascendentale (Orthotes 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Infanzia triestina

PRESENTAZIONE 
con PIERLUIGI SABATTI
introduce OSCAR D’AGOSTINO
in collaborazione con Bottega Errante Edizioni

Il 26 ottobre del 1954 è il giorno che pone fine all’occupazione angloamericana di Trieste e che restituisce definitivamente la città all’Italia. Un’enorme folla si raccoglie in piazza Unità per festeggiare l’arrivo delle navi e dei bersaglieri italiani. Ma la storia si rivela più complessa: Trieste tornava sì all’Italia, ma l’Istria veniva ceduta alla Jugoslavia. Se ne accorse un bambino che, tra ricordi e fantasticherie, descrive oggi da adulto quei tempi travagliati e l’umanità che abitava allora il quartiere popolare di San Giacomo. Esistenze, voci ed emozioni affollano le pagine di questo romanzo, in cui tragedia e commedia vengono abilmente miscelati dall’autore che fa rivivere una pagina di storia italiana spesso dimenticata.

PIERLUIGI SABATTI Giornalista. Ha lavorato per il Piccolo, occupandosi di cronaca e politica. Ha seguito come inviato i conflitti in Jugoslavia; ha realizzato trasmissioni radio per la sede Rai Fvg e per la seconda rete nazionale. Ha collaborato con Tv Capodistria, con “LiMes” e altre testate giornalistiche. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, storia e una commedia.

OSCAR D’AGOSTINO Giornalista del Messaggero Veneto, cura le pagine Cultura e Spettacoli e si occupa anche dell’inserto Messaggero Veneto Scuola. Copre l’incarico di fiduciario provinciale (Udine) per Assostampa. È tra gli organizzatori del Festival LignanoNoir intitolato allo scrittore Giorgio Scerbanenco.

Pierluigi Sabatti

Giornalista. Ha lavorato per il Piccolo, occupandosi di cronaca e politica. Ha seguito come inviato i conflitti in Jugoslavia; ha realizzato trasmissioni radio per la sede Rai Fvg e per la seconda rete nazionale. Ha collaborato con Tv Capodistria, con “LiMes” e altre testate giornalistiche. Ha pubblicato diversi libri di narrativa, storia e una commedia.

Il figlio della lupa

PRESENTAZIONE
con ANTON ŠPACAPAN VONČINA, FRANCESCO TOMADA
introduce LUCA MENEGHESSO

Attraverso un intreccio di memoria storica, documenti d’archivio ed elementi fantastici, il libro racconta la vita nel villaggio sloveno di Čepovan durante il regime fascista, evidenziando la resistenza agli oppressori e le fratture nelle famiglie e nelle amicizie: cosa può accadere quando in un piccolo paese sloveno come Čepovan, il maestro di scuola indossa una divisa fascista e porta con sé una pistola? Quando il pastore non sa difendere il suo gregge? Quando agli abitanti viene ordinato di rimuovere gli scuri dalle finestre e la lingua madre dalle loro bocche? Attraverso i bambini, le donne e i vecchi di Čepovan si entra in un mondo “altro”, fatto di leggende e fatti storici, di azioni coraggiose e prepotenze in una lettura che è anche mistero, sogno, visione. Un’opera intensa, capace di restituire con forza il senso degli avvenimenti storici e il loro impatto sulle vite individuali.

ANTON ŠPACAPAN VONČINA Nato nel 1975 a Šempeter pri Gorici (Jugoslavia), è illustratore, scultore, performer del riciclo e scenografo. Sue opere sono comparse su riviste, copertine, dischi, libri. Ha lavorato alla scenografia per innumerevoli cortometraggi e film, tra i quali Zoranil mio nipote scemoDrevo, Babylon Sisters, Menocchio, L’uomo selvatico, L’uomo senza colpa, Fiume o morte!. Insieme a Francesco Tomada, è tra i fondatori del festival internazionale Če povem 83. Per Bottega Errante ha pubblicato Il figlio della lupa (con F. Tomada 2025).

FRANCESCO TOMADA Vive a Gorizia. Ha pubblicato raccolte poetiche con diverse case editrici. Una sua antologia ragionata è stata edita da Dot.com Press per la collana “Autoriale” nel 2016. È stato tradotto in una quindicina di lingue. Una selezione dal titolo Questo è il mio tempo è stata edita dalla casa editrice Scalino di Sofia. Insieme ad Anton Špacapan Vončina, è tra i fondatori del festival internazionale Če povem 83. Per Bottega Errante ha pubblicato Il figlio della lupa (con A. Špacapan Vončina, 2025). 

LUCA MENEGHESSO Educatore e insegnante di sostegno. Redattore della rivista Konrad. Ha curato il libro-provocazione Ronchi dei Partigiani(Kappa Vu 2020).

Zodiac. Un graphic memoir

PRESENTAZIONE
con GIANLUCA COSTANTINI, ELETTRA STAMBOULIS
interviene ANGELA TERZANI STAUDE
modera FABIANA DALLAVALLE

Un viaggio che attraversa spazio, mito e realtà. Prendendo spunto dai dodici segni dell’oroscopo cinese, Ai Weiwei, artista e dissidente politico, racconta la storia della Cina, intrecciandola con quella della sua vita e della propria evoluzione artistica, e approdando a una riflessione sul ruolo dell’arte e dell’artista nel mondo. Una narrazione che procede avanti e indietro nel tempo, rispecchiando il funzionamento della memoria e il nostro rapporto con il tempo. Un fumetto che – in pieno stile Ai Weiwei – unisce folklore cinese, vicende biografiche e riflessioni sul clima socio-politico dei nostri giorni. Disegnato da Gianluca Costantini con la sceneggiatura di Elettra Stamboulis, Zodiac dedica particolare attenzione ai mesi trascorsi da Ai Weiwei in prigione, la sua infanzia in esilio con il padre condannato ai lavori forzati, e la difficile decisione di lasciare la famiglia per studiare arte in America. E infine l’amore per i fumetti e il successo globale ottenuto grazie alle sue opere spettacolari.

GIANLUCA COSTANTINI Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).

ELETTRA STAMBOULIS Curatrice d’arte e sceneggiatrice di origini greche. Ha scritto numerose graphic novel e articoli sui fumetti, pubblicati in molte lingue. È specializzata in fumetti ispirati alla realtà e ha curato mostre europee su Joe Sacco e Marjane Satrapi. Come curatrice, il suo lavoro è dedicato alla promozione degli artisti a rischio e recentemente ha curato mostre di opere di Zehra Doğan, Badiucao e Victoria Lomasko.

FABIANA DALLAVALLE Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).

Nuovi conflitti. Populismo, Europa e transizione ecologica

PRESENTAZIONE
con GABRIELE GIACOMINI, EDOARDO GREBLO, LUCA TADDIO

I “nuovi conflitti” si manifestano in scontri geopolitici e tensioni interne alle democrazie, incrinando stabilità e coesione. Con uno sguardo lucido e profondo, il libro offre una chiave critica per decifrare le sfide del presente e tracciare percorsi verso un futuro più consapevole e sostenibile.

GABRIELE GIACOMINI Ricercatore, insegna Teoria politica e media digitali ed è coordinatore scientifico del master in Filosofia del digitale e Intelligenza Artificiale all’Università di Udine. Tra le sue monografie: Potere digitale (Meltemi 2018); The Arduous Road to Revolution (Mimesis International 2022); Il governo delle piattaforme (con A. Buriani, Meltemi 2022). Ha vinto diversi premi: il Frascati “Elio Matassi” (miglior esordiente), l’“Achille Ardigò”, il “Libro ComPol dell’anno” (ex aequo) e il “Gigliozzi”.

EDOARDO GREBLO Redattore di ‘aut aut’ dal 1987, ha insegnato presso le Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze della Formazione e Giurisprudenza dell’Università di Trieste. Tra le sue ultime pubblicazioni: Filosofia di Beppe Grillo (Mimesis 2012); Politiche dell’identità (Mimesis 2012); e per Edizioni Società Aperta, con L. Taddio: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024). Scrive per la pagina culturale de Il Piccolo.

LUCA TADDIO Insegna Estetica all’Università di Udine. È direttore del Master in Filosofia del digitale e coordinatore del corso di laurea triennale in Filosofia e Trasformazione digitale. Cofondatore di Mimesis Edizioni, ne è stato direttore editoriale. Tra i suoi ultimi libri: per Edizioni Società Aperta, con E. Greblo: Tensioni globali (2023); Nuovi Conflitti (2024) e  Maurice Merleau Ponty. L’apparire del senso (Feltrinelli 2024). È responsabile scientifico del Festival Mimesis e del Premio Udine Filosofia.

Più brillante del sole

INCONTRO 
con DANIELE CASSANDRO
appuntamento a cura di Hybrida
per il Festival Forma New Music Impulse

Capolavoro senza tempo dell’afrofuturismo, Più brillante del sole, di Kodwo Eshun, è tra le opere più originali emerse da quella composita galassia che, nella Gran Bretagna di fine Novecento, mescolò estetiche radicali, riflessione filosofica e sensibilità rave. Prendendo spunto dai suoni della techno, del jazz, del dub e dell’hip hop, non si limita alla mera critica musicale, ma si erge a manifesto di un’era prossima ventura in cui i concetti di razza, autenticità e appartenenza deflagrano in miriadi di frammenti piovuti dal futuro. Kodwo Eshun è scrittore, artista e teorico di origini ghanesi; docente del Goldsmiths College, ha scritto per il GuardianThe Wire e I-D ed è fondatore del collettivo The Otolith Group. Sun Ra, Lee Perry, Public Enemy, Drexciya diventano divinità di un pantheon postumano al contempo terrificante e liberatorio, in un’odissea utopico-distopica tra i più reconditi meandri dell’immaginario nato dalla diaspora africana.

DANIELE CASSANDRO Giornalista, fa parte della redazione di Internazionale dal 2015 ed è tra le voci di Pagina3 Internazionale, rassegna stampa culturale di RaiRadio3. Collabora con diverse testate e ha una rubrica fissa su La Scala, la rivista del Teatro alla Scala di Milano. Il suo ultimo libro: Dischi Volanti – 40 album alieni da Duke Ellington a Lady Gaga (Curci 2024).

Daniele Cassandro

Giornalista, fa parte della redazione di Internazionale dal 2015 ed è tra le voci di Pagina3 Internazionale, rassegna stampa culturale di RaiRadio3. Collabora con diverse testate e ha una rubrica fissa su La Scala, la rivista del Teatro alla Scala di Milano. Il suo ultimo libro: Dischi Volanti – 40 album alieni da Duke Ellington a Lady Gaga (Curci 2024).

Da un pugno di polvere

PRESENTAZIONE
con DONATA MLJAC MILAZZI
introduce MATILDE FONTANIN
a cura di AlfiLune e Libreria Friuli

31 ottobre 2018. Bolzano. In una casa di riposo muore una donna anziana. Di lei si sa che è stata una barbona, eppure questa donna ha una storia importante alle spalle. 7 novembre 2018. Trieste. Casualmente Donata legge la notizia della sua morte e si reca al suo funerale. Qui incontra Lorenzo, il fotografo che per primo ha informato la stampa e Donata comprende la grandezza nascosta dietro un nome: Mariasilvia Spolato. Inizia così il suo viaggio alla scoperta della donna che è stata, in un periodo in cui le poche tracce di lei si confondono con la leggenda. Un viaggio tra Roma e Bolzano, che le ha permesso di conoscere colei che per prima in Italia ha pubblicamente dichiarato la propria omosessualità e per questo motivo ha pagato un prezzo altissimo: il licenziamento dalla scuola e l’inizio della sua vita da senzatetto.

DONATA MLJAC MILAZZI Scrittrice. Ha pubblicato due romanzi fantasy e il libro-inchiesta sulle vittime dell’amianto La casa della giustizia perduta(Santi Editore 2017). Da un pugno di polvere (Rossetti 2024) nasce da un articolo di Luca Fregona, apparso il 7 novembre 2018 sul quotidiano Alto Adige.

MATILDE FONTANIN Bibliotecaria con formazione linguistica, attiva a livello nazionale e internazionale nell’information literacy, il rapporto consapevole con l’informazione analogica e digitale. Ha pubblicato Dalle fake news all’infodemia (Editrice bibliografica 2022), un glossario sui disordini dell’ecosistema informativo tratto dalla sua tesi di dottorato. Essere ciclopendolare è il suo piccolo contributo alla difesa dell’ambiente.

Matilde Fontanin

Bibliotecaria con formazione linguistica, attiva a livello nazionale e internazionale nell’information literacy, il rapporto consapevole con l’informazione analogica e digitale. Ha pubblicato Dalle fake news all’infodemia (Editrice bibliografica 2022), un glossario sui disordini dell’ecosistema informativo tratto dalla sua tesi di dottorato. Essere ciclopendolare è il suo piccolo contributo alla difesa dell’ambiente.

Donata Mljac Milazzi

Scrittrice. Ha pubblicato due romanzi fantasy e il libro-inchiesta sulle vittime dell’amianto La casa della giustizia perduta(Santi Editore 2017). Da un pugno di polvere (Rossetti 2024) nasce da un articolo di Luca Fregona, apparso il 7 novembre 2018 sul quotidiano Alto Adige.

Fantasmi

presentazione del numero 37 di Charta Sporca
con DILETTA COPPI, ANDREA MUNI, SARA NOCENT

La fantasia, non ultima quella erotica, ci espone a un surplus di immagini, di oggetti, a un mondo di demoni che ci si fanno incontro come eccedenze della vita quotidiana: gli scarti che sommergono la città, lo sguardo pressante delle cose e degli altri, il potere fantasmatico del denaro, i film mentali, i non-morti; un’intera squadra di zombie, morti viventi e vampiri più o meno immaginari, più o meno metaforici, ci segue per le vie della città. Mentre il fantasma di coloro che non ci sono più ci schiude una finestra sul senso del lutto e sugli strani modi che i morti hanno di abitarci, dalle immagini insostenibili che ci giungono tutti i giorni dal massacro di Gaza, ai singoli tratti o tic, nostri o di perfetti sconosciuti, in cui per un attimo ci sembra di riconoscere la traccia di coloro che abbiamo amato e non ci sono più. Il fantasma è forse la chiave che più di ogni altra può dirci oggi qualcosa sul presente e sul futuro.

DILETTA COPPI Psicologa. Redattrice della rivista Charta Sporca, componente del direttivo dell’omonima associazione e del collettivo Into the Game. Organizza eventi e scrive articoli sui temi della violenza e della diseguaglianza sociale. Ha partecipato alla realizzazione del docu-film Comizi d’amore 2.0 (Charta Sporca 2023), remake triestino ispirato all’originale di Pasolini.

ANDREA MUNI Ricercatore indipendente, ex operaio stagionale, dottore di ricerca all’Università di Trieste, attualmente docente di sostegno nelle scuole superiori. Si occupa di filosofia contemporanea, storia dei sistemi di pensiero, marxismo e psicoanalisi. Coordina il sito chartasporca.it, è redattore di “aut aut” e docente della Scuola di Filosofia di Trieste. Collabora con le riviste Argo, Le parole e le cose 2, Blue Labyrinths.

SARA NOCENT Ricercatrice indipendente, laureata all’Università di Udine. Si occupa di filosofia contemporanea e letteratura.

Sara Nocent

Ricercatrice indipendente, laureata all’Università di Udine. Si occupa di filosofia contemporanea e letteratura.

Border Heritage

PRESENTAZIONE
con ROBERTA ALTIN
introduce LEONARDO PIASERE

L’autrice esplora nuove prospettive negli studi sulle migrazioni attraverso l’analisi di un emblematico confine dell’Europa centro-orientale a Trieste, attraversato da quattro ondate migratorie tra il 1945 e il 2022, seguendo un percorso a ritroso: dal recente sfollamento ucraino ai richiedenti asilo via Balcani, ai rifugiati dell’ex Jugoslavia e all’esodo dall’Istria nel dopoguerra. Nella seconda parte, indaga luoghi, oggetti e memorie dislocate. Apre ogni capitolo con la testimonianza di un rifugiato, offrendo una prospettiva umana e un filo conduttore che intreccia le diverse migrazioni, rivelandone stratificazioni e contaminazioni.

ROBERTA ALTIN Professoressa di antropologia culturale all’Università di Trieste, studia le migrazioni transnazionali e l’antropologia pubblica e museale. Dirige il Centro interdipartimentale su Migrazioni e Cooperazione allo sviluppo sostenibile dell’ateneo triestino. Ha pubblicato: Destini incrociati. Migrazioni tra località e mobilità: spazi e rappresentazioni (con A. Guaran e F. Virgilio, Forum 2014); Border Heritage: Migration and Displaced Memories in Trieste (Lexington Books 2024).

LEONARDO PIASERE Professore di Antropologia culturale ed Etnografia all’Università di Verona, dove dirige il Centro di Ricerche Etnografiche e di Antropologia applicata “Francesca Cappelletto”. Ha condotto prolungate ricerche etnografiche ed etnostoriche su comunità di rom e di sinti in Europa. Dirige tre collane editoriali e co-dirige la rivista “Antropologia pubblica”.

Leonardo Piasere

Professore di Antropologia culturale ed Etnografia all’Università di Verona, dove dirige il Centro di Ricerche Etnografiche e di Antropologia applicata “Francesca Cappelletto”. Ha condotto prolungate ricerche etnografiche ed etnostoriche su comunità di rom e di sinti in Europa. Dirige tre collane editoriali e co-dirige la rivista “Antropologia pubblica”.

Figli della guerra

PRESENTAZIONE
con LUCIANO BERTELLO, LUCIA FULLIN
modera SILVIA DE MICHIELIS

Nel 1945, in una casa di campagna circondata da vigneti, il bambino Beppe, dolce e curioso e innamorato dei fratelli maggiori, ascolta le tante piccole bugie bianche della madre Lucia, che coprono il dolore della guerra. Tuttavia, il prezzo da pagare per ogni menzogna è sempre più caro e alla fine un momento di distrazione pianta nel cuore di Beppe il seme del dubbio: per la prima volta, si chiederà cosa stia succedendo intorno a lui, e sarà costretto a confrontarsi con un mondo che non può più ignorare. Un racconto intimo e delicato, tratto da una storia vera, su come il conflitto appaia agli occhi dei più piccoli. 

LUCIA FULLIN Laureata in economia, ha passato gli ultimi anni a esplorare l’Europa, lavorando in prestigiose istituzioni internazionali. Tornata alle radici udinesi nel 2024, scrive e cura il podcast RespiraFiglio della guerra (Scatole Parlanti 2025) è il suo primo romanzo.

LUCIANO BERTELLO Storico e ricercatore, ha dedicato la sua vita allo studio e alla valorizzazione del vino piemontese del Roero. Ex guida dell’Enoteca Regionale, ha promosso cultura e territorio con numerose pubblicazioni, contribuendo anche al riconoscimento UNESCO ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

SILVIA DE MICHIELIS Giornalista free lance, si occupa di comunicazione istituzionale e uffici stampa. Fa parte del direttivo dell’associazione culturale Leali delle Notizie. Ha collaborato con diverse emittenti tv locali e lavorato nella redazione de il Friuli; dal 2016 al 2023, ha diretto le testate ilfriuli.it e udineseblog.it.

Silvia De Michielis

Giornalista free lance, si occupa di comunicazione istituzionale e uffici stampa. Fa parte del direttivo dell’associazione culturale Leali delle Notizie. Ha collaborato con diverse emittenti tv locali e lavorato nella redazione de il Friuli; dal 2016 al 2023, ha diretto le testate ilfriuli.it e udineseblog.it.

Luciano Bertello

Storico e ricercatore, ha dedicato la sua vita allo studio e alla valorizzazione del vino piemontese del Roero. Ex guida dell’Enoteca Regionale, ha promosso cultura e territorio con numerose pubblicazioni, contribuendo anche al riconoscimento UNESCO ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

Lucia Fullin

Laureata in economia, ha passato gli ultimi anni a esplorare l’Europa, lavorando in prestigiose istituzioni internazionali. Tornata alle radici udinesi nel 2024, scrive e cura il podcast RespiraFiglio della guerra (Scatole Parlanti 2025) è il suo primo romanzo.

La sedia del drago

PRESENTAZIONE
con CHRISTIANO SACHA FORNACIARI
introduce PAOLO BON

Facendo ricorso a fonti testimoniali, ai quotidiani e alle riviste dell’epoca, a documenti originali degli archivi di Stato brasiliani e a quelli digitali desecretati della CIA e del Dipartimento di Stato USA, nonché ai ricordi personali dell’autore, le pagine di questo libro descrivono con straordinaria efficacia eventi e atmosfere degli anni cupi della brutale dittatura del Brasile dei generali, che dal 1964 hanno governato il paese per oltre vent’anni, torturando e assassinando gli oppositori politici, perseguitando intellettuali e artisti, discriminando il mondo LBGTQ, ed esercitando una censura pervasiva su ogni mezzo di comunicazione. Un angosciante viaggio nel cuore di tenebra dell’uomo. La prefazione è di Riccardo Noury.

CHRISTIANO SACHA FORNACIARI Architetto, si è laureato all’Istituto Universitario di Venezia, dove è stato allievo di Massimo Cacciari per gli studi di Estetica e di Franco Rella per gli studi di Letteratura artistica. È nato a São Paulo del Brasile nel 1962 e ha vissuto nel paese sudamericano fino al 1978, trascorrendo l’infanzia e l’adolescenza sotto il giogo della dittatura militare. Per Lindau ha pubblicato Disegnare il sacro (2020), Le pietre del Tempio (2022) e Sognare l’architettura (2023).

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di UdineÈ presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Christiano Sacha Fornaciari

Christiano Sacha Fornaciari, architetto, si è laureato all’Istituto Universitario di Venezia, dove è stato allievo di Massimo Cacciari per gli studi di Estetica e di Franco Rella per gli studi di Letteratura artistica. È nato a São Paulo del Brasile nel 1962 e ha vissuto nel paese sudamericano fino al 1978, trascorrendo l’infanzia e l’adolescenza sotto il giogo della dittatura militare. Per Lindau ha pubblicato Disegnare il sacro (2020), Le pietre del Tempio (2022) e Sognare l’architettura (2023).

Giapponismo – Un’estetica dell’Ukiyo-e

con SIMONE FURLANI, MAURIZIO LORBER

L’arte è il luogo che più di altri favorisce l’incontro tra culture diverse. L’esperienza estetica è infatti per definizione disinteressata, svincolata da qualsiasi valore che non sia il sentimento universale del bello. Il fenomeno del Giapponismo ha rappresentato un momento esemplare dell’aprirsi dell’arte e dell’estetica occidentali a forme artistiche e a poetiche anche profondamente diverse. Alcuni elementi della storia e dell’estetica degli ukiyo-e, spesso trascurati, sono decisivi per comprenderne il valore artistico e il significato estetico, dove l’aporia tra divenire e immagine è centrale. Utamaro e Hokusai, Hiroshige e Kuniyoshi sono i grandi maestri dell’ukiyo-e, le cui stampe, nel contesto di un’inedita intensità dei rapporti tra Occidente e Oriente, hanno giocato un ruolo rilevante per la nascita dell’arte contemporanea, ma anche per lo sviluppo dei paradigmi utili a interpretarla. 

SIMONE FURLANI Insegna Filosofia teoretica e Filosofia ed estetica dei media all’Università di Udine e Filosofia dell’arte all’Università di Trieste. Le sue ricerche riguardano le forme di riflessione nella filosofia e nell’arte contemporanee e i problemi epistemologici sollevati dalle odierne teorie dell’immagine. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con M. Lorber, EUT 2024).

MAURIZIO LORBER Insegna Storia della critica d’arte all’Università di Trieste e Didattica interculturale all’Università di Udine. Con Massimo Degrassi ha curato nel 2022 il catalogo della mostra Le sfide della memoria: Marcello Mascherini e Romano Boico alla Risiera di San Sabba. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con S. Furlani, EUT 2024).

Maurizio Lorber

Insegna Storia della critica d’arte all’Università di Trieste e Didattica interculturale all’Università di Udine. Con Massimo Degrassi ha curato nel 2022 il catalogo della mostra Le sfide della memoria: Marcello Mascherini e Romano Boico alla Risiera di San Sabba. È autore di L’impossibile riproduzione del divenire. Per una storia e un’estetica dell’Ukiyo-e (con S. Furlani, EUT 2024).

Piazza del Mondo

INCONTRO
con GIAN ANDREA FRANCHI, LORENA FORNASIR, MASSIMO ORLANDI
modera GIOIA MELONI

Occuparsi dei migranti, accoglierli, permettere loro di andare dove vogliono, non è fare semplicemente del bene, ma è cercare di organizzare forme di vita comune che siano basate sul prenderci cura gli uni degli altri.

