La seconda giornata del festival
Le nuove geografie del potere, fra deglobalizzazione e questioni internazionali, sono state al centro della seconda giornata del festival. Ne hanno parlato il direttore di Limes Lucio Caracciolo, analista geopolitico fra i più autorevoli, in dialogo con la giornalista e scrittrice Luciana Borsatti, fresca autrice per Castelvecchi del saggio Iran. Il tempo delle donne (2023). Introdotto dal giurista Guglielmo Cevolin, l’incontro è entrato nel vivo dell’attualità: le distanze tra Usa, Cina e Russia segnalano la crisi del precedente ordine mondiale a trazione statunitense e allontanano la transizione verso un mondo multipolare istituzionalizzato, e pacifico.
In Torre di Santa Maria si è parlato di “Abitare: una costruzione culturale”, con l’antropologo Andrea Staid in dialogo con Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine. “Abitare è naturale, è il primo dei diritti di ogni individuo” – scrisse Jean Nouvel – e Andrea Staid si interroga da sempre su come esercitare questo diritto. Nel Salone del Popolo, si è tenuto l’incontro “Nichilismo del potere nella cultura russa”: il filosofo Ivan Dimitrijevic, docente all’Università di Varsavia e autore di molti saggi, ha dialogato con Beatrice Bonato, presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana. Lo “scontro di civiltà” presentato da alcuni intellettuali russi come la ragione profonda della guerra contro l’Ucraina suona inquietante, ma in qualche modo aiuta a capire la rilevanza della cultura per la politica. Si è partiti da qui per delineare gli aspetti fondamentali dell’ideologia del potere in Russia nel suo debito con la categoria di nichilismo, l’idea di una missione messianica del popolo e l’indifferenza alla vita del corpo.
I riflettori sono stati puntati su un tema di estrema attualità in “Donne al governo”, dialogo tra le docenti di Letterature comparate Sergia Adamo, del comitato scientifico di vicino/lontano, e di Diritto del lavoro Roberta Nunin e la giornalista Fabiana Martini, già vicesindaca di Trieste e autrice del libro Il governo delle donne. Viaggio tra le amministratrici locali italiane (Vita Activa Nuova 2022). Solo il 15% delle città italiane sono guidate da donne: in nessun Comune superiore ai 200 mila abitanti c’è in questo momento una sindaca. Le istituzioni sono ancora dominate da logiche monosessuate.
Sul Sagrato di San Francesco “GO towards”, è stato presentato il progetto internazionale – di cui la Compagnia Arearea è capofila – che indaga il concetto di confine con il linguaggio universale della danza, alla ricerca di una cultura trans-frontaliera. La presentazione è stata accompagnata dall’azione performativa Crossing line con Roberto Cocconi, Marta Bevilacqua e i danzatori della Compagnia Arearea.
La giornata si è chiusa, sempre in Chiesa di San Francesco, con la toccante lettura scenica “Due padri”, tratta da “Apeirogon”, il libro di Colum McCann vincitore del Premio Terzani 2022: in scena gli attori Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana. A grande richiesta da vicino/lontano 2022, una testimonianza e un messaggio più che mai necessari, in Israele e altrove: abbracciarsi, tenersi la mano, guardarsi negli occhi, ascoltarsi. Due padri e lo stesso dolore, la stessa forza. Parole di odio che provano a diventare parole di pace.