Àlen Loreti

Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.

Francesca Mannocchi

Giornalista, scrittrice, regista. Ha vinto prestigiosi premi giornalistici per i suoi reportage dai più caldi teatri di guerra. Ha diretto Isis, Tomorrow (con A. Romenzi 2018) e Lirica Ucraina (2025). Fra i libri, per Einaudi: Io Khaled vendo uomini e sono innocente (2019, finalista Premio Terzani 2020); Bianco è il colore del danno (2021); e, per De Agostini, Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (2022); Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi (2024). Ha curato il fascicolo Conflitti della rivista Sotto il Vulcano (06/10, Feltrinelli 2023).

Uno sguardo dentro il futuro. Territori e imprese delle Terre Alte di fronte alle sfide della contemporaneità

La montagna si interroga sul suo futuro. E lo fa riflettendo sui contenuti di un recente lavoro di Graziano Lorenzon dal carattere fortemente ma anche volutamente distopico: Il futuro è già passato. Il ruolo dei territori nei processi di sviluppo, ridisegnarli per intraprendere il viaggio verso la società digitale sostenibile. Una cassetta di strumenti operativi da porre al servizio di coloro che, a vari livelli, sono chiamati a prendere decisioni di politica economica, ambientale e sociale. Il lavoro è frutto di una lunga riflessione sui modelli di sviluppo territoriale sperimentato nel corso degli anni con uno sguardo rivolto anche alle politiche dell’Unione europea.

Mario Zearo

Ingegnere carnico visionario. Fondatore e Chief Executive Officer di Advan srl, azienda insediata nell’ambito di Carnia Industrial Park specializzata in sistemi implantari per l’odontoiatria d’avanguardia, che opera per il 56% della produzione nel  mercato internazionale. 

Stefania Marcoccio

Presidente della Cooperativa Cramars. Laureata in Economia, si occupa di rilevazione dei bisogni formativi e della valutazione dell’impatto occupazionale. Esperta di tematiche di genere, supervisiona le iniziative di sviluppo locale e innovazione sociale.

Graziano Lorenzon

Advisor per le politiche di sviluppo locale, già ricercatore presso Nomisma, consulente per il Ministero delle Attività Produttive e dirigente regionale. Coordina gruppi di lavoro per l’assistenza tecnica sui fondi strutturali e sui progetti di cooperazione allo sviluppo in America Latina. Autore di diversi libri su sviluppo locale e politiche dell’Unione europea.

Ermes De Crignis

Presidente della Comunità di Montagna della Carnia e Sindaco di Ravascletto.

Roberto Baldovin

Viticoltore di montagna a Forni di Sopra. La sua azienda, nata nel 2020 a seguito di un sessennio di sperimentazioni varietali in alta quota, si occupa di studiare, capire ed analizzare diverse varietà resistenti a quote elevate.

Il ruolo delle Aree Interne in un mondo che sta cambiando

saluti del sindaco di Paluzza Massimo Mentil, referente dei sindaci per la strategia d’area “Alta Carnia”
e di Ermes De Crignis, presidente della Comunità di Montagna della Carnia
in collaborazione con Cooperativa Cramars, Innovalp.Tv, Legacoop FVG, CoopFond

Fra squilibri territoriali e politiche di riequilibrio, quello che sappiamo, e che prima non sapevamo, delle Aree Interne italiane e friulane. Questo il punto di partenza dell’incontro con Fabrizio Barca che, tra il 2013 e il 2014, accompagnò proprio a Paluzza i primi passi di quella che sarebbe diventata, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), la Strategia locale “Futuro Alta Carnia”, che divenne la prima area sperimentale in regione. Quali sono le connessioni tra il lavoro di pianifi cazione e l’agire dei territori rispetto alle disuguaglianze che, come altrove, si stanno aggravando? Quanto può contare riaffermare i “diritti di cittadinanza” di chi vive e lavora nelle aree periferiche italiane? Un’iniziativa a sostegno della campagna “Insieme per la giustizia sociale e ambientale” del ForumDD”.

Vanni Treu

Socio Fondatore della Cooperativa Cramars di Tolmezzo, da diversi anni si occupa di formazione professionale, sviluppo locale e innovazione sociale.

Luciano Gallo

Esperto in pianificazione e controllo strategico degli enti locali, nella definizione di piani strategici per l’implementazione del buon governo e dello sviluppo del loro territorio. Consulente presso Comuni, Comunità Montane ed esperto in politiche di Sviluppo Locale. Docente all’Università di Padova nel master “manager dello sviluppo locale sostenibile”.

Âgas di mont: il Tagliamento in video e podcast

in collaborazione con Leggimontagna – Cortomontagna,
il Comitato Gianfrancesco da Tolmezzo e il Comune di Socchieve

Tiliment
estratto del podcast — 10’realizzato da Renato Rinaldi nel 1999, in un viaggio di ricerca e ascolto lungo il Tagliamento, per raccogliere suoni e testimonianze, trasmessi da Radio3 / Centolire e pubblicati in Tiliment (libro+CD), prodotto dai Colonos

Tali Mu – il fratello maggiore
cortometraggio — 6’realizzato nel 2021 dal progetto S.I.R.I.O. di Tolmezzo e Gemona di Itaca Onlus e ASU FC per il concorso “Proprio lì, davanti a me” promosso dal Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia

In marcia col Tagliamento
video reportage — 15’registrato nei giorni della staffetta di sensibilizzazione ideata dal Comitato ARCA di Flagogna con Tanja Beinat, Cristina Chieu e Irene Chiaradia, maggio 2022

Tagliamento Sonoro
cortometraggi — totale 25’in anteprima quattro dei corti realizzati da Dinamiche Liquide, progetto ideato e condotto da Stefano Andreutti, Marco Cozzutti e Stefano Moratto

Di viaggi e di ghiaia
docufilm — 26’realizzato tra il 2020 e il 2021 dal Teatro della Sete con la regia di Andrea Colbacchini. Un percorso da nord a sud, seguendo la corrente, lungo una lingua di ghiaia e di acqua in continuo mutamento. #raccontiraccolti

L’âga dal Tajament

Presentazione della ristampa anastatica di “Tagliamento”, numero unico del giornale pubblicato nei primi anni Settanta dai maestri Romualdo Fachin e Pietro Di Piazza con il Comitato Gianfrancesco da Tolmezzo di Socchieve, che già lanciava l’allarme per l’impatto dell’idroelettrico in contesi ambientali di particolare fragilità.

Così vicina, così lontana. La Carnia di Candoni

Fotografie di Umberto Candoni
Inaugurazione della mostra
fino al 24 agosto, dalle ore 16 alle 19, escluso il lunedì 

La mostra presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni. Testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa, in cui permangono elementi di una società tradizionale mescolati ad aspetti di modernità. Le fotografie, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni, utilizzando a pieno le possibilità che i mezzi tecnici di allora consentivano.

Dietro la cortina. Praforte: un arcipelago di memorie

proiezione del documentario di Stefano Morandini e Alessandro Monsutti
Italia, 2021, 20’
in collaborazione con Associazione Culturale El Tomât

Praforte scomparirà. La roccia scende a valle“. Pietro usa le stesse parole riferite sessant’anni prima al giornalista, narrando il destino del suo paese. Sembra una storia come tante già raccontate: un borgo svuotato prima dal destino obbligato dell’emigrazione e poi, ma questo solo apparentemente, condannato da un rischio geologico. Oggi, Pietro racconta che lui i geologi non li ha mai visti ma che a un certo punto la gente è stata costretta a lasciare il paese per obbedire a una ordinanza delle Autorità; invece, dà la colpa ai militari, perché, dice, “noi gli davamo fastidio!”.

a seguire

incontro con STEFANO MORANDINI, ALESSANDRO MONSUTTI
modera GUGLIELMO PITZALIS

Di piattaforma in piattaforma. Da Ovarock a The Artist Garage

incontro sulla musica di ieri e di oggi
showcase con cuffie wireless per il pubblico dei giovani artisti Paola Pinna, Cilio, Emil “River” Lenisa
segue aperitivo in musica al Camping Spin

“Di piattaforma in piattaforma”: un gioco di parole per connettere diverse generazioni che ieri come oggi hanno trovato nella musica il modo per comunicare ed esistere. Da quanti tra gli anni Ottanta e Novanta hanno fatto nascere, in Friuli come altrove, i festival musicali – spesso in un fermento catalizzato dalle radio locali – a quanti, attraverso le piattaforme digitali, riescono oggi a raggiungere potenzialmente l’intero pianeta, creando musica, spesso, nella propria stanza. Storie di passione e di linguaggi. Con uno sguardo alla condizione e alla creatività dei ragazzi.

Pierluigi Cappello Passeggiata sulle tracce del poeta

per partecipare: 338 135 9039

per prenotare il pranzo: 0433 52344

per informazioni: www.stazionedichiusaforte.it / cooplachiusa@libero.it

Pierluigi Cappello, nato e cresciuto a Chiusaforte, non ha mai dimenticato le sue radici. Era “un di Scluse” e lo è rimasto sempre, come prima di veder esplodere il proprio talento, vincere premi, diventare famoso. La guida Fabio Paolini ci accompagnerà in visita ai luoghi cari al poeta, per scoprire Chiusaforte con i nostri occhi e attraverso il suo pensiero. Il percorso, con baricentro l’ex Stazione ferroviaria, occuperà sia la mattinata che, facoltativamente, il pomeriggio. La pausa pranzo potrà essere autogestita o servita, scegliendo i piatti proposti dal menù della Stazione.

Fra le immagini

Concerto e Light Show
in collaborazione con il festival “Viaggiatori nel Tempo. Percorsi d’arte in Val Pesarina” – Comune di Prato Carnico

Marcello Cunsolo riporta in Carnia i brani composti durante e in seguito alla residenza artistica di “Casamia 2019”, tra Maranzanis di Comeglians, Cormons e i pascoli di Tramonti e Andreis. Con testi in catanese che legano il Friuli e la Sicilia in un viaggio acustico, ripercorre i sentieri rock di un pastore anomalo, immerso nel sogno luminoso costruito da Hybrida tra le case di Prato. Con il racconto di un’esperienza davvero unica nel panorama (inteso in tutti i sensi) musicale italiano. Fra le immagini è il titolo del primo brano del disco Revisioni (Flor De Mal – 1993).

Laura Samani

Regista, per i suoi cortometraggi ha ottenuto premi in diversi festival internazionali. Piccolo corpo, una favola cruda, è il suo primo lungometraggio girato in Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Miky Martina

Operatore del Soccorso Alpino, sezione di Cave del Predil, e cantautore delle montagne.

Topolovska Minimalna Orkestra

Orchestra sui generis nata a Stazione Topolò nel 2008. Ha una struttura aperta: gli elementi cambiano continuamente. Giovani musicisti suonano insieme ad affermati professionisti di diversi generi musicali. Direttore Antonio Della Marina.

Carlo Tolazzi

Drammaturgo e scrittore. Insegna drammaturgia all’Accademia Nico Pepe di Udine. Il silenzio e la rivolta (Forum)raccoglie le scritture teatrali di Indemoniate, Resurequie, Portare e Cercivento.

Matteo Ermacora

Dottore di ricerca in Storia sociale. Studioso della Grande guerra, dell’emigrazione, del lavoro femminile, del rapporto tra violenza bellica e popolazione civile, è assegnista di ricerca all’Università di Sassari.

Giulia Cosolo

Attrice. Diplomatasi nel 2020 all’Accademia Nico Pepe di Udine, ha lavorato in Peregrinationes, diretta da Emanuele Giorgetti e ne Gli dei dell’Olimpo, diretta da Luca Ferri/Anà-Thema Teatro.

Donatella Cozzi

Insegna Antropologia culturale all’Università di Udine.

Roberto Siagri

Presidente del Carnia Industrial Park e cofondatore di Eurotech, azienda leader nel campo dell’Ict, di cui è stato amministratore delegato fino al 2021.

Marino Firmani

Ha fatto del management la sua professione. Affronta in chiave strategica i cambiamenti –  organizzativi, tecnologici e di mercato – necessari per operare nel contesto competitivo.

Alessandro Ambrosino

Dottorando in History and Politics al Geneva Graduate Institute. Originario di Venzone, si occupa di cooperazione transfrontaliera ed è appassionato di Friuli e di tutto ciò che sta a est del Friuli.

Francesco Candoni

Specializzato nella ricerca persone in qualità di tecnico di ricerca e coordinatore delle operazioni di ricerca, è Capostazione CNSAS di Forni Avoltri. Nella vita fa il restauratore di opere d’arte.

Eleonora Sacco

Autrice, consulente e podcaster. Scrive di Est vicini e lontani.  Co-autrice dal 2019 di Cemento podcast, nel 2020 ha pubblicato Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici.

Angelo Zinna

Ha scritto per Lonely Planet, Matador Network, Valigia Blu, L’Indiscreto, GUP, Are We Europe e altri. Autore di Un Altro Bicchiere di Arak (2016) e co-autore del podcast Cemento.

Mario Di Gallo

Montanaro per nascita, alpinista per scelta, soccorritore alpino a partire dal 1978, guida alpina dal 1986.

Matteo Cimenti

Psicologo di formazione, meditatore, musicista e scrittore. Ha pubblicato due album, After Tea e L’orizzonte degli eventi, il libretto di poesie La coda del Pavone e il romanzo L’eterno in un istante.

Dalai Trio

Un trio acustico che evoca climi misteriosi e crepuscolari, richiami “noir” dove suoni, melodie e ritmi si sviluppano in caleidoscopici intrecci, a volte deliranti: una narrazione di silenzi e segreti.

Claudio Lorenzini

Storico, si è occupato di storia degli alpeggi e dell’economia dell’area alpina orientale in età moderna e contemporanea.

Sandro Menegon

Agronomo e storico, è curatore di L’uomo domini sul bestiame… Dalla pastorizia alla zootecnia (2010), testo di riferimento della storia dell’allevamento in Friuli.

Francesca De Benedetti

Giornalista, scrive di Europa per il Domani. Ha lavorato a Repubblica e a La7 e collaborato con The Independent e MicroMega.

Tobia Segala

Sociologo, si è laureato all’Università di Bologna con una tesi su Terre al bivio. Indagine sulla condizione dei contadini nella Val Canale e nel Canal del Ferro.

Stefano Santi

Dottore agronomo. Attualmente è direttore del GAL Euroleader dopo esserlo stato del Parco delle Prealpi Giulie. Si occupa di ambiente e sviluppo sostenibile, progetti europei e transfrontalierità.

Tag-The Artist Garage

Piattaforma innovativa di servizi musicali e discografici pensata e sviluppata in Friuli da Federico Mansutti, Stefano Amerio ed Ermanno Basso, che ne illustrano prospettive e caratteristiche: theartistgarage.it

Radio Onde Furlane

Storica emittente della Cooperativa Informazione Friulana, catalizzatrice e riferimento dei movimenti musicali della regione. Presenti il direttore Mauro Missana, con Paolo Cantarutti e Claudio Pellizzari. 

Radio Tausia

Web radio dell’Alto Friuli fondata da Federico Morocutti, è orientata alla valorizzazione del territorio e all’intrattenimento. Ha saputo crescere e consolidarsi durante la pandemia.

Stefano Morandini

Antropologo visuale, specializzato nelle aree linguistiche di contatto della nostra regione, è autore di saggi e documentari di ricerca (www.docufriul.com).

Alessandro Monsutti

Professore al Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra, Dipartimento di Antropologia e Sociologia, dalla metà degli anni ’90 conduce ricerche sui rifugiati e le frontiere.

Marco Lepre

Animatore culturale, nel 1995 è tra i curatori della mostra fotografica su Umberto Candoni. Nel 1992, con Giorgio Ferigo e altri, ne ha curato il catalogo Così vicina, così lontana: la Carnia di Candoni (Forum).

Guglielmo Pitzalis

Medico del Gruppo Immigrazione Salute Fvg della Società Italiana di medicina delle migrazioni, si occupa di migrazioni, medicina preventiva e sanità pubblica, divulgazione scientifica e animazione culturale.

Fabio Paolini

Guida naturalistica, tra i fondatori del gruppo teatrale Le Clape di Scluse, da cui è nata la cooperativa La Chiusa. Ispiratore del progetto di accoglienza cicloturistica e culturale della Stazione di Chiusaforte.

Nicole Dao

Già bibliotecaria a Tolmezzo, attualmente insegna lettere in Carnia.

Alvise Rampini

Direttore del CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia e fondatore dell’IRPAC – Istituto Regionale di Promozione e Animazione Culturale. Dal 2004 è docente all’Università di Udine.

Annalisa Bonfiglioli

Vicepresidente della Cooperativa Cramars e della sezione CAI di Tolmezzo. Si occupa di formazione, progetti di animazione, sviluppo locale e di pari opportunità.

Federico Pagliai

Guida ambientale escursionistica, volontario del Soccorso Alpino Toscano, camminatore, fungaio. Tra le sue ultime pubblicazioni in tema ambientale: La torrenta (2020).

Davide Degano

Con un approccio interdisciplinare esplora temi di identità, geografia, passato e tradizioni. Si è laureato in Arti visive, con specializzazione in fotografia, presso la Royal Academy of Art (KABK) a L’Aia.

Claudio Domini

Storico della fotografia, è stato per 14 anni docente presso il corso di laurea DAMS dell’Università di Udine. Ha organizzato e curato numerose mostre e volumi fotografici. Vive e lavora a Bologna.

Aleksandar Zograf

Pseudonimo di Saša Rakezic, è uno dei maggiori esponenti internazionali del graphic journalism. Diventato noto in Italia con Lettere dalla Serbia (1999), collabora con Internazionale. Il quaderno di Radoslav è il suo ultimo libro.

Fior Delle Bolge

Trio musicale composto da Luca Zuliani, Alan Liberale e Federico Galvani. Propone musiche e melodie minimali in un insieme che stratifica ispirazioni folk e colte, cantautorali e sperimentali.

Grazia Zuffa

Ricercatrice psicosociale. Da Senatrice si è occupata di “differenza femminile”, politica delle droghe, psichiatria, carcere. Componente del Comitato Nazionale di Bioetica, è presidente della Società della Ragione.

Franco Corleone

Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Udine

Maria Elena Brovedan

Membro del CdA della Cooperativa sociale Itaca onlus, è responsabile d’appalto per i servizi alla persona e alla disabilità dell’Alto Friuli.