Dal 2015, in piazza della Libertà di Trieste, ribattezzata “Piazza del Mondo”, Lorena Fornasir, piscologa clinica e psicoterapeuta, e il marito Gian Andrea Franchi, già docente di filosofia e saggista, curano i piedi martoriati dei migranti in arrivo dalla rotta balcanica. Insieme, nel 2019, hanno fondato l’Associazione Linea d’Ombra, che fornisce supporto medico, psicologico e legale ai migranti. Sono stati accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, accuse poi archiviate. Continuano tuttora, in silenzio e sobrietà, la loro opera di cura e attenzione verso esseri umani indifesi e piagati, non solo nei corpi.

LORENA FORNASIR Psicologa clinica e psicoterapeuta, ha iniziato ad assistere i migranti della rotta balcanica durante la crisi migratoria del 2015. Nonostante le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poi archiviate, ha proseguito il suo impegno sociale e politico, fondando con il marito Gian Andrea Franchi l’Associazione Linea d’ombra, che fornisce supporto medico, psicologico e legale ai migranti a Trieste.

GIAN ANDREA FRANCHI Già docente di Filosofia e Storia, da tempo dedica il suo impegno ai profughi della rotta balcanica. Con la moglie Lorena Fornasir ha fondato l’Associazione Linea d’ombra. Tra le sue pubblicazioni: Il diritto di Antigone. Appunti per una filosofia politica: a partire dai corpi migranti (ombre corte 2022); una biografia filosofica di Carlo Michelstaedter, Una disperata speranza (Mimesis 2024); Per un comunismo della cura (DeriveApprodi 2025).

MASSIMO ORLANDI Giornalista e scrittore, è tra i fondatori della Fraternità di Romena, dove segue l’attività editoriale e conduce incontri ed eventi. Tra i suoi libri editi da Edizione Romena: In molti giorni lo ritroverai (2008), Invisibile agli occhi (2013), Lettere da Romena (2016), Il morso del più(2018), Gianmaria Testa, la musica dei nostri silenzi (2019), La terra è la mia preghiera (2020); La rivoluzione della cura. L’esperienza della «Piazza del Mondo» (2024).

GIOIA MELONI Giornalista. Ha diretto la Struttura Programmi in lingua italiana e friulana della sede Rai FVG.  Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente.  Il suo lavoro “Porrajmos. L’olocausto dimenticato” sul genocidio del popolo Rom, è stato insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica.

Massimo Orlandi

Giornalista e scrittore, è tra i fondatori della Fraternità di Romena, dove segue l’attività editoriale e conduce incontri ed eventi. Tra i suoi libri editi da Edizione Romena: In molti giorni lo ritroverai (2008), Invisibile agli occhi (2013), Lettere da Romena (2016), Il morso del più(2018), Gianmaria Testa, la musica dei nostri silenzi (2019), La terra è la mia preghiera (2020); La rivoluzione della cura. L’esperienza della «Piazza del Mondo» (2024).

Gian Andrea Franchi

Già docente di Filosofia e Storia, da tempo dedica il suo impegno ai profughi della rotta balcanica. Con la moglie Lorena Fornasir ha fondato l’Associazione Linea d’ombra. Tra le sue pubblicazioni: Il diritto di Antigone. Appunti per una filosofia politica: a partire dai corpi migranti (ombre corte 2022); una biografia filosofica di Carlo Michelstaedter, Una disperata speranza (Mimesis 2024); Per un comunismo della cura (DeriveApprodi 2025).

Lorena Fornasir

Psicologa clinica e psicoterapeuta, ha iniziato ad assistere i migranti della rotta balcanica durante la crisi migratoria del 2015. Nonostante le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poi archiviate, ha proseguito il suo impegno sociale e politico, fondando con il marito Gian Andrea Franchi l’Associazione Linea d’ombra, che fornisce supporto medico, psicologico e legale ai migranti a Trieste.

Postmetropoli e sistemi ecopolitani

con SANDRO FABBRO, GIULIA FINI, MICHELANGELO SAVINO

I sistemi regionali di piccoli e medi centri sono strutturalmente già orientati verso quella transizione ecologica che può salvarci dal disastro ambientale e sociale. Questi “sistemi ecopolitani” riguardano in Italia il 70% del territorio e il 50% della sua popolazione. Per poter contare di più tuttavia, queste realtà andrebbero governate come modelli complementari, se non alternativi, a quelli “metropolitani” e non come il residuo o la brutta copia di questi ultimi, mettendo al centro delle politiche la strategia della rigenerazione “territoriale” che comprende, ma va ben oltre, quella tradizionalmente “urbana”. 

SANDRO FABBRO Già professore di Urbanistica e pianificazione territoriale all’Università di Udine e direttore scientifico dei Piani di Governo del Territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (2002, 2011 e 2022), è presidente della sezione Fvg dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e membro del direttivo nazionale. È autore di Postmetropoli e sistemi ecopolitani (Carocci 2024).

GIULIA FINI Professoressa associata in Tecnica e pianificazione urbanistica all’Università di Udine, dove insegna nei Corsi di laurea in Ingegneria civile e ambientale e in Architettura. Fa parte del comitato scientifico di Urbanpromo e del direttivo regionale Fvg dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

MICHELANGELO SAVINO Professore di Urbanistica all’Università di Padova. È membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica all’Università La Sapienza di Roma. Dal 2007 è co-direttore di Archivio di Studi Urbani e Regionali, rivista di studi urbani e territoriali.

Michelangelo Savino

Professore di Urbanistica all’Università di Padova. È membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica all’Università La Sapienza di Roma. Dal 2007 è co-direttore di Archivio di Studi Urbani e Regionali, rivista di studi urbani e territoriali.

Giulia Fini

Professoressa associata in Tecnica e pianificazione urbanistica all’Università di Udine, dove insegna nei Corsi di laurea in Ingegneria civile e ambientale e in Architettura. Fa parte del comitato scientifico di Urbanpromo e del direttivo regionale Fvg dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Cid il partigiano

PROIEZIONE IN LOOP
riprese Paolo Comuzzi 
voci Aida Talliente, Massimo Somaglino
fotografie Danilo De Marco
montaggio Andrea Trangoni
durata 19’
Il video racconta il partigiano Cid, che sarà protagonista dello spettacolo Cantata per il Cid Chiesa di San Francesco, domenica 11 maggio, ore 17.30

Dall’8 al 10 maggio
Orario 9.00-19.30

“Il Cid che spiegava il mondo con la sua bella voce modulata, un vero incantatore di serpenti. Il Cid che viene dal Titanic con la bandiera rossa con falce e martello sul pennone e l’iceberg della storia l’ha buttato derelitto come Filottete sulle inospitali scogliere dell’isola di Lemno con la mente ulcerata dallo scontro delle ideologie e della sconfitta e stancamente si trascina per quel deserto chiamando a voce i compagni morti”. Tito Maniacco

Gli uomini pesce

PRESENTAZIONE
con WU MING 1
introduce FRANCESCO VISENTIN

È l’estate del 2022, il Po non è mai stato così basso. La morte di Ilario Nevi, partigiano, artista, intellettuale ferrarese di fama nazionale, scoperchia un segreto mantenuto per quasi cent’anni, attraverso le tragedie del Novecento e gli sconvolgimenti del nuovo millennio. Un segreto che ne nasconde altri, incastonati nel passato e annidati nel futuro, e ogni rivelazione è in realtà un nuovo enigma. Antonia, nipote di Ilario, vuole dare un senso a ciò che sta scoprendo. Andrà fino in fondo, ricostruendo la storia non solo di una vita, ma di un insospettato intrico di esistenze. Dalla guerra di liberazione nel Delta alle lotte per i diritti e per l’ambiente: un omaggio al Grande Fiume e alle sue terre. Un romanzo maestoso, una saga in cui la Storia è tutt’uno con le vicende dei protagonisti, innervata nei loro amori, nelle loro avventure, negli incubi peggiori e nei sogni più belli.

WU MING 1 Fa parte del collettivo Wu Ming, con cui ha scritto svariati romanzi. Come singolo autore ha pubblicato con Einaudi: New Thing (2004), Un viaggio che non promettiamo breve. Venticinque anni di lotte No Tav (2016), La macchina del vento (2019) e Gli uomini pesce (2024); con Alegre La Q di Qomplotto (2021). 

FRANCESCO VISENTIN Professore di Geografia umana all’Università di Udine. Si interessa di evoluzione dei paesaggi, dinamiche dell’abbandono e impatti del turismo sulle comunità e sugli immaginari paesaggistici. Tra le ultime pubblicazioni: Waterways and the Cultural Landscape (con F. Vallerani, Routledge 2018); Costruire Contratti di Fiume (con A. Brusarosco, Forum editrice 2023); Arcipelago delle maree (con F. L. Cavallo e F. Vallerani, Cafoscarina 2023); Geografie d’acqua: paesaggi ibridi (Elementi 2024).

Wu Ming

Fa parte del collettivo Wu Ming, con cui ha scritto svariati romanzi. Come singolo autore ha pubblicato con Einaudi: New Thing (2004), Un viaggio che non promettiamo breve. Venticinque anni di lotte No Tav (2016), La macchina del vento (2019) e Gli uomini pesce (2024); con Alegre La Q di Qomplotto (2021).

L’attacco di Trump al sapere

LECTIO MAGISTRALIS
di RAFFAELE SIMONE

Dopo trent’anni di internet e quasi venti di smartphone, il sapere ha cambiato forma e natura. Un fatto può essere del tutto falso eppure circolare largamente come vero. Nell’epoca della post-verità si è indebolito fino ad andare distrutto il criterio di autorità che dovrebbe garantire la validità dell’informazione. Nell’”Evo di Trump” si sta clamorosamente consolidando il passaggio dai fatti ai “fattoidi”, che lui chiama “fatti alternativi”, soprattutto riguardo a temi sensibili come il cambiamento climatico, i vaccini, l’antisemitismo, i fenomeni della politica internazionale: chi è l’aggredito chi l’aggressore? … fino a negare l’evidenza di inconfutabili verità scientifiche e a incoraggiare la svalutazione/delegittimazione degli specialisti.

RAFFAELE SIMONE Linguista e saggista di fama internazionale. Professore emerito dell’Università Roma Tre, ha insegnato in diverse università nel mondo. È membro dell’Académie Royale belga e dell’Accademia della Crusca ed è Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres di Francia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix de l’Institut de France nel 2022. Ha progettato e diretto importanti opere lessicografiche per la Treccani e scritto saggi di analisi della modernità. Tra i titoli più recenti: L’ospite e il nemico (Garzanti 2020); Il software del linguaggio (Raffaello Cortina 2020); La grammatica presa sul serio (Laterza 2022); Divertimento con rovine. La nostra vita tra guerra e pandemia (Solferino 2022); Come la democrazia fallisce (Garzanti 2023). Collabora con Avvenire, Domani e Nouvel Obs.

Cantata per il Cid. Scatti di libertà per i giorni che verranno

SPETTACOLO
con DANILO DE MARCO, MASSIMO SOMAGLINO
voce fuori campo ANGELO FLORAMO
fisarmonica PAOLO FORTE
fotografie DANILO DE MARCO – montaggio video ANDREA TRANGONI
coro NICOLETTA TARICANI, MIRIAM FORESTI, CATERINA DE BIAGGIO, ELEONORA LANA 
composizione e arrangiamento Nicoletta Taricani
prima assoluta
regia di Massimo Somaglino

Insieme allo spettacolo, nasce il volume Cantata per il Cid di Angelo Floramo e Danilo De Marco (Forum 2025).

“Raccontare uno che fu maestro senza chiederlo, e lo fu suo malgrado, per quella piega che talvolta la vita ci impone, non è facile. Non è scontato. Rischia di intridersi di quella retorica che ammorba e uccide la freschezza delle idee. Allora abbiamo pensato che la cosa migliore fosse quella di lasciar parlare lui. Come chi? Lui, il Cid in persona. Il testo nasce dalla meticolosa giustapposizione di quei frammenti. Li abbiamo disposti a tessera di mosaico, con pazienza, con attenzione, in punta di piedi, con rispetto e pudore. Le altre parole, che con queste intessono tele di dubbi, reminiscenze, ricordi, emozioni, sono quelle di Danilo. Che idealmente parla con quel maestro. Lo chiama, lo interroga. Non per illuminare il tempo che è andato, ma questo nostro, drammatico e privo di speranza. In un continuo dialogo socratico, di vaga assonanza brechtiana. Come ha sempre fatto, d’altronde, fin da ragazzino. E come ha continuato a fare in questi anni anche per noi, lasciando che tanta profondità rim­balzasse allegra, mai tetra o supponente, sul bordo di un calice profumato”. (Angelo Floramo)

DANILO DE MARCO Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

ANGELO FLORAMO Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023), Breve storia sentimentale dei Balcani (2024);

Cantata per il Cid (con D. De Marco, Forum 2025). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.

MASSIMO SOMAGLINO Attore, autore e regista teatrale. Collaboratore del Teatro dell’Elfo di Milano. Con Giuliana Musso ha messo in scena Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti. Ha realizzato, tra gli altri: Zitto, Menocchio!, Cercivento. Ha riscritto l’Histoire du soldat di Stravinskij-Ramuz e Il sogno di una cosa di Pasolini, dal titolo Nini e Cecilia (2019). È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.

PAOLO FORTE Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm “E tu slegalo“, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo. 

NICOLETTA TARICANI Cantante e compositrice, ha all’attivo due dischi: In un mare di voci (artesuono 2021) e Memorie (nusica.org 2024), quest’ultimo entrato nel 2025 nella classifica dei 100 migliori del 2024 secondo Jazzit. Ha vinto il Premio Grimaz 2023 come miglior interprete. Ha suonato in festival e rassegne culturali: Jazz Area Metropolitana, Udin&Jazz, Vicino/Lontano, Borghi Swing, More Than Jazz, Veneto Jazz, Tra Piave e Livenza, Crusco Jazz Brienza.

Flavia Virgilio

Insegna Pedagogia nei corsi di Laurea di Infermieristica e di Fisioterapia dell’Università di Udine ed è Dirigente Scolastica del CPIA di Udine. I suoi principali interessi di ricerca riguardano i fenomeni transnazionali relativi alla cooperazione decentrata, ai processi di governance partecipata e all’educazione allo sviluppo e alla cittadinanza.

Espérance Hakuzwimana

Nata in Ruanda nel 1991, è cresciuta in Italia e oggi vive a Torino. Attivista culturale, collabora con scuole, biblioteche e associazioni per contrastare gli stereotipi e le discriminazioni. Ha raccontato la sua storia in E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana (People 2019) e ha esordito nella narrativa con Tutta intera (Einaudi 2022). Nel 2023 ha pubblicato il romanzo per ragazzi La banda del pianerottolo (Mondadori) e nel 2024 Tra i bianchi di scuola. Voci per un’educazione accogliente (Einaudi).

Voci autentiche dalle crepe del visibile: anticorpi contro la narrazione omologante

INCONTRO
con STEFANIA FLORE, SARA MANZOLI, ERIKA ROSSI
e in collegamento MAURA GANCITANO
modera MICHELA VOGRIG
a cura di Legacoop FVG

Vengono presentate e discusse esperienze che, attraverso la centralità della parola e di linguaggi anche non verbali, e con azioni concrete, aprono finestre e prospettive sorprendenti, a volte disturbanti. Un tentativo di smascherare stereotipi su fenomeni complessi e situazioni personali a volte dolorose. Un modo per sconfessare la pratica diffusa a marginalizzare ciò che è difficile da comprendere e da accettare in quanto “non conforme” o non conveniente. Un’occasione per riflettere sulla tendenza a normalizzare ciò che viene percepito come troppo “diverso” o scomodo. Succede nel caso della follia e per il mondo sconosciuto e nascosto delle badanti, cui attraverso un cantiere di socioanalisi narrativa è possibile restituire “voce, dignità e diritti. Si riflette anche sul tema della bellezza femminile, quando è imposta come modello “obbligatorio” che diventa strumento di potere e gabbia per condizionare le donne. Un’analisi che può essere parte di un cambiamento.

STEFANIA FLORE Avvocata del foro di Cagliari. Specialista nel Diritto della Persona, delle Relazioni familiari e dei Minorennie dottoressa di ricerca, è ideatrice del sito bandiuniversità.it, che vuole promuovere il merito nelle Università italiane e l’importanza di denunciare nelle sedi competenti ogni ingiustizia subita nell’ambito di un concorso pubblico.

MAURA GANCITANO Saggista, filosofa e opinionista. Co-fondatrice di Tlon, scuola di filosofia. Collabora con RepubblicaVanity Fairlinus. Tra le pubblicazioni, per HarperCollins Italia: Liberati della brava bambina (2019), Prendila con filosofia. Manuale di fioritura personale (2021), Ma chi me lo fa fare? (2023); per Einaudi: Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza (2022) e Erotica dei sentimenti (2024). Con Tlon organizza il festival culturale Tlon Fest: Pensare la Musica a Roma, ha la direzione filosofica del Festival del Pensare Contemporaneo a Piacenza, e realizza Il Pod, premio per i migliori podcast italiani a Piacenza.

ERIKA ROSSI Documentarista e regista triestina. I suoi documentari sono stati selezionati in numerosi festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, Vision du Reél, IFF Teheran, Il Cairo IFF. È autrice di (Tra parentesi), la vera storia di una impensabile liberazione (con P. Dell’Acqua e M. Cirri, Alphabeta 2019), diventato poi uno spettacolo. Con Massimo Cirri è autrice anche del docu-film 50 anni di CLU (2023), storia della cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia. Il suo ultimo documentario Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza (2024) ha vinto il premio del pubblico al PerSo FF e il Best Feature Film al FF del Garda.

SARA MANZOLI Cooperatrice militante, con la casa editrice Sensibile alle Foglie ha pubblicato: Mi devi credere! – cantiere di socioanalisi narrativa svolto con un gruppo di badanti (a cura di, 2020), Il potere della parola – la carenza dialogica tra utenti e operatori nell’istituzione psichiatrica (a cura di 2021), Morti in una città silente – La strage dell’8 marzo 2020 nel carcere Sant’Anna a Modena (2022). 

MICHELA VOGRIG Cooperatrice e Presidente di Legacoop Fvg, da oltre 20 anni si occupa di salute mentale, inserimento lavorativo ed economia sociale ed è impegnata in diversi progetti di cooperazione internazionale.

Sara Manzoli

Cooperatrice militante, con la casa editrice Sensibile alle Foglie ha pubblicato: Mi devi credere! – cantiere di socioanalisi narrativa svolto con un gruppo di badanti (a cura di, 2020), Il potere della parola – la carenza dialogica tra utenti e operatori nell’istituzione psichiatrica (a cura di 2021), Morti in una città silente – La strage dell’8 marzo 2020 nel carcere Sant’Anna a Modena (2022).

Maura Gancitano

Saggista, filosofa e co-fondatrice di Tlon, scuola di filosofia. Collabora con RepubblicaVanity Fairlinus. Tra le pubblicazioni, per HarperCollins Italia: Liberati della brava bambina (2019), Prendila con filosofia. Manuale di fioritura personale (2021), Ma chi me lo fa fare? (2023); per Einaudi: Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza (2022) e Erotica dei sentimenti (2024). Con Tlon è ideatrice della Festa della Filosofia di Milano e Roma, ha la direzione filosofica del Festival del Pensare Contemporaneo a Piacenza, e realizza Il Pod, premio per i migliori podcast italiani a Piacenza.

foto di Marzia Brugnoli

Stefania Flore

Avvocata del foro di Cagliari. Specialista nel Diritto della Persona, delle Relazioni familiari e dei Minorennie dottoressa di ricerca, è ideatrice del sito bandiuniversità.it, che vuole promuovere il merito nelle Università italiane e l’importanza di denunciare nelle sedi competenti ogni ingiustizia subita nell’ambito di un concorso pubblico.

Al confine tra pelle e cuore: le emozioni della scienza nella lotta contro il cancro

SPETTACOLO
con DOMENICO PRATTICHIZZO, SERENA ZACCHIGNA 
e con i ricercatori delle loro équipe
testi ALESSANDRA COTOLONI 
sceneggiatura SARITA MASSARI
un progetto a cura di ICGEB
in partenariato con vicino/lontano, Università di Trieste (DSM), Università di Siena, ISISS Gabriele D’Annunzio e Liceo artistico Max Fabiani-Gorizia
con interpretariato LIS

È previsto il servizio di interpretariato italiano – LIS

Nonostante sia costantemente attraversato dal flusso sanguigno, il cuore raramente sviluppa tumori. Come usare questa evidenza per ideare una nuova terapia contro il tumore? La scrittrice Alessandra Cotoloni e la sceneggiatrice Sarita Massai mettono in scena una brillante pièce teatrale, per riprodurre i momenti salienti ed emozionanti del progetto di ricerca guidato dai professori Domenico Prattichizzo e Serena Zacchigna. I ricercatori che – attraverso robot indossabili capaci di mimare il battito cardiaco – collaborano allo sviluppo della nuova terapia antitumorale, inscenano la loro avventura attraverso parole, gesti e musica.

DOMENICO PRATTICHIZZO Ingegnere, è professore di Robotica e Interazione Uomo Macchina all’Università di Siena, dove dirige il SIRSLab. Senior Scientist all’Istituto Italiano di Tecnologia. La sua ricerca si concentra sulle tecnologie per il tatto e la robotica indossabili. È autore del libro Il Corpo Artificiale (con S. Rossi, Raffaello Cortina 2023). È co-fondatore delle startup WEART e EXISTO. 

SERENA ZACCHIGNA Medico, è capogruppo del Laboratorio di Biologia cardiovascolare dell’ICGEB di Trieste e professoressa di Biologia molecolare all’Università di Trieste. Esperta nel campo della ricerca sulle malattie cardiovascolari, studia lo sviluppo di nuove terapie capaci di rigenerare il cuore e i vasi sanguigni. Collabora a diverse iniziative di divulgazione scientifica.

ALESSANDRA COTOLONI Vive e lavora a Siena. Scrittrice. Ha pubblicato dieci romanzi, uno dei quali è stato selezionato per il Premio Strega 2019, e due raccolte di poesie, di cui l’ultima, Trame itineranti (Dragorosso 2022), è stata a sua volta selezionata per il Premio Strega Poesia nel 2023.

SARITA MASSAI Sceneggiatrice, scrittrice musicista e insegnante. Ha contribuito alla pubblicazione di Una tazzina di caffè (2019), dramma comico/ teatrale scaturito dall’incontro con i carcerati senesi di Santo Spirito. Il copione è poi risultato vincitore al concorso toscano tra le varie carceri in lizza. È autrice di Oltre la soglia (Edizioni il Papavero 2021), candidato al premio Napoli.

Sarita Massai

Sceneggiatrice, scrittrice musicista e insegnante. Ha contribuito alla pubblicazione di Una tazzina di caffè (2019), dramma comico/ teatrale scaturito dall’incontro con i carcerati senesi di Santo Spirito. Il copione è poi risultato vincitore al concorso toscano tra le varie carceri in lizza. È autrice di Oltre la soglia (Edizioni il Papavero 2021), candidato al premio Napoli.

Alessandra Cotoloni

Vive e lavora a Siena. Scrittrice. Ha pubblicato dieci romanzi, uno dei quali è stato selezionato per il Premio Strega 2019, e due raccolte di poesie, di cui l’ultima, Trame itineranti (Dragorosso 2022), è stata a sua volta selezionata per il Premio Strega Poesia nel 2023.

Serena Zacchigna

Medico, è capogruppo del Laboratorio di Biologia cardiovascolare dell’ICGEB di Trieste e professoressa di Biologia molecolare all’Università di Trieste. Esperta nel campo della ricerca sulle malattie cardiovascolari, studia lo sviluppo di nuove terapie capaci di rigenerare il cuore e i vasi sanguigni. Collabora a diverse iniziative di divulgazione scientifica.

Domenico Prattichizzo

Ingegnere, è professore di Robotica e Interazione Uomo Macchina all’Università di Siena, dove dirige il SIRSLab. Senior Scientist all’Istituto Italiano di Tecnologia. La sua ricerca si concentra sulle tecnologie per il tatto e la robotica indossabili. È autore del libro Il Corpo Artificiale (con S. Rossi, Raffaello Cortina 2023). È co-fondatore delle startup WEART e EXISTO.

