Premio Terzani – Edizione 2020
La motivazione della Giuria
Con Il naufragio delle civiltà Amin Maalouf, nato a Beirut e cresciuto fra Libano ed Egitto, oggi residente in Francia, ci trasmette la sua costernazione per la degenerazione dei rapporti fra i Paesi e i popoli del Medio Oriente. Ancora pochi anni fa, ebrei e cristiani, sunniti e sciiti delle diverse scuole e correnti dell’Islam convivevano pacificamente nelle terre del Levante, dando vita a straordinarie fioriture culturali. La stessa nostra cultura sarebbe impensabile senza il contributo nella matematica, l’astronomia, la medicina, l’architettura e le arti dei nostri vicini sull’altra sponda del Mediterraneo.
Poi, quel pluralismo così fertile e creativo si è trasformato, all’interno del mondo arabo, in una intolleranza reciproca, sfociata in azioni di incomprensibile brutalità: “Le luci del Levante si sono spente – scrive Maalouf – e l’oscurità si è diffusa in tutto il pianeta”.
Con grande sincerità Maalouf condivide con noi la propria tristezza per questa tragedia che ha colpito il suo popolo, di cui vede chiare anche le colpe e le responsabilità. Ma poi allarga la sua analisi alle politiche delle grandi potenze del mondo occidentale, da cui emerge come costante la difesa dei nostri interessi particolari nella regione, quindi anche le nostre responsabilità. Sono queste che lo storico ci invita insistentemente a condividere con gli arabi se vogliamo evitare il naufragio civile al quale potremmo altrimenti andare incontro.
Per il suo coraggio morale e l’accorata lucidità nel metterci in guardia, per l’umanità che pervade il libro intero e la limpida chiarezza della sua prosa, mirabilmente tradotta in italiano, questa giuria desidera assegnare il Premio Tiziano Terzani per l’anno 2020 a “Il naufagio delle civiltà” di Amin Maalouf (La nave di Teseo, 2019).
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Il vincitore: Amin Maalouf
È nato in Libano nel 1949 da una famiglia di letterati e giornalisti. Dopo gli studi universitari in Economia e Sociologia, si è trasferito a Parigi nel 1976. Il suo primo libro, Le crociate viste dagli arabi (1983, Sei 1989, La nave di Teseo 2019), è ormai un classico tradotto in moltissime lingue. In Italia ha pubblicato tra gli altri, con Bompiani: Gli scali del Levante (2000), Col fucile del console d’Inghilterra (2002), I disorientati (2013), Il periplo di Baldassarre (2002), Origini (2004, La nave di Teseo 2016); tra i saggi: Un mondo senza regole (2013). Nel 1999 ha vinto il Premio Nonino, nel 2004 il Prix Méditerranée e nel 2010 il Premio Principe delle Asturie. Per Il naufragio delle civiltà (La nave di Teseo 2019) gli è stato conferito il Premio Aujourd'Hui 2019 e il Premio Terzani 2020. Dal 2011 fa parte dell’Académie française.