Alessandro Maione

Diplomatosi all’Accademia Nico Pepe di Udine, ha lavorato con Fabrizio Arcuri, Arearea, TeatroDue, Teatro delle Briciole e Teatro dell’Elfo nella nuova edizione di Cercivento.

Cesare Lasen

Studioso di botanica, ecologia e conservazione della Natura, è stato il primo presidente del Parco delle Dolomiti Bellunesi. È membro del comitato scientifico della Fondazione Dolomiti Unesco.

Luigi Torregiani

Giornalista, scrittore e dottore forestale. Scrive per la rivista Sherwood, conduce il podcast Ecotoni e ha realizzato per l’Editoriale Domani e la Compagnia delle Foreste il reportage vocale VAIA. Alberi, esseri umani, clima.

Fabio Troiero

Dottore forestale e insegnante. Si occupa di paesaggio e sviluppo del territorio. Ha partecipato alla stesura del progetto Susplan e dell’Atlante delle Acque della Carnia.

Marcello Cunsolo

Frontman dei catanesi Flor de Mal (poi Flor) ha segnato la scena musicale degli anni ’90. Significativa la collaborazione con i R.E.M. e l’apertura di uno degli ultimi concerti italiani dei Nirvana.

Hybrida

Produce performance elaborate in tempo reale con proiettori di diapositive, computer, videoproiettori, strumenti autocostruiti e musica nel solco dei lightshows degli anni ’60.

La “restanza” dei cervelli in fuga. Un Tolc Sció

La sitcom Çurviei Scjampâts, andata in onda su Radio Spazio 103 con il sostegno dell’ARLeF e successivamente rappresentata ai Colonos, è il canovaccio con cui Claudio Moretti e il Teatro Incerto chiudono vicino/lontano mont 2022. Tra storie di cervelli in fuga, ritorni, montanari – parafrasando Leo Zanier – “libars o cunvints di scugnî restâ” (liberi o convinti di dover restare), conducono un dialogo che semplifica e spiega le parole difficili, tecniche, distanti o talvolta mal riuscite che affollano il discorso sulla questione montana, coinvolgendo il pubblico e due ricercatori seriamente disposti a mettersi in gioco.

Teatro Incerto

Fondato nel 1982 da Fabiano Fantini, Claudio Moretti e Elvio Scruzzi, ha intrapreso un viaggio artistico per un teatro d’attore di irresistibile matrice comica, sia in italiano che in friulano.

Jvan Moda

Cantautore polistrumentista, collabora con le band Kosovni Odpadki, Playa Desnuda, Pantan. Corista per artisti di livello internazionale, ha aperto concerti importanti e partecipato a festival europei. Come solista ha all’attivo 2 dischi ed è stato semifinalista al Festival di Castrocaro e all’Accademia di San Remo. Con i Kosovni Odpadki ha pubblicato 2 dischi (RAI Trade/Alfa Music) e partecipato al Premio Tenco e allo Sziget Festival di Budapest. Con i Playa Desnuda ha pubblicato 3 dischi come coautore e partecipato a diverse edizioni del Rototom Sunsplash. Con i Pantan ha pubblicato 3 dischi e si è esibito in diretta alla Radio e Televisione Italiana in Svizzera (RTSI).

Massimo De Liva

Ha svolto lavori di ricerca sulle imprese ed il capitale umano. Ha pubblicato Friûleconomy (storia economica friulana dal 1946 al 2014), e Friûlout (sull’emigrazione friulana dal 1946 al 2021).

Jacopo Sforzi

Ricercatore presso Euricse, si interessa di politiche di sviluppo locale, con particolare attenzione alle esperienze di tipo cooperativo, alle istituzioni politiche e ai partenariati pubblico-privato.

Vaia, bostrico: le “martellate” di dio

Incontro

La Tempesta Vaia è stata uno dei più evidenti episodi legati alla crisi climatica che ha colpito il territorio italiano, provocando in poche ore lo sradicamento di milioni di alberi in tutto il Triveneto. A seguito della tempesta, direttamente collegata alla stessa, un’altra emergenza si sta abbattendo sulle foreste alpine: un’estesa infestazione di bostrico tipografo, insetto che porta rapidamente a morte gli abeti rossi. Queste catastrofi ecologiche, economiche e sociali possono nascondere numerosi insegnamenti per il futuro dei boschi italiani e della montagna al tempo del riscaldamento globale.

Erika Andenna

Dottore forestale, direttrice del Consorzio Boschi Carnici. Appassionata agli “studi di futuri” per la costruzione di scenari e la pianificazione di strategie di lungo termine in un mondo complesso, ha conseguito un Master in “Previsioni sociali” (Università di Trento).

Extinction Rebellion Udine

Extinction Rebellion è un movimento internazionale nonviolento, basato sulla scienza. Usa la disobbedienza civile per chiedere ai governi di agire ora per evitare il collasso climatico. Elisa Brambilla parla a nome del gruppo di Udine.

Fridays For Future Carnia

Espressione locale del movimento globale sorto dalla battaglia dell’attivista Greta Thunberg, coinvolge giovani e non solo affinché tutti, dagli enti locali alle famiglie, si impegnino a contrastare la crisi climatica.

Mirko Cingolani

Impresario forestale, è vicepresidente di Legnoservizi, cooperativa di settore attenta in particolare alla sicurezza degli operatori, all’innovazione e ai sistemi di certificazione forestale.

Gli agricoltori della montagna come costruttori di paesaggio

in collaborazione con Fondazione Dolomiti Unesco, Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti” e Comune di Ampezzo

Quali sono le caratteristiche e quali obiettivi si pone la Rete degli agricoltori di montagna che con impegno e passione produce eccellenza? Fondazione Dolomiti Unesco e la Condotta Slow Food dell’alto Friuli promuovono un incontro che esplora il rapporto tra cibo e paesaggio, illustrando gli scenari di una ricerca di valore che, attraverso buone pratiche, può portare grande beneficio a tutto il territorio. Un incontro di “cultura alimentare” al tempo dell’invasione mediatica di chef più o meno grandi, per conoscere le produzioni agroalimentari di qualità delle Dolomiti, che possa nel contempo favorire il coinvolgimento di nuovi costruttori di paesaggio.

Pierpaolo Zanchetta

Servizio biodiversità della Regione A.F.V.G. Membro del Comitato tecnico della Fondazione Dolomiti Unesco e responsabile Rete funzionale patrimonio paesaggistico e aree protette della Fondazione.

Irma Visalli

Consulente della Rete del patrimonio paesaggistico e delle aree protette della Fondazione Dolomiti Unesco. Ha curato la candidatura delle Dolomiti a patrimonio mondiale ed è esperta nella gestione di siti UNESCO.

Guglielmo Favi

Presidente della Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano “Gianni Cosetti”

Il Tagliamento sonoro

in collaborazione con Leggimontagna-Cortomontagna, Comitato Gianfrancesco da Tolmezzo, Arci Cocula, Comitato Tutela delle Acque del Bacino Montano del Tagliamento-Tolmezzo, Comuni di Ampezzo e Socchieve, Consorzio BIM Tagliamento

piccolo concerto per acqua di fiume

Jacopo Ottaviani

Giornalista specializzato in data journalism e cooperazione internazionale. I suoi lavori compaiono in Italia su Internazionale e L’Essenziale, sulle pagine del quale cura la rubrica Numeri. All’estero pubblica su El País, Al Jazeera International e Der Spiegel.

Stefano Andreutti

Musicista. Con Marco Cozzutti e Stefano Moratto ha dato vita al progetto Dinamiche Liquide che, attraverso molteplici forme espressive, racconta il Tagliamento.

Giacomina Pellizzari

Giornalista. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali, lavora al Messaggero Veneto. Autrice di Il terremoto in Friuli (Gaspari 2021).

Franceschino Barazzutti

Nato a Mena (Lago di Cavazzo), è un attivista e politico impegnato nella difesa della montagna e dell’ambiente. Sindaco di Cavazzo Carnico dal 1975 al 1995 e Consigliere Regionale, ha promosso battaglie per la tutela delle acque e la giustizia sociale. Fondatore del Comitato per la Tutela delle Acque del Bacino del Tagliamento, continua a essere un punto di riferimento per la lotta ambientale, anche a 88 anni.

Âgas di mont. Voci per il Tagliamento

in collaborazione con Leggimontagna-Cortomontagna, Comitato Gianfrancesco da Tolmezzo, Arci Cocula, Comitato Tutela delle Acque del Bacino Montano del Tagliamento-Tolmezzo, Comuni di Ampezzo e Socchieve, Consorzio BIM Tagliamento

Incontro

Sulla riva del Tagliamento, all’altezza della presa di Caprizi, in una giornata dedicata al “re dei fiumi alpini”, si intrecciano le riflessioni di donne e uomini che nel tempo hanno dedicato ai fiumi libri, versi, opere, iniziative, attenzione.

Cristina Chieu

Ha ideato e realizzato con il Comitato ARCA di Flagogna “In marcia con il Tagliamento”, staffetta di sensibilizzazione sulla condizione del fiume, svoltasi lo scorso maggio.

Stefania Garlatti Costa

Ha ideato e realizzato con il Comitato ARCA di Flagogna “In marcia con il Tagliamento”, staffetta di sensibilizzazione sulla condizione del fiume, svoltasi lo scorso maggio.

Stefano Moratto

Di Morsano al Tagliamento. Molte delle cose che ha scritto e che scrive sono ambientate nel Tagliamento. Ha pubblicato la raccolta di poesie Isulis. Collabora al progetto Dinamiche Liquide.

Veronica Rossi

Giornalista pubblicista. Collabora con Vita, periodico del Terzo Settore, con Altreconomia e con La Vita Cattolica. Membro del Consiglio direttivo del CeVI di Udine, cura l’Ufficio stampa di alcune ONG.

Renato Rinaldi

Autore dell’audiodocumentario dedicato a Ferigo, è attore, musicista, improvvisatore. Ha realizzato installazioni video e sonore, documentari e reportage per la Rai e Radio France, prestando particolare attenzione al rapporto suono/ambiente.

Giacomo Bonan

Postdoctoral fellow alla Goethe-Universität di Francoforte, ricercatore di Storia delle Alpi all’Università della Svizzera Italiana, si occupa dei conflitti legati alla gestione delle risorse naturali. Autore de Le acque agitate della patria (primo premio Leggimontagna 2021, sezione saggistica).

Tullio Avoledo

Tullio Avoledo, nato e cresciuto sulle rive del Tagliamento, è autore di quindici romanzi pubblicati per Einaudi, Marsilio e altri editori nazionali. Alcuni sono stati tradotti in diverse lingue. Il più famoso è “L’elenco telefonico di Atlantide”.

Terre Alte: laboratorio di innovazione collettiva

in collaborazione con Cooperativa Cramars, Legacoop FVG e Comune di Forni Avoltri

Tra fine ‘800 e inizio ‘900 la Carnia ha generato esperienze innovative nel campo della cooperazione – Coopca, Secab –, del credito – Casse Rurali – e dell’agricoltura – Latterie sociali e turnarie. Realtà che, sopravvissute a due conflitti mondiali, hanno attraversato il secolo scorso. A volte si sono evolute ma in alcuni casi sono scomparse, anche rovinosamente. Quali sono i percorsi di innovazione che oggi si affacciano sulle Terre Alte? Un incontro che vuole promuovere un dialogo tra epoche diverse, per cercare soluzioni all’abbandono dei territori in un mondo in veloce trasformazione.

Maurizio Ionico

Urbanista. Amministratore unico dell’impresa sociale Melius e fondatore di Innovalp.Tv, piattaforma di comunicazione integrata che promuove idee e soluzioni per lo sviluppo delle Terre Alte.

Europei di montagna

in collaborazione con Innovalp.tv

Gli abitanti della montagna vivono in territori che, per quanto marginali, subiscono pienamente gli effetti delle crisi geopolitiche e geoeconomiche, cui si aggiungono i costi rilevanti della crisi climatica: fattori che incidono sulle loro prospettive di sviluppo e di vita. I montanari hanno certo bisogno di comprendere trend e dinamiche per immaginare e progettare un futuro possibile dentro l’Unione europea che, a sua volta, deve imparare, fin dai livelli politici più alti, ad accogliere le istanze, anche radicali, di chi vive, presidia e conosce le Terre Alte. Una sfida possibile?

Romano Marchetti: antifascismo, europeismo, politiche per la montagna.

Presentazione della rivista «Storia contemporanea in Friuli», n. 51, 2021
con gli autori presenti
a cura di Anpi Alto But “Aulo Magrini” e Associazione culturale Giorgio Ferigo
in collaborazione con Associazione Segni del Tempo, Comune di Enemonzo e Istituto friulano per la Storia del movimento di liberazione

Romano Marchetti, nato a Maiaso e scomparso nel 2019 all’età di 106 anni, esponente di spicco del movimento della Resistenza (fu a capo della formazione Osoppo), è una delle personalità più importanti per la cultura, l’agronomia e la politica della Carnia. La rivista dell’Istituto friulano per la Storia del movimento di liberazione ha ospitato nel suo ultimo numero una sezione a lui dedicata – con i contributi di Denis Baron, Anna Di Qual, Claudio Lorenzini, Luca Marin, Sandro Menegon, Laura Matelda Puppini, Andrea Zannini – frutto di un convegno organizzato a Paluzza il 19 settembre 2020. La pubblicazione viene presentata nel suo paese natale, dove il padre Sardo, ispettore scolastico, fu promotore della Latteria sociale.

Nicole Coceancig

Cantautrice, dal 2018 interpreta brani inediti e popolari friulani insieme ad altri musicisti della regione come Alvise Nodale, Franco Giordani e Leo Virgili. Effe (2019) è il suo primo disco di inediti; il secondo, Zohra, uscirà nel 2024.

Matikaduet

Unione di due strumenti appartenenti a mondi musicali lontani: la fisarmonica diatonica di Matteo Parillaud con il suo spirito folkloristico e il violoncello di Fanika Coren con la sua essenza classica.

Fotografare la montagna e le sue genti

in collaborazione con Associazione Culturale “Gli ultimi” e CRAF

Un dialogo tra due generazioni di fotografi che cercano nel loro lavoro di indagare la realtà e il mutamento antropologico degli abitanti delle montagne: il loro quotidiano, i mestieri che si evolvono, tra spopolamento e nuove prospettive. Un lavoro che unisce all’amore per la propria terra il desiderio di conservare/tramandare – con rispetto, attraverso gli scatti – alla consapevolezza degli abitanti di domani e alle genti di passaggio: storie, paesaggi, volti.

Una qualsiasi giornata d’autunno

con la partecipazione del DJ MICHELE “CALLI” CALLIGARO, del rapper EMIL “RIVER” LENISA e del musicista e producer WALTER SGUAZZIN

presentazione del libro realizzato dal servizio S.I.R.I.O. della Cooperativa Itaca
in collaborazione con la Biblioteca civica “Adriana Pittoni” di Tolmezzo

Presentazione del libro realizzato dagli ospiti del Centro diurno S.I.R.I.O. di via Cavour a Tolmezzo, gestito dagli educatori di Itaca. Un percorso di scrittura creativa realizzato da Lara Copetti, Gilberto Del Bon, Violetta Deotto e Ida Ferroni Venturi, che ne ha curato le illustrazioni insieme a Lorella Papinutti. L’incontro, dedicato all’inclusione e alla creatività delle persone con disabilità, si conclude con un dj set che comprende i brani realizzati nel corso del laboratorio musicale condotto da Walter Sguazzin.

La via delle acque di Topolò

Evento annullato

passeggiata alle cascate con musica nel bosco

I “sentieri delle acque” formano un reticolo sotto il paese di Topolò. L’Associazione Topolò-Topoluove ha migliorato gli accessi ai resti di due mulini che fino a poco tempo fa hanno svolto un ruolo fondamentale per la vita del paese. Il torrente Koderjana e i rii suoi affluenti formano cascate di acque verdi e trasparenti. In prossimità del primo mulino, è possibile ammirare un grande intervento di land-art, opera degli architetti olandesi di Studio Wild. Una breve deviazione conduce alla magica località di Stamorčjak, ricca di leggende e suoni misteriosi generati dalle acque di due torrenti. 

Abitare le distanze

workshop di architettura

in collaborazione con A+AUD Architetti Alumni Udine, Officina Montagna – Cantiere Friuli dell’Università di Udine e Comune di Stregna

Dedicato allo studio e alla valorizzazione delle aree interne del territorio friulano, il workshop ha come obiettivo la formulazione di proposte progettuali per la tematizzazione e lo sviluppo del percorso escursionistico Cobilca – Oblizza – Dughe. L’anello principale è ampio poco meno di 7km. Partendo dal torrente Erbezzo, il percorso sale attraverso il paesaggio terrazzato di Podgora fino ad Oblizza, tocca dapprima la località Razor, e attraverso boschi castanili, di grande valore ambientale, raggiunge la frazione di Dughe.  Infine rapidamente scende in direzione del torrente Erbezzo nei pressi del molino di Dughe fino a rientrare a Cobilca.

Il workshop si svolgerà presso il comune di Stregna, è rivolto agli studenti di architettura o di paesaggio ed è coordinato scientificamente dall’architetto Alberto Cervesato, presidente dell’associazione A+AUD.

L’attività prevede una visita guidata, momenti di ascolto della comunità locale e un evento seminariale sui temi della rigenerazione architettonica e urbana, la valorizzazione territoriale e la mobilità attiva, tenuti dal professor Giovanni La Varra, docente di Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine e dal dott. Luca Velo, architetto e ricercatore in urbanistica presso l’Università Iuav di Venezia.

Per info e iscrizioni inviare una richiesta all’indirizzo e-mail: alberto.cervesato@uniud.it

Per gli studenti iscritti al corso di Laurea Magistrale in Architettura all’Università di Udine è previsto il riconoscimento di 1 credito formativo. Saranno aperte al pubblico le visite guidate ai sentieri del Comune di Stregna

Abitare le distanze

workshop di architettura

in collaborazione con A+AUD Architetti Alumni Udine, Officina Montagna – Cantiere Friuli dell’Università di Udine e Comune di Stregna

Dedicato allo studio e alla valorizzazione delle aree interne del territorio friulano, il workshop ha come obiettivo la formulazione di proposte progettuali per la tematizzazione e lo sviluppo del percorso escursionistico Cobilca – Oblizza – Dughe. L’anello principale è ampio poco meno di 7km. Partendo dal torrente Erbezzo, il percorso sale attraverso il paesaggio terrazzato di Podgora fino ad Oblizza, tocca dapprima la località Razor, e attraverso boschi castanili, di grande valore ambientale, raggiunge la frazione di Dughe.  Infine rapidamente scende in direzione del torrente Erbezzo nei pressi del molino di Dughe fino a rientrare a Cobilca.