La casa dell’attesa

PRESENTAZIONE
con FABIO GEDA, IRENE DEL RIZZO
con letture
in collaborazione con CUAMM Medici con l’Africa

Accanto all’ospedale rurale di Chiulo, in Angola, c’è una casa dove le donne della provincia vanno a vivere in comunità prima del parto, per proteggere sé stesse e i loro figli dagli imprevisti dell’ultimo mese di gravidanza. Il loro destino è stato trasformato dall’incontro con un gruppo di medici italiani dell’organizzazione Medici con l’Africa Cuamm. Intorno a quella “Casa dell’attesa”, ci sono le strade di Luanda, la capitale, oltre dieci milioni di persone, piene di giovani che attendono di vendere qualsiasi cosa. C’è la bellezza di un ambiente naturale abitato da popolazioni che ora lottano con la siccità e la malnutrizione dopo ventisette anni di guerra civile. Ci sono figure come Agostinho Neto, medico, poeta e padre della patria. Questo nostro pianeta assomiglia a una casa dell’attesa – casa d’espera – dove a dare alla luce il futuro, o anche solo la giornata, fatichiamo tutti. Ma tutti continuiamo a sperare.

FABIO GEDA Scrittore, si occupa di disagio minorile, animazione culturale, letteratura, impegno civile, collaborando con LinusLa Stampa, la Scuola HoldenTorino Sistema Solare. Autore del best seller Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini + Castoldi 2010) e poi, per Einaudi, dei romanzi: Anime scalze (2017), Una domenica (2019), La scomparsa delle farfalle (2023). La casa dell’attesa è il suo ultimo libro (Laterza 2025).

IRENE DEL RIZZO Medico pediatra presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Tra il 2020 e il 2021 ha trascorso un periodo di 6 mesi nel sud dell’Angola, presso l’ospedale di Chiulo, inserita nel progetto Jpo (Junior Project Officer) che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

Irene Del Rizzo

Medico pediatra presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Tra il 2020 e il 2021 ha trascorso un periodo di 6 mesi nel sud dell’Angola, presso l’ospedale di Chiulo, inserita nel progetto Jpo (Junior Project Officer) che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

Fabio Geda

Scrittore, si occupa di disagio minorile, animazione culturale, letteratura, impegno civile, collaborando con LinusLa Stampa, la Scuola HoldenTorino Sistema Solare. Autore del best seller Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini + Castoldi 2010) e poi, per Einaudi, dei romanzi: Anime scalze (2017), Una domenica (2019), La scomparsa delle farfalle (2023). La casa dell’attesa è il suo ultimo libro (Laterza 2025).

Quel giorno che ci si vede ancora

SPETTACOLO
per uno spettatore alla volta
di e con SARA BEINAT
brano cantato da Chiara Disanto
testi tratti dalle lettere custodite presso l’ISREC di Bergamo
durata 7’35”

dalle 15.00 alle 19.00

è necessaria la prenotazione: prenotazioni@vicinolontano.it
lo spettacolo è disponibile anche in lingua inglese

Alla ricerca di un lavoro, in fuga da una guerra, a combattere la guerra stessa: questa è una storia di distanza, è la storia di tutti quelli che sono partiti e non sono più ritornati. Lo spettacolo è riservato a una spettatrice/uno spettatore alla volta. Tramite l’ascolto in cuffia, la spettatrice/lo spettatore attraversa i paesaggi sonori del mondo che si va raccontando – le lettere, la fatica, la speranza. Davanti a lei/lui, su un tavolo, il paesaggio visivo mostra il viaggio di chi, distante migliaia di chilometri, sogna di vivere ancora le proprie terre e le persone care.

La scelta della modalità “uno a uno” rompe le distanze convenzionali del teatro e chiama a un incontro intimo, piccolo, fatto di parole dirette e gesti semplici, capaci di evocare il percorso di una vita con le sue fatiche, le sue preghiere, il pane guadagnato a suon di lacrime. E con un ritorno, vissuto o forse solo sognato.

Un’ode per i dimenticati, per ricordarne i destini e accendere una luce su un passato di partenze, addii, speranze, parte della storia collettiva, e dunque individuale, di ognuno di noi.

SARA BEINAT Nata in Germania da una famiglia di gelatai friulani. Formatasi come attrice presso l’accademia del Teatro stabile di Trieste, ha lavorato con La Contrada-Teatro stabile di Trieste, Teatro Miela/Bonawentura, Mittelfest, compagnia ConsorzioScenico e ha prestato la voce a cortometraggi per RAI FVG. È autrice di drammaturgie, sceneggiature, corti di animazione, albi illustrati e narrativa. Nel 2024 con il Collettivo RadioBloom ha portato in scena InVeroSimile e curato il progetto Piccoli Paesaggi per uno spettatore: Bambina mia e Quel giorno che ci si veda ancora.

Sara Beinat

Nata in Germania da una famiglia di gelatai friulani. Formatasi come attrice presso l’accademia del Teatro stabile di Trieste, ha lavorato con La Contrada-Teatro stabile di Trieste, Teatro Miela/Bonawentura, Mittelfest, compagnia ConsorzioScenico e ha prestato la voce a cortometraggi per RAI FVG. È autrice di drammaturgie, sceneggiature, corti di animazione, albi illustrati e narrativa. Nel 2024 con il Collettivo RadioBloom ha portato in scena InVeroSimile e curato il progetto Piccoli Paesaggi per uno spettatore: Bambina mia e Quel giorno che ci si veda ancora.

Le dieci grandi parole Indicazioni per la vita

PRESENTAZIONE del libro postumo di Pierluigi Di Piazza 
Alba Edizioni
prima nazionale
con VITO DI PIAZZA, CRISTINA SIMONELLI
modera PAOLO MOSANGHINI
in collaborazione con Centro Balducci

Ancora la voce di Pierluigi, e come sempre una provocazione: un invito a passare dall’io al noi, per costruire insieme un mondo più giusto, fraterno e umano. I Dieci Comandamenti sono interpretati non come una serie di proibizioni e divieti che indicano ciò che “non” devi fare o pensare, imposti da una religione del contenimento, dell’autoesclusione e dell’isolamento, ma ispirati alla fede del coinvolgimento, della progettualità positiva, che solleciti a starci reciprocamente a cuore, e soprattutto a prenderci cura delle persone non in astratto, ma nelle situazioni concrete in cui vivono. Un libro che sollecita sia le persone credenti che le non credenti a ripensare alla propria formazione spirituale, per cercare di attingere dalla propria interiorità profonda le energie capaci di garantire un “senso” forte alla propria esistenza.

VITO DI PIAZZA Medico, è stato primario di Medicina interna all’Ospedale di Tolmezzo. È autore di Vivere e morire con dignità (con P. Di Piazza, B. Englaro, G. Facchini Martini, nuova dimensione 2016); Per un dolore umano. La sofferenza considerata da un punto di vista etico, medico e spirituale (con P. Di Piazza, L. Orsi, nuovadimensione 2020). 

CRISTINA SIMONELLI Teologa laica. Dal 1976 al 2012 ha vissuto in un accampamento Rom, prima in Toscana e poi a Verona. Attiva nel femminismo ecclesiale italiano e internazionale, è stata presidente del Coordinamento delle teologhe italiane dal 2013 al 2021. Ha insegnato Storia della Chiesa e Teologia antica (patristica/matristica) a Verona, presso gli istituti San Zeno e San Pietro Martire, e alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.

PAOLO MOSANGHINI Giornalista, per il Gruppo NEM è vicedirettore del Messaggero Veneto. Si è laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e mass media all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Gaspari Editore ha pubblicato: (S)badanti (2017) e Tre vedove quasi inconsolabili (2020).

I ribelli della montagna

OPEN SINGING
con CORO POPOLARE DELLA RESISTENZA
in collaborazione con ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA Comitato Provinciale di Udine e Circolo ARCI Misskappa
al pubblico verrà distribuito un fascicolo con i testi

Per festeggiare gli ottant’anni dalla Liberazione un evento collettivo e coinvolgente con i più noti canti della Resistenza italiana (e non solo), a ricordo del sacrificio, dell’eroismo, della tensione ideale, dell’anelito di vita di tante giovani e di tanti giovani che hanno lottato per un’Italia libera e nuova. In questa occasione, il Coro popolare della Resistenza, guidato da Roberto Frisano con la collaborazione di Aida Talliente, invita tutti a unirsi al canto per una grande esecuzione d’assieme, per commemorare i fatti del passato, ma anche per sostenere idealmente le tante Resistenze ancora oggi necessarie. 

CORO POPOLARE DELLA RESISTENZA Nato nel 2012 da un’idea di alcune socie e di alcuni soci dell’Anpi e dell’Arci di Udine per festeggiare il 25 aprile cantando le canzoni della lotta partigiana che giovani donne e uomini avevano intonato per fortificare i loro ideali di libertà, da allora il Coro Popolare della Resistenza, oltre a esibirsi in occasioni concertistiche, ha accompagnato tutte le manifestazioni della Festa della Liberazione e altre commemorazioni e cerimonie dell’anno. Hanno guidato il coro Claudia Grimaz e Nicoletta Oscuro, profonde conoscitrici del repertorio della canzone popolare. Il repertorio si è poi ampliato per comprendere anche canti di lotta, libertà e Resistenza di altre parti del mondo, canti di protesta e di rivendicazione sociale. Dal 2021 il Coro Popolare della Resistenza eÌ diretto da Roberto Frisano con la collaborazione di Aida Talliente.

Quel che noi scartiamo

LECTIO MAGISTRALIS di PIER ALDO ROVATTI
in collaborazione con “aut aut” e la Scuola di Filosofia di Trieste

L’individualismo trionfa ormai ovunque e vorremmo renderlo presentabile attraverso un’idea di collettività solo ipotizzata e comunque non realizzata, un falso “noi” che accettiamo nel momento stesso in cui rifiutiamo di entrare in una relazione effettiva con gli altri, che produrrebbe fatica e problemi. Quello che scartiamo è proprio la pratica di ciò che il pensiero fenomenologico chiama “Inter soggettività”, cioè una comunità dove ciascuno agisce e mantiene la propria soggettività. Questa idea di soggettività, che sempre di più lasciamo da parte, non si identifica con la gestione attuale di ciò che chiamiamo “io” per il semplice motivo che non può essere limitata a un atteggiamento narcisistico, mentre la “soggettività” ha sempre come suo obiettivo il riconoscimento dell’altro soggetto.

PIER ALDO ROVATTI Filosofo, dirige la rivista “aut aut” e la Scuola di filosofia di Trieste. Ha fondato nel 1983, insieme a Gianni Vattimo, la corrente filosofica pensiero debole. Fra le pubblicazioni più recenti: L’intellettuale riluttante (elèuthera 2018); Le nostre oscillazioni (alpha beta 2019); Gli egosauri (elèuthera 2019); La filosofia è un esercizio (con N. Gaiarin, La nave di Teseo 2020); Michel Foucault (Feltrinelli 2023). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Non esiste un posto al mondo

EVENTO DI CHIUSURA
parole e musica
con ANDREA STAIDMAURIZIO CARUCCI

con il sostegno di Amga Energia & Servizi

Cosa significa insediarsi e prosperare in territori marginali, percepiti come “scarti” dalla narrazione dominante? Riscoprire antiche pratiche e saperi locali, in particolare nelle aree montane, significa guardare a modelli di convivenza sostenibile e resiliente. Un’agricoltura a piccola scala e una produzione di vino naturale possono diventare forme di resistenza e riconnessione con la terra, generando non solo prodotti di qualità, ma anche un rinnovato senso di comunità e identità. Attraverso aneddoti, riflessioni antropologiche, musica e suggestioni letterarie – adottando uno sguardo ecologico e sociale integrato – l’antropologo Andrea Staid e il cantautore Maurizio Carucci, autore di Non esiste un posto al mondo, vogliono stimolare una riflessione sul potenziale nascosto negli “scarti” geografici e sociali, invitando a riconsiderare il nostro rapporto con il territorio e con le comunità che lo abitano,promuovendo un’idea di abitare che sia proiettata verso un futuro più sostenibile ed equo.

MAURIZIO CARUCCI Front man degli Ex-Otago, una delle band più importanti dell’itpop italiano, ha legato la sua voce a canzoni che hanno segnato una generazione. Oltre alla musica, coltiva da sempre un profondo legame con la terra. Insieme alla sua compagna, ha fondato Cascina Barbàn, un progetto agricolo collettivo dedicato al recupero e alla coltivazione naturale di antiche varietà di vite, frutta e ortaggi, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile. Ha esordito nella scrittura con Non esiste un posto al mondo (HarperCollins 2024).

ANDREA STAID Insegna Antropologia culturale e visuale alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Antropologia culturale allo IED di Torino. Tra i suoi volumi più recenti: I dannati della metropoli (Milieu 2020); Disintegrati (Nottetempo 2020); La casa vivente (add 2021); Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente (UTET 2022). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Maurizio Carucci

Front man degli Ex-Otago, una delle band più importanti dell’itpop italiano, ha legato la sua voce a canzoni che hanno segnato una generazione. Oltre alla musica, coltiva da sempre un profondo legame con la terra. Insieme alla sua compagna, ha fondato Cascina Barbàn, un progetto agricolo collettivo dedicato al recupero e alla coltivazione naturale di antiche varietà di vite, frutta e ortaggi, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile. Ha esordito nella scrittura con Non esiste un posto al mondo (HarperCollins 2024).

Europa inquieta: il rimosso ritorna

CONFRONTO
con MANLIO GRAZIANO, DANIEL SCHULZ, GEMINELLO PRETEROSSI
modera NICOLA GASBARRO
in collaborazione con Bottega Errante per il progetto Estensioni dentro le letterature di confine

Che cosa sta succedendo all’Europa? Popolazioni disorientate affidano i destini dei loro Paesi a uomini e donne forti che aggirano esplicitamente le regole del patto democratico. L’ansia e l’inquietudine per una situazione internazionale caotica e indecifrabile, la sensazione che un’epoca di benessere e sicurezza garantite da altri stia volgendo al termine, la convinzione che il futuro sarà peggiore del presente, diffondono in una popolazione invecchiata un sentimento di frustrazione che chiede risposte immediate. E gli speculatori della paura ne traggono un inestimabile vantaggio elettorale. Così riprendono fiato i nazionalismi e i sovranismi, che segnano la fine della “fraternità” europea. E intanto si esibiscono impunemente croci celtiche, svastiche e teste rasate. E gruppi di razzisti antidemocratici, eredi del fascismo e neonazisti di ritorno, esaltano la violenza, resuscitando fantasmi di un passato che credevamo archiviato. 

MANLIO GRAZIANO Insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona. Dirige il Nicholas Spykman International Center for Geopolitical Analysis, scrive su ‘LiMes’, ‘Gnosis’ e il Corriere della Sera e collabora con International Affairs Forum. È autore di saggi tradotti in varie lingue, tra cui: Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche (Egea 2021); Disordine mondiale. Perché viviamo in un’epoca di crescente caos (Mondadori 2024).

GEMINELLO PRETEROSSI Si è formato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. È professore di Filosofia del diritto all’Università di Salerno, dove insegna anche Storia delle dottrine politiche e coordina il Collegio di Dottorato in Scienze giuridiche. È direttore scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Laterza: La politica negata (2011), Ciò che resta della democrazia (2015), Teologia politica e diritto (2022).

DANIEL SCHULZ Giornalista. Nato nel 1979 a Potsdam, è cresciuto nella regione del Brandeburgo, allora DDR. Dirige la sezione di reportage e giornalismo investigativo del quotidiano Die Tageszeitung, occupandosi principalmente di Europa orientale, estremismo di destra e tematiche legate alla Germania orientale. È stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il Deutscher Reporterpreis e il Theodor-Wolff-Preis.  Eravamo come fratelli (Bottega Errante Edizioni 2024) è il suo romanzo d’esordio.

NICOLA GASBARRO Antropologo. È presidente del comitato scientifico di vicino/lontano e membro della giuria del Premio Terzani. Si occupa di problemi relativi alla comparazione storico-religiosa e all’antropologia della complessità. Autore di numerose pubblicazioni, per la collana ‘vicino/lontano’ ha curato L’uomo che (non) verrà di Mike Singleton (Forum 2013).

Daniel Schulz

Giornalista. Nato nel 1979 a Potsdam, è cresciuto nella regione del Brandeburgo, allora DDR. Dirige la sezione di reportage e giornalismo investigativo del quotidiano Die Tageszeitung, occupandosi principalmente di Europa orientale, estremismo di destra e tematiche legate alla Germania orientale. È stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il Deutscher Reporterpreis e il Theodor-Wolff-Preis.  Eravamo come fratelli (Bottega Errante Edizioni 2024) è il suo romanzo d’esordio.

Foto di Yelizaveta Smith

Geminello Preterossi

Si è formato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. È professore di Filosofia del diritto all’Università di Salerno, dove insegna anche Storia delle dottrine politiche e coordina il Collegio di Dottorato in Scienze giuridiche. È direttore scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Tra le sue ultime pubblicazioni, per Laterza: La politica negata (2011), Ciò che resta della democrazia (2015), Teologia politica e diritto (2022).

Scarti urbani

PASSEGGIATA GUIDATA

Alla scoperta di:
Piazza xx settembre 
Ex caserma dei vigili del fuoco
Ambulatorio sanitario 
Piazzale dell’autostazione

con PAOLO BON, VITTORIO FORAMITTI
ritrovo sul plateatico, vicino al pozzo

Nella città di Udine sono presenti ampie zone e grandi volumi urbani abbandonati, magari da lungo tempo. È una situazione che vivono quasi tutte le città italiane di media e piccola dimensione. La riduzione del numero di abitanti, delle attività commerciali e dei servizi, legata spesso a una riduzione dei valori immobiliari, è una tendenza opposta a quella dei grandi centri ma è difficile da gestire quanto la ben più studiata “gentrificazione”. La passeggiata propone di visitare alcuni dei luoghi del centro città, di proprietà pubblica e privata, che sono attualmente inutilizzati, ma che potrebbero costituire elementi strategici nell’indispensabile processo di rigenerazione urbana.       

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di UdineÈ presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

VITTORIO FORAMITTI Architetto e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici, insegna Restauro dei beni culturali all’Università di Udine. Esercita attività professionale e di ricerca nel campo del restauro architettonico. È autore o curatore di numerose pubblicazioni scientifiche sulla teoria e storia del restauro, la metodologia di progetto e le architetture fortificate.

Piazza XX Settembre

Un tempo chiamata “piazza dei grani” perché sede del mercato delle granaglie, è incorniciata da edifici di pregio: il palazzo Antivari-Kechler, con la sua elegante facciata neoclassica firmata da Giuseppe Jappelli (1833), e la Casa Veneziana in stile gotico, con bifore e trifore, trasferita qui da via Cavour nel 1929. Oggi è un angolo affascinante nel cuore di Udine, dove passato e presente si incontrano.

Vittorio Foramitti

Architetto e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici, insegna Restauro dei beni culturali all’Università di Udine. Esercita attività professionale e di ricerca nel campo del restauro architettonico. È autore o curatore di numerose pubblicazioni scientifiche sulla teoria e storia del restauro, la metodologia di progetto e le architetture fortificate.

Friulani visionari – Raimondo D’Aronco e Giuseppe Marchetti

INCONTRO
con FLAVIO SANTI, WILLIAM CISILINO
a cura di ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane

Raimondo D’Aronco (1857-1932) ha segnato profondamente l’architettura europea e ottomana. A Istanbul ha saputo fondere il liberty occidentale con il gusto decorativo orientale, creando uno stile unico e riconoscibile. Marcello Piacentini lo descrisse come “un artista sempre alla ricerca di rinnovamento”. Giuseppe Marchetti (1902-1966) è stato il “padre” della lingua friulana moderna. Il suo impegno, rigoroso e appassionato, ha attraversato numerosi campi, dalla linguistica alla letteratura, dal giornalismo alla storia dell’arte. Di lui Pier Paolo Pasolini scrisse: “È il solo lettore che ho in Friuli”. Due friulani visionari che, ciascuno nel proprio ambito, hanno saputo plasmare e arricchire la cultura del loro tempo e la nostra.

WILLIAM CISILINO Direttore dell’ARLeF, l’Agenzia regionale per la lingua friulana. È stato vice-presidente dell’NPLD, il network europeo delle lingue minoritarie. Ha pubblicato vari saggi sulla tutela delle minoranze linguistiche e sulla lingua e la cultura friulane.

FLAVIO SANTI Insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei. Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, sia in poesia che in prosa. Nel 2024 ha pubblicato per Solferino L’autunno del sultano.

La scoperta del mondo

con LUCIANA CASTELLINA, ANTONELLA FIORE
con la partecipazione di NICCOLÒ NISIVOCCIA 

Luciana Castellina, militante e parlamentare comunista, fra i quattordici e i diciotto anni ha tenuto un diario che racconta la sua iniziazione politica: dal giorno in cui, il 25 luglio 1943, a Riccione, la partita di tennis con la sua compagna di scuola Anna Maria Mussolini viene interrotta perché la figlia del Duce deve scappare (suo padre è stato appena arrestato a Roma), a quando si iscrive al Pci. In mezzo, l’evoluzione di una ragazza dei Parioli, con gli occhi aperti sul mondo e sulla storia, titubante nei suoi pensieri e curiosa di capire; i primi viaggi a Praga e nella Parigi del Dopoguerra, i primi compagni; il primo gioioso lavoro, insieme a tanti coetanei di tuftta Europa, per costruire una ferrovia nella Jugoslavia di Tito. Le domande, le ribellioni, le scoperte di uno spirito impaziente di prendere forma. Nell’occasione, Niccolò Nisivoccia anticipa alcune riflessioni contenute nel suo saggio di imminente uscita per Laterza, sulla possibilità che le leggi possano, e debbano, aspirare alla bellezza.

LUCIANA CASTELLINA Giornalista e scrittrice. Militante nel PCI dal 1947, è stata tra i fondatori de Il Manifesto nel 1969, direttrice di Liberazione dal 1992 al 1994, più volte deputata italiana ed europea. Tra le sue pubblicazioni più recenti, per Nottetempo: Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014) e Amori comunisti (2018); per Forum: Un mondo di donne in cammino (con D. De Marco e A. Floramo, 2024). La scoperta del mondo (Nottetempo 2025) è l’edizione aggiornata e rivista del suo diario del 2011.

ANTONELLA FIORE Impegnata nell’associativismo del terzo settore da venticinque anni, è oggi vicepresidente del Circolo Arci MissKappa di Udine, dopo essere stata presidente dell’Arci di Udine e Pordenone dal 2008 al 2018. Coordina l’ufficio amministrazione della cooperativa sociale Hattiva Lab di Udine. 

NICCOLÒ NISIVOCCIA Avvocato e scrittore, collabora con il manifesto e con Il Sole 24 Ore. È autore di libri di poesia e di prosa poetica, tra cui Un dialogo notturno (Industria & letteratura 2024) e di saggi: Il diavolo mi accarezza i capelli (con A. Ceretti, Il Saggiatore 2020); Il silenzio del noi(Mimesis 2022); La storia di ognuno. Racconti dalla Casa della Carità (Castelvecchi 2024). È in uscita Le belle leggi (Laterza 2025).

Gli scarti dell’inconscio: risorse del desiderio

SEMINARIO
presenta LAURA MARTINI
relaziona LORETTA BIONDI
discutono MARIAVIRGINIA FABBRO, GELINDO CASTELLARIN
a cura della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi-Udine

ingresso libero su prenotazione:
tel. 0432/295695 – 0432/506413

Il desiderio è il motore inconscio che ci accompagna tutta la vita. Diversamente dai bene-dire e bene-apparire dell‘Io nella sua impresa intersoggettiva, il desiderio è dirompente, travolgente, illogico come è anticonservativa la protesta di Antigone quando decide di mettersi contro il Tiranno di Atene, Creonte che si oppone alla sepoltura del fratello Polinice. Contro la legge di Creonte Antigone segue il suo desiderio sino alla sua condanna a morte e al suicidio. Antigone non scarta il suo desiderio, lo vive e lo agisce sino alle estreme conseguenze. “Sta qui l’esperienza dell’azione umana – scrive Lacan ne Il seminario. Libro VII. L’etica della psicoanalisi (§ XXIV. I paradossi dell’etica) – riconoscere la natura del desiderio che è al centro di tale esperienza, che una revisione etica è possibile, che un giudizio etico è possibile, il quale ripresenta la questione nel suo valore di Giudizio Universale – Avete agito conformemente al desiderio che vi abita?”

LORETTA BIONDI Psicoanalista AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Docente incaricata dell’Istituto freudiano. Vive e lavora a Rimini.

GELINDO CASTELLARIN Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista lacaniano SlPcf, esercita a Udine. È membro AME-AMP, docente dell’Istituto freudiano di Milano e dell’ISDSF di Catania.

MARIAVIRGINIA FABBRO Psicologa, psicoterapeuta, Giudice onorario Corte d’Appello di Trieste, partecipante SLP.

LAURA MARTINI Psicologa, psicoterapeuta lacaniana, partecipante SLPcf, esercita a Udine. È coordinatrice dei seminari presso la SLPcf-Udine.

Mariavirginia Fabbro

Psicologa, psicoterapeuta, Giudice onorario Corte d’Appello di Trieste, partecipante SLP.

