A tutti gli amici e ai simpatizzanti segnaliamo che da quest’anno è possibile destinare il 2 per mille del proprio reddito a vicino/lontano in qualità di associazione culturale senza scopo di lucro.
Le coordinate fiscali da citare sono le seguenti:
A tutti gli amici e ai simpatizzanti segnaliamo che da quest’anno è possibile destinare il 2 per mille del proprio reddito a vicino/lontano in qualità di associazione culturale senza scopo di lucro.
Le coordinate fiscali da citare sono le seguenti:
Il festival vicino/lontano ha chiuso i battenti lo scorso 9 maggio, ma il grande interesse del pubblico per le proposte della XII edizione non si è spento. A grande richiesta verrà prolungata di due settimane “Uno nessuno, tre milioni. Occhi sulla Rotta Balacanica”, la mostra/installazione a cura di Ospiti in Arrivo onlus inaugurata tra le anteprime del festival alla Galleria Tina Modotti di Udine. Resterà aperta, con ingresso libero, fino a domenica 29 maggio, tutti i giorni dalle 16.00 alle 21, il sabato e la domenica con orario continuato dalle 10.30 alle 21.00. In esposizione, scatti di Giulio Piscitelli, Francesco Malavolta, Paolo Youssef e Juan Carlos Marzi.
Fino al 22 maggio – negli orari della programmazione cinematografica – è sempre visitabile, al Visionario di Udine, nello spazio bookshop, la mostra “Una goccia di splendore”, di Luca A. d’Agostino, che pone l’accento sugli “ultimi”, affiancando le loro immagini a quelle di Fabrizio De André, padre David Maria Turoldo, preti di frontiera, intellettuali, pensatori ed anarchici. La mostra accoglie anche il progetto fotografico “One Light”, di Francesco Fratto. Sarà invece visitabile fino al 3 luglio la mostra “Kaos 76”, voluta dal Comune di Udine e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio della Provincia di Udine e dell’Università degli Studi di Udine, in occasione dei 40 anni dal terremoto. Si tratta di una installazione video-sonora evocativa di quella notte che cambiò il Friuli, organizzata da vicino/lontano negli spazi dell’ex Cinema Teatro Odeon. La mostra (ingresso 2 euro) è aperta il giovedì e il venerdì dalle 18 alle 22, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22.
Scarica il comunicato
Il Friuli Venezia Giulia si presenta al ventinovesimo Salone del Libro, in programma a Torino dal 12 al 16 maggio, forte del suo primato in fatto di lettura. Sulla base dei dati 2015 forniti dall’Associazione Italiana Editori, il Friuli Venezia Giulia è infatti la regione d’Italia con più lettori in proporzione alla popolazione. Rispetto infatti alla media nazionale, che si ferma al 43%, il 56,4% dei residenti in FVG legge almeno un libro all’anno.
In uno stand di 100 metri quadrati, al Padiglione 2 del Lingotto, dove si svolge il Salone, saranno presenti le eccellenze culturali della regione. Il progetto, promosso dalla Regione e coordinato con la Fondazione Pordenonelegge.it, vedrà dunque l’attiva partecipazione di Mittelfest, vicino/lontano, èStoria, Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, Fondazione Aquileia, Villa Manin, Scriptorium e Jazz&Wine, oltre naturalmente al Festival Pordenonelegge.it. E ci sarà una corposa partecipazione delle case editrici della regione.
Lunedì 9 maggio, con lo spettacolo concerto Turoldo vivo. Parole e musica per un domani, si è chiusa ufficialmente la XII edizione del festival vicino/lontano.
Di seguito le foto della serata
[nggallery id=219]
Di seguito i link per vedere le gallery degli eventi di vicino/lontano di domenica 8 maggio:
Il mondo alla rovescia. Come la finanza dirige l’economia
Affari friulani del sabato sera
Invecchiare in salute. Si può?