Il workshop si svolgerà presso il comune di Stregna, è rivolto agli studenti di architettura o di paesaggio ed è coordinato scientificamente dall’architetto Alberto Cervesato, presidente dell’associazione A+AUD.

L’attività prevede una visita guidata, momenti di ascolto della comunità locale e un evento seminariale sui temi della rigenerazione architettonica e urbana, la valorizzazione territoriale e la mobilità attiva, tenuti dal professor Giovanni La Varra, docente di Composizione architettonica e urbana all’Università di Udine e dal dott. Luca Velo, architetto e ricercatore in urbanistica presso l’Università Iuav di Venezia.

Per info e iscrizioni inviare una richiesta all’indirizzo e-mail: alberto.cervesato@uniud.it

Per gli studenti iscritti al corso di Laurea Magistrale in Architettura all’Università di Udine è previsto il riconoscimento di 1 credito formativo. Saranno aperte al pubblico le visite guidate ai sentieri del Comune di Stregna

Il passato nel futuro. L’alpicoltura nella montagna friulana.

Glazzat è un alpeggio ben curato, posto in un contesto ‘di confine’, oggi gestito anche come agriturismo da giovani conduttori capaci e appassionati, che hanno saputo rinnovare una tradizione di lavoro e un utilizzo sapiente di risorse molto antichi. In ‘tradizione’ e ‘antichità’ si nascondono, spesso, gli stereotipi dell’immutabilità delle pratiche e dei saperi sugli alpeggi. Osservati dal punto di vista della storia, dell’agronomia e della sociologia, gli alpeggi invece sono oggi un contesto favorevole per descrivere i profondi cambiamenti (sociali, economici) in atto nella montagna friulana.

Malga Glazzat è raggiungibile in automobile o a piedi con una facile passeggiata di circa 4 km lungo il segnavia CAI 434 (dislivello: 400 m) partendo da Sella Cereschiatis in Val Aupa. In malga, oltre a pranzare, è possibile acquistare prodotti caseari. Per prenotare: 337 1892939

Sonosuono incontra Dalai Trio

installazione libraria/sonora
in collaborazione con Associazione Luigi Candoni

Sulle orme del suo nuovo libro, tra musica e identità, Matteo Cimenti ci accompagna attraverso una esperienza sonora alla ricerca del suono nascosto e confuso dentro l’eccessivo rumore di fondo. Un viaggio di una trentina di minuti, insieme al Dalai Trio, alla scoperta di ciò che di solito teniamo nascosto: il “nostro” suono.

Carnia, una guida

presentazione

Lo sguardo di un insider, una guida contemporanea al meglio della Carnia. Nove itinerari lenti nelle valli carniche, Tolmezzo e Sappada tra storia, arte, natura, racconti, buon cibo e l’anima a posto. “Ho scritto Carnia una guida” racconta l’autore, “per descrivere una terra nascosta fra silenzi parlanti, sorrisi improvvisi e cieli lunatici. Una terra dura ma dolce dove ogni salita, come una carezza, ti conduce in luoghi minuscoli e sperduti, eppure ricchi di incanti e di sorprese”.

DﺍEstﺍinazioni

in collaborazione con Associazione culturale El Tomât

Negli anni Novanta l’Europa venne investita da un radicale cambio d’identità. Bisognava essere pronti ad accogliere il “nuovo Est”: bisognava immaginare “un mondo senza confini”. A distanza di trent’anni, le cose non potrebbero essere più diverse rispetto alle aspettative e ai sogni. Con l’atteggiamento del viaggiatore, piuttosto che con lo sguardo della geopolitica, proviamo a riflettere sul significato delle frontiere oggi. Partendo dal Friuli, a est del Nordest, proviamo ad assumere la prospettiva di chi, nato dopo l’89, per i casi della storia, ha scoperto che i confini esistono, eccome!

Suono Dentro

proiezione
Organic Audio Emanuele Pertoldi, Andrea Peluso
Voce Massimo Silverio

Il progetto “suono dentro” nasce dall’esplorazione musicale di luoghi speciali che, lasciati risuonare e catturati da un occhio immaginifico, diventano astratti fino a farsi paesaggio interiore, sogno: una cassa di risonanza per fisarmonica e voci. La musica fluisce diretta, autentica, senza preamboli né indecisioni. L’esecuzione unica e irripetibile. La regia ne cattura l’attimo. Una sfida tecnica che intreccia luce e buio, creando mondi. Lo spazio e il tempo si fanno relativi, interiori. L’immagine perde senso e diventa pensiero.

Scalare con l’acqua

Proiezione e conversazione
in collaborazione con Parole in Rifugio

Riccarda de Eccher, bolzanina trapiantata a Long Island, ha fatto cordata femminile con la compianta Tiziana Weiss, all’epoca una delle più forti rocciatrici italiane, ed è stata all’Everest. Dipinge i monti ad acquerello e ha esposto, tra l’altro, a Londra, Telluride, Milano, Bolzano e Cortina. Il documentario su di lei, realizzato da Dave Brown, ha vinto il primo premio al Gotham Film Festival di New York. Recentemente ha istituito un premio speciale “Donne di cinema e di montagna” al Filmfestival di Trento.

Il silenzio e la rivolta. Cercivento. Prima che sia giorno

I quattro alpini giustiziati per l’esempio il 1 luglio 1916 dietro il cimitero di Cercivento dopo un processo che si tenne nei due giorni precedenti dentro la chiesa di S. Martino attendono, dopo più di un secolo, una riabilitazione che lo Stato italiano non si risolve ancora a concedere. Le fasi del processo rivivono nell’evocazione di due dei condannati alla fucilazione, mettendo in luce l’atrocità della legge marziale, il valore civile della disobbedienza agli ordini insensati e disumani e il rifiuto di una logica militare fondata sul ricatto della fedeltà alla Patria. 

La sfida democratica

presentazione del Libro bianco sulle droghe

Rapporto indipendente sugli effetti della war on drugs sul sistema penale e penitenziario italiano. Pone l’attenzione sulla questione democratica dopo la decisione della Corte Costituzionale sul referendum cannabis, e accoglie le riflessioni della Società Civile sulla VI Conferenza Nazionale sulle droghe di Genova 2021. È promosso da La Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA e Associazione Luca Coscioni. Vi aderiscono: A Buon Diritto, Arci, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA.

Verso la fine del diritto di asilo? A 71 anni dalla Convenzione di Ginevra

in collaborazione con “Diverso da chi? Focus Migrazioni” di Resia

Il diritto d’asilo è, nel diritto internazionale e nella Costituzione Italiana uno dei diritti umani fondamentali sui quali si basa la nostra democrazia. Eppure da anni è sotto attacco e spesso negato a chi  viene respinto alle frontiere, mentre le campagne contro l’accoglienza permettono di accumulare grandi fortune politiche. La morte di chi muore in mare o attraversando deserti e montagne non sembra smuovere le coscienze. Tuttavia, l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina ha segnato un momento di apertura e di solidarietà. Si può ripartire da qui per immaginare un nuovo sistema d’asilo in Europa?

Il quaderno di Radoslav

spettacolo di parole, musica e immagini
disegno dal vivo ALEKSANDAR ZOGRAF 
conduce ALESSANDRO GORI
musiche FIOR DELLE BOLGE
Alan Liberale percussioni, batteria
Luca Zuliani violoncello
Federico Galvani fisarmonica, sintetizzatore e voce
in collaborazione con Comune di Enemonzo, Cinemazero e Museo della Jugoslavia di Belgrado

Il nuovo libro di Aleksandar Zograf, è ispirato a un vecchio taccuino, trovato in una bancarella di libri usati. Radoslav, l’autore, vi scrive della propria vita, sino a quando il testo si interrompe a metà di una frase. Insieme ad altre storie, il volume contiene anche un lungo racconto autobiografico in cui Zograf ripercorre la vicenda di suo nonno, internato nel campo per prigionieri politici di Goli Otok, Attraverso la musica, la parola e il fumetto, poeti, narratori, avventurieri, viaggiatori s’incontrano tra passato e futuro, tra Italia e Balcani, tra il mondo che è stato e quello che sarà.

Scenari di un futuro prossimo. Verso la fine o un nuovo inizio?

Come affrontare il futuro di fronte alla crisi climatica e al progressivo esaurirsi delle risorse che hanno sostenuto il nostro modello di sviluppo? Due diverse scuole di pensiero a confronto, un comune obiettivo. Roberto Siagri, nel saggio La servitizzazione, propone nuovi modelli di business e stili di vita inediti, che, basandosi sulla tecnologia digitale potrebbero garantire una crescita sostenibile. Marco Pacini, con il suo Pensare la fine, ci esorta a esercitare un pessimismo consapevole e preventivo, che allontani ogni illusione di risolvere un problema complesso con approcci semplicistici.

Il silenzio e la rivolta. Resurequie

Carnia, XVII secolo. Sul modello di esempi vicini (Luggau, in Carinzia) e lontani (Francia e Germania), la devozione popolare elegge una chiesina nei pressi di Trava come sede di prodigiose resurrezioni operate dalla Beata Vergine sui neonati morti prima del battesimo e come tali destinati alla dannazione eterna. Centinaia di piccole salme, dal Friuli e dalle zone limitrofe giungono nel luogo di culto, e il fenomeno, mai decisamente ostacolato dalla Chiesa, assume immediatamente anche risvolti simoniaci. La storia di Milia è la storia di una carità che nasce dal popolo e si oppone alla teologia agostiniana.

Il silenzio e la rivolta. Portare (La muart tal gei)

in collaborazione con Forum

Grande Guerra. Sul fronte carnico l’Esercito istituisce le Operaie Volontarie Portatrici. Di fatto, un arruolamento. Dal giugno 1915 all’ottobre 1918, quasi 1500 donne carniche riforniscono con le loro gerle la prime linee, trasportando cibo, uniformi e munizioni. Questo testo è un omaggio alle portatrici, che la retorica dei monumenti e delle medaglie definisce “eroine”, offuscandone la fondamentale funzione di collante di una socialità e di una cultura intrisa di maschilismo militare. Un omaggio ai dubbi e alle necessità di queste donne, al silenzio dell’erba che cresce.

In C

CONCERTO DI INAUGURAZIONE DI VICINO/LONTANO MONT 2022
TOPOLOVSKA MINIMALNA ORKESTRA
direttore Antonio Della Marina
in collaborazione con Carniarmonie, Associazione Topolò-Tpoluove, Condotta Slow Food Carnia e TarvisianoGianni Cosetti”

Composto dal musicista americano Terry Riley nel 1964, il brano In C è la prima opera del minimalismo musicale capace di attrarre il grande pubblico. Non ha una durata definita. La partitura contiene elementi aleatori e concede libertà musicali e di organico che rendono le sue esecuzioni sempre uniche e irripetibili.

a seguire:
Il silenzio e la rivolta. Indemoniate
CARLO TOLAZZI dialoga con GIAN PAOLO GRI
accompagnamento musicale TOPOLOVSKA MINIMALNA ORKESTRA

Una storia incredibile quella delle indemoniate di Verzegnis, sorprendentemente attuale nonostante si collochi al crepuscolo del XIX secolo. Una quarantina di donne (di appena sette anni la più giovane, ultra sessantenne la più attempata) di un isolato villaggio sopra Tolmezzo si rendono protagoniste di manifestazioni classificate come stregoneria (dalla percezione popolare), isteria demonopatica (dalla medicina ufficiale) o possessione demoniaca (dalla Chiesa). Analoghi episodi si verificano contemporaneamente in Francia e in Spagna, con caratteri incredibilmente sovrapponibili.

Pan e gaban. Liberi e sicuri in montagna

Pan e gaban, in friulano, riassume efficacemente il concetto di essere preparati alla montagna, con cibo e vestiario adeguato nello zaino che ci portiamo in spalla,  a partire dalla consapevolezza che un’escursione in quota può trovare svolte inaspettate e che la complessa organizzazione, sempre pronta a soccorrerci, trova il suo primo alleato nel nostro buonsenso. Alpinisti esperti e operatori del Soccorso Alpino e Speleologico regionale ci forniscono consigli fondamentali per essere escursionisti responsabili, rispettosi delle insidie e degli imprevisti che l’andare in montagna può comportare.

L’altro Pasolini, Guido Pier Paolo, Porzûs e i turchi

Conferenza-spettacolo
in collaborazione con Parole in Rifugio

Nel 1944, mentre Pier Paolo faceva la sua Resistenza “con le armi della poesia”, il fratello Guido, di tre anni più giovane, si unì ai partigiani della Brigata Osoppo sulle montagne del Friuli, dove venne ucciso dai Gap comunisti nell’eccidio di Porzûs. La tragedia segnò profondamente e per sempre Pier Paolo: sul piano degli affetti e sul piano politico. A cent’anni dalla nascita di quello che è stato probabilmente il massimo intellettuale e poeta friulano, una rivisitazione spiazzante, che ne riconfigura il percorso umano e politico.

Piccolo corpo

proiezione del film, vincitore del David di Donatello 2021
a cura e con il sostegno della Federazione Nazionale Pensionati CISL
in collaborazione con Radio Onde Furlane, Nefertiti Film

Inizi ‘900. In un’isoletta di pescatori nel Nordest Agata partorisce una bambina nata morta: il prete della comunità non può battezzarla. Ma la ragazza non accetta che sua figlia resti “un’anima perduta nel limbo”. In Val Dolais, fra le montagne innevate dell’estremo nord, “c’è una chiesa in cui risvegliano i bambini nati morti”. Basta un respiro, e si può dare loro un nome, liberandoli dal limbo. Agata intraprenderà il suo faticoso viaggio verso quel santuario, con la sua creatura dentro una scatola di legno, e sulla strada incontrerà Lince, un personaggio con molti segreti da difendere.

nel pomeriggio:
16.30-19.00: possibilità di visitare il Santuario della Madonna dei Miracoli e le altre chiese locali
17.30-18.30: presso il Santuario, breve storia delle chiese “à répit“ (di ritorno alla vita), e per chi lo desidera, Santa Messa

È possibile usufruire di un servizio “Street Food” per la cena.
Bus navetta dal parcheggio delle poste di Villa Santina a Trava

La questione montana nella Resistenza italiana. Visioni politiche, progetti, aspirazioni nell’antifascismo dell’arco alpino (1943 – 1945).

Convegno a cura di Denis Baron e Claudio Lorenzini

Quanto e come la “questione montana” è stata presente nella Resistenza italiana? Quali progetti per il futuro delle Terre Alte dopo la caduta del fascismo? Il convegno, con relazioni dedicate alle particolari esperienze delle regioni dell’arco alpino, offre un importante spaccato del dibattito sul tema, nel quadro complesso, intrecciato, diversificato di visioni politiche, amministrative, identitarie, nazionali di confine. Una fase cruciale del pensiero sulla montagna, analizzata dalle sue premesse fino ai suoi esiti costituzionali.

Programma

Saluti delle autorità e intervento di apertura
La questione montana in Italia tra epoca liberale e fascismo
ANDREA ZANNINI, Università degli Studi di Udine

La questione montana nelle Resistenze dell’arco alpino

Magrini, Marchetti, la Repubblica libera. Il futuro della montagna nella Resistenza carnic
MARCO PUPPINI, Ifsml

Il dibattito nella Resistenza bellunese
DIEGO CASON, Isbrec

II Trentino e l’Alto Adige. Questione montana e questione nazionale
GIORGIO MEZZALIRA, Società Storia e Regione / Geschichte und Region

Autonomismo e visione europea nelle Alpi Occidentali. Da Chivasso al dopoguerra
ALESSANDRO CELI, Fondation Emile Chanoux – Aoste

Esiti costituzionali e sviluppi repubblicani

La Resistenza e la montagna nella Costituzione. La vittoria, incompresa, di un’eresia politica.
OSCAR GASPARI, Università LUMSA di Roma
Dal dibattito sulle regioni autonome alle comunità montane.
Proposte di ricerca dalle carte del Fondo Lizzero
MONICA EMMANUELLI, Ifsml

Dibattito e conclusione dei lavori
modera ANNALISA BONFIGLIOLI, vicepresidente CAI, sezione di Tolmezzo

Con la collaborazione di: Comune di Paluzza, Associazione Culturale Giorgio Ferigo, BIM Tolmezzo, Cgil-SPI, Anpi FVG, Comunità di Montagna della Carnia, CAI Sezione di Tolmezzo, ASCA Sezioni CAI di Carnia – Canal del Ferro – Val Canale, Secab, IFSML, Emergency, Radio Onde Furlane, Bottega del Mondo, Associazione Italia-Cuba.

Bilal. Nel nome di Pier Luigi Di Piazza

presentazione della nuova edizione del libro

Questo libro è il racconto di un viaggio straordinario e insieme un’inchiesta unica al mondo. Per quattro anni Fabrizio Gatti ha cambiato il suo nome in Bilal per trasformarsi in un migrante clandestino e descrivere, da testimone diretto, il dramma di chi si mette in marcia per conquistare una vita migliore al di qua del Mediterraneo. Vita migliore che il Centro di accoglienza Ernesto Balducci, fondato da Pierluigi Di Piazza, ha sempre cercato di garantire e promuovere, in nome di quello spirito umanitario che troppo spesso viene ignorato se non contrastato.

Pubblico

Colore

Staff

La guerra dei Bepi

Pasolini testimone del futuro

Donne, autonomia e democrazia: il progetto curdo

Corpi minori

La sfida della libertà di stampa in America Latina

Come fare una vita bella: la versione di Tiziano e Folco

Per tutti gli Alaa del mondo. Regimi autoritari e diritti violati.

La Mappa Parlante degli Scrittori.LAB

Una sfida a quel mondo di fuori

La via delle armi

Gerusalemme senza dio. Ritratto di una città crudele

Il trionfo dell’individualismo

Clima, sostenibilità e scienza: una sfida possibile?