Loretta Biondi

Psicoanalista AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Docente incaricata dell’Istituto freudiano. Vive e lavora a Rimini.

La resistenza della realtà individuale

INCONTRO 
con BEATRICE BONATO, GIOVANNI LEGHISSA
nell’ambito del ciclo Filosofia in città 2025. L’Occidente sotto accusa
in collaborazione con Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg 

La società contemporanea è davvero dominata da un’eccessiva attenzione per l’individuo? In apparenza è così, almeno a giudicare dalla ricerca spasmodica di visibilità per ciascuno sollecitata dai social media, oppure dall’imperativo a distinguersi dalla “massa” attraverso stili di vita e consumi che ci rendano “speciali”. Se però si scavasse un po’ al di sotto di questa patina retorica, ci si accorgerebbe che le vite dei singoli contano sempre meno, mentre i “target” del discorso neoliberale come della propaganda politica, ma anche degli onnipresenti sondaggi, sono piuttosto fasce, raggruppamenti definiti dall’età, dalla condizione sociale, dal grado di istruzione e così via, oppure da “tratti” comuni, particolari preferenze o idiosincrasie, sulle quali funzionano in modo più efficace i condizionamenti. La singolarità degli individui si rivela allora un residuo di queste operazioni omologanti, uno scarto non ancora riassorbito, ma anche il luogo di una resistenza. 

BEATRICE BONATO È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente(con C. Tondo 2025). 

GIOVANNI LEGHISSA Filosofo, è professore associato all’Università di Torino. È redattore di “aut aut” e direttore della rivista online “Philosophy Kitchen”. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Neoliberismo. Un’introduzione critica (Mimesis 2012); Postumani per scelta. Verso un’ecosofia dei collettivi (Mimesis 2015); The Origins of Neoliberalism (con G. Becchio, Routledge 2016); L’inconscio e il trascendentale. Saggi tra filosofia e psicoanalisi (Orthotes 2023). Fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano.

La Cina è un’aragosta. Come sta cambiando il Gigante Asiatico

con GIADA MESSETTI
introduce SABRINA BARACETTI 

Quante cose sono cambiate in pochi anni nella vita quotidiana dei cinesi? Dall’atteggiamento dei giovani verso il lavoro e il loro futuro, alla nuova consapevolezza delle donne riguardo la famiglia e il loro ruolo tradizionale, fino alla nuova voglia degli anziani di godersi gli anni della pensione. Una testimonianza di prima mano, per contrastare gli stereotipi ancora troppo diffusi in Occidente. Perché il Dragone, benché al momento soffra di seri problemi interni, come l’invecchiamento della popolazione, il rallentamento della crescita, la disoccupazione giovanile e la crisi immobiliare, è ancora in ascesa e capace di ridefinire le dinamiche economiche e geopolitiche del mondo. Perciò tentare di comprenderne le contraddizioni e le sfumature, in questo momento storico di grandi cambiamenti, è davvero cruciale.

GIADA MESSETTI Sinologa e autrice di programmi televisivi e radiofonici per Rai, Mediaset e La7, è divulgatrice e opinionista su temi relativi alla Cina. Ha ideato, scritto e co-condotto il programma televisivo CinAmerica, andato in onda su Rai3 e ora disponibile su Raiplay; ogni giovedì cura una rubrica di notizie cinesi per il programma Uno, nessuno, 100Milan di Radio24. Per Mondadori ha pubblicato: Nella testa del Dragone (2020) e La Cina è già qui (2022). La Cina è un’aragosta (2025) chiude un’ideale trilogia.

SABRINA BARACETTI Socia fondatrice e Presidente del Far East Film Festival, presidente dell’associazione culturale Centro Espressioni Cinematografiche, collaboratrice della Tucker Film nel settore degli acquisti, cofondatrice e consulente per Ties That Bind e componente del Consiglio di amministrazione della Cineteca del Friuli.

Sabrina Baracetti

Socia fondatrice e Presidente del Far East Film Festival, presidente dell’associazione culturale Centro Espressioni Cinematografiche, collaboratrice della Tucker Film nel settore degli acquisti, cofondatrice e consulente per Ties That Bind e componente del Consiglio di amministrazione della Cineteca del Friuli.

Borderless

PROIEZIONI
ciclo a cura di Gioia Meloni

The Jungle
di Cristian Natoli
2021, durata 58’

A Gorizia, sulle sponde dell’Isonzo, comparve qualche anno fa un accampamento di migranti chiamato “The Jungle”. Il regista Cristian Natoli ci fa scoprire questo luogo attraverso gli occhi di Elisa Menon, attrice e regista di teatro sociale. Elisa mette in scena uno spettacolo teatrale che mira a creare un legame tra gli abitanti della Jungle e la cittadinanza locale. Il film propone una storia creativa e coinvolgente, legata agli esseri umani e ai loro sentimenti, e non indulge in storie patetiche e drammatiche, spesso sfruttate dai media. Il film e lo spettacolo teatrale trasmettono passione, devozione, energia creativa e tutto il divertimento che i partecipanti hanno provato nella realizzazione della performance. Con un accesso privilegiato alla Jungle, il film mostra un punto di vista più intimo e personale sulla migrazione attraverso l’empatia dello spettacolo teatrale e la sua capacità di creare una nuova dimensione per un dibattito sul tema.

Cristian Natoli È nato a Gorizia e dal 2004 lavora in produzioni cinematografiche e televisive con alcune tra le principali case di produzione italiane. Dal 2010 è autore e regista di diversi documentari pluripremiati tra cui Attores e Allamhatar, dedicati al confine, Per Mano Ignota (selezionato ai David di Donatello e finalista al Golden Door Film Festival) e Figli di Maria, in programmazione su Rai Storia. Nel 2016 è regista di unità per il docureality Chiedi a Papà, prodotto da Indigo Film e trasmesso da Rai3. Nel 2017 Cristian fonda assieme a Chiara Toffolo la casa di produzione Tesla Production, per cui scrive e dirige i due cortometraggi Branded content per Coop Italia. Il suo ultimo documentario, La Fiaba Perduta, è stato premiato all’International Tour Film Festival.

In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi

PRESENTAZIONE
con ALEŠ ŠTEGER
introduce SIMONETTA DI ZANUTTO
prima nazionale
in collaborazione con Bottega Errante Edizioni

Non è una guida turistica e neanche un libro di storia, ma un itinerario sentimentale che rivela tutte le intersezioni che animano la giovane Slovenia. In occasione di Gorizia/Nova Gorica capitale della cultura europea, un reportage per esplorare e scoprire storie e contraddizioni di una terra. La Slovenia può essere descritta in tanti modi diversi. È conosciuta come il polmone verde dell’Europa, circondata in ogni angolo da foreste e paesaggi naturali mozzafiato, la cui principale caratteristica è la sostenibilità. È la terra in cui pannonico, alpino e mediterraneo si fondono. Ma è anche la culla delle culture e tradizioni europee, che si intrecciano e mescolano fondando l’identità di un unico popolo. 

ALEŠ ŠTEGER Nato nel 1973 a Ptuj (allora Jugoslavia), è uno degli scrittori sloveni più famosi. È anche redattore, editore, traduttore e promotore di eventi culturali. Le sue poesie, tradotte in numerose lingue, hanno meritato molti premi, tra cui l’Horst Bienek per la poesia dell’Accademia bavarese di Belle Arti, di cui è anche membro, e l’ITB Berlin BookAward 2023. Con Bottega Errante ha pubblicato: Le finestre di Berlino (2019) e In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi (2025).

SIMONETTA DI ZANUTTO Giornalista professionista, da vent’anni lavora nel settore della comunicazione. Appassionata di viaggi, ama in particolare i Balcani e l’Europa centro-orientale. Per Odòs è autrice delle guide turistiche Sofia e dintorni (2016), Bratislava e dintorni (2018) e Tirana e dintorni (2024). Per Olmis ha scritto Around Sebrenica (2016) e per goWare Bosnia Erzegovina. Viaggio on the road nel cuore dei Balcani(2018). Il suo blog è ritaglidiviaggio.it.

Aleš Šteger

Nato nel 1973 a Ptuj (allora Jugoslavia), è uno degli scrittori sloveni più famosi. È anche redattore, editore, traduttore e promotore di eventi culturali. Le sue poesie, tradotte in numerose lingue, hanno meritato molti premi, tra cui l’Horst Bienek per la poesia dell’Accademia bavarese di Belle Arti, di cui è anche membro, e l’ITB Berlin BookAward 2023. Con Bottega Errante ha pubblicato: Le finestre di Berlino (2019) e In Slovenia. Un viaggio attraverso i cinque sensi (2025).

Foto di Mankica Kranje

L’Upcycling in architettura

con MICHELE BONINO, GABRIELE NERI
introduce PAOLO BON
in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Udine

L’idea di riutilizzare parti di edifici in disuso per realizzare nuove costruzioni è antichissima, come dimostrano innumerevoli esempi del passato in cui frammenti di epoche diverse convivono. Nel Novecento, tale pratica è stata spazzata via dall’impeto della produzione industriale e da nuovi modelli economici e culturali, che hanno privilegiato il ciclo continuo di costruzione/distruzione. Contro tale mentalità, nel solco di una maggiore consapevolezza ambientale ed energetica, negli ultimi anni ricercatori e progettisti hanno invece esplorato molteplici forme di “Upcycling”, inteso come reimpiego critico di materiali ed elementi costruttivi. Da queste pratiche emergono nuovi paradigmi costruttivi, economici e pure estetici, che riguardano tra l’altro la reinvenzione di parte del patrimonio architettonico del secolo scorso.

MICHELE BONINO Professore di Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, è delegato del Rettore per le relazioni con la Cina. Coordina il progetto di ricerca “Transition towards Urban Sustainability through Socially Integrative Cities, in the EU and in China” Tra i libri recenti: The City after Chinese New Towns (con F. Governa, M.P. Repellino, A. Sampieri, Birkhäuser 2019). Dal 2024 è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

GABRIELE NERI Architetto e storico dell’architettura e del design, insegna al Politecnico di Torino (DAD), dove è coordinatore del progetto di ricerca “Upcycling Architecture in Italy”, finanziato dall’Unione Europea/NextGenerationEU. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione MAXXI di Roma. Dal 2012 scrive di architettura su Domenica de Il Sole 24 ore e su “Archi. Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica”.

PAOLO BON Architetto con studio a Udine dal 1997. Ha realizzato opere pubbliche e private in vari comuni della regione Fvg. Ha progettato e diretto gli interventi complementari delle Ciclovie Regionali Fvg 1 e Fvg 3 e diversi campi sportivi. Ha avuto esperienze di docenza presso le Università di Trento e di Udine. È presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Udine. Fa parte del direttivo di vicino/lontano.

Gabriele Neri

Architetto e storico dell’architettura e del design, insegna al Politecnico di Torino (DAD), dove è coordinatore del progetto di ricerca “Upcycling Architecture in Italy”, finanziato dall’Unione Europea/NextGenerationEU. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione MAXXI di Roma. Dal 2012 scrive di architettura su Domenica de Il Sole 24 ore e su “Archi. Rivista svizzera di architettura, ingegneria e urbanistica”.

Il suicidio di Israele

PRESENTAZIONE 
con ANNA FOA
introduce FRANCESCO DE FILIPPO

Israele stava già attraversando una crisi drammatica prima del criminale attacco del 7 ottobre 2023. Grandi manifestazioni chiedevano le dimissioni di Netanyahu e del suo governo e il paese era bloccato. La risposta al gesto terroristico di Hamas con la guerra di Gaza rischia però di essere un suicidio per Israele. Il mondo ebraico si confronta ora con un crescente antisemitismo, che dalle vicende della guerra di Gaza trae alimento. Per salvare Israele è necessario contrapporre al suprematismo ebraico dell’attuale governo l’uguaglianza dei diritti verso tutti i suoi cittadini, la fine dell’occupazione e la creazione di uno Stato palestinese. Qualunque sostegno ai diritti di Israele – all’esistenza, alla sicurezza – non può prescindere dai diritti dei palestinesi. Altrimenti Hamas continuerà a risorgere dalle sue ceneri. Non saranno le armi a sconfiggere Hamas, ma la politica.

ANNA FOA Storica e saggista. Specializzata in storia degli ebrei in Italia e nel mondo, ha insegnato Storia moderna all’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue numerose pubblicazioni: per il Mulino, Giordano Bruno (1998); Andare per i luoghi di confino (2018); e per Laterza: Ebrei in Europa (1992); Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento (2009); Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni (2022); Il suicidio di Israele (2024). 

FRANCESCO DE FILIPPO Giornalista, scrittore e saggista. Direttore di Ansa Fvg.  Vincitore di premi letterari internazionali. Tra le sue pubblicazioni: La nuova via della seta (Castelvecchi 2019); Filosofia per i prossimi umani (con M. Frega, Giunti 2020); Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino (Castelvecchi 2020); Prima sterminammo gli uccelli… (Castelvecchi 2020); No vax: il grande sogno negato (Castelvecchi 2022); Trieste è un’isola (Castelvecchi 2023).

Anna Foa

Storica e saggista. Specializzata in storia degli ebrei in Italia e nel mondo, ha insegnato Storia moderna all’Università La Sapienza di Roma. Tra le sue numerose pubblicazioni: per il Mulino, Giordano Bruno (1998); Andare per i luoghi di confino (2018); e per Laterza: Ebrei in Europa (1992); Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento (2009); Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni (2022); Il suicidio di Israele (2024).

Ricchi sempre più ricchi. Poveri sempre più poveri

CONFRONTO
con ROBERTO BARBIERI, EMILIA ROMANO, RICCARDO STAGLIANÒ
modera CLAUDIO SICILIOTTI 

L’1% della popolazione mondiale possiede più del doppio della ricchezza del restante 99%; più di metà della popolazione mondiale – 3,4 miliardi di persone – vive con meno di 5,5 dollari al giorno. Ogni anno, 100 milioni di persone scivolano nella povertà per potersi curare. A oggi, 258 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione. Le donne guadagnano in media il 24% in meno degli uomini e possiedono il 50% in meno della ricchezza. Sono dati forniti da Oxfam International. E l’Italia come sta? L’Ocse dice che siamo l’unica nazione, in cui, dal 1990 al 2020, i salari sono diminuiti del 3 per cento invece di crescere. Le politiche fiscali e legislative hanno contribuito a creare un divario sempre più ampio tra ricchi e poveri e ogni intervento perequativo dello Stato è stato contrastato o rimosso in nome dell’ideologia neoliberista. Così è andata col reddito di cittadinanza, che aveva quantomeno tamponato il disastro della pandemia. Di salario minimo neanche parlarne… Dove sono le forze politiche la cui vocazione dovrebbe essere quella di contrastare le diseguaglianze? 

ROBERTO BARBIERI Direttore generale di Oxfam Italia. Ha una lunga esperienza nella cooperazione internazionale e nel terzo settore nazionale. Ha lavorato come Programme Officer in Unicef e in società di consulenza e coordinato il lavoro di pianificazione sociale in enti locali e organizzazioni di terzo settore italiane. È professore a contratto all’Università di Firenze.

EMILIA ROMANO Presidente di Oxfam Italia, laureata in matematica, ha oltre 30 anni di esperienza nel no profit. Ha lavorato per Greenpeace, Save the Children e UNHCR, occupandosi di fundraising e strategie globali. Nel 2017 ha fondato la sede italiana di HelpAge, associazione che si occupa della tutela dei diritti degli anziani in Italia e nel mondo, della quale è Direttrice. 

RICCARDO STAGLIANÒ Giornalista de la Repubblica, ha lavorato per ResetCorriere della Sera e ora scrive per il Venerdì. Autore di libri sull’impatto di internet e sull’economia, tra cui Bill Gates. Una biografia non autorizzata (Feltrinelli 2000). Per Einaudi ha pubblicato Lavoretti (2018), Gigacapitalisti (2022) e Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe (2024).

CLAUDIO SICILIOTTI Dottore commercialista e pubblicista economico, ha ricoperto cariche istituzionali in organismi rappresentativi della categoria a livello nazionale. Dal 2024 è presidente di Net, società municipalizzata che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti a Udine e in altri 56 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Sui temi dell’economia e del fisco è editorialista per il Messaggero Veneto e per quotidiani e riviste nazionali.

Emilia Romano

Presidente di Oxfam Italia, laureata in matematica, ha oltre 30 anni di esperienza nel no profit. Ha lavorato per Greenpeace, Save the Children e UNHCR, occupandosi di fundraising e strategie globali. Nel 2017 ha fondato la sede italiana di HelpAge, associazione che si occupa della tutela dei diritti degli anziani in Italia e nel mondo, della quale è Direttrice.

I perché delle guerre. Da Sparta al XXI secolo

CONFRONTO
con MARCO MONDINI, LAURA PEPE 
modera ANDREA ZANNINI
in collaborazione con èStoria

In tempo di guerra cambia il modo in cui guardiamo alle guerre del passato? Dalle civiltà del Mediterraneo fino all’età dei droni, quale è stato il perché delle guerre? E qual è il rapporto, se ne esiste uno, tra guerra e natura umana? La guerra è stata uno dei fattori storici di maggiore modernizzazione degli Stati, delle società, delle economie, della politica. È un acceleratore delle condizioni e delle prospettive delle comunità umane: le guerre implicano scarti e provocano fughe in avanti ma anche, spesso, conducono ad arretramenti spaventosi. Da Sparta fino alle guerre del Novecento, quale è stato il ruolo della guerra nel processo di civilizzazione umana? 

MARCO MONDINI Insegna History of conflicts e Storia contemporanea all’Università di Padova ed è ricercatore associato all’UMR Sirice (CNRS-Paris Sorbonne). Con il Mulino ha pubblicato: La guerra italiana (2014), Andare per i luoghi della Grande Guerra (2015), La guerra come apocalisse(a cura di, 2017), Il Capo. La Grande Guerra del generale Luigi Cadorna (nuova ed. 2019), Roma 1922 (2022), Il ritorno della guerra (2024).

LAURA PEPE Storica. È stata allieva di Eva Cantarella e insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano. Ha scritto manuali per le scuole secondarie superiori e ha curato per il Corriere della Sera le collane Vita degli antichi (35 volumi, 2020) e Amori mitici (20 volumi, 2024). Ha collaborato con il canale televisivo Focus. Tra i suoi numerosi titoli: Atene a processo (Zanichelli 2019); I tendini di Zeus. (Solferino 2023); Un giorno con i giganti. La Grecia antica in sei lezioni (Rizzoli 2023); Sparta (Laterza 2024). 

ANDREA ZANNINI Insegna Storia moderna all’Università di Udine, collabora con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa. Scrive sul Messaggero Veneto. Tra le sue ultime pubblicazioni: L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi, prefazione di Walter Veltroni (Marsilio 2022); Controstoria dell’alpinismo (Laterza 2024). È vice presidente dell’associazionevicino/lontano.

Laura Pepe

Storica. È stata allieva di Eva Cantarella e insegna Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università degli Studi di Milano. Ha scritto manuali per le scuole secondarie superiori e ha curato per il Corriere della Sera le collane Vita degli antichi (35 volumi, 2020) e Amori mitici (20 volumi, 2024). Ha collaborato con il canale televisivo Focus. Tra i suoi numerosi titoli: Atene a processo (Zanichelli 2019); I tendini di Zeus. (Solferino 2023); Un giorno con i giganti. La Grecia antica in sei lezioni (Rizzoli 2023); Sparta (Laterza 2024).

Marco Mondini

Insegna History of conflicts e Storia contemporanea all’Università di Padova ed è ricercatore associato all’UMR Sirice (CNRS-Paris Sorbonne). Con il Mulino ha pubblicato: La guerra italiana (2014), Andare per i luoghi della Grande Guerra (2015), La guerra come apocalisse(a cura di, 2017), Il Capo. La Grande Guerra del generale Luigi Cadorna (nuova ed. 2019), Roma 1922 (2022), Il ritorno della guerra (2024).

Senza fissa dimora

Con CRISTINA AVONTO, MATTEO FESTI, FRANCESCA VUCAS
modera GIOIA MELONI

Finire nella povertà estrema fino a ritrovarsi senza casa, a dormire per strada, su una panchina o in auto, mangiare nelle mense della Caritas, sempre più frequentate da uomini italiani espulsi dal mondo del lavoro o da lavoratori precari, è assai più facile di quanto si creda. Un debito non pagato, una separazione, una depressione… ed ecco che passi nella categoria degli ultimi, degli invisibili. Diventi – come ha detto papa Francesco – uno scarto.  Secondo l’Istat in Italia ci sarebbero quasi 100mila persone senza casa, ma è senza dubbio un calcolo per difetto che tiene conto solo dei senza dimora iscritti all’anagrafe con un indirizzo di residenza fittizio. E tutti gli altri chi sono e chi se ne occupa?  Quali le politiche di contrasto alla grave marginalità adulta? Cosa fanno i servizi territoriali e i sistemi regionali di accoglienza? Qual è il ruolo del volontariato e delle comunità, cos’è l’Housing First? 

CRISTINA AVONTO Presidente nazionale della fio.PDS-Federeazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora e della cooperativa sociale Progetto Tenda di Torino, laboratorio di sperimentazione di un modello sociale che sviluppa politiche di parità. Accompagna donne immigrate, sole o con bambini, vittime di tratta, rifugiate politiche, senza dimora e in povertà estrema, vittime di violenza famigliare.

MATTEO FESTI Avvocato civilista, dal 2024 è coordinatore dello sportello di Bologna dell’Associazione Avvocato di Strada, che presta assistenza legale totalmente gratuita alle persone senza dimora che vivono in strada, nei dormitori, in stazione, in alloggi di fortuna. A oggi è presente in 60 città italiane e conta sulla collaborazione di circa 1300 volontari tra avvocati e non.

FRANCESCA VUCAS Assistente sociale ed educatrice socio-pedagogica. Lavora per la Comunità di San Martino al Campo di Trieste, dove dal 2016 è coordinatrice dei servizi rivolti alla marginalità adulta e ai senza dimora e coordina i servizi che operano nell’ambito della giustizia.

GIOIA MELONI Giornalista. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. 

Francesca Vucas

Assistente sociale ed educatrice socio-pedagogica. Lavora per la Comunità di San Martino al Campo di Trieste, dove dal 2016 è coordinatrice dei servizi rivolti alla marginalità adulta e ai senza dimora e coordina i servizi che operano nell’ambito della giustizia.

Matteo Festi

Avvocato civilista, dal 2024 è coordinatore dello sportello di Bologna dell’Associazione Avvocato di Strada, che presta assistenza legale totalmente gratuita alle persone senza dimora che vivono in strada, nei dormitori, in stazione, in alloggi di fortuna. A oggi è presente in 60 città italiane e conta sulla collaborazione di circa 1300 volontari tra avvocati e non.

Cristina Avonto

Presidente nazionale della fio.PDS-Federeazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora e della cooperativa sociale Progetto Tenda di Torino, laboratorio di sperimentazione di un modello sociale che sviluppa politiche di parità. Accompagna donne immigrate, sole o con bambini, vittime di tratta, rifugiate politiche, senza dimora e in povertà estrema, vittime di violenza famigliare.

Borderless

PROIEZIONI
ciclo a cura di Gioia Meloni

Umar
di Francesco Cibati 
2021, durata 15’

Umar, 24 anni, arriva a Trieste dal Pakistan dopo un lungo e terribile viaggio a piedi. Ha visto morire il suo migliore amico, è stato torturato dalla polizia croata, ha rischiato di perdere la gamba e infine si è salvato, anche grazie a Linea d’Ombra, un’associazione che accoglie i migranti in arrivo dalla Rotta Balcanica e che per Umar ha rappresentato un nuovo inizio, una famiglia adottiva. Girato a Trieste nel maggio 2021 è in urdu e inglese e sottotitolato in italiano. Il filmato, opera prima di Francesco Cibati, è un cortometraggio d’osservazione scritto con Marco Bergonzi e Michael Petrolini. Ha ricevuto una menzione speciale al Torino Film Festival e due “miglior prima regia” al Napoli Film Festival e alla Berlinale. 

Francesco Cibati Libero professionista nel campo della comunicazione, dal 2019 è attivo nel supporto delle persone in movimento lungo la rotta balcanica. Ha contribuito alla realizzazione di reportage fotografici, articoli e documentari. Attualmente vive a Trieste, dove porta avanti il proprio impegno politico e sociale in vari modi.

Il gioco
soggetto di Lorenzo Cecutti
regia di Andrea Deganuto 
2020, durata 8’

Waqar, giovane pakistano, è arrivato a Udine attraverso la Rotta Balcanica da alcuni mesi. Per vincere la nostalgia di casa ha un’idea: costituire una squadra di Cricket a Udine. I richiedenti asilo si incontrano in piazza Primo maggio per organizzare la squadra ma la cittadinanza vede con sospetto e diffidenza questi loro incontri. Tre amici decidono di spiarli per vedere cosa succede. Alla fine, si scopre che è tutto un grande equivoco.

