Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l’Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.
INAUGURAZIONE mostra fotografica 30 foto dall’Archivio Terzani per i 30 anni di Un indovino mi disse a cura di Nicole Pecoitz
intervengono NICOLE PECOITZ, ÀLEN LORETI
in collaborazione con Archivio Tiziano Terzani, Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Compararte-Fondazione Giorgio Cini, Veneziacourtesy Afi e Festival Fotografico Europeo
si ringraziano la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Centro Digitale ARCHIVe per la digitalizzazione dell’intero archivio
orari dal 6 al 9 maggio: ore 17.00-19.30 10 e 11 maggio: ore 10.00-19.30
Che tipo di fotografo era Tiziano Terzani? Che cosa cercava? Che cosa desiderava mostrare? Al cuore della sua indagine c’era una contraddizione insanabile: da un lato l’elogio della bellezza di un continente antico, l’Asia, dall’altro il lamento per la sua progressiva dissoluzione nella folle corsa verso il materialismo e il conformismo di matrice occidentale. Dinanzi a questo processo, ormai irreversibile, nel viaggio dell’Indovino intrapreso nel 1992/1993 e pubblicato nel 1995, Terzani cercò le radici di un’umanità capace di resistere alla massificazione dei consumi, all’omologazione delle culture ovvero alla scomparsa della diversità. Nicole Pecoitz, che da anni studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica, ha scelto 30 immagini dall’Archivio Terzani che restituiscono il talento fotografico del viaggiatore fiorentino e la sua ostinata ricerca di un’armonia possibile, anzi necessaria, tra umanità e pianeta. La mostra è stata esposta al Festival Fotografico Europeo.
NICOLE PECOITZ Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l'Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.
ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.
Mercoledì 7 maggio, alle 18.30, la mostra ospita Dance Machine, un dispositivo d'improvvisazione interattivo, una roulette artistica di temi e danzatori di Arearea che verranno casualmente chiamati a danzare, davanti a un pubblico attivamente coinvolto nella messa in scena. musica dal vivo: Leo Virgili e Watta Sguazzin - sintetizzatore e chitarra danza: Compagnia Arearea / Alta Formazione#6 conduce il gioco: Alessandro Maione ingresso a pagamento, massimo 35 persone biglietto unico: 5 euro
INAUGURAZIONE mostra fotografica 30 foto dall’Archivio Terzani per i 30 anni di Un indovino mi disse a cura di Nicole Pecoitz
intervengono NICOLE PECOITZ, ÀLEN LORETI
in collaborazione con Archivio Tiziano Terzani, Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Compararte-Fondazione Giorgio Cini, Veneziacourtesy Afi e Festival Fotografico Europeo
si ringraziano la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il Centro Digitale ARCHIVe per la digitalizzazione dell’intero archivio
orari dal 6 al 9 maggio: ore 17.00-19.30 10 e 11 maggio: ore 10.00-19.30
Che tipo di fotografo era Tiziano Terzani? Che cosa cercava? Che cosa desiderava mostrare? Al cuore della sua indagine c’era una contraddizione insanabile: da un lato l’elogio della bellezza di un continente antico, l’Asia, dall’altro il lamento per la sua progressiva dissoluzione nella folle corsa verso il materialismo e il conformismo di matrice occidentale. Dinanzi a questo processo, ormai irreversibile, nel viaggio dell’Indovino intrapreso nel 1992/1993 e pubblicato nel 1995, Terzani cercò le radici di un’umanità capace di resistere alla massificazione dei consumi, all’omologazione delle culture ovvero alla scomparsa della diversità. Nicole Pecoitz, che da anni studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica, ha scelto 30 immagini dall’Archivio Terzani che restituiscono il talento fotografico del viaggiatore fiorentino e la sua ostinata ricerca di un’armonia possibile, anzi necessaria, tra umanità e pianeta. La mostra è stata esposta al Festival Fotografico Europeo.
NICOLE PECOITZ Fotografa e curatrice, ha studiato Lettere moderne a Milano, Edimburgo e Warwick, laureandosi con due tesi sull’opera, il pensiero e le fotografie di Tiziano Terzani. Già ricercatrice presso l’Archivio Terzani, ha curato la sezione iconografica dell’edizione illustrata di Un indovino mi disse (Longanesi, 2024). Come dottoranda presso l'Università di Berna, studia il rapporto tra fotografia e letteratura odeporica. Nel 2022 ha vinto il premio AIF Nuova Fotografia.
ÀLEN LORETI Biografo e curatore editoriale dell’opera di Tiziano Terzani, tra cui Tutte le opere (Mondadori 2011). Ha promosso e diretto la costituzione del Fondo Terzani custodito a Venezia dalla Fondazione Cini. È amministratore della pagina ufficiale facebook Tiziano Terzani Official ed è tra i curatori del festival vicino/lontano di Udine.
Mercoledì 7 maggio, alle 18.30, la mostra ospita Dance Machine, un dispositivo d'improvvisazione interattivo, una roulette artistica di temi e danzatori di Arearea che verranno casualmente chiamati a danzare, davanti a un pubblico attivamente coinvolto nella messa in scena. musica dal vivo: Leo Virgili e Watta Sguazzin - sintetizzatore e chitarra danza: Compagnia Arearea / Alta Formazione#6 conduce il gioco: Alessandro Maione ingresso a pagamento, massimo 35 persone biglietto unico: 5 euro