Emicrania. Storia di un senso di colpa

No vax: il grande sogno negato

Antipolitica o iperpolitica? La febbre delle democrazie

Amorevoli sfide musicali tra Barocco e Classicismo

Premio Terzani 2022

Lo spazio delle donne

Sospensioni, interruzioni, emergenze. Un dialogo sulla scuola

Sporche guerre, ancora

La fiamma nera. Il rogo del Narodni dom

First Nations. Voci della letteratura indigena australiana

Un filo di voci. 32 scrittori dal mondo

La città di domani: il tempo della responsabilità collettiva

Le nostre impronte sulla terra

Minerali insanguinati

Perché la guerra: la sfida della psicoanalisi

I goal della scienza

La donna invisibile

#HoDettoNo Quando la donna è due volte vittima

L’Europa alla prova

EUPavilion – Biennale 2023. L’identità dell’architettura europea

Dalil

Le sfide dell’inclusione

Carlo Sgorlon riscoperto: una sfida editoriale

Il lavoro nel mondo nuovo, tra precarietà e sfruttamento

Concorso Scuole Tiziano Terzani 2022

Identità e differenze al tempo dei conflitti

Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Il bene comune conviene?

Fuga dall’Egitto

“Al di là dei sogni”: dai beni confiscati alla camorra il riscatto di una comunità

Violenza di genere. Il ruolo della cultura

Secondo atto

Ecopoli. Visione Regione 2050

Segni dei tempi. Pandemia e crisi della politica

La strage di Peteano cinquant’anni dopo

Il digitale nella scuola

Capire la rotta balcanica

I due frammenti numero 500 da Apeirogon di Colum McCann

Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità

Crisi climatica, il futuro è adesso

La guerra alla memoria nella Russia di Putin

In un mare di voci

La guerra non ha un volto di donna. Da Caterina Percoto a Svjatlana Aleksievič

La sfida della transizione energetica

Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange

Le indemoniate

In Europa tra Est e Ovest. Cultura e identità nella Polonia attuale

Le nuove generazioni ci insegnano il futuro

L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi

Annelies

Guerra in Europa. Cosa cambia nel mondo?

Inaugurazione vicino/lontano 2022

Il caso Putin

Suono dentro

The Social Drawing

Anything to say? A monument to courage

David Tremlett. L’invenzione della geometria

Conferenza stampa vicino/lontano 2022

Patrizia Feletig

Laureata in Economia e commercio alla LUISS di Roma, ha lavorato nel settore finanziario, nella comunicazione aziendale e nel settore energetico.
Giornalista pubblicista ha collaborato per testate della carta stampata, online ,Tv e radio. Ha pubblicato libri sul nucleare, le energie rinnovabili e l’ambiente.
È advisor del Guarini Institute for Public Affairs John Cabot University Rome; autrice per la Fondazione Luigi Einaudi, presidente eletta dell’associazione Copernicani e tra i promotori del Comitato Termovalorizzatore Roma Daje.

Palazzo Di Toppo Wassermann

La storia dell’edificio è legata ad alcune famiglie nobiliari di Udine: inizialmente residenza dei nobili di Polcenigo, diviene poi proprietà dei Garzolini per tutto l’Ottocento.

All’inizio del Novecento tale tesoro architettonico, sistemato ed ampliato per cura del Comune e della Provincia di Udine, si trasforma in un istituto di educazione, voluto dal conte Francesco di Toppo.

Nel 2002 il Palazzo viene concesso in uso all’Università degli Studi di Udine, che in seguito ad accurati lavori di ristrutturazione e restauro, lo ha reso la nuova sede della Scuola Superiore dell’Ateneo.

Con una superficie di 7000 m², al suo interno l’edificio oggi ospita 84 stanze per gli allievi, 10 aule, l’auditorium ed il velario, periodicamente utilizzato per mostre, eventi culturali ed esposizioni.

Il tornello dei dileggi

Scrivere un romanzo, soprattutto da esordienti della narrativa, è un salto nel vuoto. Nell’affollato panorama delle proposte editoriali, Salvatore Massimo Fazio – e con  lui il suo editore –  ha dimostrato grande coraggio nel dare alle stampe Il tornello dei dileggi (Arkadia, collana Eclypse). Difficile sintetizzare la trama: l’a-narratività è la chiave di lettura di questo romanzo/non romanzo sui “compromessi dell’anima e del vissuto”, spesso insostenibili. E per fortuna ci sono i libri, le storie, la lettura, ad aiutarci.  

Salvatore Massimo Fazio

Scrittore, filosofo, giornalista, agitatore culturale e pittore, collabora con il quotidiano La Sicilia, il web magazine SicilyMag e il mensile catanese Paesi Etnei Oggi.

Enzo Martines

Scrive e interpreta poesie e testi poetici. Ha vinto il premio P(r)oesia di Sesto Fiorentino. Ha pubblicato libri in versi con Campanotto, Gaspari e Digressioni editore. Nel 2021 è uscito il suo romanzo Una solitudine perfetta (Augh! editore).

Violenza di genere. Il ruolo della cultura

DIBATTITO

Dopo aver indagato, nelle passate edizioni del festival, gli aspetti giuridici e fattuali della violenza di genere, è giunto il momento di analizzare il fenomeno all’interno di quello stesso mondo di cui un festival fa parte.  Quanto è presente la questione di genere negli ambienti culturali? E quanto potrebbero teatro, arte, cinema, letteratura favorire una diversa percezione e consapevolezza nella società, proponendo narrazioni che traccino nuovi percorsi e favoriscano il cambiamento?

Al termine del breve incontro verranno annunciati i tre finalisti del video contest “Never Again”.

Sara Montinaro

Specializzata in diritto internazionale umanitario, è stata procuratrice a Parigi presso il Tribunale Permanente dei Popoli sulla Turchia e il popolo curdo. Ha partecipato a missioni umanitarie nei Balcani, in Grecia, in Tunisia, in Cisgiordania-Palestina, in Turchia, nel Kurdistan iracheno e in Rojava. Ha pubblicato Daeş. Viaggio nella banalità del male (Meltemi 2020).

Martin O’Loughlin

Specializzato in tecniche tradizionali e sperimentazione contemporanea, suona il didgeridoo (yidaki), strumento musicale dei popoli aborigeni del Nord dell’Australia. Ha approfondito le sue tecniche con maestri del gruppo Yolngu nella Terra di Arnhem.

Sopravvissuta a un gulag cinese

video-testimonianza
in collaborazione con add editore

Si stima che nello Xinjiang, provincia della Cina occidentale, più di un milione di uiguri siano stati deportati in “campi di rieducazione” sulla base di infondate accuse di terrorismo, infiltrazione e separatismo. Gli “Xinjiang Papers”, pubblicati dal New York Times nel novembre 2019, hanno rivelato al mondo, e provato, la sistematica repressione della minoranza musulmana degli uiguri attraverso la detenzione di massa, la più devastante dall’era di Mao. Per quasi tre anni, Gulbahar Haitiwaji è stata privata della libertà e ha subìto ogni sorta di violenza dalla polizia, centinaia di ore di interrogatori, fame, freddo, torture, sterilizzazione forzata e dodici ore al giorno di propaganda cinese. Salvata grazie alle disperate trattative della figlia e all’ostinazione del ministero degli Affari esteri francese, è la prima testimone del genocidio culturale in atto. Ha raccontato la sua esperienza a una giornalista del Figaro esperta della questione uigura, Rozenn Morgat, nel corso di un lungo anno di incontri. La pubblicazione di Sopravvissuta a un gulag cinese, best seller internazionale edito in Italia da add editore, comporta un terribile rischio, che lei e la sua famiglia hanno deciso di assumersi, perché la sua voce raggiunga l’Occidente e ne scuota l’indifferenza.

Gulbahar Haitiwaji

Nata nel 1966 nella provincia autonoma dello Xinjiang, ha lavorato come ingegnera in una compagnia petrolifera. Nel 2006, dopo l’incremento delle persecuzioni cinesi nei confronti della minoranza turcofona di religione islamica cui appartiene, ha raggiunto con le figlie il marito, già esule in Francia. Dopo dieci anni, una mattina del novembre 2016, è stata richiamata in Cina con il pretesto di chiudere alcune pratiche amministrative. Accusata di dissimulare posizioni indipendentiste e attività terroristiche dietro il suo esilio in Francia, sparisce nelle viscere del terrificante sistema dei campi di concentramento ideati dal Partito comunista cinese per annientare il popolo uiguro. Ha raccontato la sua esperienza in Sopravvissuta a un gulag cinese (con R. Morgat, add editore 2021), libro-testimonianza che è entrato nella cinquina dei finalisti del Premio Terzani 2022.

…A un libro di distanza?

Pipistrillo è cresciuto. Ora si diverte a giocare con le sue diavolerie elettroniche, senza però perdere di vista la sua compagna di avventure Agata. La giovane maestrega si trova in difficoltà poiché dovrà parlare davanti a moltissimi colleghi e colleghe al convegno mondiale dei maghi e delle streghe. Che paura!!! Ecco che inizia una certa ansia al pensiero di affrontare una platea pronta a giudicare il suo lavoro. Cosa ne pensa di tutto ciò Pipistrillo? Immaginate un giovane esemplare di Pipistrello adolescente, arguto e ironico, chiamato a sostenere le paure di Agata… Una avventura tutta da leggere nella forma accattivante della graphic novel, integrata con parti di narrazione esterna in modalità libro illustrato, e parti che ricordano la narrazione dei manga giapponesi.

Maura Pontoni

Editrice de l’Orto della cultura, cerca di contribuire al rinnovamento del mondo dell’editoria, attraversando campi e stili diversi, in particolare il mondo dell’arte del quale il musicista Rescigno fa attivamente parte.

Miriam Serafin

Grafica d’arte-disegno specializzata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove vive ispirandosi ai colori e alle luci dei suoi canali. Collabora con le case editrici Pearson, Giunti, Orto della cultura, Edizioni corsare, Eli edizioni, Mondadori, Battello a vapore.

Laura Longhino

Docente, autrice, counselor e psicoterapeuta. Vive in Messico e svolge la sua attività collaborando costantemente con l’Italia.

Chiara Longhino

Docente, autrice, musicista e musicoterapeuta. Impegnata in progetti scolastici e didattici che promuovono la creatività come momento di crescita.

Premio Terzani – Edizione 2022

La motivazione della giuria

In un’esplosione di frammenti narrativi, Colum McCann mette in scena i brandelli di un conflitto apparentemente senza soluzione. Sono mille e uno i frammenti. Come le Mille e una notte di Sherazade. E infiniti sono i lati del poligono chiamato apeirogon. Come i punti di vista da cui l’israeliano Rami e il palestinese Bassam cercano di comprendere una realtà troppo complessa per essere osservata, e giudicata, da un unico lato.

Lo strazio indicibile, il lutto cui nessuna lingua ha saputo dare un nome, per la perdita delle proprie bambine, uccise ciascuna dalla guerra dell’altro, squarcia le loro vite – e scuote in profondità le nostre coscienze – ma sorprendentemente li trasforma in uomini di pace: complici di una nuova battaglia da combattere insieme, imbracciando come unica arma il comune dolore di padri. Contro la tentazione della vendetta e la trappola dell’odio. Nel segno della pietà e della compassione.

Così, mentre l’orrore della guerra bussa di nuovo alle porte d’Europa, Colum McCann ci regala una speranza, mostrandoci che sotto le logiche della politica, e della geopolitica, si muovono persone – e sono tante – che al dolore della perdita, all’umiliazione della sconfitta, hanno deciso di contrapporre, dal basso, una coraggiosa, instancabile ricerca del dialogo. Alle loro voci Colum McCann unisce la sua, indicandoci la necessità di una nuova consapevolezza: in un mondo dominato dal caos, abbiamo il dovere di “abbracciare la confusione”, ma dobbiamo farlo insieme, e dobbiamo farlo subito, imparando a condividere quest’unica Terra. E viverci in pace.

Per la raffinata qualità letteraria di questo libro dalla struttura originale, di irresistibile potenza evocativa, per l’appello urgente che contiene, la giuria conferisce il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani 2022 a Colum McCann.

Colum McCann

Nato a Dublino nel 1965, è uno scrittore irlandese naturalizzato statunitense. Vive con la famiglia a New York e insegna scrittura creativa all’Hunter College. È riconosciuto a livello internazionale come uno dei massimi romanzieri di lingua inglese degli ultimi decenni. Nel 2009 si è aggiudicato il National Book Award con Questo bacio vada al mondo intero, tradotto in 35 lingue e insignito dei più prestigiosi riconoscimenti letterari mondiali. La sua narrativa ha riscosso unanimi apprezzamenti per la sensibilità nel raccontare le complesse geografie del mondo globalizzato, privilegiando talora lo sguardo di personaggi che vivono ai margini della storia. In Italia sono usciti in passato alcuni suoi romanzi ora fuori catalogo. Apeirogon (traduzione di Marinella Magrì) è edito da Feltrinelli, che sta pubblicando tutte le sue opere. Sono già in libreria TransAtlantico (2021) e Lascia che il mondo giri (2022).

Radiodervish

Sono il gruppo che più di ogni altro ha definito appieno una poetica e una visione del mondo schierata dalla parte di un’Italia come ponte tra Europa e Mediterraneo. Nati nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente.

Ne è nato un originale cantautorato, che i Radiodervish amano chiamare “Cantautorato Mediterraneo”, che trova le sue origini e i suoi riferimenti nelle varie tradizioni raffinate e popolari del mediterraneo. Grande importanza viene data all’incontro tra mondi sonori differenti e ai testi colti e declinati in lingue diverse.

In 15 anni di attività, lavorando sempre in stretta collaborazione con il talento musicale Alessandro Pipino, i Radiodervish hanno pubblicato numerosi dischi e hanno interagito con moltissimi musicisti di grande spessore artistico, tra i quali: Franco Battiato, Giovanni Lindo Ferretti, Orchestra Araba di Nazareth, Jovanotti, Stewart Copeland, Caparezza, Noa, Nicola Piovani, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, Teresa Ludovico, Valter Malosti.

I Radiodervish sono stati ospiti dei più importanti palcoscenici italiani e internazionali: Beirut, Bruxelles, Gerusalemme, Valencia, Atene, Quito, Betlemme, Tel Aviv, Parigi al Théatre de l’Olympia, Opera House del Cairo, Festival Carthage Tunisia, Amman.

Premio Terzani 2022

Serata per la premiazione di Colum McCann

Premia il vincitore ANGELA TERZANI con i figli FOLCO e SASKIA
Intervista di FRANCESCA MANNOCCHI

Ospite musicale RADIODERVISH
in collaborazione con Euritmica

Informazioni sui biglietti

I due frammenti numero 500 da Apeirogon di Colum McCann

LETTURA SCENICA

Abbracciarsi, tenersi la mano. Guardarsi negli occhi. Ascoltarsi, soprattutto. Piccoli gesti normali. Per tempi normali. Per tempi di pace. Gesti eroici quando il tempo della guerra devasta le vite degli uomini. Infinito è il numero di lati del poligono chiamato apeirogon. Infiniti gli sguardi. Come infinite e mutevoli sono le cose del mondo, luogo del caos e delle sfide. Dentro quel caos, due padri: lo stesso dolore, la stessa forza. Parole di odio possono diventare parole di pace. Proviamo a mettere le parole nei corpi. Proviamo ad ascoltare davvero. Proviamo.

Alessandro Lussiana

Attore, doppiatore, direttore di doppiaggio, conduttore. Diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2006, sotto la guida di Mauro Avogadro, lavora con registi quali Beppe Navello, Claudio Longhi, Valter Malosti, Massimo Castri, Marco Plini, Federico Tiezzi e Teresa Ludovico. Oggi collabora stabilmente con il Teatro dell’Elfo di Milano diretta da Ferdinando Bruni ed Elio de Capitani con cui realizza successi come History Boys, Angels in America, Moby Dick alla prova e Amadeus. Nell’estate ‘25 sarà al teatro greco di Siracusa in Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia.

Sotto lo stesso cielo

DA LUNEDÌ 25 A MERCOLEDÌ 30 APRILE

approfondimenti giornalistici sull’Asia contemporanea
iniziativa a cura di Far East Film Festival 24
ingresso libero, traduzione simultanea ita/ingl

Il cinema è uno strumento straordinario per raccontare la trasformazione politica e sociale di un paese. Cambiano i governi, cambiano le generazioni e così anche i temi e le produzioni cinematografiche, che si adattano, evolvono e ci costringono a una riflessione più urgente, fatta di dialoghi e immagini, a volte più efficaci di un saggio. Far East Film Festival 24 ha deciso di affidare alla giornalista e scrittrice Giulia Pompili, firma del “Foglio” ed esperta di attualità asiatica, questo spazio di approfondimento dedicato all’Asia contemporanea: una serie d’incontri pomeridiani che la vedranno dialogare con giornalisti, scrittori e esperti prendendo spunto dai film in programma a Udine.

lunedì 25 aprile
IL GIAPPONE SEMPRE PIÙ CHIUSO
A partire da My Small Land, tra pandemia e nazionalismo, che cosa succede alla terza economia del mondo.
Pio dEmilia corrispondente Sky TG24
Antonio Moscatello inviato ASKANEWS
Stefania Viti giornalista, scrittrice, yamatologa 

martedì 26 aprile
FILM E PROPAGANDA
America, Cina, Russia e altri paesi hanno
usato il cinema per mandare messaggi politici. Tra soft power e propaganda.
Paul Fischer scrittore, autore di Una produzione Kim Jong Il
Dina Iordanova University of St. Andrews, UK

mercoledì 27 aprile
LE COREE, TRA OSTILITÀ E COOPERAZIONE
A partire da Escape from Mogadishu, una storia che racconta i rapporti tra Corea del Nord e Corea del Sud, tra collaborazione e provocazioni.
Francesca Frassineti Associate Research Fellow all’ISPI
KIM Jin–yeoul regista di Kim Jong–boon of Wangshimni

giovedì 28 aprile
CINA, TAIWAN E L’IDENTITÀ CINESE
A partire dal film Mama Boy, un’indagine sull’identità cinese, la pressione sociale e le differenze col modello occidentale.
Eugenio Cau giornalista de Il Post
Filippo Santelli giornalista di Repubblica, ex corrispondente da Pechino
Zhang Lijia scrittrice

venerdì 29 aprile
LA COREA DEL SUD TRA K-POP E SERIE TV, IL RACCONTO DEL REALE
Dentro al rilancio della quarta economia d’Asia che vuole far concorrenza al Giappone
Francesco Radicioni Radio Radicale
Darcy Paquet consulente FEFF da Seoul

sabato 30 aprile
NON SOLO CINEMA
L’arte e l’identità dell’Asia viste attraverso lo sguardo occidentale
Costantino della Gherardesca scrittore e autore televisivo

Giulia Pompili

Giornalista del Foglio dal 2010, si occupa delle vicende dell’Asia Orientale, soprattutto di Giappone e Coree, e scrive periodicamente anche di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo. Ha una newsletter settimanale che si chiama “Katane”, ed è in libreria con Sotto lo stesso cielo (Mondadori). È terzo dan di kendo.

vicino/lontano 2022

È “sfide” la parola-chiave che attraversa gli eventi di vicino/lontano 2022.