Lorenzo Cecutti, Andrea Deganuto Collaborano da anni portando nelle loro opere filmiche le proprie esperienze maturate nel campo delle produzioni televisive e nella comunicazione commerciale e aziendale. Un sodalizio artistico che vuole raccontare i temi sociali in maniera unica ed originale.

Rotta Balcanica – Ultima fermata
di Davide Ludovisi 
2020, durata 29’

La rotta balcanica è quel percorso che per migliaia di persone rappresenta la speranza di un futuro in Europa. Il documentario racconta di come Trieste sia diventata una delle principali porte d’accesso europee per chi scappa da guerre e miserie. Racconta delle violenze subite lungo il percorso ma anche di come un certo tipo di accoglienza possa fare la differenza tra l’emarginazione e l’integrazione.

Davide Ludovisi In qualità di filmmaker ha realizzato diversi documentari riguardanti le migrazioni, la paleontologia e la letteratura. Si è occupato a lungo di comunicazione della scienza e come giornalista ha collaborato per anni con l’Unità e Wired Italia.

Concorso Scuole Tiziano Terzani

PREMIAZIONE
con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale 
premiano i vincitori FOLCO TERZANI, GEIA LACONI TERZANI
conduce DORIS CUTRINO

Il Concorso Scuole Tiziano Terzani, che si realizza anche quest’anno con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale, è stato ideato da vicino/lontano in collaborazione con la famiglia Terzani. È aperto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Friuli Venezia Giulia e ha l’obiettivo di stimolare e promuovere all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione e creatività, attraverso modalità espressive e didattiche differenti. Intende contribuire a sviluppare nei bambini e nei ragazzi il senso di ‘cittadinanza attiva’ con l’obiettivo di prepararli ad “assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona” (art. 29 della Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite – 1989).  

A sostegno di GO!2025, Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025, per tutte e quattro le sezioni del Concorso la traccia di lavoro proposta è GO! BORDERLESS / SENZA CONFINI

SCUOLA CAPOFILA per l’edizione 2025 
Istituto Comprensivo 3 Udine

GIURIA 2025
Doris Cutrino, docente Scuola Secondaria di Secondo Grado e responsabile del Concorso
Anna Chiarandini, ex docente Scuola Secondaria di Secondo Grado, Udine
Gianni Cianchi, regista e critico teatrale
Anna Croppo, docente e coordinatrice Scuola dell’Infanzia, Qualso-Reana del Rojale
Luca d’Agostino, fotografo
Carlo Della Vedova, Entract Multimedia, professionista dell’audiovisivo
Mariangela Di Maio, docente Scuola Primaria, Udine
Margherita Mangilli, docente Scuola Secondaria di Primo Grado, Udine
Vanessa Marcone docente presso I.C. 3 Udine e referente della scuola capofila per l’edizione 2024/25
Marzia Martinis, docente presso I.C. di Tavagnacco e referente della scuola capofila per l’edizione 2023/24
Antonella Sbuelz, scrittrice ed ex docente Scuola Secondaria di Secondo Grado, Udine
Gabriella Scrufari, giornalista, responsabile della redazione ragazzi dell’inserto “Scuola” del Messaggero Veneto.


PROGRAMMA

Merak Čoček
con C.P. Jazz Band
insegnante preparatore: Flavio Zanuttini
musicisti: Fabio Bozzi, tromba – Alessandro Coccolo, sax – Raffaele Biancuzzi, pianoforte – Leonardo Zuppello, vibrafono – Emma Bianchini, basso – Paolo Sartor, batteria
voce recitante: Emanuele Battistin
L’ensemble jazz del Liceo musicale “Caterina Percoto” di Udine presenta un brano tradizionale balcanico riarrangiato dagli stessi studenti. Ognuno ha dato il proprio apporto, personalizzando il brano popolare fino a ottenere una commistione di generi che rappresenta idealmente l’unione tra i popoli.
Insegnante preparatore Flavio Zanuttini

I confini: noi-loro
spettacolo teatrale con gli allievi del primo anno di corso della Civica Accademia d’arte drammatica Nico Pepe
regia Claudio de Maglio

Il termine “confini” si apre a varie suggestioni e interpretazioni. Abbiamo esplorato questo tema da vari punti di vista: geografico, politico, sociale, umano, personale, emotivo… E ne è venuto fuori un materiale ricco di gesti e poesia, di paradossi e contrasti che aiutano a riflettere sul concetto stesso di identità e sul bisogno di definire, di delimitare, per capire e per capirsi. Ma tutto ciò non basta, poiché facciamo tutti esperienza di quell’anelito dell’andare aldilà, di varcare i propri confini e andare verso l’altro forse, cercare di darsi spazio, creare uno scambio. Sarà mai possibile questo scambio? Cosa perdiamo e cosa acquistiamo? Forse è utopia ma vale la pena di percorrerla o almeno tenerla come faro per il nostro cammino e per andare appunto oltre i confini. Claudio de Maglio
Interpreti: Giovanni Aresi, Beatrice Barale, Giulia Chiarotti, Jacopo Rocco de Luca, Francesca Garofalo, Umberto Ghirardo, Andrea Macchi, Marcello Maggiori, Federico Mazzotti, Chiara Paccalini, Eleonora Pedrelli, Arianna Ridolfi, Enrico Simone, Andrea Stetur Cogliati, Domenico Vavalà

C’è posto per tutti
Non vedrai mai un arcobaleno se guardi verso il basso (Charlie Chaplin)
con New Faboulouse Circus Copernicus 
spettacolo circense con gli studenti del Liceo Scientifico Nicolò Copernico partecipanti all’omonimo Progetto di Circo Contemporaneo, diretto da Davide Perissutti
referente progetto Sonia Adorinni
collaborazione Anna Chiarandini


I premi in denaro sono messi a disposizione da Banca di Udine Credito Cooperativo

I libri sono messi a disposizione da Salani Editore, Gruppo Mauri Spagnol

Giochi ed educational sono offerti da Trudi e Sevi

E targhe consegnate ai vincitori sono realizzate da Carraro Chabarik mosaico contemporaneo


DORIS CUTRINO È docente di Discipline letterarie nella scuola superiore, a Udine, dopo essere stata insegnante di sostegno in diversi istituti della provincia. Nel 2017 ha aderito al progetto nazionale promosso dall’Accademia della Crusca, realizzando il percorso didattico “Viaggio nelle Parole della Cucina Friulana”, poi pubblicato sul sito “Cruscascuole”.  Dal 2019 è responsabile per vicino/lontano del Concorso Scuole “Tiziano Terzani”. 

FOLCO TERZANI Scrittore e documentarista, è nato a New York e cresciuto in Asia, seguendo gli spostamenti del padre al quale ha dedicato La fine è il mio inizio (Longanesi 2006) e l’album fotografico Un mondo che non esiste più (Longanesi 2010). È autore del memoir sportivo Ultra (con M. Graglia, Sperling & Kupfer 2017) e della favola Il cane, il lupo e dio (Longanesi 2017) illustrata da Nicola Magrin. Nel 2024 è stata pubblicata la nuova edizione di A piedi nudi sulla terra (TEA 2024).

GEIA LACONI Nata sull’isola di Sumatra da madre fiorentina e padre indonesiano, è cresciuta a Firenze, dove si è laureata. Dopo molti viaggi tra Indonesia, Thailandia, Malesia, India, Stati Uniti, oggi vive a Fiesole con il marito Folco Terzani e i loro due figli. Ha raccontato la sua storia in Figlia dell’uomo tigre (Giunti 2023).

SASKIA TERZANI Figlia di Tiziano Terzani. Nata in Italia e cresciuta in Asia, si è laureata in Storia all’Università di Cambridge. Dopo la specializzazione in Storia dell’Arte, ha lavorato per 25 anni nel campo della moda per prestigiosi marchi internazionali, vivendo a Hong Kong, Milano, Parigi, Londra. È da poco rientrata in Italia. È sposata e ha tre figli. Dal 2025 fa parte della Giuria del Premio Terzani.

Executive MBA UNIUD Graduation & Reunion

LECTIO MAGISTRALIS 
di CARLO COTTARELLI
iniziativa organizzata dall’Università degli Studi di Udine
in collaborazione con Confindustria Udine
ingresso libero fino a esaurimento posti

A conclusione della IV edizione dell’Executive Master of Business Administration (EMBA), organizzato dall’Università degli Studi di Udine in collaborazione con Confindustria Udine, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine ospita anche quest’anno una lectio magistralis a ingresso libero seguita dalla consegna dei diplomi. Relatore d’eccezione della lectio magistralis di quest’anno è il professor Carlo Cottarelli. 

CARLO COTTARELLI Economista. Ha lavorato in Banca d’Italia, Eni e al Fondo Monetario Internazionale. È stato Commissario straordinario per la revisione della spesa, nominato dal governo italiano e senatore della Repubblica. È direttore del Programma per l’Educazione nelle Scienze Economiche e Sociali e dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. Tra le sue pubblicazioni più recenti, con Feltrinelli: I sette peccati capitali dell’economia italiana (2018), Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere(2019), All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica (2021), Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia (2023); con Mondadori: Dentro Il Palazzo (2024).

Carlo Cottarelli

Economista. Ha lavorato in Banca d’Italia, Eni e al Fondo Monetario Internazionale. È stato Commissario straordinario per la revisione della spesa, nominato dal governo italiano e senatore della Repubblica. È direttore del Programma per l’Educazione nelle Scienze Economiche e Sociali e dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano. Tra le sue pubblicazioni più recenti, con Feltrinelli: I sette peccati capitali dell’economia italiana (2018), Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere(2019), All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica (2021), Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia (2023); con Mondadori: Dentro Il Palazzo (2024).

La “missione impossibile” del carabiniere Cosma Manera

PRESENTAZIONE
con ANDREA PAMPARANA
introduce TONI CAPUOZZO

Una missione “impossibile” per salvare i prigionieri italiani della Prima Guerra mondiale in Russia. Il maggiore dei carabinieri Cosma Manera nel corso della Grande Guerra e della rivoluzione bolscevica, tra il 1916 e il 1920, riuscì a recuperare e riportare a casa migliaia di soldati trentini, triestini e giuliani, che erano stati mandati a combattere dall’impero asburgico ed erano caduti prigionieri dei russi, finendo dispersi fino alle zone più desolate della Siberia. Questo è il racconto della lunga odissea che coinvolse circa trentamila soldati, dall’estrema steppa siberiana alla Cina, che Cosma riuscì a riportare in Italia. 

ANDREA PAMPARANA Giornalista, ex vice direttore del Tg5, scrittore e sceneggiatore, avvalendosi di documenti della Direzione dei Beni Storici e Documentali, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero della Difesa, e con la collaborazione del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, ha ricostruito la vicenda di una “missione impossibile” e semisconosciuta della Grande Guerra in un racconto avvincente: Il grande Cosma dalla Siberia alla Cina. Il carabiniere Manera che salvò gli «Irredenti» (Gaspari 2024).

TONI CAPUOZZO Giornalista e scrittore. Ha collaborato con le testate Lotta Continua, Reporter, Panorama Mese, Epoca, il Foglio e ha lavorato in televisione, a Mediaset, come inviato dei telegiornali e conducendo il programma Terra!. Ha seguito per trent’anni conflitti in ogni parte del mondo. Tra i suoi libri, per Signs Publishing: Giorni di guerra. Russia e Ucraina, il mondo a pezzi (2022) e Cos’è la guerra? I conflitti spiegati ai ragazzi (con illustrazioni di A. M. Polacco, 2024); per Biblioteca dell’Immagine: Balcania (2022) e Vite di confine (2024). Fa parte della Giuria del Premio Terzani.

Toni Capuozzo

Giornalista e scrittore. Ha collaborato con le testate Lotta Continua, Reporter, Panorama Mese, Epoca, il Foglio e ha lavorato in televisione, a Mediaset, come inviato dei telegiornali e conducendo il programma Terra!. Ha seguito per trent’anni conflitti in ogni parte del mondo. Tra i suoi libri, per Signs Publishing: Giorni di guerra. Russia e Ucraina, il mondo a pezzi (2022) e Cos’è la guerra? I conflitti spiegati ai ragazzi (con illustrazioni di A. M. Polacco, 2024); per Biblioteca dell’Immagine: Balcania (2022) e Vite di confine (2024). Fa parte della Giuria del Premio Terzani.

 foto di Barbara Trivani

Andrea Pamparana

Giornalista, ex vice direttore del Tg5, scrittore e sceneggiatore, avvalendosi di documenti della Direzione dei Beni Storici e Documentali, del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero della Difesa, e con la collaborazione del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, ha ricostruito la vicenda di una “missione impossibile” e semisconosciuta della Grande Guerra in un racconto avvincente: Il grande Cosma dalla Siberia alla Cina. Il carabiniere Manera che salvò gli «Irredenti» (Gaspari 2024).

Borderless

PROIEZIONE
ciclo a cura di Gioia Meloni

Fauna senza confini
di Marco VirgilioIvo Pecile
2018, durata 30’

Gli ambienti naturali compresi tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia sono tra i più ricchi di biodiversità in Europa. Qui è possibile immergersi in territori ancora selvaggi e incontaminati. Sui monti il bosco ha riconquistato prati e radure favorendo il ritorno dell’orso, della lince e del lupo. Con il ripristino e la protezione dei preziosi habitat naturali delle pianure e delle lagune sono cresciute le popolazioni di uccelli stanziali e migratori. Specie che erano assenti, come i fenicotteri, provano oggi a nidificare nelle acque basse e salmastre. Sulle rupi è tornato a volare silenzioso il grifone, il grande avvoltoio da tempo estinto sulle nostre Alpi. Solitari e misteriosi cacciano nelle tenebre i leggendari rapaci notturni. Queste terre, ricche di acque superficiali e sotterranee, ospitano, inoltre, una grande varietà di anfibi di straordinaria bellezza. Con la forza di spettacolari immagini aeree e terrestri Fauna senza confini racconta la straordinaria ricchezza di un territorio a cavallo tra il FVG e la Slovenia, definito dagli scienziati come un vero e proprio “hotspot” di biodiversità che esige salvaguardia e rispetto.

Ivo Pecile e Marco Virgilio hanno unito le loro forze e le loro competenze a fine 2017 dedicandosi alla produzione di documentari in campo naturalistico, scientifico, paesaggistico, storico e artistico, con particolare attenzione all’interazione uomo-territorio. Dopo una lunga esperienza come divulgatori e conduttori di trasmissioni televisive su scala regionale, come autori di libri e articoli con importanti collaborazioni a livello nazionale, hanno dato vita al progetto audiovisivo Ianus, una sorta di marchio di qualità nella realizzazione dei documentari basato sul continuo aggiornamento di un enorme archivio di riprese video. Tra il 2018 e oggi il sodalizio Pecile-Virgilio ha realizzato ottanta lavori destinati ai canali RAI, ai cinema e a istituzioni come regioni, parchi, fondazioni, Università.

L’abisso

SPETTACOLO 
di e con DAVIDE ENIA
tratto da Appunti per un naufragio (Sellerio editore 2017)
musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
evento in collaborazione Teatro Contatto e vicino/lontano

ingresso a pagamento
Biglietteria Teatro Contatto 
c/o Teatro Palamostre
dal lunedì al sabato
ore 17.30-19.30
tel 0432-506925
biglietteria@cssudine.it
intero 22 euro
ridotto (Amici di vicino/lontano) 15 euro
studenti 10 euro

Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più. Io ero senza parole. Era la Storia. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari”. da Appunti per un naufragio, di Davide Enia, un romanzo diventato in teatro L’abisso. È l’abisso del Mediterraneo che ingoia i migranti e insieme, in forma di metafora, è l’abisso interiore di un uomo di mare che scopre con sgomento che quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti: è uno “scarto” della storia, e insieme un ponte tra il mondo che conoscevamo e quello di domani. Ed è soprattutto la prova di un naufragio umano: personale e collettivo.

DAVIDE ENIA Siciliano di Palermo. La sua carriera teatrale come attore e drammaturgo inizia nel 2002. Ha vinto prestigiosi premi: l’Ubu speciale, l’Hystrio, il Premio E.T.I. Olimpici del teatro (novità drammaturgica per l’intero corpus della sua opera), il Fescennino d’Oro (miglior attore); in Moldavia, con Maggio ’43 vince il premio come miglior spettacolo al festival internazionale Teatrul Unui Actor; nel 2006 il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman (miglior talento emergente); nel 2009 con Il cuoco vince il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione e viene insignito a Pagani (SA) del Premio Scenari Pagani. Ha pubblicato anche romanzi e i suoi testi teatrali sono rappresentati in Europa da compagnie estere.

Davide Enia

Siciliano di Palermo. La sua carriera teatrale come attore e drammaturgo inizia nel 2002. Ha vinto prestigiosi premi: l’Ubu speciale, l’Hystrio, il Premio E.T.I. Olimpici del teatro (novità drammaturgica per l’intero corpus della sua opera), il Fescennino d’Oro (miglior attore); in Moldavia, con Maggio ’43 vince il premio come miglior spettacolo al festival internazionale Teatrul Unui Actor; nel 2006 il Premio Vittorio Mezzogiorno e il Premio Gassman (miglior talento emergente); nel 2009 con Il cuoco vince il Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione e viene insignito a Pagani (SA) del Premio Scenari Pagani. Ha pubblicato anche romanzi e i suoi testi teatrali sono rappresentati in Europa da compagnie estere.

Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia

INCONTRO
con MARCELLO BORTOLATO, EDOARDO VIGNA
modera LUANA DE FRANCISCO
saluti PINA RIFIORATI
con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Udine

La giustizia riparativa – che ha l’ambizione di risanare la frattura tra chi ha commesso e chi ha subìto un torto – non è l’utopia di qualche filosofo del diritto: è ormai a tutti gli effetti una legge italiana. Per questo è importante capire che cosa è e come funziona. Non si tratta di sostituire il processo penale tradizionale. È invece uno strumento parallelo e pienamente operativo che chiama in causa non solo vittima e autore del reato, ma anche il giudice, i mediatori, in qualche caso pezzi di collettività che possano essere stati coinvolti: un quartiere, un paese, un’associazione. Alla ‘vendetta pubblica’ della punizione tradizionale si offre un’altra strada, un percorso di pacificazione, perché la società intera possa tentare di superare le fratture che ogni atto criminoso comporta.

MARCELLO BORTOLATO Magistrato, è presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, ha partecipato agli Stati generali dell’esecuzione penale nel 2015 ed è stato più volte com­ponente di commissioni ministeriali di riforma dell’ordinamento penitenziario. Ha fatto parte del gruppo di studio istituito nel 2021 dalla ministra Cartabia per la redazione del testo della disciplina organica sulla giustizia riparativa. È autore di numerose pubblicazioni in materia di carcere e pena. Per Laterza ha pubblicato, con E. Vigna, Ven­detta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

EDOARDO VIGNA Caporedattore del Corriere della Sera dove è responsabile di “Pianeta 2030”, l’area del giornale dedicata a clima, ambiente e sostenibilità. Sul magazine settimanale è titolare della rubrica di politica internazionale “Leadership”. È autore di diversi saggi tra cui: Europa. La meglio gioventù (Neri Pozza 2019) e, per Laterza, con M. Bortolato, Vendetta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

LUANA DE FRANCISCO Giornalista del Messaggero Veneto, è caposervizio responsabile della cronaca di Udine. Collabora con Repubblica. È coautrice di Mafia a Nord-Est (Bur 2015); Crimini a Nord-Est (Laterza 2020); Robot. Lavoratori e contribuenti di domani (Santelli editore 2023). Direttrice artistica del festival dell’informazione Il mondo fuori di Cormons. Ha vinto i premi giornalistici Silvia Trabalzini e Simona Cigana.

PINA RIFIORATI Componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Udine.

Edoardo Vigna

Caporedattore del Corriere della Sera dove è responsabile di “Pianeta 2030”, l’area del giornale dedicata a clima, ambiente e sostenibilità. Sul magazine settimanale è titolare della rubrica di politica internazionale “Leadership”. È autore di diversi saggi tra cui: Europa. La meglio gioventù (Neri Pozza 2019) e, per Laterza, con M. Bortolato, Vendetta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

Marcello Bortolato

Magistrato, è presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze, ha partecipato agli Stati generali dell’esecuzione penale nel 2015 ed è stato più volte com­ponente di commissioni ministeriali di riforma dell’ordinamento penitenziario. Ha fatto parte del gruppo di studio istituito nel 2021 dalla ministra Cartabia per la redazione del testo della disciplina organica sulla giustizia riparativa. È autore di numerose pubblicazioni in materia di carcere e pena. Per Laterza ha pubblicato, con E. Vigna, Ven­detta pubblica (2020) e Oltre la vendetta. La giustizia riparativa in Italia (2025).

Materie prime. Tra speculazione, geopolitica e crisi ambientale

INCONTRO 
con GIOVANNI BRUSSATO, LAURA CUTAIA, ALESSANDRO GIRAUDO
modera ANTONIO MASSARUTTO

Le materie prime sono tornate di prepotenza al centro del dibattito politico ed economico. Se negli anni ‘70 temevamo che potessero un giorno esaurirsi, oggi le preoccupazioni sono soprattutto quelle di ordine geopolitico e relative all’impatto ambientale e climatico. Non sono più solo le fonti energetiche a scarseggiare: le “materie prime critiche” hanno spesso nomi astrusi che solo pochi addetti ai lavori conoscono, ma ciò non le rende meno importanti per la transizione tecnologica in corso. Magneti, superconduttori, reagenti, catalizzatori trovano impieghi nelle fonti di energia rinnovabile e nell’elettronica. L’Europa – che da sempre scarseggia di fonti primarie, e ci ha messo del suo abdicando anche da un ruolo nella trasformazione e raffinazione – è particolarmente esposta. Una via alternativa può essere offerta da un lato da un uso più efficiente dei materiali in una logica di “riutilizzo a catena” e di “simbiosi industriale”, dall’altro dallo sfruttamento di quella che molti chiamano la “miniera urbana”, ossia da quei materiali che un tempo scartavamo come rifiuti.

GIOVANNI BRUSSATO Ingegnere minerario, ha sviluppato software e algoritmi per la coltivazione mineraria, la valutazione dell’impatto visivo delle opere sul territorio e la realizzazione di una delle prime banche dati ambientali. Collabora con L’Astrolabio, la newsletter di Amici della Terra. Ha pubblicato Energia verde? Prepariamoci a scavare. I costi ambientali e sociali delle energie rinnovabili (Montaonda 2021) e Cina, la nuova egemonia. La guerra dei metalli rari (Guerini e Associati 2024), con prefazione di Franco Prodi.

LAURA CUTAIA Ingegnera ambientale, è ricercatrice presso l’ENEA, dove è responsabile del Laboratorio per la valorizzazione delle risorse. Al centro della sua ricerca è lo studio della “simbiosi” industriale e delle traiettorie tecnologiche per l’uso efficiente delle risorse nei cicli produttivi. Partecipa a numerosi gruppi di Lavoro e tavoli di confronto a livello nazionale ed europeo.

ALESSANDRO GIRAUDO Economista e storico. Insegna Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi. Con add editore ha pubblicato: Storie straordinarie delle materie prime (2019); Altre storie straordinarie delle materie prime (2021); Quando il ferro costava più dell’oro (2023); Oro, argento e scintillanti follie. Storie dei metalli dei re (2024).

ANTONIO MASSARUTTO Insegna Scienza delle Finanze all’Università di Udine. Esperto di economia dell’ambiente, delle risorse idriche, dei rifiuti, collabora con numerose testate online come lavoce.info, RIE energia, L’Astrolabio. La sua ultima pubblicazione: Un mondo senza rifiuti? Viaggio nell’economia circolare (il Mulino 2019). È membro del comitato scientifico di vicino/lontano.

Alessandro Giraudo

Economista e storico. Insegna Geopolitica delle materie prime e gestione dei rischi all’INSEEC di Parigi. Con add editore ha pubblicato: Storie straordinarie delle materie prime (2019); Altre storie straordinarie delle materie prime (2021); Quando il ferro costava più dell’oro (2023); Oro, argento e scintillanti follie. Storie dei metalli dei re (2024).

Laura Cutaia

Ingegnera ambientale, è ricercatrice presso l’ENEA, dove è responsabile del Laboratorio per la valorizzazione delle risorse. Al centro della sua ricerca è lo studio della “simbiosi” industriale e delle traiettorie tecnologiche per l’uso efficiente delle risorse nei cicli produttivi. Partecipa a numerosi gruppi di Lavoro e tavoli di confronto a livello nazionale ed europeo.

