Uno, nessuno tre milioni. Occhi sulla Rotta Balcanica

  • 03 maggio 2016
  • 18:00
  • Galleria Tina Modotti

Inaugurazione mostra fotografica

di Francesco Malavolta, Giulio Piscitelli, Juan Carlos Marzi, Paolo Youssef

a cura di Ospiti in Arrivo onlus

interviene Paolo Rumiz

fino al 15 maggio
orari di apertura
dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 21.00
Sabato 7 e domenica 8 maggio dalle 10.30 alle 21.00
 

Lungo la Balkan Route, antica rotta di transito e crocevia di migrazioni, intrecciano le loro storie e i loro destini migliaia di uomini e donne che provengono da Maghreb, Iran, Pakistan, Siria, Afghanistan, Palestina, Iraq, Nepal, Rohingya, Hazara.  Sono vite in fila, in attesa perenne di un pasto, di un sacco a pelo, di un documento, di un posto. La Rotta Balcanica rappresenta l’accettazione dello spazio di eccezione: il tempo e lo spazio sono sospesi, nella cronicizzazione dell’emergenza che elude interventi sostenibili sul lungo periodo. Eppure in questi luoghi di esclusione ed extraterritorialità, le persone vivono il loro presente, cercando di ricostruire una sorta di quotidianità. Queste persone troppo spesso vengono percepite nell’immaginario collettivo come l’”altro” indistinguibile. Francesco Malavolta, Giulio Piscitelli, Paolo Youssef e Juan Carlos Marzi hanno cercato di restituire loro un volto e un’identità individuale, fatta di gesti, sguardi, azioni. Così, gli occhi sulla Rotta Balcanica sono gli occhi di chi osserva, ma sono anche gli occhi di chi cerca varchi di parola e di azione laddove i muri e i fili spinati impongono marginalità ed esclusione.

Fanno parte della mostra altre immagini e pannelli infografici esposti nelle librerie della città. La libreria Kobo Shop ospita anche una installazione sonora con registrazioni originali realizzate lungo la rotta balcanica, mentre  la libreria La Pecora Nera propone al pubblico dei bambini e delle loro famiglie un percorso originale attraverso le immagini fotografiche realizzate durante l’ultima missione della onlus Ospiti in arrivo a Idomeni, sul confine greco-macedone, dove è sorta una tendopoli spontanea di profughi.

In occasione dell’esposizione è stato organizzato un instameet con gli Igers fvg, il circolo fotografico 2.0, per tutti gli appassionati di mobile photography e Instagram del Friuli Venezia Giulia – igersfvg.tumblr.com