Ci eravamo illusi che non sarebbe accaduto mai più. E invece la guerra bussa di nuovo alle porte d’Europa. Una sfida alla democrazia e al diritto internazionale destinata a ridisegnare gli equilibri geopolitici.

È una sfida ormai non più rinviabile ripensare il nostro modo di vivere e la nostra stessa idea di mondo. Come possiamo rendere più sostenibile e meno ingiusto il modello “occidentale”, che  per troppo tempo abbiamo considerato un nostro diritto acquisito? Come ignorare che ne godiamo a scapito dei diritti di chi ne paga il prezzo più alto? A pagarne i costi sono le vittime di una globalizzazione che mostra evidenti segni di crisi e a entrare in sofferenza è lo stesso ecosistema del pianeta che abitiamo.

Così le nuove sfide sono ora la “transizione ecologica” e la “transizione energetica”, che ci trovano oggi più vulnerabili di ieri. Chiediamo agli scienziati e agli economisti, ma anche ai filosofi, di aiutarci a comprenderne la complessità e le incognite.

In tema di diritti – delle donne, dei giovani, dei lavoratori – vorremmo evitare la retorica di un discorso pubblico sempre più stanco, ripetitivo, astratto: vorremmo rimettere le parole nei corpi, nelle esperienze concrete, per cercare di comprendere le radici della discriminazione di genere, della disattenzione educativa, delle nuove forme di sfruttamento nel Terzo millennio.

Il caso Putin

Presentazione del numero 4/22 di LiMes
in collaborazione con Historia e LiMes Club PN UD VE

La Federazione Russa è una grande potenza, ma non una superpotenza globale. Sfida gli Stati Uniti, ma non cerca lo scontro diretto. Il suo Presidente Putin diventa un caso dopo l’attacco sconsiderato del 24 febbraio scorso all’Ucraina e dopo la scoperta, a fine marzo, di crudeli eccidi e massacri di civili. Il mondo si indigna, i leader politici occidentali, ai massimi livelli di responsabilità, lo definiscono apertamente “un macellaio”, “un criminale”, “uno psicopatico”. Ma è sostituibile? Qualcuno in Russia ha la possibilità di farlo cadere? Sarà incriminato e processato davanti a un tribunale internazionale per violazione dei diritti umani e crimini di guerra?

In Europa tra Est e Ovest. Cultura e identità nella Polonia attuale

in collaborazione con la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana

Nella prospettiva di una comprensione storica del presente, è interessante mettere a fuoco il caso della Polonia, riportando le questioni che la dividono – diritti delle minoranze sessuali, legislazione sull’aborto, condizione femminile, crisi migratoria – alla relazione fra cultura e politica, instauratasi a partire dall’Ottocento, dopo la sua spartizione e la sua scomparsa come stato. In tale relazione gioca un ruolo cruciale, nel dibattito culturale novecentesco e contemporaneo, il messianismo dei poeti romantici. Fu infatti la visione messianica del compito del popolo polacco a preservarne l’identità nell’epoca della mancata statualità. Benché oggi, l’attaccamento alla tradizione “salvifica” innervi minacciose derive e ritardi sul cammino della modernizzazione e della forma democratica dello stato.

La sfida della transizione energetica

Entro la metà del secolo, l’Europa è impegnata a raggiungere l’obiettivo di decarbonizzare il proprio sistema energetico. Se non bastava la crisi climatica e ambientale a dare una motivazione sufficiente, la guerra in Ucraina ha aggiunto una dimensione geopolitica. Una nuova rivoluzione industriale promette un’energia abbondante, pulita, disponibile e a un costo basso. Per realizzarla servono investimenti colossali: reti di distribuzione, sistemi di accumulo, capacità di riserva. E occorre diversificare le fonti di approvvigionamento, per non scoprirci nuovamente vulnerabili. Sottovalutare le enormi difficoltà di una simile sfida è estremamente pericoloso, col rischio di generare deindustrializzazione, disoccupazione e povertà. Dobbiamo essere pronti a governarne tutte le implicazioni e le conseguenze.

Crisi climatica, il futuro è adesso

CONFRONTO

Gli effetti del surriscaldamento globale, uniti alla distruzione di ecosistemi e biodiversità, rappresentano la sfida che la specie umana deve affrontare per salvaguardare la sua stessa possibilità di sopravvivenza sul pianeta Terra. Non si tratta di preoccupazioni da declinare al futuro: il cambiamento è già in atto e visibile intorno a noi, eppure le soluzioni proposte dalle classi politiche a livello mondiale risultano inadeguate e mostrano tutti i limiti di un modello economico che mantiene al suo centro il concetto di progresso, whatever it takes. Perché non riusciamo culturalmente ad accettare il cambiamento in atto? Come prepararsi all’idea della (nostra) fine come specie, con il preciso scopo di evitarla?

Capire la rotta balcanica

anteprima nazionale
a cura di Bottega Errante Edizioni
evento in collaborazione con il Festival “Estensioni. Dentro le letterature di confine”

Asilo, Frontiere, Luoghi, Identità, Interazioni. Sono parole chiave per interpretare uno dei fenomeni più importanti degli ultimi anni e per descrivere che cosa accade quando l’ospitalità viene meno, o viene addirittura criminalizzata, e quando mancano vie legali per accedere ad ambienti sicuri nei Paesi dell’Unione Europea. Un’analisi necessaria e alcune domande indispensabili per cercare di comprendere ciò che non viene detto a voce alta: perché si è creata la rotta balcanica? quali geografie tocca e con quali implicazioni socio-politiche? Chi sono i migranti che cercano di attraversare i confini?

L’Europa alla prova

evento di Go! 2025

Negli ultimi tre anni un’Europa già attraversata da differenti segnali di crisi si è dovuta misurare con una pandemia che ha evocato flagelli antichi. Anche i commentatori più critici devono oggi prender atto dell’importanza delle scelte compiute, a partire da un Recovery Fund capace di rinnovare quella “solidarietà economica concreta” che la “dichiarazione Schuman” metteva al centro del progetto europeo. E ora l’Unione europea deve misurarsi con un’invasione dell’Ucraina che ha aperto scenari e incognite devastanti e sta rendendo ineludibile il nodo di una difesa comune europea. Quali sono i tratti fondanti di una risposta capace di riaffermare in questo scenario il ruolo e il profilo dell’Europa? Quanto possono pesare i precedenti elementi di debolezza e di crisi?

La donna invisibile

anteprima nazionale

A cura di Bottega Errante Edizioni,
Evento in collaborazione con il Festival “Estensioni. Dentro le letterature di confine”

Pareva che le società moderne avessero rotto tutti i tabù. Perché allora l’età e l’invecchiamento sono tra i pochissimi argomenti di cui sembra quasi proibito parlare? Soprattutto se si tratta di donne? Diventiamo invisibili con l’età, cosa succede ai nostri corpi e, cosa più importante, alla nostra relazione con gli altri? Queste sono alcune delle domande che nascono dalle storie del nuovo libro della grande scrittrice croata, che continua a creare credibili personaggi femminili per indagarne la complessità. Un punto di osservazione originale: testimonianze intime e liberatorie in un racconto ironico e ruvido che mette in scena figlie premurose e insofferenti nei confronti di madri anziane e sole, vedove svogliate che si chiudono in casa, donne che sognano amori giovanili.

Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

SPETTACOLO DI PUPI
Ideato da ANGELO SICILIA
con Marionettistica Popolare Siciliana e Collettivo Teatrale Bulli e Pupi – Palermo
in collaborazione con Libera-Udine e Get Up APS, nell’ambito del progetto “Giù la maschera”

I pupi antimafia di Angelo Sicilia, sono un progetto teatrale innovativo che coniuga impegno civile e sociale con la tradizione secolare delle marionette siciliane. Lo spettacolo è dedicato alla vicenda umana e all’impegno antimafia dei due giudici palermitani Falcone e Borsellino. Insieme alla storica compagnia, Marionettistica Popolare Siciliana, partecipa allo spettacolo anche il collettivo Bulli e Pupi, composto da giovani ex detenuti del carcere minorile di Palermo che hanno seguito negli ultimi anni i percorsi di “teatro dei pupi e legalità” promossi dal Centro di Giustizia Minorile della Sicilia e ideati dall’USSM-Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo diretto da Salvatore Inguì.

#HoDettoNo Quando la donna è due volte vittima

INCONTRO

a cura di Alley Oop – il Sole 24 Ore

Terzo e.book del Progetto NeverAgain, con la prefazione del magistrato Fabio Roia. Un’iniziativa editoriale de Il Sole 24 Ore, online sul blog Alley Oop-L’altra metà del Sole, con il patrocinio del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.  Dopo aver indagato costi, investimenti e normativa, qui il tema è la vittimizzazione secondaria delle donne vittime di violenza: un’ulteriore forma di violenza esercitata spesso dagli operatori del sistema di rete che prende in carico le vittime, Corti e Tribunali compresi, e dalla narrazione distorta dei professionisti dell’informazione. Il fenomeno non è solo italiano, ma si registra in tutta Europa ed avrebbe bisogno di una risposta comune e coordinata, a partire da un’adeguata formazione e specializzazione di tutti gli attori coinvolti

La città di domani: il tempo della responsabilità collettiva

In collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Udine

«Che cosa è una città? E Firenze? Firenze che cosa rappresenta nell’immaginario di uno che ne è fuggito ragazzo, pur tenendola in petto come faro di orientamento, termine di paragone anche per gustare tutto “l’altro”? E tu dove hai la tua stella? A quale immagine di città ricorri quando vuoi sapere chi sei?» scriveva Tiziano Terzani alla figlia Saskia. Da questa intima riflessione di un grande viaggiatore parte il dialogo con Carlo Ratti, architetto e urbanista di fama internazionale nonché pioniere dei big data applicati alla sostenibilità ambientale e sociale. Un’occasione per immaginare il futuro – nelle megalopoli come nei piccoli borghi – accettando le sfide democratiche ed ecologiche nella continua ricerca di un’armonia tra umanità e pianeta.

Lis pantianis e la machine dal timp

regia di Massimo Somaglino
una produzione Teatri Stabil Furlan
evento della Setemane de culture furlane
a cura della Società Filologica Friulana

La corte di Palazzo Mantica, sede della Società Filologica Friulana, accoglie in prima assoluta un nuovo capitolo della saga delle tre pantegane friulanofone – la “pantiane cul miegecode”, la “pantiane filosofe” e la “pantiane cul menevîts” – accomunate da un obiettivo fisso: il “formadi”! Una nuovissima produzione teatrale per ragazzi e famiglie del Teatri Stabil Furlan. Tanta musica dal vivo e una lingua friulana accessibile e variegata accompagnano le nuove avventure dei tre roditori in perenne fuga dalle angherie degli umani e dal mortale trittico T-R-V: Tramai – Racli – Velen, in viaggio di epoca in epoca con un’improbabile macchina del tempo. Troveranno i nostri eroi un luogo fatto di pace e formaggio?

Lo spazio delle donne

Una iniziativa del Comitato Unico di Garanzia contro le discriminazioni e per il benessere lavorativo
e del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Udine

Qual è lo spazio delle donne? Quale ambito hanno previsto per loro la Storia, la società e il mondo del lavoro? Quali esclusioni hanno prodotto nel tempo della vita e nell’immaginario mediatico-culturale? E attraverso quali luoghi alternativi le donne hanno potuto costruirsi, a dispetto di una collocazione già disegnata? La relazione tra donne e spazio pone la questione dei confini – chi è sopra e chi sotto una soglia, chi possiede una porzione maggiore o minore di territorio. Come smettere di considerare il mondo solo in termini maschili? Uscire da questa “naturalezza” e da questa “normalità” pregiudiziali non è un obiettivo polemico, ma un’opportunità critica di crescita e di confronto, anche interculturale. Per immaginare pratiche e valori condivisi.

Sospensioni, interruzioni, emergenze. Un dialogo sulla scuola

in collaborazione con la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana

Presentazione dei volumi “Edizione 2021”: Presenza sospesaRicerche, esperienze e riflessioni sulla scuola e dintorni (a cura di B. Bonato e F. Ferro, Mimesis 2022) e La scuola interrotta. Un anno, tre mesi, dodici giorni (a cura del Presidio primaverile per una Scuola a scuola, Edizioni ETS 2021).

Superata la fase dell’emergenza sanitaria, ma non le dispute sulla crisi del sistema scolastico italiano, torniamo a interrogarci, aggiornando le nostre riflessioni e valutazioni a proposito della didattica a distanza e delle sue conseguenze formative, psicologiche, sociali. In dialogo due pubblicazioni che danno conto di due prospettive diverse sull’esperienza vissuta in questi ultimi due anni: se in La scuola interrotta, che nasce da un lavoro “militante” a favore della scuola in presenza, prevalgono analisi e testimonianze fortemente critiche nei confronti della DAD, in Presenza sospesa l’accento è posto sul ripensamento di questioni non solo didattiche, che la “sospensione” a cui siamo stati costretti ha forse portato più chiaramente alla luce.

Gerusalemme senza dio. Ritratto di una città crudele

Una città di indimenticabile bellezza è dilaniata da millenni di guerre, scontri fra religioni, conflitti fra politiche contrapposte, che ne hanno fatto un simbolo, un avamposto strategico. Una città – dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati – costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di persone, merci, idee. Ogni stagione politica porta con sé nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove costrizioni, che annullano anzitutto i diritti nella città, differenti nei fatti a seconda di chi prova a esercitarli. Sopravvive la speranza: che Gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una città per gli uomini e le donne che lì vivono. Perché “Alla base del destino di Gerusalemme c’è la miopia di chi ha osservato le mappe senza guardare il destino degli uomini.”

Le nuove generazioni ci insegnano il futuro

Quale idea di futuro ci insegnano le ragazze e i ragazzi oggi? Come possono aiutarci a reimmaginare l’educazione, la scuola, le comunità in un tempo come quello odierno che sembra fare di tutto per privarci di una prospettiva di futuro? Le storie, i percorsi, le identità delle generazioni più giovani si intrecciano a nuovi linguaggi sempre più spesso digitalmente mediati. Al tempo stesso sono sempre radicati in luoghi, quartieri, territori dove si intersecano vecchie e nuove povertà, ma anche punti di forza e risorse da riconoscere e valorizzare. Un panorama di voci e sguardi complesso e plurale, quello delle giovani e dei giovani di oggi, che per noi adulti è tanto difficile, quanto importante imparare ad ascoltare.

Il digitale nella scuola

in collaborazione col Master in Filosofia del digitale e con il corso di Laurea in Filosofia e trasformazione digitale dell’Università di Udine

Il digitale ha modificato gli stili di pensiero, i linguaggi, le modalità, le forme della comunicazione e della trasmissione dei saperi. La scuola non può non tenerne conto. Il digitale ha cambiato il concetto di intelligenza, ora non più solo espressione di capacità individuali, ma anche di creatività collettiva e connettiva, fondata sul dialogo, la relazione, la partnership intersoggettiva, diffusa grazie alla rete. Per svilupparla conviene collaborare anziché competere. Il digitale ha cambiato il concetto di deuteroapprendimento, tradizionalmente definito come “imparare a imparare”. A volte infatti, è necessario “disimparare”, dismettere abitudini e routine consolidate, divenute non più efficaci o controproducenti ai fini della crescita della conoscenza.

Per tutti gli Alaa del mondo. Regimi autoritari e diritti violati.

in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani

Non esistono dittature buone. Semplicemente spesso non ci accorgiamo – o ci fa comodo non farlo – di cosa succede nelle carceri dei regimi totalitari; e neppure ci accorgiamo (e come potremmo farlo?) della censura e delle limitazioni alla libertà di pensiero che coprono i delitti che vi si consumano. Alaa Abd el Fattah, recluso da al-Sisi come Mussolini fece con Gramsci, è solo un esempio da cui partire per abbracciare i casi di prigionieri di coscienza su cui c’è bisogno di fare luce. Perché dove ci sono regimi autoritari (e quanti ce ne sono!) i diritti umani vengono sempre violati.

La guerra non ha un volto di donna. Da Caterina Percoto a Svjatlana Aleksievič

a cura del Premio Letterario Nazionale Caterina Percoto

Sono stata definita scrittrice delle catastrofi, ma non è vero: io cerco continuamente parole d’amore. L’odio non ci salverà. Solo l’amore. È la mia speranza”. La scrittrice Svjatlana Aleksievič, nel suo discorso per il Nobel, ha descritto la solitudine di chi sfida la possibilità di raccontare la guerra. Caterina Percoto questa sfida l’aveva vinta. Ripercorrere il filo che lega due scrittrici lontane – dal Friuli dell’Ottocento all’Ucraina di oggi – è esercizio meno ardito di quanto sembri. Entrambe dotate dell’«amoroso tocco», Aleksevič si è formata alla letteratura attraverso il giornalismo, elaborando una sorta di ‘racconto documentario’, una formula tutta in germe nella scrittrice friulana, che affronta la crudeltà della guerra attraverso le lacerazioni che provoca nei vincoli affettivi e di sangue.

L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi

CONFERENZA-SPETTACOLO

in collaborazione con la Setemane de culture furlane della Società Filologica Friulana
e con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa

Nel 1944, mentre Pier Paolo faceva la sua Resistenza “con le armi della poesia”, Guido, di tre anni più giovane, si unì ai partigiani della Brigata Osoppo sulle montagne del Friuli, dove venne ucciso dai Gap comunisti nell’eccidio di Porzûs. La tragedia segnò profondamente e per sempre Pier Paolo: sul piano degli affetti e sul piano politico. Iniziò infatti per lui quel sofferto processo di maturazione politica che lo portò a militare nel Pci. Tra questi due momenti, la scrittura di un dramma che Pasolini non volle mai pubblicare, I Turcs tal Friùl, che contiene la più bella pagina da lui dedicata a Guido. Se non fosse che l’atto unico sarebbe stato scritto nel 1944, un anno prima della morte del fratello…    

Come fare una vita bella: la versione di Tiziano e Folco

Presentazione dell’edizione cartacea di Redux

anteprima nazionale

Un figlio e un padre, le domande che pesano e le risposte che contano. «Mio padre mi ha insegnato come si vive e come si muore» disse Folco Terzani all’indomani del formidabile successo de La fine è il mio inizio, pubblicato postumo nel 2006, e riproposto ora in un’edizione essenziale capace di ispirare le nuove generazioni. Essere al timone della propria esistenza con coraggio, autonomia e fantasia, mettersi in viaggio per ripartire con spirito aperto e libero perché, come dice Tiziano al figlio, «è fattibile per tutti: fare una vita. Una vera vita, una vita in cui sei tu. Una vita in cui ti riconosci.»