Giovanni Brussato

Ingegnere minerario, ha sviluppato software e algoritmi per la coltivazione mineraria, la valutazione dell’impatto visivo delle opere sul territorio e la realizzazione di una delle prime banche dati ambientali. Collabora con L’Astrolabio, la newsletter di Amici della Terra. Ha pubblicato Energia verde? Prepariamoci a scavare. I costi ambientali e sociali delle energie rinnovabili (Montaonda 2021) e Cina, la nuova egemonia. La guerra dei metalli rari (Guerini e Associati 2024), con prefazione di Franco Prodi.

Alla ricerca del Paesaggio perduto

CONFRONTO
con GIORGIO BRIZIO, FRANCO FARINELLIANNALISA METTA
modera ÀLEN LORETI
in collaborazione con Leggimontagna-Cortomontagna

Il Paesaggio è la nostra quotidianità: è l’innesco di ogni nostro rapporto col mondo. Eppure la sua rimozione dal discorso pubblico è totale. Da sempre la Terra è un territorio instabile e inquieto, devastato da campi di battaglia con tensioni e conflitti irrisolti. E oggi sempre più inquinato per avidità. Come ritrovare un equilibrio tra uomo e paesaggio che ne preveda un uso collettivo e democratico? Secondo Gianni Celati: “Occorre riuscire a guardare il mondo esterno come se si fosse già perso tutto, come chi è straniero dovunque, come chi ha rinunciato all’idea consolante di appartenere a un luogo”. Dinanzi a crisi geopolitiche che ridisegnano poteri e confini e a crisi climatiche e sociali che dimostrano quanto quei confini siano illusori, l’umanità ha forse l’occasione di ripensare i bisogni dell’abitare, del produrre, del viaggiare, del convivere in spazi in continua mutazione. E il paesaggio può ancora suggerire una prospettiva alternativa, delle linee di fuga impreviste, una visione inattesa. 

GIORGIO BRIZIO Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

FRANCO FARINELLI Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).

ANNALISA METTA Professoressa di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. La sua ricerca è rivolta ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate alla progettazione degli spazi aperti a diverse scale. Tra i libri: Verso sud (Libria 2018); Il paesaggio è un mostro(DeriveApprodi 2022); Alberi! (Marsilio Arte 2022).

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Annalisa Metta

Professoressa di Architettura del paesaggio all’Università Roma Tre. La sua ricerca è rivolta ad approfondimenti teorico-critici ed esperienze applicate alla progettazione degli spazi aperti a diverse scale. Tra i libri: Verso sud (Libria 2018); Il paesaggio è un mostro(DeriveApprodi 2022); Alberi! (Marsilio Arte 2022).

I demoni della mente

PRESENTAZIONE
MARTA ALLEVATO dialoga con MATTIA FERRARESI
introduce TOMMASO PIFFER
in collaborazione con Friuli Storia

Siamo davvero sicuri che la realtà che ci circonda non celi una terribile verità tenuta nascosta? Come nascono i complottismi, i “demoni della mente”? In questi anni in cui la mala informazione imperversa abbiamo visto crescere l’interesse per ciò che è antiscientifico e molti hanno abbracciato la convinzione che niente è come sembra. Grandi delusioni e frustrazioni legate alla società e alla politica contemporanea hanno poi concorso a radicalizzare questi convincimenti. I social network come nuove fonti di informazioni a costo zero, insieme alla diffusa confusione tra scienza e pseudoscienza, ci pongono di fronte alle conseguenze dell’attuale tendenza a non avere fiducia in niente, ma a credere a tutto. Fino al punto che i complottisti della destra reazionaria e i progressisti della sinistra woke si tengono per mano, accomunati dall’idea che la realtà che sperimentiamo è una copertura che nasconde qualcos’altro.

MARTA ALLEVATO Giornalista della redazione Esteri dell’agenzia AGI a Roma, dove si occupa di Russia, spazio postsovietico e Iran. Laureata in Lingua e letteratura russa, ha lavorato da freelance a Mosca dal 2010 al 2018 per diversi media, tra cui Sky Tg24, Il Foglio e la Radiotelevisione svizzera italiana, coprendo i principali eventi della vita politica, economica e culturale del Paese. Ha pubblicato La Russia moralizzatrice (Piemme 2024).

MATTIA FERRARESI Giornalista e scrittore, è caporedattore del Domani. Ha lavorato per Il Foglio e ha scritto per importanti testate internazionali: The New York TimesThe Wall Street JournalThe Boston Globe e Foreign Policy. Tra le sue opere più recenti: Solitudine. Il male oscuro delle società occidentali (Einaudi 2020) e I demoni della mente. Il racconto di un’epoca in cui non si ha fiducia in niente ma si crede a tutto (Mondadori 2024). 

TOMMASO PIFFER Insegna Storia contemporanea all’Università di Udine ed è presidente della giuria scientifica del Premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia. Tra le sue pubblicazioni, per Il Mulino: Gli Alleati e la Resistenza Italiana (2010) e la raccolta di saggi Porzûs. Violenza e resistenza sul confine orientale (2012); per Mondadori: Il fronte segreto. Gli Alleati, la Resistenza europea e le origini della guerra fredda 1939-1945 (2024).

Mattia Ferraresi

Giornalista e scrittore, è caporedattore del Domani. Ha lavorato per Il Foglio e ha scritto per importanti testate internazionali: The New York TimesThe Wall Street JournalThe Boston Globe e Foreign Policy. Tra le sue opere più recenti: Solitudine. Il male oscuro delle società occidentali (Einaudi 2020) e I demoni della mente. Il racconto di un’epoca in cui non si ha fiducia in niente ma si crede a tutto (Mondadori 2024).

Marta Allevato

Giornalista della redazione Esteri dell’agenzia AGI a Roma, dove si occupa di Russia, spazio postsovietico e Iran. Laureata in Lingua e letteratura russa, ha lavorato da freelance a Mosca dal 2010 al 2018 per diversi media, tra cui Sky Tg24, Il Foglio e la Radiotelevisione svizzera italiana, coprendo i principali eventi della vita politica, economica e culturale del Paese. Ha pubblicato La Russia moralizzatrice (Piemme 2024).

Dulcis in fundo: una storia di riscatto al sapore di cioccolato

INCONTRO
con TINA BORZACCHIELLO
intervista di FABIO CASTALDO, ANNA STEOLO
in collaborazione con il progetto “Il piacere della legalità?”
e con Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

“Dulcis in fundo” nasce a Casal di Principe, in un bene confiscato alla camorra, nel cuore di un territorio segnato dalla malavita e dalla povertà. Il progetto è il frutto della volontà di Tina Borzacchiello e di altri volontari, che hanno dato vita a una cioccolateria sociale, offrendo a ragazzi disabili la possibilità di formarsi in un laboratorio artigianale. Lavorano insieme e imparano a produrre cioccolato di alta qualità sotto la guida di un maestro cioccolataio che, gratuitamente, ha trasmesso loro la sua passione. La cioccolateria è diventata un simbolo di riscatto, una realtà produttiva che offre anche una speranza concreta per i giovani del territorio, perché offre un’opportunità di lavoro in un luogo che una volta apparteneva alla criminalità organizzata. In questo laboratorio, i ragazzi non solo sviluppano competenze, ma imparano anche a sentirsi parte di una comunità che crede nel loro valore e nel loro futuro.

TINA BORZACCHIELLO Presidente della cooperativa sociale mista Davar nata nella parrocchia di San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana, e fondatrice di Dulcis in fundo, una cioccolateria sociale nata in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe. La cioccolateria non solo produce dolci di alta qualità, ma rappresenta anche un esempio di riscatto sociale, offrendo formazione e inclusione a giovani con disabilità e trasformando un luogo segnato dalla malavita in un’opportunità di speranza e cambiamento per la comunità.

FABIO CASTALDO Studente del Liceo artistico Sello di Udine. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

ANNA STEOLO Studentessa del Liceo artistico Sello di Udine, fa parte della redazione del Messaggero Veneto Scuola. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

Anna Steolo

Studentessa del Liceo artistico Sello di Udine, fa parte della redazione del Messaggero Veneto Scuola. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

Fabio Castaldo

Studente del Liceo artistico Sello di Udine. Ha visitato la cioccolateria Dulcis in fundo.

Lingua Mater

PROIEZIONE 
documentario di Massimo Garlatti-Costa
prima proiezione pubblica
interviene MASSIMO GARLATTI-COSTA
una coproduzione Belka Media e Raja Films
con il sostegno di LEM-Italia, Fondo Audiovisivo del FVG, Film Commission FVG, Università di Girona, Università di Udine, Regione Autonoma FVG
Italia, 2024, durata 54’

La lingua madre è il primo suono che un bambino impara a conoscere, rappresenta l’origine e l’appartenenza di un individuo e di un popolo in ogni parte del mondo. È un principio di diversità universale. Di fronte al grave pericolo di omologazione o cancellazione che tutte le lingue, minori e non, stanno affrontando in questo momento storico, in un colorato mosaico di interviste ed emozioni raccolte in sei anni di ricerche e viaggi – dall’Europa all’Africa e al Sud America – il documentario esplora i sentimenti linguistici delle persone e la lotta delle comunità per la sopravvivenza delle lingue minoritarie, quelle legate all’affetto, seguendo le rotte commerciali delle mastodontiche navi che solcano mari e oceani e collegano porti e popoli. Il viaggio si conclude a Buenos Aires, in una piccolissima ma attiva comunità di friulani che cercano di mantenere viva la loro lingua e la loro cultura.

MASSIMO GARLATTI-COSTA Regista, produttore e sceneggiatore. Nel Regno Unito ha collaborato per un decennio con la BBC, Channel 4 e numerose case di produzione indipendenti, lavorando in fiction, documentari e pubblicità. In Italia ha fondato Raja Films, sviluppando progetti innovativi per la RAI e altre emittenti. Dal 2016 collabora con Belka Media alla realizzazione di documentari e progetti crossmediali. Tra le sue opere: Toros, Ho visto un Re, Predis, Isonzofront, Missus, Quando la terra chiama, Nuovi Italiani, Fronte del Rock. Lingua Mater (2025) è il suo ultimo lavoro.

Massimo Garlatti-Costa

Regista, produttore e sceneggiatore. Nel Regno Unito ha collaborato per un decennio con la BBC, Channel 4 e numerose case di produzione indipendenti, lavorando in fiction, documentari e pubblicità. In Italia ha fondato Raja Films, sviluppando progetti innovativi per la RAI e altre emittenti. Dal 2016 collabora con Belka Media alla realizzazione di documentari e progetti crossmediali. Tra le sue opere: Toros, Ho visto un Re, Predis, Isonzofront, Missus, Quando la terra chiama, Nuovi Italiani, Fronte del Rock. Lingua Mater (2025) è il suo ultimo lavoro.

Giovanni Tuni, Gorizia e la filosofia contemporanea

LEZIONE 
di ENRICO PETRIS
introduce BEATRICE BONATO
in collaborazione con Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg

Benché poco noto, il filosofo goriziano Giovanni Tuni (1895 – 1968) merita di essere ricordato per diversi motivi. Innanzitutto perché la formazione liceale nella Gorizia austriaca gli permise di leggere la bibliografia filosofica in lingua originale. Poi perché, oltre ai classici, cita sempre anche i filosofi contemporanei, e non solo gli italiani, dimostrando di essere aggiornato sui temi del dibattito filosofico che si andava sviluppando fra intellettuali europei ed americani. In terzo luogo, e soprattutto, perché ha tentato una critica e una riforma dell’idealismo gentiliano. E infine, perché lo ha fatto cercando di mettere in luce e di valorizzare il discorso sulla scienza, modalità rara in un idealista e in generale nell’Italia degli anni Cinquanta del secolo scorso. Questa sua idealità riformatrice si è trasformata nella redazione di tre volumi che insistono fin dal titolo sull’importanza della filosofia della scienza quando ancora nell’accademia italiana non c’era una cattedra dedicata.

ENRICO PETRIS Insegna Storia e Filosofia al liceo Marinelli di Udine. Fra le sue pubblicazioni: La lezione di Sergio Sarti. Metafisica classica e democrazia del fairplay (La Nuova Base 2020); Variazioni nel campo della metafisica. Scienza, filosofia e fede in Angelo Crescini (La Nuova Base 2020); Elio Bartolini (KappaVu 2022); Cominciai ad aspettare con ansia e desiderio il momento di andare al liceo (La Nuova Base, 2024). Sua la voce del Dizionario biografico dei friulani dedicata a Giovanni Tuni.

BEATRICE BONATO È presidente della Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, fa parte del comitato scientifico di vicino/lontano e della redazione di “aut aut”, di cui ha curato i fascicoli monografici La scuola impossibile (2013) e Bruno Latour e la modernità impossibile (con F. Leoni e M. Pacini, 2024). Con Mimesis ha pubblicato Sospendere la competizione. Un esercizio etico (2015) e ha curato il Quaderno di “Edizione” Pensare il presente(con C. Tondo 2025).

Tina Borzacchiello

Presidente della cooperativa sociale mista Davar nata nella parrocchia di San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana, e fondatrice di Dulcis in fundo, una cioccolateria sociale nata in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe. La cioccolateria non solo produce dolci di alta qualità, ma rappresenta anche un esempio di riscatto sociale, offrendo formazione e inclusione a giovani con disabilità e trasformando un luogo segnato dalla malavita in un’opportunità di speranza e cambiamento per la comunità.

Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità

PROGETTO FORMATIVO DELLE SCUOLE IN RETE INTERISTITUZIONALE
presentazione dei risultati della XVIII edizione dedicata a Walter Max Cosina
coordinamento del progetto LILIANA MAURO, CHIARA TEMPO

intervengono nell’ordine:
SILVIA STENER La memoria come forma di giustizia
PIERO PETRUCCO Testimonianza di un imprenditore
TINA BORZACCHIELLO Il cioccolato: opportunità e inclusione
FABRIZIO ARENA Costruzione di Comunità
TORIALE HASHEMI Nato e cresciuto in guerra
STUDENTI INTERNAZIONALI DI RONDINE Trasformare positivamente il conflitto
GIANLUCA COSTANTINI Aggiustare il mondo con il disegno
DJ TUBET Parole e musica di legalità

conducono gli studenti e le studentesse della Rete
Amira Almi, Samuele Bellina, Donia Imene Bouchenafa, Gaia Del Gobbo, Alessandro Gallo, Nikolina Kojcinovic, Matilda Menazzi, Engy Yuma Scarpin

video degli studenti
Nord e Sud uniti contro le mafie Liceo Scientifico N. Copernico 
Macramè: intrecciare legami Liceo Artistico G. Sello
Sulle terre di don Peppe Diana: storie di riscatto Liceo C. Percoto 
Il potere del no! PCTO Licei C. Percoto e N. Copernico
Colletta Alimentare: una passione lunga 10 anni ISIS B. Stringher
Questo non è amore ISIS A. Malignani
La videoteca della Rete ITT GG. Marinoni e Elia Fuligni

Parole e musica di legalità – freestyle
CPIA Casa Circondariale Udine
Licei C. Percoto, G. Sello e Dj Tubet
esibizioni degli studenti
Duloc: mondo luminoso e bello!
rielaborazione teatrale del film Shrek
con il Gruppo teatrale Liceo Percoto
coordinamento: Federica Sansevero

musica
SOUNDBURST BAND
Flavia Martini chitarra
Alessandro Moroso basso
Gianluigi Nuccio tastiera
Giulia Nuccio voce
Gioele Pennasilico batteria
Liceo C. Percoto, ISIS A. Malignani, Uniud

Presentazione dei risultati della XVIII edizione, dedicata a Eddie Walter Max Cosina, agente della scorta del giudice Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio a Palermo. Per tenere viva la memoria, per restituire dignità alle vite spezzate e trasformare quella tragica storia in memoria collettiva.

Momento conclusivo di un percorso formativo rivolto agli studenti su cittadinanza attiva, legalità, etica e responsabilità. Durante la mattinata in teatro, i ragazzi delle Scuole della Rete presentano i risultati delle loro attività e si confrontano con testimoni che spendono la vita per i valori di cittadinanza: dignità, solidarietà, legalità.

Il progetto, alla sua diciottesima edizione, ha coinvolto quattordici istituti scolastici di Udine, San Daniele, Gemona del Friuli e Tolmezzo.

Insieme a: Magistratura di sorveglianza – Tribunale Udine; Casa Circondariale Udine; Ufficio Esecuzione Penale Esterna UD-PN; Garante Comunale dei diritti delle persone detenute; Carcere Femminile di Pozzuoli; Camera Penale FVG; Direzione Investigativa Antimafia Trieste; Nucleo Polizia di Stato Udine; Corpo Vigili del Fuoco Udine; Agenzia delle Entrate Udine, Comitato Pari Opportunità-Ordine Avvocati Udine; Zero Tolerance Comune Udine; ASUFC-Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze-SERT Udine; CEFS Udine; Centro di accoglienza e promozione culturale E. Balducci Zugliano; Laboratorio teatrale Spazio Aperto 

e con le Associazioni: vicino/lontano; Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie; ICARO Volontariato Giustizia; SISIFO; Centro Servizi Volontariato-CTA Friuli Centrale; MoVI FVG; Centro Caritas Udine; Mensa La Gracie di Diu Caritas; Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra; ADO FVG, AFDS San Daniele del Friuli, CeVI; OIKOS; GET UP; Festival Costituzione San Daniele del Friuli; Rete delle Scuole di Pace; Rondine-Cittadella della Pace; L’ISTRICE-Centro formazione con uomini autori di violenza; Co.S.M.O Legacoop; CeVI; Linea d’Ombra Trieste; ARACON; Addiopizzo-Palermo; Gariwo-Giardino dei Giusti Milano; Memoriale Shoah-Binario 21-Milano; Casa ACMOS Torino; Emmaus Palermo, Centro Padre Puglisi Palermo; Comitato don Peppe Diana Casal di Principe; La Scugnizzeria-Libreria di Scampia – Napoli, Art Espressa Caserta; Fondazione Giancarlo Siani; Associazione Pereira, Bagnacavallo (RA); Cooperativa sociale Al di là dei sogni Caserta; Cooperativa sociale DAVAR – Dulcis in Fundo – Casal di Principe. 

a cura di 
Liceo C. Percoto, Scuola capofila Udine
Liceo Artistico G. Sello Udine
Liceo Scientifico N. Copernico Udine
Liceo Scientifico G. Marinelli Udine 
ISIS A. Malignani Udine
ISIS B. Stringher Udine
ISIS C. Deganutti Udine
ISIS V. Manzini San Daniele del Friuli
ISIS Magrini Marchetti Gemona del Friuli
ISIS R. D’Aronco Gemona del Friuli
ISIS Paschini Linussio Tolmezzo
ITT GG. Marinoni Udine
CPIA Centro Provinciale Istruzione Adulti-Casa Circondariale Udine
IC 2° Udine sede Valussi
Presidio degli insegnanti di Libera Udine, intitolato a Rita Atria

con il patrocinio di
Regione FVG, Comune di Udine, Garante Comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Camera Penale FVG, Comitato Pari Opportunità – Avvocati di Udine, vicino/lontano, Direzione Investigativa Antimafia Trieste, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, MoVI FVG, CTA Friuli centrale, Get Up, Osservatorio Regionale Antimafia.

con il sostegno di
Regione FVG, Comune di Udine, vicino/lontano, Fondazione Paolo Petrucco, Fondazione Friuli, MoVI FVG, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

SILVIA STENER Nipote di Walter Eddie Max Cosina, agente di scorta del magistrato Paolo Borsellino, che il 19 luglio 1992, insieme ad altri colleghi, fu ucciso nella strage di via d’Amelio a Palermo. Silvia tiene viva la memoria di quanto accaduto, per restituire dignità alle vite spezzate e trasformare quella tragica storia in memoria collettiva.

PIERO PETRUCCO Ingegnere civile, Amministratore Delegato di I.CO.P. SpA Società Benefit, impresa di costruzioni di famiglia, fondata nel 1920. Socio fondatore e vicepresidente dal ’96 di Vicini di Casa onlus, associazione che favorisce l’accesso alla casa a persone in condizioni di disagio. Presidente di Sudin onlus, associazione che ha fatto nascere e sostiene da oltre 15 anni una scuola di arti e mestieri in Sud Sudan.

TINA BORZACCHIELLO Presidente della cooperativa sociale mista Davar nata nella parrocchia di San Nicola di Casal di Principe, la chiesa di don Peppe Diana, e fondatrice di Dulcis in fundo, una cioccolateria sociale nata in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe. La cioccolateria non solo produce dolci di alta qualità, ma rappresenta anche un esempio di riscatto sociale, offrendo formazione e inclusione a giovani con disabilità e trasformando un luogo segnato dalla malavita in un’opportunità di speranza e cambiamento per la comunità.

FABRIZIO ARENA Presidente dell’Associazione Laboratorio Zen Insieme, attivo nel quartiere Zen, Zona Espansione Nord di Palermo. Il Laboratorio Zen Insieme ha come priorità la presa di coscienza, la crescita e l’autonomia degli abitanti del quartiere, in particolare dei bambini e delle loro famiglie. Promuove attività per la rimozione delle cause del disagio e il superamento delle varie forme di marginalità.

TORIALE HASHEMI Giovane afghano, laureato in giornalismo, lascia il proprio Paese in seguito alla persecuzione della sua famiglia da parte dei talebani. Dopo un viaggio molto rischioso, attraverso Iran, Turchia e Grecia, arriva in Italia, dove vive da quattordici anni e lavora come interprete, educatore professionale e mediatore culturale. È anche rappresentante del Comitato Afghano per il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia.

STUDENTI INTERNAZIONALI DI RONDINE Organizzazione fondata nel 1998 da Franco Vaccari, Rondine Cittadella della Pace si impegna a diffondere il proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti (Metodo Rondine). Lo Studentato internazionale-World House accoglie ogni anno giovani provenienti da Paesi che vivono, o hanno vissuto, guerre e conflitti: due anni di formazione e convivenza fra “nemici” per diventare ambasciatori di pace nel proprio Paese e contribuire alla trasformazione dei conflitti.

GIANLUCA COSTANTINI Artista attivista, combatte le sue battaglie civili e umanitarie attraverso il disegno. Collabora con ActionAid, Amnesty International e Arci. Pubblica su testate italiane e straniere. I suoi ultimi libri: Libia (con F. Mannocchi, Mondadori 2019); Patrick Zaki, una storia egiziana (con L. Cappon, Feltrinelli 2022); con Becco Giallo: Human Rights Portraits (2023); Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione (con D. Morgante, Altreconomia 2024). Ha illustrato il graphic memoir di Ai Weiwei Zodiac, pubblicato nel 2024 con i testi di Elettra Stamboulis in lingua inglese (Random House), portoghese (Objectiva) e italiano (Oblomov Edizioni).

DJ TUBET Rapper, produttore e freestyler friulano, contamina l’hip hop con dub, reggae e world music. Nel freestyle in friulano raggiunge 15 sillabe al secondo. Fin Cumò è il suo album più recente (14 canzoni in 14 lingue). È tra i pionieri di una tecnica rap e della Pedagogia Hip Hop che applica nelle scuole.

SOUNDBURST BAND Cinque ragazzi, uniti dalla passione per il rock, con un sound energico e coinvolgente. Attraverso la loro musica trasmettono entusiasmo e autenticità, portando sul palco tutta la forza del rock.

FEDERICA SANSEVERO Attrice-autrice freelance e direttrice artistica del Teatro del Silenzio APS; dal 2000 promuove il pensiero a-duale, basato sulla compresenza e sulla connessione degli opposti. Il suo percorso integra invenzione del Femminile, interculturalità, lavoro sociale, anche con adolescenti, oltre a realizzare produzioni che uniscono lo stile del teatro popolare con quello filosofico. Ultimo lavoro: IL MOSTRO sul tema del disagio giovanile.

Soundburst Band

Cinque ragazzi, uniti dalla passione per il rock, con un sound energico e coinvolgente. Attraverso la loro musica trasmettono entusiasmo e autenticità, portando sul palco tutta la forza del rock.

Studenti Internazionali di Rondine

Organizzazione fondata nel 1998 da Franco Vaccari, Rondine Cittadella della Pace si impegna a diffondere il proprio metodo per la trasformazione creativa dei conflitti (Metodo Rondine). Lo Studentato internazionale-World House accoglie ogni anno giovani provenienti da Paesi che vivono, o hanno vissuto, guerre e conflitti: due anni di formazione e convivenza fra “nemici” per diventare ambasciatori di pace nel proprio Paese e contribuire alla trasformazione dei conflitti.

Toriale Hashemi

Giovane afghano, laureato in giornalismo, lascia il proprio Paese in seguito alla persecuzione della sua famiglia da parte dei talebani. Dopo un viaggio molto rischioso, attraverso Iran, Turchia e Grecia, arriva in Italia, dove vive da quattordici anni e lavora come interprete, educatore professionale e mediatore culturale. È anche rappresentante del Comitato Afghano per il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia.

