«La ricostruzione sarà lunga. È forte la mia tristezza per quanto avviene nella regione mediorientale del Levante, conosco bene i momenti fulgidi e splendenti in Siria, Iran e nel mio Libano: Paesi di straordinarie potenzialità che hanno gettato al vento le loro carte, e sono ormai rasi al suolo. Il Libano, che è stato centro strategico dal punto di vista intellettuale, economico e bancario, è governato da una classe politica vistosamente incompetente, corrotta e irresponsabile, spero che i cittadini trovino forza e resilienza per ricostruire il Paese e temo che il fondo non si sia ancora toccato». Lo ha dichiarato oggi a Udine lo scrittore franco-libanese Amin Maalouf, Premio Terzani 2020, intervenuto con la presidente di Giuria Angela Terzani Staude agli eventi organizzati nell’ambito della 16^ edizione del Festival Vicino/lontano, dedicato al tema “Passione”. E un appassionato appello, infatti, è stato lanciato dallo scrittore: «quello che serve è una sorta di nuovo contratto sociale che ci aiuti a gestire il problema estremamente complesso della convivenza sul pianeta, nel terzo millennio. La diversità può essere la cosa migliore o peggiore che abbiamo: se ben gestita e amministrata fonte di grandissimo arricchimento, se mal gestita è fonte di devastazione e distruzione. Non basta mettere gli uni accanto agli altri, abbandonandoli a se stessi: le relazioni sociali fra persone di origine e religione diversa vanno gestite nel rispetto delle diversità, ma nessuno al mondo lo sta facendo, in questo momento.
Con la consegna del Premio Terzani 2020 si chiude, nella serata di domenica 27 settembre, la 16^ edizione del festival Vicino/lontano, quest’anno con duplice svolgimento, dal 18 al 22 maggio in streaming live con “Vicino/lontano On” e dal 25 al 27 settembre in presenza a Udine, nella Chiesa di S. Francesco e in altre location del centro storico cittadino: «un’edizione che ci ha impegnato a lungo per garantire la massima sicurezza agli spettatori e ai relatori ospiti, oltre un centinaio nei tre giorni del festival – hanno spiegato le curatrici del festival Paola Colombo e Franca Rigoni – Ma che ci ha riservato grandi soddisfazioni e l’accoglienza entusiastica del pubblico, con un “sold out” pressoché sistematico nei luoghi del festival – tutti organizzati con estremo rispetto delle regole di distanziamento e delle norme sanitarie – e con feedback di grande apprezzamento per la qualità della proposta e il livello dei dialoghi e dibattitti in programma.
Alla passione civile, a quella per la politica o per il digitale raccontate dal festival, si è aggiunta la toccante passione di Udine per il suo festival, in presenza e da remoto, con risultati straordinari, che ancora non comprendono i contatti dell’ultima giornata del festival: oltre 275mila visualizzazioni si sono infatti registrate per gli eventi diffusi sul canale youtube e sulla pagina fb del festival nei cinque appuntamenti di maggio e nelle tre giornate di settembre. Circa 40mila sessioni uniche e oltre mezzo milione di pagine sono state visitate con azioni compiute nel sito vicinolontano.it, che ha attirato 22mila nuovi utenti unici. Analoga esplosione sui canali social che hanno coinvolto oltre 750mila persone. Decine di migliaia di interazioni, condivisioni e azioni si sono verificate nelle due fasi di maggio e settembre 2020.