Identità e differenze al tempo dei conflitti

È proprio vero che la globalizzazione ha cancellato le identità e le differenze culturali, omologandole tutte a un unico modello, quello occidentale? Oggi, mentre assistiamo a un nuovo conflitto nel cuore d’Europa, siamo sicuri che “la guerra di Putin” sia riducibile soltanto a una questione di confini e/o di interessi economici? Oppure la crisi in cui siamo precipitati ha a che fare anche con uno scontro tra “visioni del mondo” incompatibili? Quanto pesano, e quanto peseranno, le differenti culture antropologiche – dei popoli e dei loro leader – nel ridisegnare le mappe della geopolitica che forse d’ora in poi dovremo chiamare “post-globale”? Sarebbe imperdonabile eludere questi interrogativi, se vogliamo ricostruire equilibri internazionali accettabili, sulla base di rapporti non equivoci.

La guerra alla memoria nella Russia di Putin

In collaborazione con l’Associazione Friuli Storia

Prima della guerra contro l’Ucraina, c’è stata l’offensiva del governo russo contro i custodi della memoria dello stalinismo in Russia. Nel dicembre del 2021 la Corte Suprema della Federazione Russa ha disposto la liquidazione di Memorial international, la ong russa fondata durante la Perestroika dal Premio Nobel Andrej Sacharov per mantenere viva la memoria delle vittime della repressione sovietica. Ma perché ancora oggi la Russia fa fatica a fare i conti con il passato sovietico? In che modo la narrazione della storia sovietica imposta dal governo di Mosca ha fornito la giustificazione ideologica della guerra in Ucraina? E che rapporto c’è tra la memoria dello stalinismo e il rispetto dei diritti umani nella Russia di oggi?

In un mare di voci

SPETTACOLO
di NICOLETTA TARICANI

ospite d’onore
ALFONSO DEIDDA sassofono contralto

voci
Nicoletta Taricani
Miriam Foresti
Cristina Del Negro
Eleonora Lana
Caterina De Biaggio

voce recitante
Letizia Buchini

band
Giulio Scaramella pianoforte
Alessio Zoratto contrabbasso
Emanuel Donadelli batteria

evento della stagione musicale ERT FVG
iniziativa in collaborazione con Medici Senza Frontiere.
spettacolo a pagamento

prenotazioni: biglietteria@ertfvg.it  tel. 0432 224246
biglietti online sul circuito Vivaticket
biglietti: intero 10 euro, ridotto 8, studenti 5

Lo spettacolo, in un’originale dimensione jazz, tra musica e recitazione, affronta i temi forti dell’emigrazione, di viaggi disperati nel Mediterraneo alla ricerca di salvezza, di vite nei trascorsi e nei percorsi di esistenze sospese.

Nicoletta Taricani è autrice dei testi, delle musiche e degli arrangiamenti di quest’opera prima, di cui ha curato anche la direzione musicale. Un progetto dedicato «a tutti coloro che sono costretti a correre senza fiato, lontano, scalzi, pieni di sonno e di sogni, senza niente ma pronti a condividere tutto».

“Al di là dei sogni”: dai beni confiscati alla camorra il riscatto di una comunità

in collaborazione con Libera – Udine

In provincia di Caserta, dove un tempo la camorra condizionava pesantemente la vita di intere comunità, da qualche anno il vento è cambiato, da quando in quei territori è nata la NCO-Nuova Cooperazione Organizzata: un consorzio di cooperative sociali che promuove una filiera produttiva etica, che genera lavoro e restituisce dignità anche alle persone più fragili. I beni che un tempo erano frutto e simbolo di violenza e di sopraffazione, dopo la confisca sono diventati risorse preziose per comunità accoglienti e solidali. Narrano storie di riscatto personale e collettivo. Sono terre liberate e liberanti, dove ogni anno passano centinaia di giovani da tutta Italia per condividere un piccolo tratto di strada con chi ha aperto quel cammino e continua a realizzare sogni che sembravano irrealizzabili.

Il bene comune conviene?

Con il sostegno di CiviBank

Il concetto di bene totale tipico del paradigma dell’economia politica non va confuso con quello di bene comune, tipico del paradigma dell’economia civile. Il primo consiste nella somma dei beni privati tra loro indipendenti; nel secondo, “il vantaggio che ciascuno trae dall’attività economica per il fatto di far parte di una comunità non può essere scisso dal vantaggio che altri pure ne traggono”. Si tratta di due visioni non conciliabili e, nelle teorie come nelle pratiche economiche, la prima è risultata del tutto dominante. Tuttavia, la fase attuale mostra trasformazioni dirompenti come la transizione digitale e l’instabilità strutturale generata dai problemi di sostenibilità ambientale. Cambiamenti di questa portata impongono di rimettere al centro della riflessione economica e politica le idee di bene comune e di mercato civile.

Minerali insanguinati

INCONTRO

a cura di TimeForAfrica

Li usiamo tutti i giorni nei nostri cellulari e in ogni apparecchiatura tecnologica – dal personal computer alle batterie delle auto elettriche ai ripetitori spaziali. Lo sfruttamento di una miniera di materie prime –  da cui si estraggono i minerali strategici per il funzionamento di dispositivi a tecnologia avanzata – ha un valore economico inestimabile. L’esportazione, non autorizzata, avviene clandestinamente e mantiene i signori della guerra, che acquistano armi con gli illeciti proventi. Le zone minerarie, soprattutto in Africa, non a caso sono luoghi di instabilità politica, sociale e spesso teatro di conflitti sanguinosi. Lo sfruttamento dei minatori, a volte bambini, che vivono in condizioni subumane, è un crimine che ci riguarda.

Il trionfo dell’individualismo

Lectio magistralis

Cosa resta di “comune” o di “comunitario” se non la retorica con cui ogni giorno evochiamo lo stare insieme, la relazione e tutti i comportamenti che dovrebbero dare senso e riempimento alla parola “società”? Ormai è l’individuo, il nostro “ego”, che orienta qualunque pratica, compresa quella politica. La grande sfida sarebbe riuscire a combattere il trionfo dell’individualismo e del pensiero binario che lo caratterizza. Il pensiero critico non è ancora sconfitto, ma è alle corde ed è allora urgente mettere in campo qualche efficace contromossa. Filosofia, psicoanalisi, psichiatria, insieme agli altri saperi, dovrebbero unirsi in uno sforzo congiunto per lanciare un allarme sulle sorti della soggettività che oggi sembrano sempre più compromesse dall’ ansia mediatica, dalla fretta digitale e dalle paranoie.

Pasolini testimone del futuro

INCONTRO

“Chi ha manipolato e radicalmente – antropologicamente – mutato le grandi masse contadine e operarie italiane è un nuovo potere che mi è difficile definire, ma di cui sono certo che è il più violento e totalitario che ci sia mai stato: esso cambia la natura della gente, entra nel più profondo delle coscienze”. Pasolini è fra i pochi intellettuali che hanno visto nel benessere materiale indotto dal mercato i segni di una “mutazione antropologica”: non un semplice passaggio storico, ma qualcosa che modifica la storia dell’uomo e ne minaccia il rapporto stesso con la natura. Una mutazione che cancella ogni diversità, desacralizza ogni cosa, impedisce di vedere “altro”, trasforma i cittadini in sudditi consumatori. Una provocazione gentile e potente che si fa testimonianza radicale del futuro.

La guerra dei Bepi

Evento di chiusura

Reading
di e con ANDREA PENNACCHI
musiche di Gianluca Segato
produzione Teatro Boxer

Per il festival vicino/lontano Andrea Pennacchi, accompagnato dalla lap steel guitar di Gianluca Segato, porta in scena un reading libero, ispirato a La guerra dei Bepi, il suo secondo libro, pubblicato da People.

Il testo racchiude i monologhi che l’autore ha dedicato a suo nonno e a suo padre.

Entrambi Bepi: il nonno si chiamava così e il papà, quando andò sulle montagne da partigiano, scelse come nome di battaglia quello del padre. L’uno coinvolto nella Prima, l’altro nella Seconda guerra mondiale.

In guerra, da persone comuni, alla ricerca di un senso difficile da cogliere e soprattutto da spiegare: in trincea (il nonno), in un campo di concentramento (il papà).

Il reading si trasforma in un trittico quando la storia di famiglia si proietta su un episodio finale, ambientato nella Mogadiscio del 1993, durante la prima battaglia combattuta dall’esercito italiano dopo la fine della Seconda guerra mondiale. È la battaglia del checkpoint Pasta, ricostruita e rielaborata da Pennacchi.

Così, da un episodio all’altro, Bepi è – e dunque diventerà per noi – una sorta di soldato universale, che dall’Iliade ai giorni nostri – quando le guerre in Afghanistan e Ucraina pervadono le cronache del presente – non si è perso un conflitto, anzi li ha attraversati tutti, ogni volta più disilluso, più deluso, più arrabbiato, più ferito. Ma con un’esperienza umana che vuole condividere con tutti noi, pensando che possa essere utile a una riflessione dolente ma profonda.

Società aperta

PRESENTAZIONE

Oggi liberalismo e democrazia, insieme, si trovano a fronteggiare la grande sfida dei regimi “democratici” illiberali e dei regimi autocratici. Il progetto editoriale di “Società aperta” ha al suo centro quella costellazione di valore politico e morale che coincide con il liberalismo, dentro il quale si genera la modernità europea. Interpretazioni alternative del liberalismo sono al centro del conflitto democratico e costituiscono, entro le democrazie contemporanee, le linee del disaccordo politico. La tensione essenziale è fra un liberalismo che tende a limitare lo spazio dello Stato e a dilatare lo spazio del mercato, e un liberalismo che affida allo Stato e alla scelta pubblica compiti di giustizia distributiva.

La strage di Peteano cinquant’anni dopo

PRESENTAZIONE

La sera del 31 maggio 1972 una Cinquecento esplode sul greto dell’Isonzo, a Peteano, uccidendo tre carabinieri e ferendone gravemente un quarto. Le indagini, si scoprirà, furono depistate dagli stessi inquirenti. Soltanto nel 1984 Vincenzo Vinciguerra, militante udinese di Ordine Nuovo, racconta al giudice Casson come sono andate le cose. Cominciano così i processi contro i veri autori della strage e contro i Carabinieri che li hanno coperti. Le condanne arrivano agli inizi dei ’90, quando la società italiana ha dimenticato quell’episodio. Rievocarlo a cinquant’anni di distanza significa ricordare tre ragazzi caduti nella “guerra” tra apparati dello Stato. Un confronto tra giornalismo e letteratura sulla differenza tra Storia e storie, tra verità e fiction.

L’isola più lontana

“Papà, siamo tutti finiti come il coniglio dalle lunghe orecchie appoggiato al baobab? Ci vedi fino a quaggiù? Cosa pensate di noi?” Uno scambio epistolare fra una figlia e un padre. La figlia vive in un “qui” a noi vicino. Il padre si trova in un “lassù” molto lontano, quell’aldilà cui tanti hanno cercato di dare un paesaggio e una geografia. I due si confrontano sull’andare del mondo, su visioni politiche e religiose, in un dialogo generazionale teso e profondo, dentro all’inevitabilità degli errori e alla difficoltà del capirsi, che rivela l’urgenza delle parole come strada per poter riannodare i legami. Un dialogo serrato e avvincente che trascende la stessa idea di mortalità e ci regala molti spunti per riflettere sulla nostra identità e su come ci rapportiamo agli altri.

L’inattesa

Evento cancellato

PRESENTAZIONE

Angela Merkel è la misteriosa scienziata emersa dalle macerie del Muro di Berlino, la cancelliera che ha trasformato la Germania nel Paese più potente d’Europa. È quasi sempre la donna più intelligente nella stanza, raccontano persino i suoi nemici. Retroscena inediti ne mostrano qui il raro talento politico: una leader postideologica che, con istinto infallibile, sfrutta le debolezze degli avversari. Non sempre le sue strategie hanno garantito progressi all’Europa, a volte portata sull’orlo della catastrofe. Ma la più longeva cancelliera della storia lascia un’eredità difficile da sottovalutare e una generale nostalgia. Eppure c’è ancora chi la considera un corpo estraneo, quasi un incidente irripetibile. E fino all’ultimo, per tanti aspetti, l’inattesa.

Perché la guerra: la sfida della psicoanalisi

SEMINARIO

a cura della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi-Udine

1932: uno scambio epistolare.
“Caro signor Freud, la proposta fattami dalla Società delle Nazioni mi offre la gradita occasione di dialogare con Lei circa una domanda – la più urgente -: c’è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra?”
“Caro signor Einstein, con l’introduzione delle armi, la superiorità intellettuale comincia già a prendere il posto della forza: una delle due parti deve essere costretta a desistere. Ciò è ottenuto nel modo più radicale quando la violenza toglie di mezzo l’avversario. All’intenzione di uccidere subentra talora la riflessione che il nemico può essere impiegato in mansioni servili utili. Ma il vincitore da ora in poi ha da fare i conti con la smania di vendetta del vinto, e rinuncia in parte alla propria sicurezza.”
Allora, non c’è speranza?

Corpi minori

Il protagonista del romanzo, all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è certo, vuole lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità della periferia e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore. Dovrà fare i conti con le derive del desiderio, in questi anni di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza. Capirà che non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a sé stessi, in carne e ossessioni. Bazzi trova ancora una volta sintesi espressive illuminanti, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo.

La mostra che sta per cadere

APERTURA MOSTRA

orari
dal 12 al 15 maggio: giovedì e venerdì 17.00-19.30 
sabato e domenica: 10.30-12.30 e 16.30-19.30
dal 19 al 21 maggio: 17.00-19.00

La mostra è anche su YouTube

Una mostra di pittura che rompe gli schemi espositivi usuali, sfruttando ed esaltando l’aspetto di minacciosa instabilità dell’allestimento: il moto centripeto del progresso infinito viene replicato caricaturalmente da una macchina rappresentativa barcollante e precaria, che ne rileva gli aspetti conflittuali e contradditori, ipotizzando un moto di gravità, di caduta e di “ripensamento”.

“La mostra che sta per cadere” recupera il “negativo” occultato dalle narrazioni che hanno predominato in questi anni. Alla retorica elogiativa della globalizzazione risponde evidenziando il conflitto tra blocchi economico-culturali. All’immaterialità della comunicazione digitale e dei movimenti finanziari contrappone la crisi – tutta materiale – delle forme di mediazione rappresentativa. Contro lo schiacciamento sul presente e sul quotidiano riafferma l’importanza della Storia e dei cicli di lungo periodo.

Ju pai ciamps di Versuta Mario Micossi sui luoghi di Pasolini

APERTURA MOSTRA

evento della Setemane de culture furlane
a cura della Società Filologica Friulana

orari
da lunedì 9 a venerdì 13 maggio: ore 10-12 e 16-18
sabato 14 e domenica 15: ore 15-19

Dall’ottobre 1944 all’autunno 1947, Pier Paolo Pasolini e la madre Susanna vissero nel borgo di Versuta, dove si erano trasferiti da Casarsa per sfuggire ai bombardamenti alleati. Qui Pasolini visse il dolore per la morte del fratello Guido, avvenuta a Porzus, ma anche la gioia per le nuove amicizie ed esperienze. E qui, il 18 febbraio 1945, fondò l’Academiuta di lenga furlana. 50 anni più tardi un altro artista, Mario Micossi, visitò quel borgo inseguendo la prospettiva dell’arco delle Alpi Giulie e realizzò disegni a matita, graffiti, e piccoli acquerelli. Grazie all’iniziativa di Gianfranco Ellero e alla disponibilità di Elena e Anna Micossi, queste opere si possono ammirare nella mostra che trae origine da un verso di Pasolini stesso.

HUMANS – Relazioni e socialità per la generazione Z tra pre e post Covid

MOSTRA
dal 7 al 20 maggio
orario di apertura: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30

I percorsi formativi “TESSERE – Teens Empowering Social Skills” e “SMILE – Capaci di socialità, capaci di solidarietà” e la mostra HUMANS sono realizzati dall’associazione ARTESS, con il supporto e la collaborazione di Comune di Udine – Progetto Città Sane, Uniud solidale e le scuole Copernico, Percoto, Uccellis, Zanon.

Negli due ultimi anni i giovanissimi hanno avuto ridotte possibilità di incontro e molta della loro vita relazionale si è svolta in Dad o sui social. In alcune scuole superiori di Udine sono stati proposti percorsi formativi per migliorare le capacità comunicative e relazionali e favorire il benessere sociale, la fiducia e la consapevolezza di sé. Ragazze e ragazzi hanno sviluppato un loro “racconto” sulla relazione interpersonale oggi, utilizzando grafica, illustrazione, fumetto, video, fotografia. Circa 30 lavori, sorprendenti per livello ideativo e creativo e capacità espressiva raccontano il disagio relazionale ma anche le opportunità per affrontarlo; la loro forza comunicativa merita di essere condivisa, così come il punto di vista delle giovani generazioni, protagoniste delle prossime sfide.

Guerra in Europa. Cosa cambia nel mondo?

in collaborazione con Historia e LiMes Club PN UD VE

Con la guerra in Ucraina cosa cambia nel mondo? L’Unione Europea, teatro del conflitto e testimone di un lungo periodo di pace che inizia a sfumare, si ricompone nel Patto Atlantico. E intanto gli Stati Uniti si avvantaggiano dalle sanzioni, vendendoci il gas a un prezzo sensibilmente più elevato di quello russo. E mentre una Russia in difficoltà nel pantano ucraino guarda verso Oriente per sopravvivere, la Cina cerca di dimostrare prima di tutto a se stessa che la geopolitica è più importante dell’economia e sceglie di non tradire l’alleanza “senza limiti” con la Federazione Russa, e intanto osserva a distanza il lento declino di quella che è ancora – fino a quando? –  l’unica vera superpotenza economica e militare: gli USA. Questa guerra ridisegna le relazioni geopolitiche: ci attendono tregue armate e un futuro pieno di incognite.