Fabrizio Arena

Presidente dell’Associazione Laboratorio Zen Insieme, attivo nel quartiere Zen, Zona Espansione Nord di Palermo. Il Laboratorio Zen Insieme ha come priorità la presa di coscienza, la crescita e l’autonomia degli abitanti del quartiere, in particolare dei bambini e delle loro famiglie. Promuove attività per la rimozione delle cause del disagio e il superamento delle varie forme di marginalità.

Silvia Stener

Nipote di Walter Eddie Max Cosina, agente di scorta del magistrato Paolo Borsellino, che il 19 luglio 1992, insieme ad altri colleghi, fu ucciso nella strage di via d’Amelio a Palermo. Silvia tiene viva la memoria di quanto accaduto, per restituire dignità alle vite spezzate e trasformare quella tragica storia in memoria collettiva.

Non siamo scarti

con LUCIO CARACCIOLO 
intervista di PAOLO POSSAMAI

in collaborazione con Historia e LiMes Club Pn-Ud-Ve   

con il sostegno di Amga Energia & Servizi

Stiamo assistendo in diretta alla dissoluzione dell’asse euroatlantico: è venuto a galla il risentimento americano nei confronti degli europei, definiti “scrocconi” e approfittatori di una protezione militare immeritata. Insomma, l’America ci ha mollato con il realismo sbrigativo e la sgradevole brutalità di Trump. E ora, il sistema degli schieramenti tradizionali subisce una torsione che cambia la storia. Gli europei – che da tre generazioni hanno introiettato la certezza che la guerra in Europa fosse stata abolita per sempre – nelle grandi manovre fra grandi potenze, dove tutto sembra ridursi alla competizione fra Stati Uniti, Cina e Russia, sono marginali e divisi e l’Italia rischia l’irrilevanza totale in un eventuale tavolo negoziale. Ma il mondo è molto più grande e nessuno ama essere scartato a priori. Se non vogliamo rischiare di finire schiacciati tra oligarchie e autocrazie e scegliamo di essere “protagonisti”, dobbiamo rivendicare storia e memoria, valorizzando la centralità del Mediterraneo che ci lega con vincoli secolari al vicino Oriente e al Nordafrica.

LUCIO CARACCIOLO Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive di politica estera per Repubblica e per testate straniere. Insegna Studi strategici alla Luiss di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Il suo ultimo libro: Accogliere (con A. Riccardi, Piemme 2023).

PAOLO POSSAMAI Direttore editoriale di Nord Est Multimedia. Giornalista e storico, ha realizzato il proprio percorso professionale prima nel gruppo Espresso poi in Gedi. Ha diretto i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Corriere delle AlpiLa Nuova di Venezia e Mestre e Il Piccolo di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di Repubblica Affari&Finanza e ha collaborato con La Stampa. Collabora con Rai Storia e Rai Radio 3 per il programma Prima pagina.

Corpo medico, psichico, vivente

LECTIO MAGISTRALIS
di VITTORIO LINGIARDI
introduce FRANCESCA MEDIOLI
a cura di Università Popolare di Udine

I corpi non sono tutti uguali. Ci sono i corpi dei ricchi e quelli dei poveri, i corpi giovani e non più giovani, i corpi sani e quelli malati. Malati per un po’ o per sempre; tra questi, quelli trascurati e gli accuditi. Corpi liberi e imprigionati, di pace o di guerra. Oggi i nostri corpi sono sottoposti a una torsione, attraversati da un doppio movimento: da una parte il progressivo svanire nel virtuale, dall’altra la loro assillante concretezza decorativa e muscolare. Intanto i “corpi veri” (quelli schiacciati mentre lavorano, dissanguati sotto le bombe, annegati nel Mediterraneo, ammalati dalla povertà) vengono rimossi. Il corpo ci segue e ci accompagna. È il nostro io, ma anche il primo tu.

VITTORIO LINGIARDI Psichiatra e psicoanalista, professore di Psicologia dinamica alla Sapienza di Roma e Senior Research Fellow della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza (SSAS). Tra i suoi ultimi libri: Arcipelago N. Variazioni sul narcisismo (Einaudi 2021); I meccanismi di difesa (Cortina 2002/2023); L’ombelico del sogno (Einaudi 2023); Corpo, umano (Einaudi 2024).

FRANCESCA MEDIOLI Ha insegnato vent’anni Storia delle donne all’Università di Reading nel Regno Unito e ora insegna a Ca’ Foscari a Venezia. Dal 2022 è presidente dell’Università Popolare di Udine.

Francesca Medioli

Ha insegnato vent’anni Storia delle donne all’Università di Reading nel Regno Unito e ora insegna a Ca’ Foscari a Venezia. Dal 2022 è presidente dell’Università Popolare di Udine.

Borderless

PROIEZIONE
ciclo a cura di GIOIA MELONI

La storia dei confini appartiene al DNA della nostra regione e passa attraverso dominazioni e guerre, saghe famigliari di sofferenza ed esodi, accoglienza e respingimenti, sangue e amicizia. Fino a qualche decennio fa, da qui si emigrava in cerca di fortuna. Con i nostri confini aperti, oggi siamo capolinea di una rotta di disperazione che ha come traguardo l’Occidente. In occasione di GO 2025, una piccola rassegna di video di autori della regione riflette su tutto questo. Chi ci racconta i giochi di potere alle frontiere dell’Italia nel dopoguerra, chi le vite dei migranti, chi ci rivela con un sorriso i nostri pregiudizi e chi ci parla di collaborazioni scientifiche. E chi di natura, per ricordarci la straordinaria ricchezza di biodiversità di un territorio affacciato su tre paesi…

U.Z.C Ufficio Zone di Confine
di Massimo Garlatti-Costa
2017, durata 35’00”

Il documentario racconta il difficile momento storico dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando l’Italia si trovò a dover gestire il destino di due regioni di frontiera, abitate da consistenti minoranze nazionali e contese da due Stati confinanti: l’Alto Adige/Südtirol, che voleva ricongiungersi con l’Austria; e la Venezia Giulia, rivendicata dalla Jugoslavia comunista di Tito. Per fare fronte alla spinosa situazione, venne istituito l’Ufficio Zone di Confine, un ufficio il cui scopo era mantenere l’italianità in questi territori, soprattutto attraverso delle attività “riservate”. U.Z.C.  è una storia segreta, venuta alla luce dopo oltre cinquant’anni, che mostra i giochi di potere ai confini dell’Italia e la costruzione della democrazia dopo la guerra. 

Massimo Garlatti-Costa Regista, produttore e sceneggiatore. Nel Regno Unito ha collaborato per un decennio con la BBC, Channel 4 e numerose case di produzione indipendenti, lavorando in fiction, documentari e pubblicità. In Italia ha fondato Raja Films, sviluppando progetti innovativi per la RAI e altre emittenti. Dal 2016 collabora con Belka Media alla realizzazione di documentari e progetti crossmediali. Tra le sue opere: Toros, Ho visto un Re, Predis, Isonzofront, Missus, Quando la terra chiama, Nuovi Italiani, Fronte del Rock. Lingua Mater (2025) è il suo ultimo lavoro.

GO VID. Quando riappare il confine – Ko vidiš spet mejo
di Carlo Ghio
produttrice Sara Terpin 
2020, durata 27’00”

Gorizia e Nova Gorica: due città su un confine cancellato più di 10 anni fa, ma riapparso improvvisamente nella primavera del 2020. In piazza Transalpina/Trg Evrope ricompare una grata. Non si può più passare da una parte all’altra. La rete che è tornata a dividere l’Italia dalla Slovenia ha inciso fortemente sulla vita quotidiana, spezzando legami, riaprendo vecchie ferite e interrompendo molteplici attività transfrontaliere. Come hanno reagito le persone, quali emozioni e quali storie si sono intrecciate in quei mesi lungo il confine ripristinato?

Carlo Ghio Fotografo e videomaker, è fondatore assieme a Sara Terpin, traduttrice e pubblicista, del blog Slovely.eu, da 13 anni punto di riferimento per il pubblico italiano su turismo, cultura e tradizioni della Slovenia. Nell’ambito di Slovely.eu la coppia ha realizzato una serie di brevi videoreportage, con particolare attenzione agli aspetti etnografici delle usanze slovene legate alle festività tradizionali. 

Fermata Padriciano
di Elisa Cozzarini
da un’idea di Pietro Spirito
2021, durata 16’ 

Il documentario riporta alla luce la storia poco nota del Campo profughi stranieri di Padriciano che, negli anni della guerra fredda tra il 1965 e il 1979, accolse a Trieste coloro che fuggivano dai regimi comunisti e cercavano la libertà in Occidente. Giungevano per lo più dall’Europa orientale e, negli ultimi anni, dal Vietnam. Il Campo profughi di Padriciano era il primo luogo di accoglienza per chi chiedeva asilo politico in Italia. Qui, gli immigrati venivano identificati, il personale sanitario verificava il loro stato di salute e una commissione valutava l’idoneità a ricevere l’asilo politico o altra forma di protezione. Il film raccoglie le testimonianze di tre medici, di un’infermiera e due funzionari che lavorarono nel Campo. Il racconto di Victor Foia completa il quadro con il punto di vista di un ex profugo, che abitò a Padriciano nell’autunno del 1969, prima di partire per una nuova vita negli Stati Uniti. 

Elisa Cozzarini Giornalista e autrice di documentari. Dal 2006 scrive di ambiente e di temi sociali, per Vita.it e La Nuova Ecologia. Si dedica al racconto dei luoghi, in particolare del Nordest, attraverso la scrittura, la fotografia e l’audiovisivo. Tra i suoi libri, Il deserto negli occhi (con Ibrahim Kane Annour, Nuova dimensione 2013). Come fotografa, ha partecipato alla mostra They won’t budge, sugli immigrati africani in Europa, alla New York University. Collabora con l’associazione culturale Cinemazero di Pordenone, per le iniziative di sostenibilità ambientale.

Place of Memory 
di Stefano Morandini, Alessandro Monsutti
2019, durata 6’40”

Eugenio e Adriana hanno acquistato per passione un bunker militare della Guerra fredda, Il bunker di Purgessimo, diventandone custodi e guide, e trasformando un luogo che per necessità strategiche doveva rimanere celato, in un nodo di una vasta rete turistica, denominata EuropeangreenbeltUna sorta di cintura che attraversa per 12.500 chilometri, otto regioni biogeografiche in ventiquattro paesi europei ed extraeuropei e che ha lo scopo di consentire la riconversione verde di un territorio ad alto valore bioambientale, segnato dalla presenza di infrastrutture militari.

Stefano Morandini Antropologo visuale, specializzato nelle aree linguistiche di contatto della regione Fvg, è autore di saggi e documentari di ricerca (www.docufriul.com).

Alessandro Monsutti Antropologo, professore al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra. Dagli anni Novanta conduce ricerche su rifugiati e frontiere. È autore di numerosi libri e articoli accademici.

Terra di incontro, dialogo e conoscenza Esperienze di educazione al patrimonio culturale in Friuli Venezia Giulia

presentazione del volume curato da Morena Maresia per Nardini Editore, Firenze 2024
con TOMASO MONTANARI
interventi di ANDREA PESSINA, VALENTINA MINOSI, MORENA MARESIA
in collaborazione con il Segretariato Regionale per il Friuli Venezia Giulia e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Ministero della Cultura

L’evento inaugura e apre le Giornate di Studio organizzate dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Due giornate dedicate all’educazione al patrimonio culturale, approfondito con uno sguardo multidisciplinare. Gli interventi sono rivolti a docenti, educatori socio-pedagogici, professionisti del patrimonio e studenti. I contributi, gli approfondimenti storici e i percorsi progettuali presentati nel volume hanno l’obiettivo di condividere riflessioni e metodologie di ricerca atte a sviluppare attività replicabili in ambito educativo con esperienze di inclusione e partecipazione. Tra palazzi, piazze, paesaggi, emerge con evidenza l’eterogeneità e la ricchezza storica di un territorio di confini e di attraversamenti, di emigrazione e immigrazione.


TOMASO MONTANARI Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

VALENTINA MINOSI Architetta, dottore di ricerca, da maggio 2024 è Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.

ANDREA PESSINA Dirigente del Ministero della Cultura dal 2009, è stato Soprintendente dell’Abruzzo e della Toscana, Soprintendente unico di Firenze ed è attualmente Segretario regionale per il Friuli Venezia Giulia. Ha insegnato Archeologia preistorica in diverse università italiane.

MORENA MARESIA Funzionaria restauratrice conservatrice, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e laguna e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia. Impegnata sui temi della fruizione, accessibilità e inclusione culturale.

GIORNATE DI STUDIO APERTE AL PUBBLICO

GIOVEDÌ 8 MAGGIO – ORE 14.00-17.00 – PALAZZO CLABASSI via Zanon 2
interventi di: Elisabetta Borgia, Marina Di Berardo, Susanna Occorsio, Camilla Casonato, Anna Frangipane, Enrico Sbriglia, Davide Zoletto

VENERDÌ 9 MAGGIO – ORE 10.00-13.00 e ORE 14.00-17.00 – PALAZZO CLABASSI via Zanon 2
interventi di: Morena Maresia, Marco Ius, Carmine Marinucci, Fabio Spitalieri, Valentina Masotto, Monica Bernacchia, Elena Rocco, Giovanna De Apollonia, Farnaz Farahi, Elisabetta Iob

Programma dettagliato e iscrizioni: www.sabapfvg.cultura.gov.it

Andrea Pessina

Dirigente del Ministero della Cultura dal 2009, è stato Soprintendente dell’Abruzzo e della Toscana, Soprintendente unico di Firenze ed è attualmente Segretario regionale per il Friuli Venezia Giulia. Ha insegnato Archeologia preistorica in diverse università italiane.

Valentina Minosi

Architetta, dottore di ricerca, da maggio 2024 è Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.

Scarto

EVENTO DI APERTURA
con PAOLA CARIDI, TOMASO MONTANARI
con il sostegno di BCC Banca di Udine

Questa non è un’edizione come le altre, non è un tempo come gli altri. Abbiamo chiesto a due intellettuali, amici di vicino/lontano, di aprire il festival 2025 intrecciando le loro intelligenze e le loro sensibilità, a partire dalla parola “scarto”, filo conduttore di questo programma. Dopo i loro singoli interventi, dialogheranno tra loro e poi con chi vorrà intervenire dal pubblico, per riflettere, tutti insieme, sui temi che ci stanno a cuore e interrogano le nostre coscienze. 

«Quando sono debole, è allora che sono forte» 
La profezia degli scartati
LECTIO MAGISTRALIS di TOMASO MONTANARI

La parola ‘scarto’. La sua polisemia è, per i linguisti, casuale. Ma, ai miei occhi, felicissima. Nella sua forma si trovano a confluire due storie etimologiche diverse. Lo scarto è ciò che si scarta, cioè che si butta via. La seconda scelta, quello che si lascia ai margini. Ma lo scarto è anche il movimento improvviso e imprevisto che riapre i giochi, e cambia paradigma. È dagli scartati che viene la salvezza. La mossa del cavallo che riapre i giochi, e cambia la storia. 

Non dimenticare un solo nome 
Elegia per i sudari di Gaza 
LECTIO MAGISTRALIS di PAOLA CARIDI

Teli di mussola, e poi di plastica. Bianchi perché bianco è il colore del sudario. Le sindoni di Gaza sono il simbolo dei corpi che non abbiamo visto, prima, quando erano ancora vivi. Avvolgere, “incartare” i corpi dei defunti non è solo la pratica che dà dignità anche alla morte. È la rappresentazione della fisicità della guerra. Del suo costo insopportabile, occultato dentro sudari allineati, tutti uguali. Tutti bianchi. 

A restituire la loro storia, il loro volume nel mondo sono i nomi. Scritti con un pennarello che stingerà presto. Dare nome, e non dimenticarne neanche uno, è atto di resistenza. È tentativo, tenace, di conservare la dignità almeno dei morti. Quando persa è stata la strada per salvare i vivi.

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

TOMASO MONTANARI Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

No Other Land

PROIEZIONE
documentario di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor
produzione Wanted Cinema con il patrocinio di Amnesty International
anno 2024, durata 96’
premiato alla Berlinale 2024 e agli EFA (European Film Awards) 2024 
Premio Oscar 2025 come Miglior Documentario 

in collaborazione con CEC-Centro Espressioni Cinematografiche, AssoPace Palestina
ingresso a pagamento. Biglietti disponibili presso la biglietteria del Cinema Visionario e online su visionario.movie.

interviene LUISA MORGANTINI
introduce GIANPAOLO CARBONETTO

Diretto, prodotto, scritto e montato da un collettivo israelo-palestinese, il film è stato girato nell’arco di cinque anni, dal 2019 al 2013, ma incorpora anche video registrati negli anni precedenti, con il cellulare o piccole videocamere, da Basel Adra e altri attivisti palestinesi per mostrare al mondo, tramite quelle testimonianze video, l’ingiustizia e l’oppressione che gli abitanti di Masafer Yatta – nel governatorato di Hebron in Cisgiordania – continuano a subire da parte delle forze di difesa israeliane (IDF), che vogliono appropriarsi del territorio per costruirci una zona d’addestramento militare. Mentre si susseguono le demolizioni di case e infrastrutture energetiche, oltre che dell’unica scuola costruita dagli abitanti stessi durante la notte contro il volere del governo israeliano, Basel stringe un rapporto professionale e d’amicizia col suo coetaneo Yuval Abraham, un giornalista israeliano che lo aiuta a filmare le demolizioni. Parallelamente allo spopolamento forzato, fioriscono nella zona nuovi insediamenti illegali di coloni israeliani armati fino ai denti, che vessano e terrorizzano gli abitanti con la protezione dell’esercito.

LUISA MORGANTINI Attivista e politica italiana, presidente dell’associazione Assopace Palestina, è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra. Prima donna eletta alla segreteria della Federazione Lavoratori Metalmeccanici di Milano. Dal 2007 è stata vicepresidente del Parlamento Europeo con l’incarico delle politiche per l’Africa e per i diritti umani.

GIANPAOLO CARBONETTO Giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Luisa Morgantini

Attivista e politica italiana, presidente dell’associazione Assopace Palestina, è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra. Prima donna eletta alla segreteria della Federazione Lavoratori Metalmeccanici di Milano. Dal 2007 è stata vicepresidente del Parlamento Europeo con l’incarico delle politiche per l’Africa e per i diritti umani.

Svanire

VERNISSAGE
personale di MATTIA CUTTINI

Fino al 31 maggio negli orari di apertura della libreria

Una riflessione visiva sullo scarto: ciò che resta indietro, ciò che si perde, ciò che viene rimosso o dimenticato. Le opere in mostra, fisiche, digitali o ibride, raccontano il dissolversi dei supporti, dei formati, delle memorie. L’errore di stampa, l’inchiostro che svanisce, l’impacchettamento che nega il contenuto, diventano gesti di resistenza o tracce di una trasformazione. Il confronto tra materiali fragili e permanenze digitali apre domande sul tempo, sull’identità, sulla sopravvivenza dell’opera. In un’epoca di sovraccarico e obsolescenza, Svanire non è solo sparire, ma anche scegliere cosa lasciare, cosa salvare, cosa reinventare. La scomparsa diventa linguaggio, lo scarto diventa forma.


MATTIA CUTTINI Artista e designer friulano, lavora tra collage, stampa sperimentale e NFT. I suoi lavori, tra gesto analogico ed errore tecnico, gli hanno permesso di esporre in diversi Paesi grazie al mondo crypto e digitale. 

Mattia Cuttini

Artista e designer friulano, lavora tra collage, stampa sperimentale e NFT. I suoi lavori, tra gesto analogico ed errore tecnico, gli hanno permesso di esporre in diversi Paesi grazie al mondo crypto e digitale. 

Foto di Benedetta Folena

Su quale sponda la felicità? Modernità e nostalgia nell’Asia di Tiziano Terzani

INAUGURAZIONE
mostra fotografica
30 foto dall’Archivio Terzani per i 30 anni di Un indovino mi disse
a cura di Nicole Pecoitz

intervengono NICOLE PECOITZ, ÀLEN LORETI

in collaborazione con Archivio Tiziano Terzani, Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Compararte-Fondazione Giorgio Cini, Venezia courtesy Afi e Festival Fotografico Europeo

si ringraziano la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Centro Digitale ARCHIVe per la digitalizzazione dell’intero archivio

orari
dal 6 al 9 maggio: ore 17.00-19.30
10 e 11 maggio: ore 10.00-19.30

Che tipo di fotografo era Tiziano Terzani? Che cosa cercava? Che cosa desiderava mostrare? Al cuore della sua indagine c’era una contraddizione insanabile: da un lato l’elogio della bellezza di un continente antico, l’Asia, dall’altro il lamento per la sua progressiva dissoluzione nella folle corsa verso il materialismo e il conformismo di matrice occidentale. Dinanzi a questo processo, ormai irreversibile, nel viaggio dell’Indovino intrapreso nel 1992/1993 e pubblicato nel 1995, Terzani cercò le radici di un’umanità capace di resistere alla massificazione dei consumi, all’omologazione delle culture ovvero alla scomparsa della diversità. Nicole Pecoitz, che da anni studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica, ha scelto 30 immagini dall’Archivio Terzani che restituiscono il talento fotografico del viaggiatore fiorentino e la sua ostinata ricerca di un’armonia possibile, anzi necessaria, tra umanità e pianeta. La mostra è stata esposta al Festival Fotografico Europeo.

NICOLE PECOITZ Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l’Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.

ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Mercoledì 7 maggio, alle 18.30, la mostra ospita Dance Machine, un dispositivo d’improvvisazione interattivo, una roulette artistica di temi e danzatori di Arearea che verranno casualmente chiamati a danzare, davanti a un pubblico attivamente coinvolto nella messa in scena. 
musica dal vivo: Leo Virgili e Watta Sguazzin – sintetizzatore e chitarra
danza: Compagnia Arearea / Alta Formazione#6
conduce il gioco: Alessandro Maione
ingresso a pagamento, massimo 35 persone
biglietto unico: 5 euro

Nicole Pecoitz

Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l’Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.

Distrazione di massa

PRESENTAZIONE
opera di SANDRO MELE

“Chi fa politica attraverso l’arte ha un obiettivo chiaro e preciso, ovvero far conoscere la realtà nella sua complessità, molto spesso annullata dalla semplificazione dei media. E chi lo fa, ma chi lo fa per davvero, finisce per esporsi molto rischiando di essere emarginato. Chi continua a fare o a pensare l’arte come un modo di abbellire il mondo, è come se andasse avanti con la testa ruotata all’indietro. Io credo che a differenza delle cosiddette regole del sistema dell’arte, l’unico artista che si può definire politico è chi usa l’arte per raccontare i fatti della società, quelli che vive e che vede, esponendosi in prima persona e prendendo una posizione.”  Sandro Mele 

SANDRO MELE Classe 1970. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive a Roma. Il suo lavoro si ispira alle dinamiche politiche e sociali dell’attualità. Video, fotografie, installazioni, ambientazioni sonore con storie di vita quotidiana danno forma a una struttura espositiva che dialoga con l’interlocutore. Attivo con mostre personali e partecipazioni collettive di respiro internazionale dal 2006. Tra le pubblicazioni monografiche, per Marietti Editore: Far (West) Away (2015), GASNERO (2018).

I versi di Celso Macor (1925-2025) nelle opere di Dario Delpin

INAUGURAZIONE
personale di Dario Delpin
intervengono DARIO DELPIN, FEDERICO VICARIO
iniziativa a cura della Società Filologica Friulana 
per la Settimana della cultura friulana 2025

orari
6 maggio: ore 15.30-17.30

7-11 maggio: ore 10.00-12.30 e ore 15.30-17.30

Ricorre nel 2025 il centesimo anniversario della nascita di Celso Macor, poeta, intellettuale e giornalista di Versa (Romans d’Isonzo). L’esposizione propone tutte le opere grafiche realizzate da Dario Delpin ispirate alle poesie di Macor: dalle incisioni raccolte nelle cartelle grafiche Viarsa (1987), Aghis (1991) e Mistîrs (1995) pubblicate dal Circolo Ricreativo Sportivo Filodrammatico di Versa e dal circolo ACLI di Romans, alle recentissime opere realizzate per la nuova edizione della raccolta di poesie Impiâ peraulis, pubblicata dalla Società Filologica Friulana. La mostra è completata da pannelli che propongono i significativi versi di Impiâ Peraulis in quattro lingue – italiano, friulano, tedesco e sloveno – e che consentono anche di ascoltare le poesie interpretate dall’attore Giorgio Monte. 