Di seguito i link per vedere le gallery degli eventi di vicino/lontano di sabato 7 maggio:
Cerimonia di premiazione Concorso Scuole Tiziano Terzani 2016
Hungry and Foolish. La grande avventura del cibo
Il gioco della bottiglia. Alcol e adolescenti
Ambiente: resilienza a rischio
Immigrazione: tra disinformazione e indifferenza
Scrittura creativa: il soggetto in gioco
L’odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete
Confidere/fidati di me. Brief interlude
ISIS® Il marketing dell’Apocalisse
Umano troppo umano. Il fragile rapporto tra noi e la morte
Leggere, ascoltare, guardare un continente
Di seguito i link per vedere le gallery degli eventi di vicino/lontano di venerdì 6 maggio:
Il piacere della legalità? Mondi a confronto “Legami di responsabilità”
David Maria Turoldo e il suo Friuli. A cent’anni dalla nascita
Architettura, politica e terremoti. Modelli di ricostruzione
Nelle mani del più forte. Nuove forme di tortura
La notte che il Friuli andò giù
Al posto tuo. Così web e robot ci stanno rubando il lavoro
Di seguito i link per vedere le gallery degli eventi di vicino/lontano di giovedì 5 maggio:
Inaugurazione vicino/lontano 2016
Di seguito i link per vedere le gallery delle anteprime di vicino/lontano:
Uno, nessuno tre milioni. Occhi sulla Rotta Balcanica
Una goccia di splendore. Gli “ultimi” da padre David Maria Turoldo a Fabrizio De André
Si apre giovedì 5 maggio, con la cerimonia inaugurale delle 18.30 e subito dopo con un incontro concepito nel segno della “verità”, la XII edizione del festival vicino/lontano. Alle 19 nella ex Chiesa di San Francesco si parla della “verità malata, da Ustica a Regeni”. Proprio il potere e le sue menzogne, i depistaggi e le verità scomode o rimosse saranno il tema del confronto inaugurale di vicino/lontano 2016: Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia ne discuterà con il giornalista d’inchiesta Andrea Purgatori e l’inviato Valerio Pellizzari. Chiuderà la serata inaugurale il direttore di LiMes, Lucio Caracciolo che, nella sua lectio magistralis dal titolo “L’Età dell’incertezza”, accompagnerà il pubblico nell’analisi di uno scenario geopolitico sempre più complesso e instabile.
Ancora una volta la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe partecipa a vicino/lontano concentrando i suoi interventi nella giornata di sabato 7 maggio. La cifra che la Civica Accademia propone è quella di un teatro fatto di energie giovani che nelle arti performative hanno trovato la strada per una chiave espressiva che si propone di vivere e interpretare la propria contemporaneità ed è su questo piano che si è accesa la scintilla con vicino/lontano, manifestazione che ha fatto tesoro dell’opera di Tiziano Terzani rilanciandone spunti e riflessioni.
Alla vigilia di vicino/lontano 2016, un “riassunto” per immagini delle passate edizioni del festival. Video di Entract Multimedia, fotografie di Phocus Agency, musiche di Claudio Parrino e Claudio Cojaniz.
È il lavoro la paura più diffusa fra i giovani, 4 ragazzi su 10 – il 41,2% degli intervistati – lo mettono al primo posto nell’inchiesta “Rischi lontani/paure vicine” promossa dal Laboratorio di Sociologia del Dipartimento di Lingue e Letterature, Formazione e Società (DILL) – Università degli Studi di Udine e presentato il 2 maggio nell’ambito del calendario di anteprime della XII edizione del festival. Lavoro non solo per la preoccupazione di trovarlo: fra i ragazzi emerge anche il desiderio di trovare un lavoro che li realizzi, che li renda felici, che li emancipi e li renda indipendenti, in grado di poter costruire una famiglia. Ma anche di trovare un lavoro che non li porti lontano da chi amano e che non li faccia rimanere da soli. L’inchiesta che mette a fuoco i giovani e le loro paure è stata condotta da 11 studenti della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Udine, che hanno intervistato 95 giovani su questo tema.
Inaugurata alla Galleria Fotografica Tina Modotti di Udine la mostra “Uno, nessuno, 3 milioni. Occhi sulla rotta balcanica“, proposta nell’ambito di vicino/lontano 2016 a cura di Ospiti in Arrivo onlus. In esposizione scatti di Francesco Malavolta, Juan Carlos Marzi, Giulio Piscitelli, Paolo Youssef. All’inaugurazione sono intervenuti lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz, il sindaco di Udine Furio Honsell e la presidente della onlus Ospti in Arrivo Francesca Carbone.
La mostra sarà visitabile fino al 15 maggio dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 21.00, sabato 7 e domenica 8 maggio dalle 10.30 alle 21.00.
Il concept dell’esposizione mira a porre l’attenzione sulla migrazione lungo Balkan Route. L’idea è quella di restituire a queste genti, percepite nell’immaginario collettivo come uomini senza volti, un’identità individuale, fatta di gesti, sguardi, azioni.