Secondo atto

PIÈCE TEATRALE
Testo e regia di Giulia Corradi
durata 30’

Un viaggio nel vissuto di tre donne: Viola, Patrizia e Samira. Tre vittime, prima degli uomini che le hanno picchiate, abusate, uccise; ma poi, di nuovo, vittime dello Stato, delle istituzioni e dell’opinione collettiva. Conosciamo Viola mentre si sta recando in caserma a denunciare una violenza sessuale, Patrizia sta accompagnando la figlia a un incontro protetto con il padre violento, Samira non la si sente parlare, perché non c’è più. Il coro unisce le tre storie, entra ed esce dai panni dei personaggi e provocatoriamente accusa i/le presenti, la società, per quel pensiero all’apparenza innocuo che continua a produrre vittime anche quando lo sono già, scaricando su di loro la responsabilità e la colpa di ciò che non avevano scelto ma solo subìto.

La pièce è stata ideata e realizzata a cura di M.A.S.C. nell’ambito del progetto europeo Never Again, contro la vittimizzazione secondaria delle donne che subiscono violenza, progetto cui vicino/lontano ha aderito.

Il lavoro nel mondo nuovo, tra precarietà e sfruttamento

Pandemia, guerra, instabilità politica, e ora il drastico aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, aprono la strada a un modello di sviluppo molto diverso da quello che abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni. Il concetto stesso di lavoro, già profondamente cambiato nei decenni della globalizzazione, sembra destinato a evolvere ancora per effetto del nuovo contesto competitivo post globalizzazione. Lo smart working ormai diffuso in aziende di ogni dimensione e tipo e la richiesta costante di maggiore flessibilità sta incidendo profondamente nelle nostre vite e in generale nei rapporti sociali. L’aumento della precarietà e dello sfruttamento di lavoratori “deboli” può essere l’unica risposta alle sfide del mondo nuovo? Cosa evoca la parola lavoro nel Terzo millennio?

La fiamma nera. Il rogo del Narodni dom

PRESENTAZIONE

L’incendio al Narodni dom, la casa della cultura slovena, avvenuto nel 1920 a Trieste, è l’evento centrale di questo fumetto, edito nel 2020 da qudulibri con prefazione di Davide Toffolo. Un atto violento che rivela l’ubriacatura fascista che presto contagerà gran parte della maggioranza italiana di una città che è stata ed è incontro di culture diverse. Le grandi ragioni della storia, la dissoluzione dell’impero austro-ungarico, la guerra mondiale appena finita, e quella che presto arriverà, la nascita del fascismo italiano, il conflitto etnico sono documentati e sceneggiati in questo fumetto dove i protagonisti della macro storia e le vite della gente comune trovano uguale palco dove recitare la loro parte. Nel 2020 è stato candidato in Slovenia a “Libro dell’anno”. La traduzione è di Darja Betocchi. Introducono l’incontro gli editori Patrizia Dughero e Simone Cuva.

David Tremlett. L’invenzione della geometria

INAUGURAZIONE
 a cura della Stamperia d’arte Albicocco

Dal 6 maggio al 30 luglio
Orari:
da lunedì a sabato ore 9-12 e 15-18

Pittore, scultore, fotografo. David Tremlett è protagonista di una vicenda creativa protesa verso «l’esattezza e la chiarezza del risultato formale». Con le sue prime installazioni, riconducibili agli ambiti dell’Arte Concettuale e della Land Art, l’artista ha delineato il proprio orizzonte poetico, che trova nell’esperienza del viaggio il suo principale motivo ispiratore. Lo stesso tema è implicito anche nei successivi wall drawings realizzati a pastello, con i quali l’artista esprime un’idea di armonia universalmente percepibile. Le nuove incisioni, realizzate con la stamperia Albicocco, ridefiniscono il rapporto del suo lavoro con la geometria piana: una dimensione dalla quale sorgono ora forme dal profilo frastagliato, derivato dalle intersezioni tra linee rette e circonferenze.

The Social Drawing

A cura di Rosa Polacco
Una produzione di Fondazione Musica per Roma per Libri Come
per gentile concessione 
dal 7 maggio al 15 maggio

orari:
da lunedì a venerdì ore 17-19
sabato e domenica: ore 10-19

L’artista sarà presente in mostra per incontrare il pubblico e per il firmacopie
sabato 7 maggio dalle 10.00 alle 12.00 e domenica 15 maggio, alle 12.30.

Colpiscono dritto al cuore i disegni di Gianluca Costantini, autore del celebre ritratto di Patrick Zaki, diffuso in tutta Italia a sostegno della liberazione del ricercatore detenuto in Egitto, la cui sagoma ha accompagnato anche le edizioni 2020 e 2021 di vicino/lontano, collocata in prima fila insieme al pubblico.

Costantini è artista e attivista. “Disegno persone scomparse”, dice del suo lavoro. Prende spunto da fatti di cronaca e li ricostruisce col suo tratto fino a illuminare volti, storie, fratture del nostro tempo. Dalle donne uccise per femmincidio agli attivisti dei diritti umani scomparsi o imprigionati dai regimi, alle infinite vittime delle libertà minacciate in tutto il mondo, e non sempre sufficientemente conosciute.

La mostra espone i ritratti di persone diventate simbolo: della libertà di stampa oppressa, come la giornalista russa Anna Politkovskaja, Premio Terzani 2007 “alla memoria”, o Ahmet Altan, giornalista e scrittore turco imprigionato per i suoi articoli; delle vittime del lavoro, come Luana D’Orazio e Lorenzo Parelli; della violenza brutale dei regimi, come Giulio Regeni; ma anche della difesa dell’ambiente, come Greta Thunberg o Elisabeth Warren. Completano l’esposizione quattro tavole della graphic novel su Patrick Zaki che Costantini ha scritto insieme alla giornalista Laura Cappon, in collaborazione con Amnesty International, e un video sul tema del riconoscimento facciale, nuova e discussa frontiera in tema di limitazione delle libertà. Chiude la mostra una tavola realizzata per la campagna #abbraccioperlapace: un segno di speranza per la pace in Ucraina

I goal della scienza

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO E PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO
a cura di ICGEB Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie

Può la ricerca di base garantire e promuovere la buona salute per tutti i popoli del mondo? L’ICGEB crede di sì e ha prodotto un documentario per far comprendere al grande pubblico l’importanza del ruolo della ricerca biotecnologica nel raggiungere gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Viene presentato a vicino/lontano il primo episodio che narra i risultati ottenuti da un progetto per valutare l’efficacia di un test economico per Sars-CoV-2 da usare in paesi in via di sviluppo.

La via delle armi

PRESENTAZIONE

Piazza Fontana, piazza della Loggia, la questura di Milano… Peteano. Esplosivo e carnefici provenivano dalle stesse zone del Paese, quell’area del Nord-Est – Veneto e Friuli-Venezia Giulia –  in cui nel secondo dopoguerra si sono innervate le trame oscure di Gladio. Come mai gli autori di questi delitti non sono stati mai intercettati? Chi li ha formati e coperti mentre colpivano? Perché sempre da Nord-Est? Cosa sapevano I nostri servizi? La strage isontina divenne il ‘modello Peteano’: l’indagine venne insabbiata, gli autori fatti fuggire, vennero mandati a processo degli imputati totalmente innocenti. Un ‘quadro comune’ a tanti altri avvenimenti tragici che affondano le radici nel cono d’ombra della più grande polveriera nazionale: quella delle armi e degli esplosivi a Nord-Est.

EUPavilion – Biennale 2023. L’identità dell’architettura europea

EUPavilion è un laboratorio di ricerca sul rapporto tra istituzioni europee e architettura. Nel 2021 ha curato la mostra on line EUPavilion – Eight Proposals: otto progetti per il primo Padiglione Europeo alla Biennale di Venezia. I partecipanti sono stati chiamati a interrogarsi sui linguaggi necessari a definire l’identità Europea. La varietà di approcci e risposte rivela quanto l’architettura sia un terreno fertile per sviluppare il dibattito sull’integrazione Europea come progetto culturale prima ancora che economico o istituzionale. Gli otto progetti, visibili sul sito eupavilion.eu, sono raccolti nel volume EUPavilion, curato dagli architetti Anna Livia Friel e Marco Provinciali, pubblicato nel 2022 dall’Editore Bruno.

Le indemoniate

Tra il 1878 e il 1879, a Verzegnis, molte donne manifestano i segni di un male oscuro, presto interpretato come possessione demoniaca. Il clero risponde con l’antica pratica dell’esorcismo, ma lo Stato postunitario e anticlericale – alleandosi con la scienza medica e accogliendo la diagnosi di “istero-demonopatia” – reagisce con le maniere forti, fino all’intervento dell’esercito e alla deportazione delle malate in manicomio: drammatico esito di una vicenda che, sul nodo dei diritti, coinvolgerà anche il Parlamento del Regno. Attraverso un’attenta ricostruzione storica del contesto, l’autrice illumina i vissuti delle protagoniste e le laceranti tensioni cui furono esposte, restituendoci in un dinamico affresco la molteplicità delle forze in campo e la complessità di un evento che ancora ci interroga, come lo fa l’enigma sempre sfuggente dell’isteria.

Segni dei tempi. Pandemia e crisi della politica

PRESENTAZIONE

La pandemia ha impattato su una società già sfibrata dalla crisi economica e dalla debolezza della politica. Il saggio si propone di guardare a un inevitabile “dopo”, alla necessità di una vera e propria “ricostruzione” del Paese: è necessario riscoprire i percorsi di una cittadinanza attiva e capace di assumersi responsabilità, riavviare il circuito virtuoso della partecipazione e ricostruire, dal basso, le ragioni dello stare assieme. Può essere questa la strada per costruire una società più giusta, impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, attenta al destino dei settori più deboli, aperta alla cultura e alla tolleranza, capace di mettere in discussione il modello di sviluppo neoliberista.

First Nations. Voci della letteratura indigena australiana

PRESENTAZIONE

Universo culturale poco conosciuto in Italia, l’Australia indigena è al centro di due recenti pubblicazioni. Nell’antologia a cura di Pericle Camuffo Le nostre voci. Scritti politici e sociali degli aborigeni australiani si alternano e dialogano scritti di emancipazione politica e testi che compongono una panoramica inedita della storia australiana dagli anni Sessanta del Novecento fino ai nostri giorni, legati da un comune sfondo tematico: la resistenza aborigena. Con l’edizione critica curata da Margherita Zanoletti, la raccolta poetica My People (1970) di Oodgeroo Noonuccal, un “classico” della letteratura postcoloniale, è tradotta in italiano per la prima volta. Scrittrice, artista, educatrice e attivista politica, prima voce nera a pubblicare poesia in Australia e prima donna poeta, Oodgeroo (1920-1993) è autrice di raccolte poetiche e racconti.

Il figlio della lupa

a cura di Bottega Errante Edizioni
in collaborazione con il Festival “Estensioni. Dentro le letterature di confine”

Čepovan è un paese di confine, poche case, una scuola, dove la resistenza al regime fascista è tenace, la rinuncia alla propria lingua impossibile, adulti e bambini la sera si riuniscono a casa della maestra che legge Cankar, il gigante della letteratura slovena, mentre attendono l’arrivo di un nuovo italianissimo insegnante. Attraverso i bambini, le donne e i vecchi di Čepovan si entra in un mondo “altro”, fatto di leggende e fatti storici, di azioni coraggiose e prepotenze in un romanzo che è fiabesco, storico e politico allo stesso tempo.

Una sfida a quel mondo di fuori

in collaborazione con la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana

L’eccentrica, la “madonna indocile”, l’anarchica: tanti sono i volti della scrittrice Goliarda Sapienza (1924-1996) emersi dopo il successo del suo più famoso romanzo postumo, L’arte della gioia. Scavare attorno alla storia ufficiale fa affiorare altre sue maschere: il rapporto con la madre-sindacalista; il mestiere d’attrice di teatro e cinema anche come autrice; la censura editoriale subìta; la partecipazione al Gruppo di scrittura di Elena Gianini Belotti e Adele Cambria; il ruolo degli amici Beppe Costa e Simona Weller; il rapporto sfidante con il femminismo. Attraverso un nuovo percorso di lettura è possibile ribaltare molti luoghi comuni su questa scrittrice, per osservare che tutte le prove della sua vita sono state un «tenersi stretti al sogno sempre, e sfidare anche la morte per non perderlo mai».

Executive MBA: Celebration Day & Reunion

Ingresso gratuito con tagliando segnaposto
Biglietteria: Teatro Nuovo Giovanni da Udine

L’Università degli Studi di Udine, in collaborazione con Confindustria Udine, organizza la prima edizione dell’Executive Master in Business Administration.

L’MBA rappresenta il più prestigioso titolo di specializzazione in campo economico-gestionale. Offre una preparazione nei vari ambiti del management per essere pronti all’ineluttabile cambiamento – a tutti i livelli di responsabilità e competenza in azienda – attraverso l’acquisizione di nuove conoscenze e un’adeguata consapevolezza. Dopo 300 ore di lezione, negli anni accademici 2019-20 e 2020-21, i primi 62 discenti executive sono giunti alla conclusione di un importante percorso formativo.

L’Executive MBA: Celebration Day & Reunion prevede interventi istituzionali, lo speech di illustri relatori nonché dei tre class president. Ci sarà infine un momento conviviale per brindare al significativo traguardo raggiunto.

HIC SUNT FUTURA

Fuga dall’Egitto

SPETTACOLO DI TEATRO DOCUMENTARIO
liberamente tratto dal libro inchiesta Fuga dall’Egitto di Azzurra Meringolo Scarfoglio
ideazione e regia Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno
con la partecipazione di
BaheyTaher
evento in collaborazione con CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia

spettacolo realizzato con il sostegno di Centro di Residenza IntercettAzioni
(Circuito Claps, Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K Scappatoia Culturale)

ingresso a pagamento

biglietteria Teatro Contatto
presso Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21
orario: dal lunedì al sabato ore 17.30 – 19.30
tel. 0432 506925 – biglietteria@cssudine.it  
last minute: al Teatro San Giorgio la biglietteria
apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo

biglietti singoli
intero 15 € – ridotto 12 € – studenti 10 €

Un viaggio in un presente lacerato che porta in scena le testimonianze di alcuni giovani esuli egiziani attraverso un’esperienza multimediale capace di sovrapporre due prospettive: una personale, intima, privata e una all’esatto opposto: vasta, contemporanea, politica, da cui emergono fatti, biografie, memorie, storia.

Il progetto trae ispirazione dal libro inchiesta Fuga dall’Egitto della giornalista Azzurra Meringolo, e getta luce sul fenomeno della diaspora egiziana post primavera araba: sul sogno tradito di tanti giornalisti, sindacalisti, artisti, medici, politici e attivisti che, minacciati di repressione e tortura in Egitto, sono stati costretti a scegliere la via precaria e dolorosa dell’esilio. Fuga dall’Egitto è una performance che unisce il teatro documentario alla musica dal vivo, in un intreccio tra atto performativo e cinema del reale, sonorità orientali e sperimentazioni elettroniche.

La Mappa Parlante degli Scrittori.LAB

Presentazione del progetto
A cura di Fondazione Radio Magica onlus e Enaip Fvg

Dieci autori famosi del Friuli Venezia Giulia diventano protagonisti della Mappa Parlante degli Scrittori FVG_LAB grazie al progetto didattico-educativo “Personaggi interessanti in cerca di autore” finanziato dalla Regione FVG. Nove scuole secondarie superiori, EnAIP FVG, Pordenonelegge e Radio Magica hanno collaborato al progetto attraverso attività laboratoriali di scrittura creativa, audio e video storytelling. Obiettivo: comprendere e raccontare con linguaggi attuali come i “tempi interessanti” di questi autori abbiano influito sulla loro vita e le loro opere. L’evento è dedicato alla presentazione e distribuzione di questa Mappa Parlante, con contenuti in italiano, friulano e inglese, attraverso letture, interviste e proiezioni.

La sfida della libertà di stampa in America Latina

a cura di Leali delle Notizie

L’America Latina ha registrato un peggioramento generalizzato della libertà di stampa. La censura sistematica sui dati del Coronavirus – che ha “creato serie difficoltà per accedere all’informazione sulla gestione dell’epidemia da parte dei governi della regione” – ha operato come acceleratore del fenomeno. È quanto si legge nel rapporto annuale 2021 diffuso a Parigi da Reporter sans Frontières, l’organizzazione non governativa che misura le difficoltà di accesso all’informazione da parte dei giornalisti e difende la libertà di informazione e di stampa. Tenere alta l’attenzione su questo tema è indispensabile e tutt’altro che banale.

Amorevoli sfide musicali tra Barocco e Classicismo

CONCERTO
NUOVA ORCHESTRA DA CAMERA FERRUCCIO BUSONI
MASSIMO BELLI direttore
GIADA VISENTIN violino solista
DAVID BRIATORE viola

Programma
Tomaso Antonio Vitali Ciaccona per violino e archi
Giada Visentin violino                         

Antonio Vivaldi Concerto per archi e cembalo in RE minore op.3 n.11 dall’Estro
Giada Visentin e Verena Rojc violino
Enrico Graziani violoncello
Alessandra Sagelli clavicembalo

Carl Stamitz Sinfonia Concertante per violino, viola e archi in RE maggiore
Giada Visentin violino
David Briatore viola                                        

Giuseppe Tartini – Giulio Meneghini Concertone in MI minore                                
Giada Visentin e Verena Rojc violino
David Briatore viola
Enrico Graziani violoncello
Alessandra Sagelli clavicembalo

Emicrania. Storia di un senso di colpa

Incontro
A cura di Bottega Errante Edizioni
Evento in collaborazione con il Festival “Estensioni. Dentro le letterature di confine”

Anteprima nazionale del nuovo libro di uno dei massimi scrittori ungheresi della sua generazione. Emicrania racconta la storia vera di Ernő Spielmann, un uomo mite, tranquillo, allegro, che ha una famiglia, dei figli e lavora come contabile in un teatro di Tel Aviv. Ha un unico tormento: soffre di frequenti attacchi di mal di testa. Un giorno che sembra uguale a tutti gli altri, una coppia di gemelli lo attende fuori dal teatro. L’incontro lo turba profondamente e riaffiorano i ricordi che lo riportano ad Auschwitz-Birkenau e al suo ruolo nel campo: il custode dei gemelli di Mengele. Qualche tempo più tardi, a Gerusalemme, inizia il processo ad Adolf Eichmann. Con un pretesto, Ernő acquista una radio per seguire la diretta che cambierà la storia: il suo segreto sta per essere svelato.