DARIO DELPIN Pittore acquerellista, il suo maestro è stato Paride Castellan, allievo di Giovanni Fattori. La sua collaborazione con Biagio Marin è sfociata nella cartella di acqueforti e versi “Laguna”. Ha poi collaborato con Celso Macor ed Elio Bartolini, autori di opere letterarie in italiano e friulano. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, private, museali, italiane e straniere.

FEDERICO VICARIO Presidente della Società Filologica Friulana, insegna Glottologia e linguistica all’Università di Udine.

Federico Vicario

Presidente della Società Filologica Friulana, insegna Glottologia e linguistica all’Università di Udine.

Dario Delpin

Pittore acquerellista, il suo maestro è stato Paride Castellan, allievo di Giovanni Fattori. La sua collaborazione con Biagio Marin è sfociata nella cartella di acqueforti e versi “Laguna”. Ha poi collaborato con Celso Macor ed Elio Bartolini, autori di opere letterarie in italiano e friulano. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, private, museali, italiane e straniere.

Bioscritture

INAUGURAZIONE
personale di MARIA ELISABETTA NOVELLO
intervengono GIANLUCA ALBICOCCO, GIORGIA GASTALDON
a cura di Giorgia Gastaldon e Stamperia d’arte Albicocco

fino al 29 giugno

orari
da lunedì a sabato: ore 9.00-12.00 e 16.00-18.00
domenica: ore 10.00-12.00

a cura di Stamperia d’arte Albicocco

Maria Elisabetta Novello presenta una serie di lavori che dialogano da un lato con il tema della natura e di ciò che, giunto a maturazione, è ritenuto “scarto”, dall’altro con le pratiche tradizionali della stampa e dell’incisione, in un progetto che ben si coniuga con la lunga tradizione operativa della Stamperia d’arte Albicocco. Partendo dai punti fondativi della Carta della Terra (2000) – “una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica nel ventunesimo secolo” – la mostra indaga il ciclo della vita vegetale attraverso il ricorso alla fisiotipia e cioè a quell’antica pratica di stampa che prevede l’utilizzo del piombo puro, qui applicata a elementi naturali. Ne viene così generata un’impronta, a creare una vera e propria scrittura vegetale.  

GIORGIA GASTALDON Ricercatrice in Storia dell’Arte contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata e curatrice indipendente. Ha co-curato la mostra Accardi. Contesti al Museo del Novecento di Milano e Unica. Sei storie di artiste italiane allo Spazio Ilisso di Nuoro. Le sue pubblicazioni riguardano la ricezione dell’arte americana in Italia, la critica d’arte italiana, la questione di genere nella rappresentazione delle artiste e nell’arte astratta. 

MARIA ELISABETTA NOVELLO Artista visiva, ha trovato nella cenere e nella polvere la componente strutturale essenziale del suo lavoro, il mezzo principale per dare voce alla sua poetica. Materiali effimeri e fuggevoli che alludono alla instabilità del tempo contemporaneo, alla fragilità della bellezza e dell’esistenza stessa. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

GIANLUCA ALBICOCCO Nel 2010, dopo la laurea in economia aziendale, entra nella Stamperia d’arte Albicocco, attività di famiglia dal 1974. Oltre al lavoro artigianale di stampa calcografica – di cui impara i segreti dal padre Corrado – è impegnato nella realizzazione di progetti artistici ed espositivi con alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani ed europei. Svolge anche attività didattica e di divulgazione della tradizione calcografica e delle sue tecniche.

Maria Elisabetta Novello

Artista visiva, ha trovato nella cenere e nella polvere la componente strutturale essenziale del suo lavoro, il mezzo principale per dare voce alla sua poetica. Materiali effimeri e fuggevoli che alludono alla instabilità del tempo contemporaneo, alla fragilità della bellezza e dell’esistenza stessa. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive, in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.

Giorgia Gastaldon

Ricercatrice in Storia dell’Arte contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata e curatrice indipendente. Ha co-curato la mostra Accardi. Contesti al Museo del Novecento di Milano e Unica. Sei storie di artiste italiane allo Spazio Ilisso di Nuoro. Le sue pubblicazioni riguardano la ricezione dell’arte americana in Italia, la critica d’arte italiana, la questione di genere nella rappresentazione delle artiste e nell’arte astratta.

Rosanna Paroni Bertoja

Maestra elementare, è stata tra i promotori del Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina (1989), di cui è ora presidente. Sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste e antologie friulane e nei “Quaderni del Menocchio”. Per i bambini, e per gli adulti, ha pubblicato diversi racconti tra realtà e fantasia.

Foto di Danilo De Marco

Marco Iob

Attivista impegnato nella difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano fondamentale. Coordina per il CeVI campagne di sensibilizzazione e progetti di cooperazione internazionale. Ne è stato portavoce e rappresentante in conferenze e seminari internazionali. Partecipa alle COP sul clima e ai Forum Alternativi Mondiali dell’Acqua.

Bolivia

INAUGURAZIONE

fotografie di Danilo De Marco
intervengono DANILO DE MARCO, ANGELO FLORAMO, MARCO IOB, ROSANNA PARONI BERTOJA 
fisarmonica PAOLO FORTE
dal 22 aprile al 17 maggio

Danilo De Marco oltre le immagini
“La fotografia di Danilo De Marco è sempre la fotografia della lotta e della speranza… C’è il sorriso che trattiene il pianto e c’è il silenzio che trattiene il grido. Immagini che parlano un linguaggio universale… Danilo De Marco penetra nel dolore e nella forza della lotta e tesse l’atmosfera della paura e del coraggio di un popolo, cercando di narrare l’orgoglio e le contraddizioni di un sogno. È un viaggio tra la gente e con la gente, condividendo umori e sapori, vizi e virtù, sempre alla ricerca di una immagine che offra verità alla realtà. L’arte, anche quella fotografica, è uno specchio necessariamente alterato, e proprio grazie a questa deformazione, ancora oggi permette che l’essere umano possa riconquistare la voce che il potere ha manomesso”. Maurizio Bagatin   

Insieme alla mostra nasce il volumetto Bolivia, di Zulema Alanes, Danilo de Marco, Oscar Olivera Foronda pubblicato nella collana ‘Il gallo forcello’ dei Quaderni del Circolo culturale Menocchio.

orari di apertura
22-24 aprile: ore 16.30-19.30
25 aprile: ore 10.30-12.30
30 aprile-17 maggio, da mercoledì a domenica: ore 16.30-19.30
10 e 11 maggio: ore 10.30-12.30 e 16.30-19.30

DANILO DE MARCO Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

ANGELO FLORAMO Insegnante, storico medievista, è consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli. Come narratore ha pubblicato: Balkan Cirkus (Ediciclo 2013) e per Bottega Errante: Guarneriana segreta (2015), L’osteria dei passi perduti (2017), La Veglia di Ljuba (2018), Vino e libertà (2023), Breve storia sentimentale dei Balcani (2024); Cantata per il Cid (con D. De Marco, Forum 2025). È stato insignito del Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2024 insieme alla cooperativa Insieme Frutti di Pace.

MARCO IOB Attivista impegnato nella difesa dell’acqua come bene comune e diritto umano fondamentale. Coordina per il CeVI campagne di sensibilizzazione e progetti di cooperazione internazionale. Ne è stato portavoce e rappresentante in conferenze e seminari internazionali. Partecipa alle COP sul clima e ai Forum Alternativi Mondiali dell’Acqua.

PAOLO FORTE Fisarmonicista. Suona nel quartetto multietnico Safar Mazì. Ha inciso l’album solista Al Buio e, con l’orchestra dell’Accademia Chigiana di Siena, Kum! Ha composto la colonna sonora per il film Menocchio (Rai Cinema) e le musiche per il docufilm E tu slegalo, prodotto da RaiTre in memoria di Franco Basaglia. Ha registrato in Scozia l’album Tempo (2023), in un ambiente sotterraneo col più lungo riverbero acustico al mondo. 

ROSANNA PARONI BERTOJA Maestra elementare, è stata tra i promotori del Circolo culturale Menocchio di Montereale Valcellina (1989), di cui è ora presidente. Sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste e antologie friulane e nei “Quaderni del Menocchio”. Per i bambini, e per gli adulti, ha pubblicato diversi racconti tra realtà e fantasia.

Danilo De Marco

Fotogiornalista indipendente, collabora con testate giornalistiche internazionali utilizzando la fotografia per combattere l’indifferenza. Dal Tibet al Messico, dalle montagne dei Kurdi alle selve degli U’wa fino alle Ande dell’Equador, racconta la resistenza dei popoli sottomessi alla legge del più forte. Ha vinto il Premio Gentile da Fabriano 2023. Tra gli ultimi volumi, per Forum: Un tempo in Cina (2022); Un mondo di donne in cammino (con A. Floramo e L. Castellina, 2024); Cantata per il Cid (con A. Floramo, 2025).

Foto di Gianluigi Colin

Àlen Loreti

Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Tomaso Montanari

Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

Paolo Possamai

Direttore editoriale di Nord Est Multimedia. Giornalista e storico, ha realizzato il proprio percorso professionale prima nel gruppo Espresso poi in Gedi. Ha diretto i quotidiani Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Corriere delle AlpiLa Nuova di Venezia e Mestre e Il Piccolo di Trieste. Per oltre venti anni è stato una delle principali firme del settimanale economico di Repubblica Affari&Finanza e ha collaborato con La Stampa. Collabora con Rai Storia e Rai Radio 3 per il programma Prima pagina.

Giorgio Brizio

Attivista climatico e dei Fridays For Future. Laureato in Politiche internazionali, ha pubblicato i suoi articoli su DomaniLa StampaTPI e altre testate e blog. È il responsabile delle attività culturali del Kontiki, realtà torinese che offre a giovani e meno giovani spazi di confronto sui temi più caldi del dibattito politico giovanile. Ha scritto Non siamo tutti sulla stessa barcaLe sfide del nostro tempo agli occhi di un ragazzo (Slow Food 2021) e curato Per molti anni da domani. 27 attivisti europei scrivono di clima e diritti (Bollati Boringhieri 2024).

Luciana Castellina

Giornalista e scrittrice. Militante nel PCI dal 1947, è stata tra i fondatori de Il Manifesto nel 1969, direttrice di Liberazione dal 1992 al 1994, più volte deputata italiana ed europea. Tra le sue pubblicazioni più recenti, per Nottetempo: Guardati dalla mia fame (con M. Agus, 2014) e Amori comunisti (2018); per Forum: Un mondo di donne in cammino (con D. De Marco e A. Floramo, 2024). La scoperta del mondo (Nottetempo 2025) è l’edizione aggiornata e rivista del suo diario del 2011.

Antonella Fiore

Impegnata nell’associativismo del terzo settore da venticinque anni, è oggi vicepresidente del Circolo Arci MissKappa di Udine, dopo essere stata presidente dell’Arci di Udine e Pordenone dal 2008 al 2018. Coordina l’ufficio amministrazione della cooperativa sociale Hattiva Lab di Udine.

Niccolò Nisivoccia

Avvocato e scrittore, collabora con il manifesto e con Il Sole 24 Ore. È autore di libri di poesia e di prosa poetica, tra cui Un dialogo notturno (Industria & letteratura 2024) e di saggi: Il diavolo mi accarezza i capelli (con A. Ceretti, Il Saggiatore 2020); Il silenzio del noi(Mimesis 2022); La storia di ognuno. Racconti dalla Casa della Carità (Castelvecchi 2024). È in uscita Le belle leggi (Laterza 2025).

Flavio Santi

Insegna all’Università dell’Insubria di Como-Varese. Traduce autori classici e contemporanei. Ha scritto di vampiri, precari, supereroi, ma soprattutto del Friuli, sia in poesia che in prosa. Nel 2024 ha pubblicato per Solferino L’autunno del sultano.

Manlio Graziano

Insegna Geopolitica e Geopolitica delle religioni alla Paris School of International Affairs di SciencesPo e alla Sorbona. Dirige il Nicholas Spykman International Center for Geopolitical Analysis, scrive su ‘LiMes’, ‘Gnosis’ e il Corriere della Sera e collabora con International Affairs Forum. È autore di saggi tradotti in varie lingue, tra cui: Geopolitica della paura. Come l’ansia sociale orienta le scelte politiche (Egea 2021); Disordine mondiale. Perché viviamo in un’epoca di crescente caos (Mondadori 2024).

Francesco Visentin

Professore di Geografia umana all’Università di Udine. Si interessa di evoluzione dei paesaggi, dinamiche dell’abbandono e impatti del turismo sulle comunità e sugli immaginari paesaggistici. Tra le ultime pubblicazioni: Waterways and the Cultural Landscape (con F. Vallerani, Routledge 2018); Costruire Contratti di Fiume (con A. Brusarosco, Forum editrice 2023); Arcipelago delle maree (con F. L. Cavallo e F. Vallerani, Cafoscarina 2023); Geografie d’acqua: paesaggi ibridi (Elementi 2024).

Diletta Coppi

Psicologa. Redattrice della rivista Charta Sporca, componente del direttivo dell’omonima associazione e del collettivo Into the Game. Organizza eventi e scrive articoli sui temi della violenza e della diseguaglianza sociale. Ha partecipato alla realizzazione del docu-film Comizi d’amore 2.0 (Charta Sporca 2023), remake triestino ispirato all’originale di Pasolini.

Alessandro Aresu

È stato consulente e consigliere di diverse Istituzioni e ministeri governativi. Consigliere scientifico di LiMes, scrive per Atlante TreccaniAspeniaCiviltà delle MacchineLe Grand ContinentGnosisUnione Sarda. Numerosi i suoi studi sulla geopolitica della tecnologia. Tra gli ultimi, con Feltrinelli: Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologia (2022) e Geopolitica dell’intelligenza artificiale (2024).

Anna Brusarosco

Geografa, è assegnista di ricerca all’Università di Udine-DILL e docente alla Laurea magistrale internazionale “Climate Change and Diversity: Sustainable Territorial Development” dell’Università di Padova. Si occupa di processi di gestione partecipativa e comunitaria dei corpi idrici in Friuli Venezia Giulia e Bolivia, e collabora con associazioni ed enti locali allo sviluppo di progetti educativi, di sensibilizzazione e di cooperazione su temi ambientali e sociali.

Raffaele Conte

Avvocato penalista del Foro di Udine, dal 2014 è presidente della Camera Penale Friulana ed è attualmente al terzo mandato.

Elda Baggio

Chirurga vascolare, docente dell’Università di Verona e vice presidente nazionale di Medici Senza Frontiere Italia. Ha un’ampia esperienza come chirurga di guerra a Gaza e in Siria, Iraq, Yemen, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Haiti.

Mario Soldaini

Nato a Roma nel 2000, si è laureato in Filosofia del linguaggio e in Antropologia Culturale. Ha fondato il festival culturale ilmondonuovo e organizzato il Festival Treccani della Lingua Italiana. Scrive per le pagine culturali de il manifesto. È tra i curatori della raccolta Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza (AA. VV., Fazi 2025). Dal 2024 è membro della giuria del Premio Terzani.

Gianluca Albicocco

Nel 2010, dopo la laurea in economia aziendale, entra nella Stamperia d’arte Albicocco, attività di famiglia dal 1974. Oltre al lavoro artigianale di stampa calcografica – di cui impara i segreti dal padre Corrado – è impegnato nella realizzazione di progetti artistici ed espositivi con alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani ed europei. Svolge anche attività didattica e di divulgazione della tradizione calcografica e delle sue tecniche.

Giuseppina Scavuzzo

Professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso l’Università di Trieste. Al centro della sua attività di ricerca è la dimensione simbolica e narrativa dell’architettura.

Erika Rossi

Documentarista e regista triestina. I suoi documentari sono stati selezionati in numerosi festival internazionali, tra cui il Torino Film Festival, Vision du Reél, IFF Teheran, Il Cairo IFF. È autrice di (Tra parentesi), la vera storia di una impensabile liberazione (con P. Dell’Acqua e M. Cirri, Alphabeta 2019), diventato poi uno spettacolo. Con Massimo Cirri è autrice anche del docu-film 50 anni di CLU (2023), storia della cooperativa Lavoratori Uniti Franco Basaglia. Il suo ultimo documentario Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza (2024) ha vinto il premio del pubblico al PerSo FF e il Best Feature Film al FF del Garda.

Palazzo Antonini Stringher

Le origini del palazzo risalgono al tardo XVI secolo, l’edificio costituiva un ampliamento della vicina residenza nobiliare, progettata dal celebre architetto Palladio per la famiglia Antonini, originaria di Amaro, Carnia. Nel corso dei secoli il palazzo fu oggetto di diversi ampliamenti, ristrutturazioni e adattamenti sia delle parti strutturali, sia dei suoi spazi interni. La Banca d’Italia ne divenne proprietario nel 1899 e dal 1923 attuò una serie di importanti trasformazioni interne. Nel febbraio del 2007 l’intero complesso edilizio venne dichiarato di interesse culturale, ma appena due anni dopo, nel 2009, e dopo 110 anni di utilizzo, a seguito del piano di ridimensionamento della sua presenza sul territorio, l’istituto chiuse i propri uffici e mise in vendita l’immobile. I portoni rimasero chiusi fino al 2020 quando l’Università di Udine, già proprietaria del vicino palazzo palladiano, grazie alla donazione dell’eminente chirurgo di fama mondiale Attilio Maseri, lo acquisì, cedendolo prima in comodato e poi in proprietà alla Fondazione Friuli.

Accanto agli uffici di rappresentanza e a quelli operativi della Fondazione Friuli, nel palazzo sono stati ricavati spazi espositivi per ospitare la pinacoteca e l’archivio storico dell’ente Friuli, con oltre 600 opere d’arte e numerosi antichi documenti, e per accogliere mostre temporanee di artisti locali. Inoltre, un’ampia sala conferenze è in grado di ospitare incontri, dibatti e presentazioni. Il progetto di ristrutturazione ha previsto anche l’apertura di un percorso pedonale pubblico tra via Gemona e piazza Primo Maggio, attraverso un sottoportico e il Parco monumentale di palazzo Antonini-Maseri, in virtù di un accordo della Fondazione Friuli con l’Università e il Comune di Udine. Il rinato palazzo, ora sede della Fondazione Friuli, unitamente al nome della famiglia storica Antonini che lo fece realizzare, è stato intitolato alla memoria di Bonaldo Stringher, nato a Udine nel 1854, diventato nel corso della sua vita accademico in materie finanziarie, dirigente ministeriale, deputato e ministro del Tesoro, direttore generale e primo governatore della Banca d’Italia.

Cristina Simonelli

Teologa laica. Dal 1976 al 2012 ha vissuto in un accampamento Rom, prima in Toscana e poi a Verona. Attiva nel femminismo ecclesiale italiano e internazionale, è stata presidente del Coordinamento delle teologhe italiane dal 2013 al 2021. Ha insegnato Storia della Chiesa e Teologia antica (patristica/matristica) a Verona, presso gli istituti San Zeno e San Pietro Martire, e alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.

Geia Laconi

Nata sull’isola di Sumatra da madre fiorentina e padre indonesiano, è cresciuta a Firenze, dove si è laureata. Dopo molti viaggi tra Indonesia, Thailandia, Malesia, India, Stati Uniti, oggi vive a Fiesole con il marito Folco Terzani e i loro due figli. Ha raccontato la sua storia in Figlia dell’uomo tigre (Giunti 2023).

Raffaele Simone

Linguista e saggista di fama internazionale. Professore emerito dell’Università Roma Tre, ha insegnato in diverse università nel mondo. È membro dell’Académie Royale belga e dell’Accademia della Crusca ed è Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres di Francia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Prix de l’Institut de France nel 2022. Ha progettato e diretto importanti opere lessicografiche per la Treccani e scritto saggi di analisi della modernità. Tra i titoli più recenti: L’ospite e il nemico (Garzanti 2020); Il software del linguaggio (Raffaello Cortina 2020); La grammatica presa sul serio (Laterza 2022); Divertimento con rovine. La nostra vita tra guerra e pandemia (Solferino 2022); Come la democrazia fallisce (Garzanti 2023). Collabora con Avvenire, Domani e Nouvel Obs.

Elettra Stamboulis

Curatrice d’arte e sceneggiatrice di origini greche. Ha scritto numerose graphic novel e articoli sui fumetti, pubblicati in molte lingue. È specializzata in fumetti ispirati alla realtà e ha curato mostre europee su Joe Sacco e Marjane Satrapi. Come curatrice, il suo lavoro è dedicato alla promozione degli artisti a rischio e recentemente ha curato mostre di opere di Zehra Doğan, Badiucao e Victoria Lomasko.

Fabiana Dallavalle

Giornalista e scrittrice. Laureata in Storia del teatro, scrive sulle pagine culturali del Messaggero Veneto. Con Gaspari ha pubblicato La carezza dell’acqua (2016) e L’ombra nell’acqua (2020).

Francesca Mannocchi

Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto Isis, Tomorrow (con A. Romenzi 2018) e Lirica Ucraina (2025). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e, per De Agostini, Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (2022); Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi (2024). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista Sotto il Vulcano (06/10, Feltrinelli 2023).

Michela Vogrig

Cooperatrice e Presidente di Legacoop Fvg, da oltre 20 anni si occupa di salute mentale, inserimento lavorativo ed economia sociale ed è impegnata in diversi progetti di cooperazione internazionale.

Torre di Santa Maria

A Udine restano tracce o notizie di cinque cerchia di mura che hanno protetto la città a partire dal Medioevo. La quarta cinta muraria venne completata nel 1383, racchiudendo i borghi Superiore, Cascanan, Poscolle e Grazzano. Ne faceva parte anche la porta o torre di Santa Maria. Edificata nel 1295, venne in epoca successiva unita a un palazzo adiacente, oggi denominato palazzo Torriani e sede di Confindustria Udine, che ha acquistato l’intero complesso a metà degli anni Settanta.

Rimasta chiusa negli ultimi 15 anni, la Torre di Santa Maria è stata al centro di un ambizioso progetto di riqualificazione, finanziato da Confindustria Udine, che nei mesi scorsi ha restituito l’edificio alla città. La Torre è ora sede permanente della “Vetrina dell’ingegno”, un polo espositivo, didattico e formativo. Con questo progetto Confindustria intende accompagnare le aziende nel recupero e nella valorizzazione della loro storia aziendale, che è anche storia del territorio e della comunità, rendendola punto di partenza per la futura competitività dell’imprenditoria e del territorio. La Vetrina dell’ingegno ospita a piano terra un’esposizione permanente dedicata alla storia dell’Associazione Industriali di Udine e uno spazio incontri, cortesemente messo a disposizione anche del nostro festival. Nei cinque piani della Torre verrà ogni anno allestita una mostra temporanea dedicata a uno degli 11 settori merceologici di Confindustria Udine. Edilizia e materiali da costruzione sono il tema della prima esposizione, tuttora in corso.

Franceschino Barazzutti

Nato a Mena (Lago di Cavazzo), è un attivista e politico impegnato nella difesa della montagna e dell’ambiente. Sindaco di Cavazzo Carnico dal 1975 al 1995 e Consigliere Regionale, ha promosso battaglie per la tutela delle acque e la giustizia sociale. Fondatore del Comitato per la Tutela delle Acque del Bacino del Tagliamento, continua a essere un punto di riferimento per la lotta ambientale, anche a 88 anni.

Palazzo Di Toppo Wassermann

La storia dell’edificio è legata ad alcune famiglie nobiliari di Udine: inizialmente residenza dei nobili di Polcenigo, diviene poi proprietà dei Garzolini per tutto l’Ottocento.

All’inizio del Novecento tale tesoro architettonico, sistemato ed ampliato per cura del Comune e della Provincia di Udine, si trasforma in un istituto di educazione, voluto dal conte Francesco di Toppo.

Nel 2002 il Palazzo viene concesso in uso all’Università degli Studi di Udine, che in seguito ad accurati lavori di ristrutturazione e restauro, lo ha reso la nuova sede della Scuola Superiore dell’Ateneo.

Con una superficie di 7000 m², al suo interno l’edificio oggi ospita 84 stanze per gli allievi, 10 aule, l’auditorium ed il velario, periodicamente utilizzato per mostre, eventi culturali ed esposizioni.

Alessandro Lussiana

Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, conduttore. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, sotto la guida di Mauro Avogadro, lavora con registi quali Beppe Navello, Claudio Longhi, Valter Malosti, Massimo Castri, Marco Plini, Federico Tiezzi e Teresa Ludovico. Oggi collabora stabilmente con il Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History Boys, Angels in America, Moby Dick alla prova e Amadeus. Nell’estate ‘25 sarà al teatro greco di Siracusa in Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia.

Franco Farinelli

Geografo, professore emerito all’Università di Bologna, ha insegnato a Ginevra, Berkeley e Parigi. Ha vinto il premio Navicella d’Oro 2024 della Società Geografica Italiana. L’ultima delle sue numerose pubblicazioni è Il paesaggio che ci riguarda. Un progetto collettivo, un metodo sovversivo (Touring Club 2024).