Un filo di voci. 32 scrittori dal mondo

L’uomo legge per fare domande, come scriveva Kafka. Questo libro nasce dalle domande rivolte a grandi scrittori e scrittrici di tutto il mondo, tra cui sette premi Nobel, per la rubrica settimanale Incontri di RaiNews24 (2000-2009). Le loro voci percorrono un filo narrativo ideale che attraversa i temi cruciali della letteratura e del nostro tempo: la pace dentro e fuori di noi, il superamento dei confini e dei muri, il razzismo, la libertà e la dignità dell’uomo, la difesa dell’ambiente, i talenti dell’immaginazione e del racconto, l’amore, l’ascolto e l’empatia. Una raccolta di punti di vista visionari e opinioni dirompenti – proprio quello che si richiede agli intellettuali – che il lettore “legge e ascolta”, come dal vivo.

Il piacere della legalità? Mondi a confronto. Legami di responsabilità

progetto formativo interistituzionale
presentazione dei risultati
XV edizione
Coordinamento del progetto LILIANA MAURO, CHIARA TEMPO

Saluti istituzionali
PIETRO FONTANINI Sindaco di Udine
PIERPAOLO ROBERTI Assessore Regione FVG
FRANCA RIGONI Direttivo vicino/lontano
DINO DEL SAVIO Presidente MOVI FVG
ANNA Maria ZILLI Dirigente IT G.G. Marinoni
MICHELE PENTA Presidente Osservatorio Regionale Antimafia FVG

Intervengono
ROSANNA NASSIMBENI
GAETANO PAESANO
GAETANO SAFFIOTI
SALVATORE INGUÌ con CRISTIAN E CLAUDIO
ESTER SORAMEL
PIERLUIGI DI PIAZZA

band musicali
CONTE MANIN
cantante
GIULIA NUCCIO

A cura di
Liceo C. Percoto Scuola Capofila Udine
Liceo Artistico G. Sello Udine
Liceo Scientifico N. Copernico Udine
Liceo Scientifico G. Marinelli Udine
ISIS A. Malignani Udine
ISIS B. Stringher Udine
ISIS V. Manzini San Daniele del Friuli
ISIS Magrini Marchetti Gemona del Friuli
IT G.G. Marinoni Udine
ITSE C. Deganutti Udine
CPIA Centro Provinciale Istruzione Adulti-Casa Circondariale Udine
Istituto Comprensivo 2° Udine-sede Valussi
Presidio Rita Atria, LIBERA. Associazioni nomi e numeri contro le mafie-Udine
Tribunale di Udine – Magistrati di Sorveglianza
Casa Circondariale di Udine
Ufficio Esecuzione Penale Esterna UD-PN
Comitato Pari Opportunità-Ordine degli Avvocati di Udine

Momento conclusivo di un percorso formativo rivolto agli studenti su etica e responsabilità. Il progetto, alla sua quindicesima edizione, ha coinvolto dodici istituti scolastici di Udine, San Daniele del Friuli e Gemona del Friuli, il Tribunale di Udine, la Questura, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, il Garante Comunale dei diritti delle persone private della libertà, la Camera Penale FVG,  il Centro di accoglienza e promozione culturale Balducci, il Laboratorio teatrale Spazio Aperto, l’Ordine Avvocati di Udine – Consiglio dell’Ordine e Comitato Pari Opportunità, l’Osservatorio Regionale antimafia, l’Università degli Studi Udine, Phronesis, Associazione nazionale per la consulenza filosofica, i Mascarars di Tarcint, ALTRE FORMEAcromatica Studio, Uponadream Studios, la Comunità Emmaus  e l’USSM di Palermo.

E il CTA Friuli Centrale con le associazioni: ADO, AFDS,Addiopizzo, Libera-Associazioni nomi e numeri contro le mafie, Aracon, Caritas, Circo all’incirca, Coop Alleanza 3.0Get Up, Libera Il G(I)Usto di Viaggiare-Palma NanaIcaro, Incontriamo, Marionettistica Popolare Siciliana (Acmps), Movi Fvg, Museo Michele Gortani, Oikos, Pereira, Scuole Di Pace, Sartoria Sociale Fîl Time For Africa, Vicini Di Casa, vicino/lontano. 

I ragazzi presentano i risultati del loro lavoro e si confrontano con testimoni che difendono valori di coerenza, libertà e legalità.

La Giornata della Legalità gode del patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine, dell’Osservatorio Regionale Antimafia e si realizza con il sostegno di: Regione FVG, Comune di Udine, vicino/lontano, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, MOVI FVG, Legacoop FVG, COOP Alleanza 3.0, ICOP, INCONTRIAMO, CPO – Ordine degli Avvocati di Udine.

RESPECT! CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Living Music, Ester Soramel, Stefano Palaferri, Caterina Licata
Musica e visual-art del concerto-evento realizzato in streaming per le scuole della Rete, durante la pandemia. Con forme comunicative emozionali e un linguaggio immediato illustra l’ampio spettro in cui si declina la violenza di genere.

Mesto na travniku / La città sul prato

PROIEZIONE DOCUMENTARIO
Produzione Zavod Kinoatelje (SLO) / Kinoatelje (I) 2004

Iniziativa promossa dalla Scuola superiore dell’Università di Udine, nell’ambito del corso “Memorie di Confine”
Progetto condiviso Università degli studi di Udine e Fondazione Friuli
In collaborazione con il Progetto Jean Monnet “We, the People of the United Europe: Reflections on the European State of Mind”

Evento per GO! 2025

“Le città sono luoghi di scambio: di beni, di memorie, di storie e di desideri”. Nova Gorica e Gorizia saranno insieme Capitale europea della Cultura nel 2025. La proiezione di questo documentario ne costituisce una tappa di avvicinamento. Di Nova Gorica ripercorre la storia – dalla fondazione nel 1948 a oggi -, svelando diversi aspetti delle sue origini. La città nasce sul prato, ma in realtà il prato è quello dell’antico cimitero austroungarico, e il terreno argilloso ne ha conservato i segni fino ai lavori di edificazione. Parlano gli abitanti originari di quel “prato”, i partecipanti alle squadre di lavoro, i progettisti. Le fotografie e i filmati d’archivio si legano alle immagini della città di oggi: a metà tra una città giardino e un centro di divertimenti. Un dialogo tra due città vicine ma diverse.

Annelies

CONCERTO
di James Whitbourn
libretto di Melanie Challenger
Prima nazionale
un progetto Fondazione Luigi Bon, vicino/lontano e Mittefest2022 per Mittelyoung

Delia Stabile soprano
Chiara Bagolin clarinetto
Cecilia Barucca Sebastiani violoncello
Yuxuan Jin violino
Alessandro Del Gobbo pianoforte
Accademia del Coro del Friuli Venezia Giulia
Anna Molaro direttore

Programma:
1. Introit – prelude
2. The capture foretold
3. The plan to go into hiding
4. The last night at home and arrival at the Annexe
5. Life in hiding
6. Courage
7. Fear of capture and the second break-in
8. Sinfonia (Kyrie)
9. The Dream
10. Devastation of the outside world
11. Passing of time
12. The hope of liberation and a spring awakening
13. The capture and the concentration camp
14. Anne’s meditation

Per tutto il giorno sento questi discorsi … Niente di allegro. I signori dell’alloggio segreto sono catastrofici nelle loro esplicite previsioni…  (Il diario di Anna Frank – giovedì, 3 febbraio 1944).

Il concerto ripercorre la sfida commovente di Anna Frank, che nel suo diario, giorno dopo giorno, racconta le paure, le speranze, il coraggio e la resistenza di lei bambina ebrea costretta alla clandestinità e alla deportazione. Il diario, inserito dall’UNESCO nell’Elenco delle Memorie del Mondo, viene rielaborato dalla scrittrice Melanie Challenger e diventa il libretto di Annelies di James Whitbourn. L’opera, nella sua versione cameristica, viene proposta per la prima volta in Italia, e da giovani artisti under 35, in un ensemble con pianoforte, violino, violoncello, clarinetto, un soprano solista e un coro da camera.

Anything to say? A monument to courage

DA SABATO 7 MAGGIO A DOMENICA 15 MAGGIO

“Anything to say?” è una scultura in bronzo. Tre figure, a grandezza naturale, in piedi sopra tre sedie e una quarta sedia vuota che invita le persone ad alzarsi in piedi dove la massa si siede, in difesa della libertà d’informazione e a sostegno di chi ha avuto il coraggio di rivelare al mondo intero verità scomode, come hanno fatto Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning. Sono questi i tre personaggi raffigurati in piedi sopra le sedie: eroi controversi che hanno avuto il coraggio di scardinare le regole del sistema di controllo che governa le vite di tutti. L’opera dell’artista Davide Dormino, “Anything to say?” è un’opera itinerante e interattiva, che mantiene tutta la tradizionale forza del monumento pubblico. Inaugurata a Berlino il 1° maggio 2015 ad Alexanderplatz, ha sostato successivamente nelle principali piazze d’Europa, accompagnata da dibattiti e performance che hanno messo al centro il tema della libertà di stampa e la necessità di tutelare chi denuncia le distorsioni del potere, rendendole visibili. L’opera è anche una presa di posizione a sostegno delle persone che, in seguito alla diffusione di informazioni segrete di interesse pubblico, oggi vengono perseguitate dagli apparati statali di vari paesi, quando non arrestate o addirittura assassinate.

Le sfide dell’inclusione

INCONTRO E PROIEZIONE

proiezione del cortometraggio Vivere oltre i cliché. Le rappresentazioni di genere tra cinema d’animazionevideogiochi e teatro – regia di Paolo Comuzzi

in collaborazione con Multiverso e Uniud-inclusiva

Le questioni di genere e le tematiche dell’inclusione sono sempre più presenti nelle nostre vite, nella rappresentazione mediatica e nel dibattito pubblico. Eppure, a prescindere dalle nostre convinzioni, siamo spesso condizionati da modelli che possono indurci a comportamenti non rispettosi delle differenze e della dignità. Sarebbe bene imparare a riconoscerli. A partire dalle rappresentazioni di genere nel cinema d’animazione, nei videogiochi e nel teatro. Multiverso si apre a un confronto per immaginare altre prospettive e altre possibilità.

Le nostre impronte sulla terra

INCONTRO

in collaborazione con Multiverso e Uniud-sostenibile

Sono passati cinquant’anni da quando il Club di Roma, associazione non governativa composta da scienziati, imprenditori e attivisti per i diritti civili, diffuse un allarmante rapporto sul futuro dell’ambiente e del nostro pianeta. Questo scenario, descritto allora come catastrofico, non solo non è stato affrontato come si sarebbe dovuto, ma è peggiorato. Continuiamo a lasciare impronte dalle conseguenze devastanti sul clima e in grado di modificare la stessa superficie terrestre. Non mancano buone pratiche di conservazione del territorio ed esperienze di resilienza in luoghi marginali: testimonianza di un nuovo modo, sempre più necessario, di pensarci come ospiti di questo pianeta. L’alternativa, infatti, è semplice e drammatica allo stesso tempo: cambiare o scomparire.

Suono dentro

PROIEZIONE E PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Organic Audio Emanuele Pertoldi, Andrea Peluso
Voce Massimo Silverio
evento di anteprima di vicino/lontano mont

Il suono dentro.
Io suono dentro.
Dentro il suono
Dove questo prende forma.

Il progetto “suono dentro” nasce dall’esplorazione musicale di luoghi speciali che, lasciati risuonare e catturati da un occhio immaginifico, si astraggono fino a farsi paesaggio interiore, sogno: una cassa di risonanza per fisarmonica e voci. La musica fluisce diretta, autentica, senza preamboli né indecisioni. L’esecuzione unica e irripetibile. La regia ne cattura l’attimo. Una vera sfida tecnica che intreccia luce e buio, creando mondi. Lo spazio e il tempo si fanno relativi, interiori. L’immagine perde senso e diventa pensiero.

Sporche guerre, ancora

La guerra in Europa riappare con le peggiori immagini del secondo conflitto mondiale. Nonostante la formula russa ipocrita di “operazione militare speciale”, ancora una volta la percentuale dei civili uccisi, i metodi della loro morte, la distruzione rabbiosa di case e strutture pacifiche scavalcano leggi di guerra e convenzioni internazionali. E la terra nera dell’Ucraina, il granaio del mondo, è come un terreno marcio, una discarica da bonificare. Mentre ferite invisibili ma profonde agitano il popolo russo, contagiato da glorie passate. Il pianeta digitale sembra cercare un nuovo medioevo.

Clima, sostenibilità e scienza: una sfida possibile?

Antropocene: questo termine indica che l’uomo è, fra le specie viventi, l’unica che ha modificato in modo sostanziale l’ambiente, adattandolo alle proprie esigenze, anzichè adattarvisi, come fanno le altre specie viventi, attraverso i processi della selezione naturale. Cambiamento climatico, consumo di risorse naturali non rigenerabili, perdita di biodiversità non sono che alcune delle conseguenze delle attività umane. La situazione rischia di nuocere alla sopravvivenza stessa della nostra specie. La politica chiama “transizione ecologica” il percorso necessario per modificarla: con quali costi? La scienza, con un approccio multidisciplinare, è impegnata ad affrontare la complessità di questa sfida con una serie di rivoluzioni scientifiche e tecnologiche che potrebbero addirittura rigenerare le condizioni ambientali del passato.

No vax: il grande sogno negato

La spaccatura sociale fra coloro che rifiutano persino l’idea della diffusione del Covid-19 e chi invece  si affida alla scienza ricorda divisioni frontali di altri tempi. Due posizioni distanti fra loro, nonostante il fenomeno sia misurabile e gli effetti del vaccino palesi. Attraverso una raccolta di interviste che presentano i punti di vista dell’una e dell’altra parte, Francesco De Filippo ci proietta in un animato botta e risposta fra le posizioni no vax e il parere di scienziati ed esperti.

Donne, autonomia e democrazia: il progetto curdo

Molte storie di popolazioni senza riconoscimento statale si intrecciano in un quadro geopolitico complesso. La situazione del popolo curdo in Turchia merita di essere osservata con particolare attenzione. Nel contesto turco-curdo infatti alcuni aspetti sono significativi per il momento storico che stiamo vivendo, come l’autodeterminazione dei popoli, gli equilibri economici internazionali e gli interventi militari di potenze straniere. Nonostante la pesante repressione, la proposta politica curda, con il suo progetto basato su autonomia, democrazia e ruolo attivo della donna, può essere un modello da scoprire e declinare in altri contesti. Lo sguardo femminile dimostra come la partecipazione delle donne alla vita politica possa diventare chiave determinante per una società che sappia essere giusta e libera.

Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange

INCONTRO

Da oltre dieci anni Julian Assange vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi in un’ambasciata, infine in una prigione di massima sicurezza del Regno Unito. Non è un criminale. È un giornalista. Ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione che ha radicalmente cambiato il modo di fare informazione, sfruttando le risorse della rete e violando sistematicamente il segreto di Stato quando serve non per proteggere la sicurezza dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l’impunità ai potenti. Stefania Maurizi è l’unica giornalista che ha lavorato fin dall’inizio su tutti i documenti segreti di WikiLeaks, a stretto contatto con Julian Assange. Gli abusi e le irregolarità emersi da questo lavoro d’inchiesta sono entrati nella battaglia legale tuttora in corso per la liberazione del fondatore di WikiLeaks.

Carlo Sgorlon riscoperto: una sfida editoriale

Morganti editori sfida il silenzio che da più di un decennio avvolge Carlo Sgorlon, e gli dedica la collana “Sgorloniana”, pubblicando tra gli altri tredici romanzi inediti, per mostrare ai lettori il vero volto dello scrittore friulano: attuale, visionario e in grado di raccontare le infinite identità dell’uomo. “Ho raccontato moltissime storie senza fare alcuna concessione alle mode, né sul versante etico, né su quello ideologico. Ho scritto libri perché inventare storie mi aiutava a vivere. Non so quale sarà il loro destino, e probabilmente non potrò occuparmi di loro”. Stefania Conte, curatrice della collana, presenta i primi due romanzi pubblicati: Nel segno del fuoco (2022, biografia romanzata di Pier Paolo Pasolini) e La notte del ragno mannaro (2022).

Ecopoli. Visione Regione 2050

Siamo circondati da “macerie” di senso e di prospettive, prodotte da crisi globali sempre peggiori e cumulative: o emergono nuove visioni che possano aiutare a cambiare anche i contesti delle relazioni umane o le cose peggioreranno. Da queste constatazioni, relative all’attualità, Fabbro risale a una critica più generale degli assetti urbani e regionali e, aggiornando temi e approcci risalenti agli anni venti del secolo scorso, mette a fuoco gli attuali conflitti tra capitalismo, città e ambiente. La visione che ne scaturisce si chiama “Eco­poli” perché il senso ultimo del modello proposto è la “ricostruzione” di contesti da cui possa emergere una alternativa all’unico modello urbano oggi vincente e cioè quello “megalopolitano”.

La sfida ecosistemica

LEZIONE

in collaborazione con l’associazione OnArt

Che rapporto può esserci tra una tribù della Nuova Guinea, una caldaia casalinga, la relazione tra una madre e il suo bambino, la guerra tra le nazioni, l’attuale crisi climatica? In occasione della pubblicazione dell’edizione inglese del libro Dove il pensiero esita. Gregory Bateson e il doppio vincolo, Tiziano Possamai ripercorre le tappe principali, le questioni e le scoperte più significative della multiforme ricerca di uno studioso la cui opera non smette di fornire importanti strumenti concettuali per leggere la realtà. La lezione verte in particolare sugli studi che conducono Bateson a quel complesso di relazioni e di idee che tengono insieme la dimensione del vivente e che Bateson a un certo punto riconosce e definisce come Ecologia della Mente.

Al termine dell’incontro, l’associazione OnArt è lieta di offrire un aperitivo

Nicola Galvan

Critico e curatore indipendente, ha curato o contribuito a curare, tra le altre, le mostre Percorsi dello sguardo. Arte del ‘900 e oltreOpere del lavoro. Realismo italiano tra Ricostruzione e BoomRepetita iuvant. Il multiplo d’autore nel ‘900L’immagine (è) necessaria. Stamperia d’arte Albicocco, nonché esposizioni personali dedicate ad artisti come Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella, Michele Sambin. Nel 2015 realizza per l’Università di Padova la mostra Il teatro del suolo. Jean Dubuffet e i Phénomènes, ospitata negli spazi dell’Orto Botanico di Padova. Suoi contributi di carattere storico e critico sono apparsi in numerosi cataloghi e monografie.